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implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />

Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />

Karin Martin<br />

(69) Alcuni cavalli hanno saltato l’ostacolo.<br />

Come previsto, gli adulti hanno sistematicamente rifiutato la frase, in quanto<br />

inappropriata. Lo stesso risultato viene raggiunto nella computazione <strong>di</strong> frasi con i verbi<br />

iniziare/finire, per le quali un enunciato del tipo (70) è stato accettato dai bambini nel<br />

90% dei casi, nonostante nel contesto fosse chiaro che la ragazza aveva completato il<br />

puzzle:<br />

(70) La ragazza ha iniziato il puzzle.<br />

Per quanto riguarda la computazione dei numerali, i bambini hanno rifiutato la frase del<br />

pupazzo nel 65% dei casi, mostrando quin<strong>di</strong> che avevano molte meno <strong>di</strong>fficoltà con<br />

questo tipo <strong>di</strong> termine scalare. Tale risultato viene spiegato da Papafragou & Musolino<br />

(2003) ricordando che i numerali sono <strong>di</strong>versi dagli altri termini <strong>scalari</strong> poiché la loro<br />

interpretazione risulta più esatta, ma è comunque interessante notare che questa<br />

<strong>di</strong>fferenza si riflette nel comportamento dei bambini.<br />

Questi primi risultati mostrano che i bambini sembrano non avere alcuna<br />

sensibilità all’interpretazione pragmatica dei termini <strong>scalari</strong>, poiché falliscono<br />

nell’attivazione delle SI anche nei casi più semplici. Per quanto riguarda la<br />

giustificazione che i due gruppi danno alla loro risposta, è interessante notare come i<br />

bambini nel 74% dei casi <strong>di</strong>ano una giustificazione ripetendo la frase pronunciata dal<br />

pupazzo, ovvero:<br />

(71) “Ha detto bene perché alcuni cavalli hanno saltato l’ostacolo”.<br />

Mentre gli adulti rifiutano la frase (69) <strong>di</strong>cendo che tutti i cavalli hanno saltato<br />

l’ostacolo e non solo alcuni <strong>di</strong> essi.<br />

A questo punto i ricercatori si chiedono se veramente i bambini non siano in<br />

grado <strong>di</strong> computare tale interpretazione o se il loro risultato scorretto possa essere<br />

influenzato dalla natura del compito che è stato usato per investigare lo stato delle loro<br />

abilità pragmatiche. In sostanza la <strong>di</strong>fferenza tra bambini e adulti scaturisce non tanto<br />

dalle loro rispettive abilità <strong>di</strong> computazione, quanto piuttosto dalla loro abilità <strong>di</strong><br />

comprendere il compito da eseguire. Per questo motivo sviluppano una nuova versione<br />

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