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implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />

Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />

Karin Martin<br />

natura della <strong>di</strong>slessia evolutiva potrebbe essere cruciale per ottenere dei miglioramenti<br />

nei programmi riabilitativi per i soggetti colpiti.<br />

Infine una riflessione personale che esula dagli aspetti teorico-scientifici <strong>di</strong><br />

questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo. Durante la stesura <strong>di</strong> questo lavoro ho avuto l’occasione <strong>di</strong><br />

partecipare ad alcuni incontri organizzati dall’Associazione Italiana Dislessia (AID) e <strong>di</strong><br />

venire a contatto con le famiglie che ogni giorno devono affrontare molte <strong>di</strong>fficoltà con<br />

i loro figli <strong>di</strong>slessici. In questo modo ho potuto riflettere anche sull’aspetto umano che<br />

questo deficit porta con sé. Le caratteristiche principali dei bambini <strong>di</strong>slessici sono la<br />

lentezza, la <strong>di</strong>sorganizzazione, la facilità a <strong>di</strong>strarsi e soprattutto la pesante stanchezza:<br />

molto spesso le risorse per la comprensione sono interamente impiegate nella deco<strong>di</strong>fica<br />

<strong>di</strong> un testo scritto, quin<strong>di</strong> ci si dovrebbe chiedere se non sia il caso <strong>di</strong> valutare la<br />

comprensione complessiva del testo piuttosto che la buona capacità <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>fica tra<br />

grafemi e fonemi. Questi bambini hanno un forte bisogno <strong>di</strong> essere aiutati a leggere e a<br />

stu<strong>di</strong>are e ritengo che la collaborazione tra scuola, famiglia e società sia in<strong>di</strong>spensabile.<br />

A questo proposito alcuni anni fa è stata pubblicata una lettera del Ministero<br />

dell’Istruzione, dell’<strong>Università</strong> e delle Ricerca con la quale si presentava una circolare<br />

ministeriale che invitava a fornire ai <strong>di</strong>slessici in età scolare strumenti <strong>di</strong> compensazione<br />

e <strong>di</strong>spensazione 34 . Nei primi rientrano gli ausili <strong>di</strong> tipo informatico come per esempio i<br />

software <strong>di</strong> sintesi vocale, ma anche l’utilizzo della tavola pitagorica e della calcolatrice,<br />

i secon<strong>di</strong> riguardano le strategie da adottare in classe, quali la riduzione nella quantità <strong>di</strong><br />

esercizi da svolgere, l’esonero dalla lettura a voce alta, la programmazione <strong>di</strong> tempi più<br />

lunghi per le prove scritte, ecc. Considerando i dati forniti dall’AID questa circolare non<br />

sembra abbia ricevuto molta attenzione da parte delle scuole e per questo motivo<br />

l’associazione auspica la stesura <strong>di</strong> una legge ad hoc nel prossimo futuro. Sembra<br />

inoltre che la <strong>di</strong>slessia rimanga ancora un <strong>di</strong>sturbo poco conosciuto a livello nazionale,<br />

al contrario, in un paese come l’Inghilterra, da molti anni esistono programmi scolastici<br />

speciali per soggetti affetti da <strong>di</strong>slessia.<br />

Per concludere mi auguro che nel futuro la ricerca scientifica e la legislazione<br />

italiana possano in qualche modo camminare mano nella mano al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le<br />

34 Circolare n. 4099 del 05.10.2004.<br />

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