implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...
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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />
Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />
Karin Martin<br />
Il punto debole <strong>di</strong> questa teoria è che non rende conto della presenza simultanea<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni sensoriali e motori, per questo motivo gli stu<strong>di</strong>osi che la mettono in dubbio,<br />
sostengono che la <strong>di</strong>slessia sia un <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> più ampia portata, e che i problemi<br />
fonologici rappresentino soltanto un aspetto <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sturbo più generale 3 .<br />
Un’altra teoria molto conosciuta è la teoria del deficit del processing temporale,<br />
conosciuta come rapid au<strong>di</strong>tory processing theory. Questa non nega la presenza <strong>di</strong> un<br />
deficit <strong>di</strong> tipo fonologico, ma sostiene che la <strong>di</strong>fficoltà deriverebbe anche da un deficit<br />
<strong>di</strong> tipo u<strong>di</strong>tivo. Molti stu<strong>di</strong> hanno confermato la presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà u<strong>di</strong>tive nei<br />
<strong>di</strong>slessici, molti soggetti infatti presentano delle performance deboli nei compiti u<strong>di</strong>tivi,<br />
come per esempio la <strong>di</strong>scriminazione dei suoni. Secondo Tallal et al. (1993) la <strong>di</strong>slessia<br />
sarebbe il risultato <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> processing temporale u<strong>di</strong>tivo del linguaggio nella<br />
sfera temporale.<br />
Inizialmente questa teoria veniva utilizzata come spiegazione del <strong>di</strong>sturbo<br />
specifico del linguaggio 4 ; in seguito si scoprì che anche i bambini <strong>di</strong>slessici non hanno<br />
una piena capacità <strong>di</strong> percepire ed elaborare eventi acustici brevi o che variano<br />
rapidamente, compresi quelli che riguardano il riconoscimento dei suoni del parlato.<br />
<strong>Stu<strong>di</strong></strong> più recenti, però, come quello <strong>di</strong> Ramus et al. (2003), hanno portato alla<br />
conclusione che il deficit fonologico possa in realtà presentarsi anche in assenza <strong>di</strong><br />
danni <strong>di</strong> tipo u<strong>di</strong>tivo e quin<strong>di</strong> non può essere secondario al deficit u<strong>di</strong>tivo. Infatti una<br />
parte significativa dei soggetti <strong>di</strong>slessici <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> avere mantenuto le abilità u<strong>di</strong>tive,<br />
nonostante le <strong>di</strong>fficoltà fonologiche.<br />
Un’ulteriore spiegazione per la <strong>di</strong>slessia è quella proposta da Fawcett &<br />
Nicolson (2004): la teoria cerebellare. Essa cerca <strong>di</strong> spiegare la presenza nei <strong>di</strong>slessici<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà nelle abilità motorie e nei compiti <strong>di</strong> automatizzazione, come guidare.<br />
Questa capacità <strong>di</strong> rendere automatiche alcune operazioni quoti<strong>di</strong>ane si presenta molto<br />
debole e avrebbe anche delle conseguenze nell’appren<strong>di</strong>mento delle corrispondenze tra<br />
grafemi e fonemi.<br />
3 Uno stu<strong>di</strong>o più recente <strong>di</strong> Ramus e Szenkovits (2007) <strong>di</strong>mostra che il deficit fonologico riguarda non<br />
tanto le rappresentazioni fonologiche in sé stesse, quanto piuttosto l’accesso ad esse. Si veda il paragrafo<br />
successivo per un maggiore chiarimento.<br />
4 Specific Language Impairment o <strong>di</strong>sturbo specifico del linguaggio (SLI) è un <strong>di</strong>sturbo evolutivo del<br />
linguaggio che si manifesta con un insuccesso da parte del bambino nell’acquisire la propria lingua in<br />
modo appropriato nonostante un’intelligenza non verbale nella norma, u<strong>di</strong>to normale e nessun problema<br />
emotivo o sociale. Cfr. sezione 1.1.2.<br />
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