implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA
Una proposta di studio sulla dislessia
Karin Martin
Filler 3: Lo sperimentatore mostra al soggetto un’immagine e racconta: “Questi sono 10
amici che giocano a tennis. Otto di loro sono molto bravi e vincono una medaglia”. Il
pupazzo afferma: “Tutti i bambini hanno vinto la medaglia”.
3.2 Gli avverbi di frequenza
3.2.1 Partecipanti
La seconda parte di questo protocollo sperimentale ha lo scopo di analizzare
l’interpretazione degli avverbi di frequenza (a volte>spesso>sempre). Anche questi task
dovrebbero essere proposti a quattro gruppi di individui: un gruppo di bambini ai quali è
stata diagnosticata la dislessia, un gruppo di controllo di bambini normodotati della
stessa età, un gruppo di bambini normodotati di età minore ed un gruppo di controllo di
adulti. I partecipanti dovranno essere selezionati in base all’età, al sesso, alla capacità di
lettura prevista per la loro età (reading-age) e al loro quoziente intellettivo. I bambini
dislessici e quelli normodotati dovranno avere un’età compresa tra i 7 e i 10 anni. I
bambini più piccoli dovranno avere un’età compresa tra i 3 e i 5 anni. Inoltre il gruppo
di controllo formato dagli adulti servirà a verificare la presenza o meno di differenze
significative tra la loro performance e quella del gruppo di controllo dei bambini. E’
preferibile che i gruppi siano composti dallo stesso numero di individui, possibilmente
una ventina di persone per ogni gruppo. Tutti gli esperimenti saranno condotti in lingua
italiana.
3.2.2 Domande di ricerca
Anche in questo caso le domande di ricerca possono essere suddivise in quattro
parti: la prima riguardante il gruppo dei bambini dislessici (paragrafo 3.2.2.1), la
seconda riguardante i bambini di controllo (paragrafo 3.2.2.2), la terza riguardante i
bambini più piccoli di età (paragrafo 3.2.2.3) e l’ultima riguardante il gruppo di
controllo degli adulti paragrafo 3.2.2.4).
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