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Attività 2008 - Programma - CAI Sarzana

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SEZIONE<br />

DI SARZANA<br />

CLUB ALPINO ITALIANO<br />

SEZIONE DI SARZANA<br />

NOTIZIARIO DELLA SEZIONE <strong>CAI</strong> DI SARZANA<br />

Distribuzione gratuita ai soci. Poste Italiane SpA Spediz. Abbon. Postale 70% - DCB - La Spezia. Iscritto al n.° 3/98 del Registro<br />

delle Pubblicazioni periodiche - Tribunale di La Spezia in data 10/02/98 - Direttore Responsabile: Manuel Cecchinelli<br />

Anno 10 - numero 27 Periodico Trimestrale Dicembre 2007<br />

ATTIVITÀ<br />

<strong>2008</strong>


La nostra sede si trova nella piazzetta evidenziata nel cerchio rosso.<br />

ecco i nostri dati completi<br />

Club Alpino Italiano - Piazza Firmafede, 13 C.P. 1 - 19038 SARZANA (SP)<br />

Telefono e Fax: 0187 625154<br />

e-mail: caisarzana@libero.it<br />

sito web: www.caisarzana.it<br />

Apertura sede: tutti i giorni feriali dalle ore 17,00 alle ore 19,00<br />

quando piove, la sede è aperta anche la mattina dalle ore 9,00 alle ore 12,00<br />

1


SOLO PER CHI VUOLE ARRIVARE IN ALTO<br />

R.V.B. SPORT<br />

di Biso Vincenzo & C. snc<br />

NEGOZIO SPECIALIZZATO:<br />

trekking - campeggio - alpinismo - arrampicata - sci - snowboard<br />

Via Aurelia, 7<br />

(palazzo di vetro vicino all’uscita dell’autostrada)<br />

Tel. 0187 624389<br />

Sconto soci C.A.I. 15% su tutta la merce<br />

NOLEGGIO ATTREZZATURA SCI-ALPINISMO<br />

SCUOLA DI ALPINISMO E SCI-ALPINISMO<br />

“IDEA MONTAGNA” C/O R.V.B. SPORT<br />

RISUOLATURA SCARPETTE ARRAMPICATA<br />

2


LETTERA DEL PRESIDENTE<br />

Cari Soci ed amici,<br />

siamo pronti ad iniziare un nuovo anno sociale: le idee, come si può vedere sfogliando questo<br />

programma, sono tante e valide e spaziano tra i molti temi ed interessi che la nostra Sezione ha<br />

portato avanti con impegno e, credo, con apprezzamento da parte dei soci, in questi ultimi anni.<br />

Come si può vedere, sfogliando questo libretto, abbiamo cercato di accontentare le varie<br />

“anime” del <strong>CAI</strong>, inserendo facili escursioni su sentieri, attività invernale (“ciaspolate”, settimana bianca,<br />

sci-alpinismo), proposte delle “Terre Alte”, speleologia, Soggiorni Estivi, gite all’estero, trekking,<br />

Corsi propedeutici, ecc., cercando di mescolare quello che è nel nostro passato con quello che rappresenta<br />

un modo nuovo di avvicinarsi alla montagna,alla sua cultura e alle sue tradizioni.<br />

Per l’attività della Sezione, credo di poter ancora una volta trarre conclusioni positive sull’anno<br />

appena trascorso: la quasi totalità delle iniziative programmate sono state portate a buon fine,<br />

specialmente per quanto riguarda la partecipazione alle gite sociali, che continuiamo a fare in collaborazione<br />

con gli amici del <strong>CAI</strong> di Carrara e, per alcune, con quelli del <strong>CAI</strong> di La Spezia.<br />

A riprova del buon stato di salute della Sezione c’è da registrare, per il secondo anno consecutivo,<br />

la crescita numerica dei nostri tesserati (35), portando il totale a 972, diventando così la quarta<br />

Sezione in Liguria come numero di soci.<br />

Concludendo, posso affermare che se i numerosi obiettivi tra quelli che ci eravamo prefissati<br />

sono stati raggiunti, è grazie soprattutto a coloro che in queste iniziative credono e si impegnano in<br />

prima persona: ad essi rivolgo il mio ringraziamento.<br />

Ora sfogliate pure le pagine di questo ricco “<strong>Programma</strong> di <strong>Attività</strong> <strong>2008</strong>”: avrete numerose<br />

possibilità di scelta e troverete senz’altro ciò che più si adatta al vostro “andar per monti”.<br />

Consiglio Direttivo<br />

3<br />

Il Presidente<br />

Giovanni Moruzzo<br />

Presidente: Giovanni Moruzzo<br />

Vice Presidente: Rizieri Castagna<br />

Segretario: Cesare Codeluppi<br />

Tesoriere: Giuliano Vanacore<br />

Consiglieri: Roberto Brondi, Ivana Delbono, Nilo Giannini, Lara Musetti,<br />

Alberto Passalacqua, Edoardo Voglino<br />

Revisori dei Conti: Gabriella Diani, Laila Veneri, Vittorio Venturelli<br />

Commissioni:<br />

Affari Generali: Rizieri Castagna, Giorgio Costi, Liana Vaccà<br />

Escursionismo: Nilo Giannini<br />

Speleologia: Lara Musetti<br />

Alpinismo Giovanile: Roberto Brondi<br />

Sci Alpinismo: Alberto Passalacqua<br />

Sci di Fondo: Cesare Codeluppi<br />

Sentieri: Cesare Codeluppi<br />

Tutela Ambiente Montano: Ivana Delbono<br />

Scuola e Giovani: Edoardo Voglino<br />

Alpinismo: Giovanni Moruzzo<br />

Terre Alte: Rizieri Castagna<br />

Pubblicazioni Sociali: Cesare Codeluppi<br />

Il presente “<strong>Programma</strong> di <strong>Attività</strong> <strong>2008</strong>” è stato elaborato dalle Commissione Gite del <strong>CAI</strong> di<br />

<strong>Sarzana</strong> e Carrara e, per alcune, con il <strong>CAI</strong> di La Spezia.<br />

Con la speranza che le proposte contenute in questo libretto ottengano il gradimento dei<br />

nostri soci, auguriamo a tutti una proficua attività per il <strong>2008</strong>.


I VANTAGGI DELL’ISCRlZIONE AL C. A. I.<br />

a) Assicurazione<br />

In caso di incidente in montagna in cui necessita l’intervento di una squadra di soccorso, ivi compreso<br />

l’impiego dell’elicottero.<br />

b) Sconti nei rifugi<br />

Per chi pernotta nei rifugi di proprietà del Club Alpino Italiano, c’è uno sconto di circa il 40% sul<br />

pernottamento e sconti particolari in caso di trattamento di 1 /2 pensione o pensione completa nei rifugi<br />

medesimi. Gode inoltre delle stesse condizioni di favore nei rifugi dei Club Alpini esteri in cui c’è la<br />

convenzione di reciprocità.<br />

c) Sconti nei negozi convenzionati<br />

A <strong>Sarzana</strong> i soci godono dello sconto del 10%/15% nei seguenti negozi di articoli sportivi convenzionati:<br />

Tuttosport di Canese; Lucchi Sport; R. V. B. Sport; Lo Scoiattolo.<br />

d) Sconto nei seguenti Musei spezzini:<br />

Palazzina delle Arti (€ 2 invece di 3) - Museo Etnografico (€ 2,50 invece di 4) - Centro Arte<br />

Moderna e Contemporanea (€ 4 invece di 6) - Museo del Castello (€ 4 invece di 5). I soci potranno<br />

acquistare i biglietti direttamente alle biglietterie delle sedi museali tramite l’esibizione della tessera<br />

associativa.<br />

e) Altre agevolazioni<br />

Partecipazione alle gite sociali (ricordiamo che sono riservate ai soci) - Possibilità di accedere<br />

alla biblioteca sezionale usufruendo di volumi o cartine in prestito - Accesso al prestito dei volumi<br />

custoditi nella biblioteca Nazionale - Nolo del materiale alpinistico sezionale - Sconti in alcune stazioni<br />

sciistiche - ecc.<br />

SOCCORSO ALPINO SOCI.<br />

a) - Oggetto dell’assicurazione.<br />

Il <strong>CAI</strong>, per legge dello Stato, organizza il soccorso alpino provvedendo direttamente o indirettamente<br />

alla ricerca, al salvataggio ed al recupero delle persone ferite, morte, disperse, e comunque<br />

in pericolo di vita, durante la pratica dell’alpinismo, non agonistico o di spettacolo, e dell’escursionismo.<br />

I soci, con la semplice iscrizione annuale, sono garantiti nel rimborso delle spese tutte, incontrate<br />

nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta, ivi compreso l’intervento<br />

dell’elicottero nei limiti dei massimali concordati.<br />

b) - Scadenza o decorrenza dell’assicurazione.<br />

Il periodo assicurativo scade il 31 marzo dell’anno successivo alla nuova iscrizione o al rinnovo<br />

della medesima Se quest’ultimo avviene entro il 20 marzo, la copertura assicurativa non viene interrotta.<br />

Dopo tale data il socio rimane scoperto per circa 10 giorni. Per i nuovi soci l’assicurazione<br />

decorre trascorsi 7 giomi dalla data della consegna della tessera.<br />

c) - Denuncia sinistri<br />

1) in caso di intervento di una stazione del Corpo Nazionale Soccorso Aipino e Speleologico<br />

(CNSAS) su territorio nazionale non è necessaria alcuna segnalazione da parte dell’iscritto o della<br />

Sezione, purché all’atto dell’intervento vengano comunicati al personale di soccorso i dati anagrafici,<br />

la Sezione di appartenenza e venga dimostrata la regolarità delI’iscrizione.<br />

2) In caso di interventi effettuati da strutture diverse dal CNSAS sia su territorio nazionale che<br />

in altri paesi europei, il socio è tenuto ad informare la Presidenza del CNSAS, Via E. Petrella, 19 -<br />

20124 Milano, immediatamente dopo l’intervento, precisando la meccanica delI’incidente, la località,<br />

il tipo di soccorso ottenuto e tutti i particolari relativi.<br />

Alla suddetta segnalazione, dovrà seguire, in tempi brevi, la trasmissione della fattura che verrà<br />

rimborsata soltanto nel rispetto delle tariffe e dei massimali previsti. In caso di fatture estere il rimborso<br />

al socio verrà effettuato in euro, al cambio in vigore alla data della fattura, la quale dovrà essere<br />

poi presentata in originale se emessa da strutture nazionali, in fotocopia se da strutture estere.<br />

4


I CONSIGLI PER AFFRONTARE LA MONTAGNA CON MAGGIOR SICUREZZA<br />

- Conoscere: preparate con cura il vostro itinerario anche quello che vi sembra faciie. Affrontate sentieri<br />

di montagna sconosciuti solo in compagnia di persone esperte. Verificate sempre la situazione<br />

metereologica e rinunciate in caso di previsioni negative.<br />

- Informare: non iniziate da soli un’escursione e comunque informate sempre del vostro itinerario i<br />

vostri conoscenti e il gestore del rifugio.<br />

- Preparazione fisica: I’attività escursionistico/alpinistica richiede un buono stato di salute. Per allenarvi,<br />

scegliete prima escursioni semplici e poi sempre più impegnative.<br />

- Preparazione tecnica: ricordate che anche una semplice escursione in montagna richiede un minimo<br />

di conoscenze tecniche e un equipaggiamento sempre adeguato anche per l’emergenza.<br />

- Abbigliamento: indossate capi comodi e non copritevi in modo eccessivo. Proteggetevi dal vento<br />

e difendetevi dal sole, soprattutto sulla neve, con abiti, creme e occhiali di qualità.<br />

- Alimentazione: è importante reintegrare i liquidi persi con l’iperventilazione e per la minore umidità<br />

dell’alta quota. Assumete cibi facilmente digeribili privilegiando i carboidrati e aumentando l’apporto<br />

proteico rispetto a quello lipidico.<br />

- Emergenze: in caso di incidente, è obbligatorio prestare soccorso. Per richiamare l’attenzione utilizzare<br />

i segnali internazionali:<br />

CHIAMATA: lanciare SEI volte entro lo spazio d’un minuto un segnale acustico od ottico e ripetere gli<br />

stessi segnali dopo trascorso un minuto.<br />

❑❑❑❑❑❑ ❑❑❑❑❑❑ ❑❑❑❑❑❑<br />

RISPOSTA: lanciare TRE volte in un minuto un segnale acustico od ottico e ripeterlo dopo un minuto<br />

d’intervallo.<br />

❑❑❑❑❑❑ ❑❑❑❑❑❑ ❑❑❑❑❑❑<br />

CHIUNQUE VENGA A CONOSCENZA Dl UN INCIDENTE ALPINISTICO O SPELEOLOGICO, O<br />

INTERCETTI UN SEGNALE Dl SOCCORSO, è tenuto ad informare direttamente la Stazione di Soccorso<br />

più vicina o il custode del Rifugio o i Carabinieri, fornendo ragguagli possibili sulla località dove<br />

ha raccolto i segnali e sulla provenienza degli stessi.<br />

SEGNALI PER GLI ELICOTTERI<br />

CORPO NAZIONALE Dl SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO<br />

XVII Delegazione, Alpi Apuane<br />

Chiamata unica di soccorso. Tel 118<br />

5


EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO PER ESCURSIONI Dl PIÙ GIORNI<br />

ZAINO (in cordura, di capacità media). SCARPE (in pelle o goretex con suola Vibram). GUANTI (moffole<br />

di lana). MAGLIONE (in lana o pile). CAMICIA (in lana). BIANCHERIA (magliette a mezze maniche<br />

che assorbano il sudore). PANTALONI (lana o fibre,consigliata la salopette). CALZETTONI (lana<br />

misto cotone o tessuto spugna). BERRETTO (lana). BORRACCIA (o thermos). OCCHIALI (con lenti<br />

in vetro non troppo scure). GIACCA A VENTO (piumino o goretex). PRONTO SOCCORSO (solo farmaci<br />

di base, bende, fasce elastiche). MANTELLA (completa o coprizaino).<br />

ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER GHIACCIAIO<br />

Imbragatura completa di cosciali. Un moschettone a base larga con ghiera. Uno spezzone di corda<br />

diametro 9 mm, lungo 1,5 m. per chiudere l’imbragatura. Due spezzoni di cordino diametro 7 mm lunghi<br />

rispettivamente 1,6 e 2,6 m. per nodi Prusik. Ghette. Lampada frontale. Piccozza. Ramponi.<br />

ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER VIE FERRATE<br />

Casco da roccia. Imbragatura completa di cosciali. Kit completo per vie ferrate consistente in:<br />

- due moschettoni a base larga con ghiera a scatto;<br />

- un dissipatore;<br />

- due spezzoni di corda diametro 11 mm lunghi rispettivamente 3,7 e 1,7 m.<br />

Si ricorda che i set da ferrata autocostruiti non sono a norma (anche se i loro singoli componenti<br />

lo sono), in quanto da un punto di vista tecnico “solo un set omologato dà la completa garanzia<br />

del corretto funzionamento”.<br />

6<br />

Dissipatori<br />

Servono per dissipare in attrito (cioè in calore) I’energia<br />

cinetica generata dalla caduta. Si tratta di<br />

solito di una placchetta metallica munita di fori nei<br />

quali passa una corda di opportuno diametro.<br />

Come funziona il dissipatore? Lo spezzone di<br />

corda, lungo 1-1,5 m, scorre lungo il tortuoso percorso<br />

determinato dai fori. L’attrito consente di arrestare<br />

gradualmente la caduta, riducendo lo sforzo<br />

di arresto a circa 400-600 kp.<br />

Possono essere usati in arrampicata, ma sono indispensabili<br />

nelle vie ferrate se si vuole avere un’assicurazione<br />

non illusoria. In tal caso li si usa come<br />

descritto in figura. I due moschettoni servono per<br />

restare assicurati anche quando, incontrato un<br />

ancoraggio, si sta passando il moschettone sul<br />

successivo tratto di cavo.


IL SENTIERO - Definizioni<br />

Secondo il vocabolario, per sentiero si intende, una via stretta ed appena tracciata tra prati, boschi,<br />

rocce, ambiti naturalistici o paesaggi antropici, in pianura o montagna.<br />

Per il CAl, allo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire, al contempo,<br />

I’interesse prevalente ed il grado di difficoltà nelle percorrenze, è stata individuata la seguente<br />

classificazione:<br />

• Sentiero Escursionistico (E)<br />

Itinerario segnalato secondo le presenti direttive, tra un punto di partenza ed una meta, privo di<br />

difficoltà tecniche ed indipendente dalla quota altimetrica. Corrisponde in gran parte a mulattiere<br />

realizzate per scopi agro - silvo - pastorali o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra<br />

valli vicine.<br />

• Sentiero Alpinistico (EE)<br />

Itinerario segnalato secondo le precedenti direttive che si sviluppa in zone impervie e con passaggi<br />

che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna ed un equipaggiamento<br />

adeguato. Corrisponde generalmente ad un sentiero di traversata nella montagna medio<br />

alta e può presentare dei tratti attrezzati con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non<br />

snaturano la continuità del percorso.<br />

• Via ferrata o attrezzata (EEA - escursionisti esperti con attrezzatura)<br />

Itinerario che conduce l’alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente<br />

attrezzate con funi e/o scale, senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata.<br />

Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura per vie ferrate, casco e imbrago.<br />

• Sentiero Turistico (T)<br />

Itinerario di ambito locale su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa<br />

nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare<br />

interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico - ricreativo.<br />

• Sentiero Storico (S)<br />

Itinerario escursionistico segnalato secondo le presenti direttive che ripercorre “antiche vie” con finalità<br />

di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati.<br />

• Sentiero Natura (N)<br />

Itinerario naturalistico usualmente attrezzato con apposita tabellatura e punti predisposti per l’osservazione,<br />

che si svolge in zone di particolare interesse paesaggistico, botanico, geologico, ecc.<br />

Concludiamo con la classificazione, sempre con lettere, dei primi gradi di diffficoltà che si possono<br />

incontrare nella pratica dell’alpinismo e in qualche gita alpinistica:<br />

• (F) - Facile = diff. di I° - (PD) - Poco Difficile = diff. di II° - (AD) - Abbastanza Difficile diff. IIl°.<br />

NOTE: allo scopo di dare un immediato risalto a ciascuna escursione, la stessa viene anche identificata<br />

con una lettera come da quanto elencato sopra.<br />

7


TROPPO IN ALTO, TROPPO IN FRETTA!<br />

IL MAL Dl MONTAGNA<br />

Salendo in quota la disponibilità di ossigeno si riduce (ipossia). L’ossigeno è fondamentale per la<br />

sopravvivenza, infaffi tutte le cellule dell’organismo devono poterne disporre in quantità sufficiente a<br />

coprire le loro necessità.<br />

La riduzione della quantità di ossigeno diventa evidente sopra i 3000 m e obbliga l’organismo ad attivare<br />

dei meccanismi di compenso per affrontare la nuova situazione.<br />

Il mal di montagna è causato da una scarsa tolleranza all’ipossia; colpisce in genere dopo qualche<br />

ora di permanenza in alta quota, soprattutto se si trascorre la notte in quota. Il mal di montagna può<br />

anche colpire nel corso di una lunga permanenza ad alte quote (spedizione).<br />

La gravita del quadro è variabile, da lieve sino a complicazioni che mettono in pericolo la vita.<br />

Quadro lieve: inappetenza, nausea, mal di testa, senso di stordimento, stanchezza eccessiva, vertigini,<br />

insonnia. La sintomatologia è relativamente frequente in quanto colpisce circa il 30% delle persone<br />

a 3500 m e il 50% a 4500 m. I sintomi sono di intensità variabile. Si noti però che sono riconducibili<br />

anche alla sola fatica in particolare se associata a insufficiente apporto alimentare.<br />

Quadro grave: è legato allo sviluppo di edema polmonare e/o cerebrale, condizioni che mettono a<br />

rischio la vita.<br />

L’edema polmonare è dovuto al passaggio di acqua negli alveoli che normalmente contengono aria;<br />

causa grave di insufficienza respiratoria. Si manifesta con difficoltà alla respirazione e tachicardia,<br />

tosse inizialmente secca e successivamente con sputo rosa e schiumoso, respiro rugeoroso (rantolo),<br />

oppressione toracica, grave prostrazione.<br />

Nell’edema cerebrale (rigonfiamento dell’encefalo) si ha mal di testa resistente agli analgesici, vomito,<br />

difficoltà a camminare, progressivo torpore sino al coma.<br />

PREVENZIONE<br />

Il mal di montagna è favorito da uno sforzo fisico intenso; un buon allenamento non lo previene completamente<br />

ma è utile in quanto il soggetto fa meno fatica a salire.<br />

- Sopra i 3000m salire molto lentamente (non bisogna accusare intensa fatica).<br />

- Dovendo trascorrere la notte sopra i 3000 m, si consiglia l’avvicinamento a piedi (più faticoso ma<br />

più utile per la prevenzione del mal di montagna).<br />

- Se si usano impianti di risalita, programmare una notte a quota intermedia.<br />

- Non assumere sonniferi e limitare gli alcoolici: favoriscono la comparsa del mal di montagna.<br />

- Bere liquidi (almeno 1,5 lt. al giorno) e alimentarsi regolarmente. Una forte riduzione del volume di<br />

urine è segno di aggravamento.<br />

- Se i sintomi persistono o si aggravano, il consiglio medico è quello di scendere. La sintomatologia<br />

spesso non migliora nel corso della notte.<br />

- La perdita di quota (anche solo 500 m) può risolvere il quadro. Prendere sempre una decisione prudente,<br />

tenendo anche conto delle eventuali difficoltà alpinistiche della discesa.<br />

Ricordare che l’alpinismo comporta un buon grado di fatica e molti disagi.<br />

La conoscenza dei propri limiti è fondamentale per un corretto comportamento. Occorre saper rinunciare<br />

a una salita se la propria preparazione fisica e le condizioni ambientali non sono favorevoli.<br />

Ricordate che le montagne ci attendono sempre!<br />

8<br />

Club Alpino Italiano<br />

Commissione Centrale Medica


REGOLAMENTO DELLE GITE<br />

(da leggere con attenzione)<br />

La partecipazione alle gite e alle altre attività sociali è riservata ai Soci del <strong>CAI</strong>, a qualunque<br />

Sezione essi appartengano. Tutti coloro che intendono partecipare debbono comunque essere in<br />

regola con il pagamento della quota sociale relativa all’anno in corso,<br />

Le iscrizioni, accompagnate dalla quota fissata, si accettano presso la Sede sociale dal Lunedì<br />

precedente la gita e fino all’esaurimento dei posti disponibili. Per le gite di più giorni, le prenotazioni<br />

avranno inizio dalla data inserita in calce al programma dettagliato della gita.<br />

L’adesione implica, da parte dei partecipanti, la piena osservanza degli orari stabiliti, del presente<br />

regolamento gite e delle disposizioni che il capogita riterrà opportuno adottare per il regolare<br />

svolgimento della gita.<br />

In particolare, prima di iscriversi ad una gita, bisogna leggere con attenzione l’itinerario, i<br />

tempi di percorrenza, i dislivelli e le difficoltà e valutare la propria preparazione e il proprio allenamento.<br />

I partecipanti si impegnano a non superare il capogita. Si ricorda che i capigita sono responsabili<br />

di tutto il gruppo dei partecipanti e, come tali, possono prendere le decisioni per tutta la comitiva,<br />

comprese le variazioni da apportare all’itinerario.<br />

Per le escursioni che presentano difficoltà tecniche, l’attrezzatura necessaria verrà specificata<br />

sul programma ed i partecipanti dovranno esserne muniti. Inoltre, è facoltà del capogita escludere<br />

dalle escursioni impegnative i gitanti non ritenuti idonei o male equipaggiati.<br />

Considerando che la Commissione Centrale Materiali e Tecniche ha stabilito che i set da ferrata<br />

autocostruiti non sono a norma (anche se i loro singoli componenti lo sono), in quanto da un<br />

punto di vista tecnico “solo un set omologato dà la completa garanzia del corretto funzionamento”. In<br />

considerazione di ciò, per le gite che richiedono l’utilizzo del set da ferrata, i partecipanti potranno<br />

parteciparvi solo se muniti di materiali omologati.<br />

I programmi dettagliati delle singole gite saranno visibili presso la bacheca della Sede Sociale<br />

sette giorni prima della data fissata.<br />

La Commissione Gite si riserva di apportare al programma tutte quelle modifiche, aggiunte o<br />

soppressioni che si rendessero necessarie per il miglior svolgimento della gita.<br />

La Sezione, per il fatto di aver organizzato la gita, non assume alcuna responsabilità verso i<br />

partecipanti.<br />

ALL’ATTENZIONE DEI PARTECIPANTI ALLE GITE<br />

Vi sono soci che, pur prenotati, non si presentano alla partenza del pullman, con la conseguenza<br />

di arrecare un danno economico alla Sezione e di precludere la partecipazione alla gita a<br />

potenziali altri partecipanti. In considerazione di ciò, coloro che si prenotano ma non comunicano<br />

la loro rinuncia entro le ore 19 del Venerdi precedente lo svolgimento della gita, dovranno<br />

versare il 50% della quota stabilita e saranno ammessi alle gite successive solo se in regola<br />

con la presente disposizione.<br />

Per quanto riguarda le gite di più giorni, le scadenze per l’acconto e il saldo da versare saranno<br />

indicate nei relativi programmi dettagliati e dovranno essere rispettati tassativamente. In caso di<br />

rinuncia, la restituzione della quota, detratta la tassa di iscrizione stabilita, che non è restituibile<br />

in nessun caso, sarà subordinata alla copertura del posto lasciato libero da parte di un altro partecipante.<br />

Per le gite di cui sopra, allo scopo di evitare contestazioni e lamentele, puntualmente<br />

verificatesi negli anni scorsi, i posti in pullman saranno assegnati prioritariamente a fronte<br />

delle comprovate necessità dei singoli partecipanti.<br />

Per i posti residui, l’assegnazione avverrà tramite sorteggio.<br />

9


HI-FI • VIDEO • TELEFONIA<br />

Via Variante Aurelia Ovest ,11<br />

19038 <strong>Sarzana</strong> (SP)<br />

Tel. 0187 627827<br />

Fax 0187 627827<br />

info@tiberisound.com<br />

10<br />

Piazza San Giorgio, 42<br />

19038 <strong>Sarzana</strong> (SP)<br />

Tel. 0187 603601<br />

Fax 0187 603616<br />

di Augusta Tiberi<br />

Una tradizione, uno stile.<br />

A tradition, a style.<br />

La tavola - I regali<br />

Tabletops - Gift<br />

La cucina - La lista di nozze<br />

Kitchen - Wedding<br />

SARZANA - Via Muccini, 46 - Tel. 0187 610557


SOMMARIO<br />

GITE <strong>2008</strong><br />

13 Gennaio<br />

Sestri Levante – Punta Manara – Riva Trigoso – Punta Baffe – Moneglia<br />

20 Gennaio<br />

Casone di Profecchia – Sella Bocca di Massa – Monte Prado<br />

27 Gennaio<br />

Coregna – Pegazzano: “la storia che si perde”<br />

03 Febbraio<br />

Linari – Foce Branciola – Monte Bocco – Prato Spilla<br />

10 Febbraio<br />

Riomaggiore – Corniglia: “l’arte raffinata e l’arte rustica”<br />

17 Febbraio<br />

Lagdei – Rifugio Mariotti al Lago Santo – Monte Marmagna<br />

23 Febbraio<br />

Inizio 13° Corso di Topografia e Orientamento<br />

24 Febbraio<br />

L’entroterra di San Terenzo<br />

01-02 Marzo<br />

Lago Santo Modenese – Monte Rondinaio<br />

“I nostri erbi”: conferenza al Barontini e uscita pratica sulle colline<br />

08-15 Marzo<br />

Pontresina (Svizzera): Settimana Bianca (fondo e discesa)<br />

09 Marzo<br />

Romito – Monti di S. Lorenzo – Redarca – La Serra – Lerici<br />

13 Marzo<br />

Presentazione del XIII° Corso di Speleologia di 1° Livello<br />

16 Marzo<br />

Ponte di Sassalbo – Giogo di Vendaso – Regnano – Casola in Lunigiana<br />

Gita speleologica per adulti aperta a tutti<br />

27 Marzo-11 Maggio<br />

XIII° Corso di Speleologia di 1° Livello<br />

30 Marzo<br />

Abetone – Verginetta di Serrabassa – Monte Libro Aperto<br />

Riccò del Golfo–Casella: “gli antichi mestieri”<br />

06 Aprile<br />

“Trenotrekking”: dalla Certosa di Calci (PI) alla Verruca<br />

13 Aprile<br />

Torano – Ravaccione – Campo Cecina<br />

20 Aprile<br />

Varese Ligure – Passo Chiapparino – Passo delle Cento Croci – Varese Ligure<br />

22 – 25 Aprile<br />

Francia: Calanques e Parco Nazionale delle Isole di Porquerolles e di Port Cros<br />

27 Aprile<br />

Passo della Scoglina – Monte Ramaceto – Passo della Forcella<br />

30 Aprile-14 Giugno<br />

Corso di Escursionismo Avanzato<br />

04 Maggio<br />

Cardoso – Fonte Moscoso – Foce delle Porchette – Monte Croce – Stazzema<br />

12


10-11 Maggio<br />

Val d’Orcia (Toscana): nei luoghi della Via Francigena<br />

18 Maggio<br />

Alta Val di Vara: “camminando con gli amici di Don Sandro”<br />

Colline sarzanesi: 29° Gran Fondo dell’AVIS<br />

24-25 Maggio<br />

Isola di Capraia<br />

26 Maggio-2 Giugno<br />

Transilvania e Monasteri della Bucovina<br />

1 Giugno<br />

Passo Calzavitello – Il Focetto – Foce 3 Confini – Monte Gottero – Passo Cento Croci<br />

11-21 Giugno<br />

Gita nelle Marche e Abruzzi: paesi e vette dell’Appennino Centrale<br />

15 Giugno<br />

Ponte Baron – Buca del Moro – Monte Casarola – Sorgenti del Secchia – Passo del Cerreto<br />

28-29 Giugno<br />

Corso Speleologico Sezionale di introduzione alle tecniche d’armo<br />

05-12 Luglio<br />

21° Trekking da rifugio a rifugio: Giro del Monte Bianco<br />

16-27 Luglio<br />

Località da definire: 30° Soggiorno Estivo<br />

26-27 Luglio<br />

Dalla Valnontey alla Valsavaranche per il Col Loson<br />

Fine Luglio- inizio Agosto<br />

Mini trekking e Accantonamento Giovanile<br />

20-29 Agosto<br />

Francia: alla scoperta del Sud dell’Aveyron e di Villefranche de Rouergue<br />

03-06 Settembre<br />

Alpi Liguri: Mongioie e Marguareis<br />

14 Settembre<br />

Casetta Pulledrari – Monte Gennaio – Corno alle Scale<br />

21 Settembre<br />

Lunigiana: da Tresana a Mulazzo<br />

28 Settembre<br />

Arni – Fatonero – Passo Fiocca – Penna di Sumbra – Capanne di Careggine<br />

05 Ottobre<br />

Resceto – Lizza Silvia – Passo Focolaccia – Foce di Cardeto – Serenaia<br />

12 Ottobre<br />

Rifugio “E. Mattei” ai Prati di Logarghena: 39ª Castagnata Sociale<br />

18-19 Ottobre<br />

Val d’Aveto: le Agoraie, Rocca Marsa e Ciappa Liscia<br />

26 Ottobre<br />

Carrara – Bergiola Foscalina – Monte Brugiana – Tarnone – Fantiscritti – Carrara<br />

Cassego: 34ª Festa della Castagna<br />

09 Novembre<br />

Foce Lucese – Monte Prana – Metato<br />

30 Novembre<br />

39° Pranzo Sociale<br />

13 Dicembre<br />

7ª “Serata degli Auguri” e presentazione ufficiale del “<strong>Programma</strong> di <strong>Attività</strong> 2009”<br />

14 Dicembre<br />

Gita di chiusura: San Benedetto – Monte Galera – Riomaggiore<br />

13


I VENERDI DEL <strong>CAI</strong><br />

Quest’anno, vorremmo integrare l’atttività escursionistica con alcune proiezioni da realizzarsi, di<br />

regola il 2° e 4° Venerdì del primo semestre <strong>2008</strong>. Dette proiezioni verranno svolte, alternativamente,<br />

al Centro Sociale Barontini di <strong>Sarzana</strong> e presso la nostra Sede di Piazza Firmafede che, ultimamente,<br />

si è dotata di un proiettore digitale.<br />

Vorremmo che questa iniziativa fosse un momento in più di aggregazione per tutti i soci ed anche<br />

l’occasione per rivedere e commentare insieme le immagini delle più significative gite ed escursioni<br />

organizzate dalla nostra Sezione.<br />

<strong>Programma</strong><br />

• Venerdì 11 Gennaio – Centro Sociale Barontini<br />

La montagna: stante come Dea<br />

• Venerdì 25 Gennaio – Sede Sociale<br />

Trekking “Alta Via 2” delle Dolomiti – Luglio2007<br />

• Venerdì 8 Febbraio – Centro Sociale Barontini<br />

Uzbekistan: emozione e meraviglia sulla “via dorata” per Samarcanda<br />

• Venerdì 22 Febbraio – Sede Sociale<br />

Parco delle Cévennes e Gorges du Tarn – Maggio 2007<br />

• Venerdì 14 Marzo – Centro Sociale Barontini<br />

Egitto: i colori del deserto egiziano<br />

• Venerdì 11 Aprile – Centro Sociale Barontini<br />

Giordania: mistero, fascino e suggestione di Petra, Wadi Rum e altri siti<br />

• Venerdì 18 Aprile – Sede Sociale<br />

Trekking “Alta Via 1” delle Dolomiti – Luglio 2006<br />

• Venerdì 9 Maggio – Centro Sociale Barontini<br />

Libia: cultura e avventura. Straordinari siti archeologici e spazi sconfinati del Sahara<br />

• Venerdì 16 Maggio – Sede Sociale<br />

Trekking dello Stubai (Austria) – Luglio 2005<br />

• Venerdì 6 Giugno – Centro Sociale Barontini<br />

Messico: Yucatan e Chiapas, alla ricerca dell’anima dell’uomo<br />

L’inizio delle proiezioni, sia al Centro Sociale Barontini che presso la Sede Sociale, è fissato per le<br />

ore 21.15.<br />

Tutte le proiezioni che verranno effettuate al Centro Sociale Barontini, sono state realizzate e verranno<br />

commentate dalla nostra socia Giovanna Ceccarelli.<br />

14


GRUPPO DI LAVORO<br />

“TERRE ALTE”<br />

L’iniziativa del <strong>CAI</strong> per lo studio dei segni dell’uomo nelle<br />

“Terre Alte”<br />

Il <strong>CAI</strong> ha voluto lanciare questa iniziativa che mira a reperire e catalogare i segni della presenza<br />

dell’uomo sulle montagne per tramandare alle future generazioni un patrimonio di civiltà e cultura<br />

insediativi di grande interesse storico, artistico e architettonico.<br />

Questo patrimonio è in pericolo; l’esodo dalla montagna ha determinato l’abbandono di numerosi<br />

insediamenti storici che rimangono così esposti all’inclemenza del tempo e condannati ad una rapida<br />

scomparsa.<br />

Stiamo assistendo alla progressiva distruzione di gran parte di questi beni e tra non molti anni le<br />

generazioni che verranno potrebbero esserne del tutto prive. L’ambito di ricerca comprende tutto il<br />

territorio alpino ed appenninico, dove un tempo l’uomo ha manifestato la sua presenza, e che ora ha<br />

abbandonato.<br />

In questo territorio, secondo le modalità stabilite a livello nazionale, vengono rilevati insediamenti<br />

stabili e precari, edifici di culto, manufatti ed ogni altro segno che l’uomo ha lasciato (ad esempio:<br />

ricoveri, maestà, fontane, cippi, pietre incise, mulattiere ecc.).<br />

Capita altresì che la ricerca permetta di imbattersi in testimonianze archeologiche, talvolta inedite,<br />

che dimostrano non soltanto l’importanza culturale dell’iniziativa ma anche che tanta strada è<br />

ancora da percorrere nel campo dell’archeologia di montagna.<br />

Il gruppo di lavoro “TERRE ALTE” del <strong>CAI</strong> <strong>Sarzana</strong> è impegnato in questa iniziativa sia con attività<br />

di ricerca “mirate” sia con uscite sul territorio che permettano di scoprire realtà ancora presenti,<br />

ma così poco valorizzate, dei “segni dell’uomo” lasciati nel corso del suo passaggio.<br />

Le attività proposte dal Gruppo “Terre Alte” per l’anno <strong>2008</strong> ed inserite nel presente libretto sono<br />

le seguenti:<br />

• 27 Gennaio: Coregna – Pegazzano: “la storia che si perde”<br />

• 10 Gebbraio: Riomaggiore – Corniglia: “l’arte raffinata e l’arte rustica”<br />

• 24 Febbraio: San Terenzo – Canarbino – Venere Azzurra<br />

• 01-2 Marzo: “I nostri erbi”<br />

• 09 Marzo: Romito – Monti di San Lorenzo – Redarca – La Serra – Lerici<br />

• 30 Marzo: Riccò del Golfo – Casella: “gli antichi mestieri”<br />

• 10-11 Maggio: Via Francigena in Val d’Orcia<br />

• 18 Maggio: Alta Val di Vara: “camminando con gli amici di Don Sandro”<br />

• 21 Settembre: Lunigiana: da Tresana a Mulazzo<br />

• 18/19 Ottobre: Val d’Aveto: Le Agoraie, Rocca Marsa e Ciappa Liscia<br />

• 26 Ottobre: Cassego: 30ª Festa della castagna<br />

• Da definire: Castello della Brina: Campo archeologico<br />

Continua, inoltre, l’attività di ricerca alla scoperta, riscoperta, censimento e catalogazione di “incisioni<br />

rupestri”: graffiti, coppelle, disegni e quant’altro possa testimoniare la frequentazione delle nostre<br />

montagne fin dai tempi più remoti.<br />

I soci interessati sono pregati di mettersi in contatto con il gruppo di coordinamento al fine di poter<br />

stabilire modalità e strategie di ricerca.<br />

15


CORSO Dl ORIENTEERING<br />

13º CORSO Dl TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO<br />

PER ESCURSIONISTI E ALPINISTI<br />

In montagna, sapersi orientare è altrettanto importante che sapere ben praticare le varie attività inerenti<br />

la pratica dell’alpinismo. Significa sostanzialmente appropriarsi dello spazio in cui ci muoviamo<br />

e comporta la capacità di dare risposta a tre quesiti fondamentali:<br />

1) DOVE SONO? Determinazione della posizione.<br />

2) DOVE DIRIGERE? Determinazione della direzione di marcia.<br />

3) DOVE SONO STATO/DOVE ANDRÒ? Stesura/comprensione di una relazione di gita<br />

Lo scopo di questo Corso è quindi quello di fornire gli elementi necessari per poter dare una risposta<br />

alle tre precedenti domande.<br />

PROGRAMMA DEL CORSO<br />

• I punti cardinali, la rosa dei venti, i meridiani e i paralleli.<br />

• Le carte geografiche e le carte topografiche.<br />

• Planimetria e altimetria.<br />

• Applicazioni.<br />

• Sistemi di riferimento.<br />

• Coordinate cartesiane, polari, geografiche, chilometriche.<br />

• Azimut.<br />

• Sistema U.T.M. e cartografia l.G.M.<br />

• Gli strumenti: bussola, scalimetro, altimetro.<br />

• Le tecniche: orientamento della carta<br />

ricerca dei punti<br />

direzione di marcia<br />

punto di stazione<br />

tecniche di posizionamento<br />

tecniche di rilevamento<br />

relazione fra distanza, spostamento e azimut.<br />

Il Corso, della durata di circa quattro settimane avrà il seguente calendario: quattro lezioni teorichesupportate<br />

da esercitazioni, presso la Sede Sociale, presumibilmente di Venerdi, e due uscite pratiche<br />

sul territorio, in due Domeniche da stabilire.<br />

L’inizio del Corso di Orientamento è fissato per VENERDI 22 FEBBRAIO dalle ore 21 presso i locali<br />

della Sede Sociale.<br />

La quota di partecipazione è fissata in € 15,00.<br />

16


GRUPPO<br />

SPELEOLOGICO<br />

PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE<br />

• Giovedì 13 Marzo serata di presentazione del XIII° Corso. Chi è incuriosito potrà vedere qualche<br />

bella fotografia, qualche racconto e fare le domande che gli vengono<br />

in mente.<br />

• Domenica 16 Marzo Gita facile, aperta a tutti coloro che sono curiosi e/o hanno intenzione di frequentare<br />

il corso. Il responsabile della gita è Michele Pazzini. Il costo è di<br />

€ 20 comprensivo del nolo attrezzatura e assicurazione.<br />

• 27 Marzo-11 Maggio XIII° Corso di Speleologia di 1° Livello suddiviso in lezioni teoriche, uscite<br />

in palestra e uscite in grotta (per il programma, vedi più sotto).<br />

• 28-29 Giugno Corso sezionale di introduzione alle tecniche d’armo per acquisire gli elementi,<br />

non previsti nel corso di primo livello, necessari per poter acquistare<br />

completa autonomia nella progressione.<br />

Costo: € 50 euro comprensivo del nolo attrezzatura e assicurazione.<br />

Direttore del Corso: Michele Pazzini.<br />

PROGRAMMA DEL XIII° CORSO DI SPELEOLOGIA DI 1° LIVELLO, dal 27 Marzo al 11 Maggio<br />

Il XIII° corso di speleologia di primo livello ripropone la formula già nota e consolidata che prevede<br />

il giovedì le lezioni teoriche in sede, il sabato le palestre all’aperto per acquisire la necessaria dimestichezza<br />

con gli attrezzi e la domenica le uscite in grotta per mettere in pratica quanto appreso in<br />

palestra e godersi questo ambiente così diverso da quello esterno.<br />

La finalità del corso è quella di rendere gli allievi consapevoli dell’attività che stanno facendo, dell’ambiente<br />

che frequentano ed autonomi nella progressione su corda. Saranno fornite notizie teoriche<br />

su diversi argomenti fondamentali per comprendere l’ambiente sotterraneo, alcuni argomenti<br />

saranno trattati ad un livello maggiore di approfondimento, mentre altri saranno solo accennati. Chi è<br />

interessato potrà poi trovare in sede una nutrita biblioteca.<br />

Le date impegnate saranno le seguenti:<br />

• Giovedì, lezioni teoriche giorni: 27 Marzo, 03, 10, 17 Aprile, 08 Maggio<br />

• Sabato, palestra giorni: 29 Marzo, 05, 12 Aprile<br />

• Domenica, grotta giorni: 30 Marzo, 06, 13, 20 Aprile<br />

• Uscita di chiusura: Sabato 10 e Domenica 11 Maggio<br />

Il prezzo del corso è di € 140 comprensivo del noleggio delle attrezzature specifiche e delle quote<br />

assicurative.<br />

Le indicazioni degli argomenti teorici e le destinazioni delle uscite di corso saranno pubblicizzate con<br />

i volantini almeno un mese prima dell’inizio del corso.<br />

Il direttore del Corso è Maurizio Lancia.<br />

Dal <strong>2008</strong> il nostro socio Michele Pazzini sarà IS (Istruttore di Speleologia) del <strong>CAI</strong>. Nel mese di settembre<br />

2007 ha completato, con esito positivo, il lungo percorso previsto per acquisire, appunto, il<br />

titolo di Istruttore Speleologico del <strong>CAI</strong>. La presenza di un istruttore consente ed invoglia ad offrire<br />

più possibilità a chi si avvicina alla speleologia per la prima volta o vuole approfondire le proprie conoscenze<br />

di questo affascinante mondo.<br />

Un’altra novità, rispetto al passato, è che quest’anno il corso e le altre iniziative sotto elencate saranno<br />

fatte in collaborazione tra il gruppo speleologico della nostra sezione ed il Gruppo Speleologico<br />

Lunense del <strong>CAI</strong> di La Spezia.<br />

17


USCITE<br />

DIDATTICHE<br />

SU NEVE<br />

La Scuola di escursionismo Creuza de Ma’ organizza tra i mesi di Gennaio e Marzo un “Corso propedeutico<br />

di avvicinamento all’ambiente innevato”.<br />

Lo scopo principale del corso è quello di dare ai partecipanti la possibilità di muoversi in sicurezza<br />

nello scenario bellissimo ma anche rischioso della montagna nella sua veste invernale.<br />

Il corso sarà tenuto da Accompagnatori Nazionali qualificati, delle sezioni di La Spezia e <strong>Sarzana</strong>,<br />

coadiuvati per la parte relativa all’attraversamento di tratti ghiacciati, da un Istruttore Nazionale di<br />

Alpinismo.<br />

Il programma prevede 4 lezioni dedicate alla teoria, così sviluppate:<br />

• 1ª lezione: presentazione corso ed istruttori – materiali ed attrezzature<br />

• 2ª lezione: organizzazione di un’escursione con cenni di meteorologia e cartografia<br />

• 3ª lezione: neve e valanghe – autosoccorso<br />

• 4ª lezione: materiali ed attrezzature per il superamento di tratti ghiacciati, e loro utilizzo<br />

A queste si affiancheranno 4 lezioni pratiche, nelle quali si utilizzeranno le nozioni ricevute:<br />

3 didattiche in ambiente innevato, luogo e data da stabilirsi in base all’innevamento<br />

1 gita di fine corso con pernottamento in rifugio<br />

COMMISSIONE<br />

ALPINISMO GIOVANILE<br />

18<br />

Il Direttore della Scuola<br />

Gian Luca Tinghi<br />

La Commissione di Alpinismo Giovanile visto che negli ultimi due anni non è stata effettuata attività<br />

didattica per l’insufficiente o tardivo numero di iscrizioni, comunica che quest’anno chi vorrà partecipare<br />

ad eventuali iniziative della Commissione, dovrà prenotarsi entro il 31 Maggio e che il numero<br />

minimo dovrà essere di almeno 7 partecipanti.<br />

Se verrà raggiunto il numero, uno dei programmi possibili potrebbe essere:<br />

Sui sentieri di Annibale<br />

Sulle Alpi, a cavallo tra il Piemonte e la Francia, alla scoperta del percorso che fece Annibale più di<br />

2000 anni fa, muovendo da Sagunto, in Spagna, alla conquista di Roma.<br />

Come detto sopra, il mini-trekking sarà effettuato solo se si raggiungeranno almeno 7 partecipanti. In<br />

questo caso, il costo e il programma definitivo saranno comunicati dopo il 31 Maggio.


CORSO Dl ESCURSIONISMO AVANZATO<br />

Scuola di Escursionismo Intersezionale<br />

“Creuza de Ma”<br />

La Spezia e <strong>Sarzana</strong><br />

PROGRAMMA<br />

• Mercoledì 30 Aprile<br />

Sede <strong>CAI</strong> <strong>Sarzana</strong>: inaugurazione del Corso<br />

• Venerdì 9 Maggio<br />

Sede <strong>CAI</strong> La Spezia: lezione su equipaggiamento e materiali<br />

• Domenica 11 Maggio<br />

Le Gobbie-Passo degli Uncini-Cava della Tacca Bianca-Passo del Vaso Tondo-Le Gobbie<br />

• Venerdì 16 Maggio<br />

Sede <strong>CAI</strong> La Spezia: lezione su catena di assicurazione<br />

• Domenica 18 Maggio<br />

Ugliancaldo-Ferrata Tordini/Galligani-Foce Siggioli-Cresta Capradossa-Ugliancaldo<br />

• Venerdì 23 Maggio<br />

Sede <strong>CAI</strong> <strong>Sarzana</strong>: lezione su cartografia e orientamento<br />

• Domenica 25 Maggio<br />

Località da destinarsi: uscita pratica<br />

• Venerdì 30 Maggio<br />

Sede <strong>CAI</strong> La Spezia: Alimentazione,preparazione fisica,primo soccorso e soccorso alpino<br />

• Domenica 1 Giugno<br />

Rif. Donegani-Foce Garnerone-Monte Grondilice-Finestra del Grondilice-Rif. Donegani.<br />

• Venerdì 6 Giugno<br />

Sede <strong>CAI</strong> <strong>Sarzana</strong>: meteorologia, organizzazione del <strong>CAI</strong>, TAM e paesaggio alpino<br />

• Sabato 7 e Domenica 8 Giugno<br />

Località da destinarsi: via ferrata<br />

• Sabato 14 Giugno<br />

Palestra di roccia del Muzzerone (Portovenere)<br />

Le lezioni teoriche si terranno presso le sedi <strong>CAI</strong> di La Spezia e <strong>Sarzana</strong> con inizio alle ore 21.00.<br />

Il numero massimo di iscrizioni è fissato in 20 partecipanti.<br />

Le iscrizioni siaccetteranno presso le sedi <strong>CAI</strong> di La Spezia e <strong>Sarzana</strong> e dovranno essere accompagnate<br />

dalla quota di partecipazione fissata in € 100.<br />

Direttore del Corso: Edoardo Voglino (AE)<br />

Vice Direttore del Corso: Paolo Lavagnino<br />

AEI: Maurizio Cattani, Nilo Giannini, Gianluca Tinghi, Roberto Verelli.<br />

AE: Alberto Passalacqua, Arturo Poli.<br />

Aiuto Accompagnatori: Gabriele Mangini, Lara Musetti, Reale Romano, Sergio Teagno, Laila Veneri.<br />

Il programma potrà subire modifiche o variazioni per motivi di forza maggiore o avverse condizioni<br />

meteorologiche.<br />

19


ALTRE ATTIVITÀ<br />

USCITE CON LE CIASPOLE<br />

Quest’anno, oltre alle tre uscite programmate in calendario (il<br />

20 Gennaio al M. Prado, il 3 Febbraio al M. Bocco e il 17 Febbraio<br />

al M. Marmagna, organizzeremo alcune uscite, non “ufficiali”,<br />

con le ciaspole.<br />

Queste “ciaspolate” sono una valida alternativa alle più impegnative<br />

e tecniche escursioni in cui è necessario usare attrezzature come ramponi e piccozza.<br />

Considerando che per questo genere di attività necessitano determinate condizioni di innevamento,<br />

le date per queste uscite verranno stabilite di volta in volta tenendo ben presente, in linea di massima,<br />

che andremo a “ciaspolare” ogni qual volta che ci sarà una bella nevicata.<br />

USCITE DI SCI-ALPINISMO<br />

Quest’anno, considerando il fatto che da alcuni<br />

anni ci sono soci della nostra sezione che effettuano<br />

qualche timida uscita di sci-alpinismo,<br />

abbiamo intenzione di “uscire dal guscio” e di proporre<br />

qualche uscita con sci e pelli di foca.<br />

Anche per questa attività, vale il discorso fatto per<br />

le “ciaspolate”, per cui, le uscite verranno effettuate<br />

quando vi saranno le condizioni di innevamento ottimali per praticare questa disciplina, faticosa<br />

ma ricca di soddisfazioni.<br />

Chi fosse interessato a questo genere di attività è pregato di telefonare in Sede.<br />

COMMISSIONE ALPINISMO<br />

La Commissione in oggetto, al fine di manlevare<br />

la nostra Sezione da eventuali responsabilità,<br />

ha deciso, come negli ultimi anni, di non inserire<br />

alcuna proposta alpinistica in questo calendario<br />

di “<strong>Attività</strong> <strong>2008</strong><br />

Con ciò, non è detto che la Commissione<br />

Alpinismo abbia cessato la propria attività, anzi,<br />

essa continua e continuerà ad essere svolta ma<br />

senza coinvolgere la Sezione.<br />

Per lo svolgimento di questa attività in cui è<br />

necessario un certo impegno e un grado di preparazione<br />

superiore a quello occorrente a chi<br />

partecipa alle Gite Sociali, gli accordi verranno presi in Sezione il Venerdì, durante l’orario di apertura<br />

ed in cui sarà presente un responsabile della Commissione Alpinismo.<br />

Gli accordi e le destinazioni che usciranno da questi incontri, saranno considerati alla stregua di<br />

attività individuale e, dunque, al di fuori del programma ufficiale di “<strong>Attività</strong> <strong>2008</strong>”.<br />

20


PONTRESINA (ENGADINA-SVIZZERA)<br />

SETTIMANA BIANCA<br />

Quest’anno la Commissione Sci ha deciso, in via sperimentale, di accorpare le due discipline sciatorie<br />

(fondo e discesa) in un’unica settimana, con lo scopo di accomunare due diverse “scuole di pensiero”<br />

relative all’utilizzo degli sci.<br />

La scelta, ovviamente, non poteva che cadere sulla mitica Engadina, un comprensorio che mette a<br />

disposizione 350 km di piste di discesa e 180 km di piste di fondo, accontentando, così, “discesisti e<br />

fondisti”.<br />

Alloggeremo presso l’hotel Schloss di Pontresina, un imponente castello-fortezza ristrutturato di<br />

recente, in cui eravamo stati (benissimo) tre anni fa, che dista 6 chilometri dalla famosa St. Moritz.<br />

La quota è stabilita in € 450 ed è comprensiva dei seguenti servizi:<br />

7 giorni di mezza pensione in camere<br />

doppie con servizi privati –Ristorante,<br />

a gestione italiana, con servizio a buffet,<br />

bevande incluse (1/4 vino + 1/2<br />

Acqua) – Animazione diurna e serale –<br />

Piscina (ingresso con prenotazione)<br />

Supplemento singola € 85.00<br />

Riduzioni:<br />

bambini: 0/2 anni gratis –<br />

3° e 4° letto bambini 2/12 anni 50%<br />

3° e 4° letto adulti: 30%<br />

Adulto e bambino (2-12 anni) in camera<br />

doppia: riduzione 30% sulla quota<br />

intera del bambino<br />

Ski pass:<br />

6 gg di skipass valido su tutte le piste<br />

del comprensorio: € 160 (sotto i 12<br />

anni, sconto 60%).<br />

Per gli sciatori è possibile raggiungere in pochi minuti tutte le migliori piste dei comprensori dell’Engadina<br />

(Corvatsch-Furtchellas e Corviglia, nella zona di St. Moritz – Diavolezza, Bernina e Lagalb,<br />

nella zona di Pontresina).<br />

Lo skibus è gratuito per i possessori di skipass, con partenza ogni 20 minuti direttamente dall’Hotel,<br />

oppure con il transfer gratuito, ad orari prestabiliti, a cura dell’Hotel.<br />

Lo Schloss hotel è inoltre l’ideale punto di partenza per i fondisti che possono partire direttamente<br />

dallo ski room dell’hotel “sci ai piedi” ed immergersi negli incantevoli boschi della Val Roseg o lungo<br />

i percorsi ed anelli della Loipen Marathon.<br />

Per chi non scia, vi sono piacevoli passeggiate, il trenino dei ghiacciai o lo shopping nei paesi di Pontresina<br />

e St. Moritz..<br />

21<br />

8-15<br />

MARZO


BASILICO - PESTO ALLA GENOVESE<br />

PASSATA DI POMODORO<br />

FARINA DI MAIS<br />

PRODUZIONE PROPRIA<br />

Via Nerchia - 19038 SARZANA (SP)<br />

TEL. 0187 624163<br />

I nostri prodotti sono in vendita da:<br />

Via Mazzini, 65<br />

SARZANA<br />

Tel. 0187-624163<br />

specialità gastronomiche<br />

pane cotto a legna<br />

pasta fresca e dolci casarecci<br />

22


SENTIERO “VERDEAZZURRO”<br />

SESTRI LEVANTE – MONEGLIA<br />

Il “Verdeazzurro” è un sentiero che, in 10 tappe, percorre tutta la Riviera di Levante, da Genova a Portovenere.<br />

Noi percorreremo la sesta tappa, da Sestri Levante a Moneglia, che, ad eccezione del tratto<br />

fortemente urbanizzato di Riva Trigoso, è un percorso di grande interesse paesaggistico e panoramico,<br />

specialmente se si effettuano le deviazioni di Punta Manara e Punta Baffe, con il mare che<br />

accompagna quasi sempre il nostro sguardo, mentre i sentieri che percorreremo si snodano fra<br />

sughere, pini, lecci e la classica macchia mediterranea.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Da Sestri Levante si sale ad imboccare il sentiero per il Colle della Mandrella, aggirando, sulla destra,<br />

il M. Castello fino ad arrivare al bivio per Punta Manara (eventuale deviazione per questo stupendo<br />

punto panoramico).Proseguendo, si risale brevemente le propaggini del M. Cavallo poi, per un lungo<br />

traverso che consente una magnifica vista sulla sottostante baia di Riva Trigoso si giunge ad alcune<br />

abitazioni e, lasciato il sentiero, si scende all’abitato di Riva Trigoso.<br />

Attraversato l’abitato e la zona dei Cantieri Navali, si riprende a salire per un sentiero immerso in una<br />

fitta pineta, fino ad arrivare al bivio per Punta Baffe (consigliata la deviazione a questo magnifico<br />

punto panoramico con le rovine di un’antica torre di avvistamento).<br />

Ritornati sul sentiero principale, si sale lungo la costa boscosa fino ad arrivare ad un quadrivio: il sentiero<br />

diritto porta al M. Moneglia; noi, invece, giriamo a destra proseguendo a mezza costa per aggirare<br />

il M. Comunaglia, toccando la quota massima della gita (mt. 360).<br />

Da qui il sentiero comincia a perdere quota: prima con alcuni saliscendi, poi, una volta giunti alla località<br />

Verrino, scende più decisamente, passando vicino ai ruderi del Castello di Monleone per giungere<br />

infine a Moneglia, termine della gita.<br />

ITINERARIO: Sestri Levante s.l.m – bivio P. Manara 170m – Riva Trigoso s.l.m. – Punta<br />

Baffe 254m – Costa M. Comunaglia 360m – Moneglia s.l.m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita e discesa mt. 650 – Ore di cammino: 5.30<br />

DIRETTORI DI GITA: G. Costi, E. Voglino<br />

ORARI PARTENZE: Carrara ore 7.30 – <strong>Sarzana</strong> ore 8.00<br />

23<br />

13<br />

GENNAIO


APPENNINO TOSCO-EMILIANO<br />

CASONE DI PROFECCHIA – M. PRADO<br />

Terza vetta per altezza dell’Appennino settentrionale e prima della Toscana, il M. Prado si presenta<br />

come un vasto massiccio tozzo e articolato, più mosso e scosceso sui versanti settentrionali, più<br />

dolce e prativo in quelli meridionali. Posto sullo spartiacque appenninico, si protende su tutti i versanti<br />

a formare importanti anticime: a NW il Monte Castellino, a NE il Monte Cipolla, a E il Sassofratto e,<br />

a SE il piramidale Monte Vecchio.<br />

Il Monte. Prado è da anni compreso in una vasta area protetta, a Nord con il Parco regionale del<br />

Gigante e a Sud con quello dell’Orecchiella, di recente unificati nel Parco Nazionale dell’Appennino<br />

Tosco-emiliano.<br />

COMITIVA UNICA (EEA)<br />

Punto di partenza è il Casone di Profecchia, albergo ristorante sorto come stazione di posta sulla<br />

strada delle Radici. Immediatamente a sinistra del ristorante si sale in direzione delle piste da sci<br />

superiori, oggi in disuso. Si risale quella principale fino ad arrivare alla stazione superiore dell’impianto,<br />

dove imbocchiamo, a destra, una strada forestale e, dopo aver superato una bassa costruzione<br />

in muratura (Villa Trieste), giungiamo ad un bivio. Saliamo a sinistra finché, usciti dal bosco, ci<br />

dirigiamo in direzione del Rifugio Cella e, in vista dei tondeggianti pendii sud-occidentali del crinale<br />

principale, puntiamo alla larga depressione del Passo Bocca di Massa, che si raggiunge per pendii<br />

aperti con breve traversata in direzione Nord.<br />

Raggiunto il crinale, lo si segue a sinistra e si scavalca una bella ed evidente elevazione non quotata.<br />

Si scende e si risale di nuovo, sempre seguendo il crinale o restandone a destra, fino alla vetta<br />

del Monte Cella. Con stupenda vista sulle Alpi Apuane a Sud-Ovest, il crinale scende nuovamente<br />

per risalire la piramide finale del Monte Vecchio. Secondo le condizioni della neve si può evitare la<br />

vetta aggirandola sulla destra, ma considerata la pendenza dei pendii da tagliare conviene raggiungere<br />

la cima seguendone il crinale e<br />

scendendo con prudenza, al Passo di<br />

M.te Vecchio. Dal Passo, con un’ultima<br />

salita, si supera l’anticima Sud e si arriva<br />

facilmente in vetta al Monte Prado.<br />

Per la discesa seguiremo lo stesso itinerario<br />

percorso all’andata.<br />

Attrezzatura obbligatoria: ramponi e<br />

piccozza (ev. ciaspole).<br />

ITINERARIO:<br />

Casone di Profecchia 1314m – Passo<br />

Bocca di Massa 1816m – Monte Cella<br />

1942m Passo degli Scaloni 1922m –<br />

Monte Vecchio 1983m – Passo M. Vecchio<br />

1934m Monte Prado 2054m e<br />

ritorno.<br />

DISLIVELLI E TEMPI:<br />

Salita e discesa mt. 800<br />

Ore di cammino: 6.00<br />

DIRETTORI DI GITA:<br />

L. Bartelloni, G. Cairo<br />

N. Giannini, G. Moruzzo<br />

ORARI PARTENZE:<br />

<strong>Sarzana</strong> ore 6.30 – Carrara ore 7.00<br />

24<br />

20<br />

GENNAIO


ALTURE SPEZZINE<br />

COREGNA –CAMPIGLIA- PEGAZZANO<br />

25<br />

27<br />

GENNAIO<br />

“La storia che si perde” è il sottotitolo di questa gita, proposta dal Gruppo<br />

“Terre Alte” di La Spezia, nel senso che, lungo il percorso, che seguiremo,<br />

vedremo alcuni manufatti che ci riporteranno indietro nel tempo.<br />

Alcune opere sono abbastanza evidenti, altre un po’ meno ed è proprio<br />

in questi frangenti che serve l’occhio “clinico” di chi ci accompagna e<br />

che ci permetterà di notare ciò che al viandante frettoloso sfugge.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Anche se sembra una gita da “due passi fuori porta”, la durata è di circa h. 6.30, ma ce la prenderemo<br />

comoda soffermandoci nei punti più significativi che troveremo lungo il tragitto<br />

Il percorso che seguiremo è il seguente:<br />

Litoranea – Coregna – San Rocco (la Sfinge) – sentiero per Campiglia (la via di lizza, la fornace) –<br />

incrocio sentiero 11 Acquasanta/Campiglia – Campiglia (il campanile) – sentiero 11 per il Persico –<br />

sentiero non segnato per Navone – il Chioso (i velieri scolpiti) – la Via dei banditi – incrocio sentiero<br />

4 – Nozzano (i volti sull’arenaria) – sentiero 4 – il Menhir di Tramonti (la posa e il ricovero) – incorcio<br />

sentiero 1 al valico di S. Antonio – sentiero 1 per il Telegrafo (la copia del Lapis terminalis) – sentiero<br />

1 all’intaglio Verrugoli/Bramapane – Alta Via del Golfo – deviazione per S. Martino il Vecchio – rienro<br />

sull’AVG e quindi svolta sulla comunale per Biassa – la cava “da Merdaòa” – la “Roca du trun” –<br />

Biassa – sentiero 4 – Pegazzano.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita mt. 450 ca, discesa mt. 600 ca – ore di cammino: 4.30<br />

DIRETTORI DI GITA: Gruppo “Terre Alte” del <strong>CAI</strong> di La Spezia<br />

ORARI PARTENZE: Da definire


APPENNINO TOSCO EMILIANO<br />

LINARI-M. BOCCO-PRATO SPILLA<br />

La meta di questa gita, il Monte Bocco è la vetta con la quale il crinale appenninico interrompe bruscamente<br />

il suo andamento NW-SE, precipitando nella profonda valle del Taverone con una lunga<br />

cresta che si stacca verso S a dividere la valle principale del Taverne da quella del suo più importante<br />

affluente di destra: il torr. Taponecco, mentre, verso NE si stacca un crinale secondario che<br />

porta al M. Malpasso e che culmina con i 1743 mt. della Cima Canuti.<br />

Ne consegue che, per la sua posizione, il Monte Bocco è una vetta assai panoramica verso la Lunigiana,<br />

il vicino gruppo montuoso dell’Alpe di Succiso e le Alpi Apuane.<br />

COMITIVA UNICA (EEA)<br />

L’itinerario della gita inizia da una curva della strada del Lagastrello, circa 500m oltre le rovine dell’Abbazia<br />

di Linari, costruita dagli umanissimi Cavalieri di Altopascio fra la fine del XII e gli inizi del<br />

XIII secolo. Si sale nella faggeta che ricopre le pendici che scendono dal crinale Cima Canuti-Malpasso<br />

(località Monte Borellacci). Superato il solco franoso del Torrente Taverone , si sale per una<br />

costa a riprendere la mulattiera che sale dolcemente, con alcune risvolte, nel bosco della Faggia<br />

Secca, fino a riuscire nei prati sottostanti il crinale della Cima Canuti.<br />

Si va a sinistra, camminando su terreno scoperto, poco sopra il limitare del bosco, fino ad arrivare ad<br />

un’ampia depressione che divide l’alta valle del Taverone dalla Val Cedra, denominata Foce Branciola.<br />

Dalla Foce ci si dirige a sinistra salendo la costa Sud-Ovest del Monte Bocco, raggiungendone la<br />

vetta in circa 15’. Dal Monte Bocco, scenderemo verso Prato Spilla seguendo le piste da sci.<br />

Attrezzatura obbligatoria: ramponi e piccozza (ev. ciaspole).<br />

ITINERARIO: Strada Lagastrello 1154m – Foce Branciola 1676m – Monte Bocco 1791m<br />

– Prato Spilla 1320m<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita mt. 650, discesa mt. 500 – Ore di cammino: 4.30/5.00<br />

DIRETTORI DI GITA: N. Giannini, G. Moruzzo, L. Bartelloni, A. Piccini.<br />

ORARI PARTENZE: Carrara ore 7.00 – <strong>Sarzana</strong> ore 7.30<br />

26<br />

3<br />

FEBBRAIO


CINQUE TERRE<br />

RIOMAGGIORE-CORNIGLIA<br />

Anche per questa gita, proposta dal gruppo “Terre Alte” di La Spezia, c’è un<br />

sottotitolo significativo: “l’arte raffinata e l’arte rustica” ed è legata a ciò che<br />

vedremo lungo il percorso. Questa escursione è anche l’occasione per andare<br />

da Riomaggiore a Corniglia percorrendo sentieri alternativi e non certo<br />

meno belli del tradizionale e super frequentato sentiero “Verdeazzurro”<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Partiamo da Riomaggiore non senza aver prima dato un’occhiata ad alcune opere d’arte del paese<br />

(Oratorio di San Rocco, facciata della Parrocchiale di San Giovanni Battista, il portale d’ardesia di via<br />

Colombo) – via della Beccara (le Grotte di don Fresco). Giunti a Manarola (il Duomo, il mulino d’Andreàn),<br />

saliamo, inizialmente lungo il sentiero 6 per Groppo (il Frantoio e il vecchio mulino, la “Santa<br />

Bedassa”) e, successivamente, seguendo un percorso non segnato per Volastra (la “bestia” di Vistùn<br />

all’omonima fonte) a Volastra (la bifora del santuario, il trono d’arenaria). Lasciata Volastra, imbocchiamo<br />

un bellissimo “sentiero Balcone”, il 6d, che corre a mezza costa, tocca Case Porciano e Case<br />

Pianca finché si immette nel sentiero 7/a che scende a Corniglia (la parrocchiale di S. Pietro e il portale<br />

“degli spagnoli”), termine della gita.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita e discesa mt. 350 ca – ore di cammino: 4.30<br />

DIRETTORI DI GITA: Gruppo “Terre Alte” del <strong>CAI</strong> di La Spezia<br />

ORARI PARTENZE: Da definire<br />

27<br />

10<br />

FEBBRAIO


APPENNINO PARMENSE<br />

LAGDEI – M. MARMAGNA mt. 1852<br />

La notevole mole arenacea del Monte Marmagna che con i suoi 1852 metri è la terza montagna per<br />

altitudine del settore Lagastrello-Cisa, superata dal Monte Sillara e dal Monte Losanna, è un punto<br />

panoramico di straordinaria ampiezza, limitato, solo in parte, dal vicino Monte Orsaro.<br />

Il versante parmense del Monte Marmagna per la facilità di accesso e per la moderata pendenza dei<br />

suoi declivi, lo rendono uno degli itinerari invernali più frequentati di questo tratto appenninico.<br />

COMITIVA UNICA (EEA)<br />

L’itinerario ha inizio dalla conca di Lagdei, antico letto di un lago colmato dagli apporti solidi dei terreni<br />

circostanti. Il sentiero per il Lago Santo si snoda sul fianco destro (or) della valle fra boschi di<br />

faggio e abete bianco, con intervalli di colate di sfasciumi detritici. Attraversata, in diagonale, l’ampia<br />

pista da sci, arriviamo in breve al Lago Santo e al rifugio Mariotti.<br />

Proseguiamo contornando il lago per un breve tratto. Superata una fonte, saliamo nel bosco di faggi<br />

fino ad incontrare un boschetto di abeti e un bivio. Si prende il sentiero di sinistra e si raggiungono i<br />

ruderi di vecchie capanne dove si incontra un secondo bivio: prendiamo quello di destra che si<br />

addentra nella conca glaciale fra il Monte Aquila e il Monte Marmagna, fino a raggiungere la sella<br />

posta fra questi due monti, detta anche passo dell’Aquila. Da qui cominciamo a salire verso nordovest<br />

le pendici del Marmagna che non presentano particolari difficoltà fino ad arrivare sulla vetta,<br />

sormontata da grossa croce in ferro innalzata nel 1901. Per il ritorno, seguiremo lo stesso percorso<br />

dell’andata. Nel corso della gita verrà effettuata, da parte dai membri del CNSAS di Carrara, una<br />

lezione di “didattica su neve”, sul corretto uso dei materiali per la pratica dell’attività invernale.<br />

Attrezzatura obbligatoria: ciaspole, ramponi e piccozza.<br />

ITINERARIO: Lagdei 1254m – Rif. Mariotti al Lago Santo 1507m – Passo dell’Aquila<br />

1700m ca – Monte Marmagna 1852m e ritorno.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita e discesa mt. 600 - Ore di cammino 5.00<br />

DIRETTORI DI GITA: N. Giannini, G. Moruzzo, N. Pini, A. Vignoli.<br />

ORARI PARTENZE: Carrara ore 7.00 – <strong>Sarzana</strong> ore 7.30<br />

28<br />

17<br />

FEBBRAIO


GOLFO DI LA SPEZIA<br />

SAN TERENZO–CANARBINO-VENERE AZZURRA<br />

Camminata tranquilla sulle alture che circondano il Golfo di La Spezia,<br />

tra vecchi borghi, sentieri e strade sterrate che si snodano nei boschi<br />

che ricoprono le alture dell’immediato entroterra lericino.<br />

I tempi e i dislivelli, sono quasi da scampagnata e si adattano molto<br />

bene a intervallare le ben più faticose e tecniche gite “invernali” presenti<br />

in questo <strong>Programma</strong> Annuale.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Partiamo da S. Terenzo e, attraverso il centro storico di via Trogu saliamo ad attraversare la strada<br />

provinciale degli Scoglietti. Imbocchiamo una pista asfaltata in mezzo ai palazzi, che diventa subito<br />

una via acciottolata. Giunti ad un bivio, si prende a sinistra fino ad arrivare ad una via asfaltata che<br />

costeggia la carrozzabile Spezia-<strong>Sarzana</strong> e quindi nei pressi di un parcheggio Prendiamo a destra e<br />

risaliamo una via fino a giungere in località Tre Strade.<br />

Attraversiamo la strada verso sinistra e, poco prima della curva, prendiamo una via asfaltata che sale<br />

sulla destra e che ci porta, in circa 15 minuti alla località Pin Bon, sulla carrozzabile Pitelli-Canarbino.<br />

Proseguiamo verso destra fino a trovare il segnavia Cai che porta a Canarbino per la carrozzabile:<br />

noi, invece, seguiremo un percorso nel bosco, che evitando l’asfalto e le curve della strada porta<br />

egualmente a Canarbino. Qui faremo la sosta per il pranzo.<br />

Dal piazzale del forte scenderemo lungo la strada fino ad un bivio a sinistra della stessa e lo seguiremo<br />

fino alla cosiddetta casa del Colonnello (Panorama). Scendiamo fino alla casa della Cisterna e<br />

proseguiamo diritti fino a raggiungere<br />

un vasto pianoro con bellissimo<br />

panorama. Giriamo a sinistra<br />

ed entriamo in un bel bosco di<br />

castagni, oltre il quale, troviamo un<br />

sentiero sulla destra che porta alla<br />

località di Bonezzola ed a Pugliola,<br />

dove, risalendo la via, possiamo<br />

concederci una breve visita alla<br />

chiesa parrocchiale del paese.<br />

Si prende a destra per la carrozzabile<br />

che va a Solaro e dopo 100<br />

metri prendiamo a sinistra per una<br />

via lastricata che dopo aver attraversato<br />

la strada asfaltata scende<br />

alla Venere Azzurra.<br />

ITINERARIO:<br />

S. Terenzo s.l.m. – Pin Bon 170m –<br />

Canarbino 360m – Pugliola 121m<br />

– Venere Azzurra s.l.m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI:<br />

Salita e discesa mt. 360<br />

Ore di cammino: 4.30<br />

DIRETTORI DI GITA:<br />

N. Lombardi<br />

ORARI PARTENZA:<br />

Ore 9.30 a S. Terenzo<br />

29<br />

24<br />

FEBBRAIO


APPENNINO TOSCO-EMILIANO<br />

LAGO SANTO MODENESE<br />

Un fine settimana in una zona dell’Appennino modenese particolarmente bella e affascinante nella<br />

sua veste invernale: il Lago Santo Modenese. Alla conca del Lago Santo fa da corona il gruppo del<br />

Giovo-Rondinaio e la gita prevede l’ascensione a questa seconda cima.<br />

PROGRAMMA<br />

COMITIVA UNICA (EEA)<br />

• Sabato 1 Marzo: Partenza da <strong>Sarzana</strong> (h.14.00) e Carrara (h. 14.30) alla volta del Lago Santo<br />

Modenese e sistemazione presso il Rifugio Giovo: cena e pernottamento.<br />

• Domenica 2 Marzo: Dal Lago Santo, si va al Lago Baccio e si risale il vallone alle sue spalle,<br />

fino a sbucare al valico del Passetto, dal quale, seguendo il crinale, raggiungeremo la vetta del Monte<br />

Rondinaio.La discesa verrà effettuata per lostesso itinerario seguito in salita.<br />

Attrezzatura obbligatoria: ramponi e piccozza<br />

ITINERARIO: L.Santo Modenese 1501m – L.Baccio – “Il Passetto” 1903m – M. Rondinaio<br />

1964m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita e discesa mt. 460 Ore di cammino: 4.30<br />

DIRETTORI DI GITA: M. Petriccioli<br />

ORARI PARTENZE: Carrara ore 7.00 – <strong>Sarzana</strong> ore 7.30<br />

GLI “ERBI” NELLA TRADIZIONE<br />

ALIMENTARE DELLA LUNIGIANA STORICA<br />

In una fase storica di rapide trasformazioni e comunicazione globale, a<br />

causa del sovrapporsi di immagini e notizie, l’enorme bagaglio di conoscenze<br />

ed esperienze che abbiamo ricevuto in eredità, rischia di depauperarsi<br />

in pochi anni.<br />

Quando si parla di conoscenze ed esperienze ci si riferisce in particolare<br />

all’insieme dei saperi che la nostra generazione ha ereditato dai<br />

nostri nonni, quando la vita, specialmente in ambito rurale, non aveva<br />

subito quelle decisive trasformazioni nei modi di produzione e nelle abitudini<br />

delle popolazioni.<br />

Nel settore alimentare, che è quello di nostro interesse, viviamo una fase nella quale le multinazionali<br />

stanno aumentando considerevolmente i loro fatturati anche in ragione della loro capacità di<br />

influenzare le scelte dei consumatori.<br />

La cucina tradizionale del nostro territorio, per le sue origini, condizioni climatiche e materiali, è una<br />

cucina molto salubre, di grande tradizione e gusto. L’uso delle verdure, del pesce, dell’olio extravergine<br />

d’oliva, del vino, delle carni bianche, ne fanno una “dieta mediterranea” antelitteram.<br />

In particolare si contraddistingue per l’uso diffuso degli “erbi”, le erbe commestibili spontanee che<br />

hanno accompagnato le nostre tavole per generazioni, e rappresentano la straordinaria eredità dei<br />

nostri avi che purtroppo sta scomparendo. Il corso si pone l’obiettivo di trasmettere, al massimo possibile,<br />

queste conoscenze.<br />

Il programma prevede:<br />

• Sabato 1 Marzo: presso il Centro Sociale Barontini un incontro di introduzione sull’argomento<br />

• Domenica 2 Marzo: uscita sulle colline sarzanesi per il riconoscimento e la raccolta degli “erbi”<br />

• Ci parlerà degli “erbi” e ci accompagnerà l’amico Claudio Rissicini.<br />

30<br />

1/2<br />

MARZO<br />

1/2<br />

MARZO


GOLFO DI LA SPEZIA<br />

ROMITO-MONTI DI S.LORENZO-REDARCA-LERICI<br />

31<br />

09<br />

MARZO<br />

Altra camminata tranquilla sulle alture che circondano il Golfo di La Spezia,<br />

Il percorso si snoda nei boschi che ricoprono la parte settentrionale<br />

del Promontorio del Monte Carpione, retrostante il borgo di Lerici.<br />

Questa escursione tocca alcuni luoghi significativi: la Chiesa protoromantica<br />

di San Lorenzo, le vicine strutture megalitiche e la “Stamperia<br />

Clandestina” di Redarca.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Si parte nei pressi della chiesa di Romito. Imbocchiamo il sentiero 1g che risale la costa boscosa del<br />

Carpione fino ad arrivare ai ruderi della chiesa protoromantica di S. Lorenzo. Circa 50metri prima<br />

della chiesa si trova una singolare struttura litica. Il complesso, di probabile origine antropica, pare<br />

possa costituire una particolare struttura – forse megalitica – denominata "Quadrilithon".<br />

Questa struttura, composta da due elementi verticali sormontati da una architrave monolitica conformata<br />

a losanga, viene caratterizzata da una grande pietra trasversale posta alla base della costruzione.Tale<br />

soglia, risulta modellata in modo da formare una cuspide che, opposta a quella del monolito<br />

a sagoma di losanga, crea una "feritoia" che viene attraversata assialmente dai raggi del Sole in<br />

un determinato periodo dell’anno formando la famosa figura della Farfalla.<br />

Proseguiamo il cammino con il sentiero N° 1 e attraverso la località detta “Fontana di Casella” si raggiunge<br />

una strada sterrata in località “Campo di Già”. La seguiamo per un tratto, per poi scendere<br />

sulla destra lungo un sentiero, a tratti acciottolato, che si inoltra nel fitto bosco che ricopre il Canale<br />

di Redarca (segnavia 2g) e che<br />

passa vicino ad un vecchio edificio<br />

abbandonato: la Villa del Fodo,<br />

sede, nel corso dell’ultima guerra,<br />

della stamperia clandestina partigiana.<br />

Continuando a scendere,<br />

passiamo vicini alla Fonte Redarca<br />

(dal latino rivus de aqua) e, proseguendo<br />

in leggera salita, arriviamo<br />

alla strada asfaltata che porta<br />

alla Rocchetta. La superiamo<br />

scendendo in breve a La Serra e,<br />

attraversato il paese, imbocchiamo<br />

una stradina e la successiva scalinata<br />

che porta alla foce di Maralunga<br />

e poi a Lerici.<br />

ITINERARIO:<br />

Romito 10m – Monti di S.Lorenzo<br />

228m. – Campo di Già 322m. –<br />

Redarca – La Serra – Lerici s.l.m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI:<br />

Salita mt. 390, discesa mt. 400<br />

Ore di cammino: 4.00<br />

DIRETTORI DI GITA:<br />

N. Lombardi, C. Codeluppi<br />

ORARI PARTENZA:<br />

Ore 9.00 da Romito Magra


TREKKING DELLA LUNIGIANA<br />

PONTE DI SASSALBO – CASOLA LUNIGIANA<br />

È l’undicesima tappa dell’ormai dismesso Trekking della Lunigiana, quel percorso escursionistico ad<br />

anello che nelle intenzioni degli ideatori doveva collegare, con un percorso a mezza costa, i borghi<br />

medievali, le pievi ed i castelli disseminati nel territorio della media e alta Val di Magra che anticamente<br />

costituiva la cosiddetta Lunigiana storica.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Lasciamo il pullman poco prima del viadotto della S.S. 63 che attraversa il canale di Ronaggio, e saliamo,<br />

sulla destra, le pendici del Giogo di Vendaso, fino ad arrivare alla foce situata a cavallo delle valli<br />

del Rosaro e del Mommio. Scendiamo nella Valle di<br />

Mommio traversando, prima a mezza costa, poi più<br />

ripidamente, verso una località denominata “alle<br />

Cirese”, dove incontriamo una stradina. Utilizziamo<br />

la sterrata che supera ruscelli immersi nella vegetazione<br />

di salici selvatici, fino ad arrivare, su sentiero,<br />

a toccare la frazione di Resti. Deviamo a sinistra a<br />

superare il Torrente Mommio e risaliamo dolcemente<br />

sulla lama dei Corvi, dalla quale, per castagneto<br />

ed una faggeta, giungiamo al passo del Cadin,<br />

spartiacque naturale tra la valle del Mommio e dell’Alta<br />

Aulella. Prendiamo una strada frangifuoco<br />

della forestale che aggira il M. Peci e discende<br />

lungo la Costa Miserino finchè, giunti a quota 828,<br />

giriamo a sinistra per scendere rapidamente a<br />

Castello di Regnano. Imbocchiamo una mulattiera<br />

che si snoda in un paesaggio caratterizzato da coltivi<br />

terrazzati, uliveti e vigneti fino ad arrivare alla<br />

strada asfaltata (breve deviazione a sinistra per la<br />

Pieve di Offiano) che, in breve, porta a Castiglioncello,<br />

da dove si scende a Vigneta. Al centro dell’abitato<br />

si lascia la statale, scendendo a destra per<br />

attraversare il torrente Aulella. Si risale quindi sino<br />

ad una foce, da dove, superata sulla sinistra, una<br />

bella maestà e, a destra, una pietra miliare ottocentesca,<br />

si scende a Casola in Lunigiana.<br />

ITINERARIO:<br />

Ponte di Ronaggio 950m – Giogo di Vendaso<br />

1257m – Torr. Mommio 700m – Passo del Cadin<br />

950m – Costa Miserino – Regnano 680m – Castiglioncello<br />

528m – Vigneta410m – Casola Lunigiana<br />

302m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI:<br />

Salita mt. 560, discesa mt. 1200<br />

Ore di cammino: 7.00<br />

DIRETTORI DI GITA:<br />

E. Voglino, A. Vinchesi<br />

ORARI PARTENZA:<br />

Carrara ore 7.00 – <strong>Sarzana</strong> ore 7.30<br />

32<br />

16<br />

MARZO


APPENNINO TOSCO EMILIANO<br />

ABETONE - M. LIBRO APERTO<br />

Singolare e complicata montagna del crinale appenninico ed importante nodo orografico. La vetta è<br />

costituita da tre sommità principali del Monte Rotondo 1937m, affiancato dall’anticima NW 1932m e<br />

del Monte Belvedere 1896m, separato, dalle prime, da un’ampia selletta. L’attuale toponimo, apparso<br />

solo dopo l’unità d’Italia, si riferisce forse all’aspetto di pagine aperte visibile dal pistoiese.<br />

COMITIVA UNICA (EEA)<br />

Dal passo dell’Abetone si sale per uno stradello fino in prossimità del Balzo dei Cervi. Abbandonata<br />

la strada forestale, imbocchiamo il sentiero che supera la fonte della Verginetta ed il Monte Maiori.fino<br />

a raggiungere la Sella detta “Verginetta di Serrabassa.<br />

Da questa, secondo lo stato di innevamento, saliremo al Monte Libro Aperto o lungo il crinale Ovest,<br />

oppure attraverso la valle di origine glaciale del Rio Borgognoni.<br />

Il ritorno dal Monte Libro Aperto avverrà per lo stesso percorso seguito all’andata.<br />

Attrezzatura obbligatoria: ramponi e piccozza<br />

ITINERARIO: Abetone 1388m – M. Maiori 1501m – La Verginetta di Serrabassa 1492m<br />

– Monte Libro Aperto 1937m e ritorno.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita e discesa mt. 550 – Ore di cammino: 5.00<br />

DIRETTORI DI GITA: L. Bartelloni, A. Vignoli<br />

ORARI PARTENZE: <strong>Sarzana</strong> ore 7.00 – Carrara ore 7.30<br />

BASSA VAL DI VARA<br />

RICCO’ DEL GOLFO: “GLI ANTICHI MESTIERI”<br />

33<br />

30<br />

MARZO<br />

Altra gita proposta dagli amici del gruppo “Terre Alte” del<br />

<strong>CAI</strong> di La Spezia ed altro sottotitolo significativo:<br />

“Gli antichi mestieri”.<br />

Il sottotitolo è suggerito da ciò che incontreremo camminando<br />

lungo questo percorso: in poche parole, un itinerario<br />

in cui vedremo manufatti dove si svolgevano mestieri<br />

d’altri tempi, purtroppo ormai abbandonati (mulini, cave,<br />

cavanei, ecc.).<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Partiamo da Riccò del Golfo non senza prima aver dato un’occhiata alle case del paese (i portali) e<br />

ci incamminiamo lungo il sentiero 7 fino ad arrivare a Valdipino (i telai). Abbandoniamo temporaneamente<br />

il sentiero 7 deviando per una visita a Serenella (i tre differenti mulini, la cava del nocciolato<br />

rosa, il cavaneo). Terminate le visite, passando da Rocca Meredo, arriviamo a Casella.<br />

Riprendiamo il sentiero 7 per andare a visitare le cave di arenaria, la mensa degli scalpellini e l’ufficio<br />

paghe. Ritornati a Casella (le Madonnine ed altre decorazioni, ritorneremo, sempre con il sentiero<br />

7, a Riccò del Golfo, chiudendo così l’anello.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita e discesa mt. 350 ca – Ore di cammino: 4.30<br />

DIRETTORI DI GITA: Gruppo “Terre Alte” del <strong>CAI</strong> di La Spezia<br />

ORARI PARTENZE: Da definire<br />

30<br />

MARZO


MONTI PISANI<br />

CERTOSA DI CALCI – M. VERRUCA<br />

Sul versante meridionale dei Monti Pisani, che culminano nei 918 mt. del Monte Serra, si trova un’ampia<br />

vallata che si presenta come un anfiteatro e, sulle sue pendici, raccoglie i borghi che, nel loro<br />

insieme, costituiscono Calci.<br />

I dintorni di Calci sono caratterizzati dalla presenza di casolari, corti, romitori, conventi, chiese negli uliveti<br />

e selve di castagni, fra cui spiccano, per imponenza, la Certosa di Calci e la Rocca della Verruca.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Da Calci-Certosa, attraversiamo l’antico Convento Agostiniano ed il borgo di Rezzano, salendo verso<br />

Montemagno (costruita nel 1025 come fortezza e, nel suo interno, successivamente nel 1076, venne<br />

edificata la chiesa denominata della Neve).<br />

Il percorso si snoda su ampia carrareccia, inizialmente fra gli uliveti, poi, fra castagneti immersi nella<br />

macchia mediterranea composta da Corbezzoli, Ginepri, Ginestre ed Ontani. Ad un certo punto della<br />

salita intravediamo all’orizzonte delle rocce maestose con, sulla sommità,la famosa Fortezza della<br />

Verruca, teatro di battaglie, accese prevalentemente fra pisani e fiorentini. Essa si trova a 500 m.<br />

s.l.m. ed il panorama sottostante è veramente di una bellezza eccezionale, sia sul versante mare che<br />

nell’entroterra. Dal Monte Verruca scendiamo, per un ripido sentiero, in direzione della località Nicosia<br />

(antico complesso monumentale comprendente il Monastero e la chiesa, fondata nel 1264 dal<br />

Beato Fagiano. Al suo interno è conservato un organo del 1600) da dove, in breve, ritorneremo alla<br />

Certosa di Calci, termine della gita.<br />

ITINERARIO: Certosa di Calci 33m – Località Rezzano 40m – Loc. Montemagno 198m –<br />

Badia – M.Verruca 537m – Conv.to di Nicosia 50m – Località Rezzano 40m<br />

– Certosa di Calci 33m<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita e discesa mt. 500 - Ore di cammino: 4.30<br />

DIRETTORI DI GITA: L. Valli, E. Benincasa<br />

ORARI PARTENZE: La Spezia ore 7.30 - <strong>Sarzana</strong> ore 8.00<br />

34<br />

6<br />

APRILE


ALPI APUANE<br />

TORANO – CAMPOCECINA<br />

Insolito percorso, tutto in salita per raggiungere Campocecina. Il tragitto di questa escursione si svolge,<br />

per buona parte, sul lato carrarese del lungo itinerario (segnavia <strong>CAI</strong> 39) che conduce a Vinca e<br />

a Equi Terme. Di notevole interesse l’attraversamento del bacino marmifero di Ravaccione, posto in<br />

un enorme anfiteatro occupato dagli agri marmiferi di Canal Bianco, Fosso di Conca, Ravalunga,<br />

Rùtola, Fosso Chiosa, Verdichiara, Torrione e Ravaccino.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

L’escursione inizia da Torano, grosso paese di cavatori e marmorai raggruppato su un rialzo alla confluenza<br />

fra il Canale di Porcinacchia e la Valle di Piastra e caratterizzato da strette viuzze e vecchie<br />

case. Dal paese, seguendo la strada asfaltata, si raggiunge la località La Piastra, , un tempo stazione<br />

della ferrovia marmifera. Da lì, percorrendo una ripida strada asfaltata si raggiunge Ravaccione, il<br />

più grande bacino marmifero delle Apuane e forse del mondo, luogo dove si trovava una seconda<br />

stazione della ferrovia marmifera che proseguiva poi in galleria verso Fantiscritti.<br />

Ancora per strada di cava si perviene in località La Conca e da questa, per sentiero, si esce dal bacino<br />

marmifero. Si continua a salire toccando la località Boscaccio fino a raggiungere, infine, più in alto,<br />

la Foce di Pianza. Attraversata la strada, imbocchiamo un sentiero che, passando in località Fratteta,<br />

aggira il Monte Borla (detto anche sentiero del “Retro-Borla”), arrivando, in breve, ai prati di Campocecina<br />

e al vicino Rifugio Carrara. Dopo aver fatto una doverosa sosta al rifugio, scendiamo alla<br />

sottostante Acquasparta, ove termina la gita.<br />

ITINERARIO: Torano 180m. – La Piastra 267m – Ravaccione 707m – Foce di Pianza<br />

1280 – Retro Borla – Rifugio Carrara a Campocecina 1320m. – Acquasparta<br />

1261m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita mt. 1150, discesa mt. 100 - Ore di cammino: 4.30<br />

DIRETTORI DI GITA: G. Giavarini, R. Vatteroni<br />

ORARI PARTENZE: <strong>Sarzana</strong> 8.00 - Carrara ore 8.30<br />

35<br />

13<br />

APRILE


VAL DI VARA<br />

L’ANELLO DI VARESE LIGURE<br />

Questa escursione proposta dagli amici del <strong>CAI</strong> di La Spezia, ci porta nel comune di Varese Ligure,<br />

il primo comune in Europa che ha ottenuto la certificazione ambientale, proponendo questo comune<br />

e il suo territorio come una nuova e valida alternativa turistica che offre al visitatore la possibilità di<br />

scoprire il fascino e la suggestione di testimonianze storiche, ambientali, culturali ed artistiche uniche<br />

nel loro genere e di addentrarsi nell’importante patrimonio naturalistico della “Valle del biologico”.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

L’escursione inizia dal paese di Varese Ligure, precisamente dal ponte medievale del Grecino. Si sale<br />

una scalinata tra le case per giungere alla strada asfaltata sovrastante. Si prosegue in lieve salita,<br />

prima nel bosco e quindi in campo panoramicamente aperto con bella vista sul borgo di Varese Ligure<br />

e sulla corona di montagne che chiudono la valle.<br />

Si passano, in successione, Case Boschetto, Case Piazze, Case Camou e Case Forcella, sino a<br />

giungere sull’Alta Via dei Monti Liguri nelle immediate vicinanze della Cappelletta di Passo Chiapparino.<br />

Proseguiamo, ora, seguendo il percorso dell’Alta Via che alterna tratti di bosco ad altri aperti sulle<br />

Valli del Vara e del Taro, costeggiando il versante meridionale del Monte Ventarola, fino ad arrivare a<br />

Pianpintardo, valico raggiunto da una carrareccia proveniente da Casale Val di Taro.<br />

Abbandoniamo il crinale spartiacque che porta al Monte Zuccone e scendiamo a destra, nel versante<br />

Vara, in direzione della località “I Begagin” e, con un percorso che si tiene a mezza costa e<br />

che segue le curve di livello del Monte Zuccone, arriviamo al Passo Cento Croci, storico ed un<br />

tempo frequentato valico tra Liguria ed Emilia. Poco prima del Passo, prendiamo la strada asfaltata<br />

che porta al Passo della Cappelletta,<br />

abbandonandola,<br />

dopo circa 2,5 km, in corrispondenza<br />

del bivio che<br />

porta al Monte Scassella.<br />

Iniziamo, ora. la lunga discesa<br />

per Varese Ligure. Scendiamo<br />

a destra per una stradina, inizialmente<br />

sterrata e successivamente<br />

asfaltata che, fra<br />

pascoli e stalle, ci conduce al<br />

paesino di Caranza e quindi a<br />

Varese Ligure.<br />

ITINERARIO:<br />

Varese Ligure 353m – Passo<br />

Chiapparino 982m – Pian Pintardo<br />

1120m – Passo Cento<br />

Croci 1055m – Caranza 652m<br />

– Varese L.<br />

DISLIVELLI E TEMPI:<br />

Salita e discesa mt. 770 –<br />

Ore di cammino: 6.30<br />

DIRETTORI DI GITA:<br />

S. Resasco<br />

ORARI PARTENZA:<br />

Da definire<br />

36<br />

20<br />

APRILE


FRANCIA – COSTA AZZURRA<br />

ISOLE DI HYERES E CALANQUES<br />

Gita “marina” in terra francese che ha il pregio di abbinare due stupende perle naturalistiche delle<br />

coste provenzali: le Isole di Hyères, comprendenti il Parco Nazionale di Port-Cros e l’isola di Porquerolles<br />

e, nella costa compresa fra Tolone e Marsiglia, le mitiche Calanques.<br />

L’arcipelago delle isole di Hyères si estende al largo delle rade di Hyères e di Bormes e comprende<br />

diverse isole ed isolotti: noi visiteremo l’isola di Porquerolles e l’isola di Port-Cros, quest’ultima Parco<br />

Nazionale.<br />

L’isola di Port-Cros è ricoperta da una fitta vegetazione ed è percorsa da una fitta rete di sentieri<br />

lunghi 35 km. Un’idea per conoscere lo straordinario ambiente naturale dell’isola lo si ottiene<br />

seguendo 3 sentieri attrezzati: il percorso storico (segnali gialli) il percorso botanico (segnali verdi) e<br />

il percorso marino (con segnali sott’acqua).<br />

L’isola di Porquerolles è la più grande dell’arcipelago ed il suo punto massimo di altezza tocca i 142<br />

metri. Essa è ricoperta di macchia mediterranea, di boschi di eucalipti e di pinete che fiancheggiano<br />

le estese spiagge di sabbia fine del versante settentrionale al cui centro si trova il villaggio che ha<br />

dato il nome all’isola.<br />

Le Calanques, situate subito ad est di Marsiglia, si estendono per 20 km fino a Cassis e sono rinomate<br />

in tutto il mondo come una delle bellezze naturali più famose della Francia. Questo massiccio<br />

calcareo è formato da un’impressionante, frastagliata costiera Mediterranea con profonde baie verdi<br />

e bianchi promotori che offrono non solo un eccezionale panorama e splendide nuotate ma anche<br />

alcune delle più belle e varie zone d’arrampicata d’Europa.<br />

PROGRAMMA DI MASSIMA<br />

• Martedì 22 Aprile<br />

Partenza da <strong>Sarzana</strong> (orario da definire) alla volta di Le Lavandou. Lungo il percorso,<br />

sosta sul massiccio dell’Esterel, con salita al Pic du Cap Roux (A/R 2 ore circa). Arrivo<br />

in Hotel: cena e pernottamento.<br />

• Mercoledì 23 Aprile<br />

Sveglia e prima colazione e partenza per l’imbarco per il traghetto per l’isola di Port-Cros.<br />

Escursione lungo i sentieri dell’isola per l’intiera giornata e, al termine, rientro a Le Lavandou:<br />

cena e pernottamento in Hotel.<br />

• Giovedì 24 Aprile<br />

Sveglia e colazione e partenza in pullman per Cassis. All’arrivo, imbarco sul traghetto per<br />

la Calanques di Morgiou ed inizio del percorso a piedi che ci riporterà a Cassis percorrendo<br />

i sentieri delle Calanques – Rientro a Le Lavandou per la cena e pernottamento in<br />

Hotel.<br />

• Venerdì 25 Aprile<br />

Sveglia e colazione e successivo Imbarco sul traghetto per l’isola di Porquerolles – visita<br />

dell’isola - rientro a Le Lavandou e inizio del viaggio di ritorno per <strong>Sarzana</strong>.<br />

Non avendo ancora i prezzi dell’albergo di Le Lavandou, la quota indicativa di € 300/350. Così dicasi<br />

per il programma dettagliato che verrà dato all’apertura delle prenotazioni che si apriranno Sabato<br />

16 Febbraio e che dovranno essere accompagnate da una caparra di € 120, comprensive della<br />

quota di iscrizione di € 20, quest’ultima non restituibile.<br />

DIRETTORI DI GITA: G. Costi<br />

37<br />

22-25<br />

APRILE


APPENNINO LIGURE<br />

PASSO SCOGLINA-M. RAMACETO-PASSO FORCELLA<br />

39<br />

27<br />

APRILE<br />

La gita al Monte Ramaceto offre diversi degli elementi più interessanti di questa parte di montagne dell’Appennino<br />

Ligure: panorami amplissimi che spaziano dallo spartiacque appenninico al Tigullio, ambienti<br />

sorprendentemente selvaggi nonostante le quote modeste, fitte e stupende faggete seguite dai ripidi pendii<br />

erbosi che salgono fino alle cime e, soprattutto, un mondo diverso, silenzioso, difficile da immaginare.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

L’itinerario ha inizio dal passo della Scoglina e praticamente segue sempre l’AVML (Alta Via dei Monti Liguri)<br />

fino al Passo della Forcella. Seguiamo il crinale in direzione E, con un versante S che presenta dirupi<br />

di roccia e quello N, dove corre il sentiero, che digrada con lievi pendii ricoperti di boschetti e cespugli.<br />

Superato il Passo Pozzarelli e le due vette del M. Camolaio, scendiamo al Passo d’Arena, dove, in prossimità<br />

del M. Pagliaro ci attende una cresta che in alcuni tratti è stretta e rocciosa ed in cui bisogna fare<br />

attenzione. Giunti sul M. Pagliaro, il sentiero devia di 90° in direzione S, finchè, superato il M. Roncalzi e il<br />

M. Rondanara, giungiamo al Passo di Ventarola. Dal Passo, seguendo il dorso della displuviale appenninica<br />

in direzione SE e poi in direzione E, iniziamo la salita ininterrotta che ci porterà alla Cappelletta posta<br />

sulla Vetta Sud del M. Ramaceto e alla poco più alta Vetta Nord. Scendiamo al nodo a quota 1276 dal quale<br />

pieghiamo a N e, per una mulattiera che scende a tornanti regolari, fra faggi dalla circonferenza notevole,<br />

ci portiamo al Passo della Crocetta. Superate le Case di Cima d’Acero e il Passo della Colletta, il sentiero<br />

risale il dorso dello spartiacque, tra detriti e cespugli, fino ad arrivare al Passo della Forcella.<br />

ITINERARIO: Passo Scoglina 940m – M. Roncalzi 1105m – Passo di Ventarola 985m –<br />

Bocca di Feia 1080m – M.Ramaceto 1345m – Passo della Forcella 875m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita mt. 850, discesa mt. 930 – Ore di cammino: 7.00<br />

DIRETTORI DI GITA: G. Costi, R. Castagna<br />

ORARI DI PARTENZA: Carrara ore 7.00 – <strong>Sarzana</strong> ore 7.30


ALPI APUANE<br />

CARDOSO – MONTE CROCE – STAZZEMA<br />

La meta di questa gita primaverile, il Monte Croce, divide la valle del Rio Turrite Cava da quella del<br />

Turrite di Gallicano. La cima si eleva su uno zoccolo calcareo, che cinge con begli appicchi tutta la<br />

metà occidentale del monte, dal quale si elevano vasti pendii prativi che fan capo alla cima piramidale.<br />

I suoi prati sono noti per la fioritura di giunchiglie: è per questo motivo che abbiamo scelto questa<br />

data per organizzare la gita.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Da Cardoso si percorre il fondo del Canale Versilia per circa 1 km per poi salire, verso destra, lungo un<br />

solco affluente, a svolte nel bosco di castagni, fino a pervenire alla Fonte Moscoso, dove ci si innesta<br />

nella mulattiera proveniente da Stazzema. Si segue quest’ultima verso sinistra finchè, oltrepassato un<br />

grosso sperone roccioso del M. Nona, giunti ad un bivio, si prende la mulattiera di destra che costeggia<br />

un antro e sale a svolte, tra rocce coperte di boscaglia, fino ad arrivare al Passo delle Porchette.<br />

Sul lato di Palagnana si stacca un sentiero che traversa al piede di scoscendimenti rocciosi e li supera<br />

per una pittoresca forra, le “Scalette”, sbucando ad un ameno avvallamento dove iniziano i grandi<br />

pendii di prati. Da qui, si sale dapprima obliquamente verso destra e poi, direttamente alla vetta del<br />

Monte Croce per i ripidi prati.<br />

Per la discesa, si segue lo stesso percorso seguito all’andata fino a Fonte Moscoso, dalla quale, si<br />

prosegue per la mulattiera che porta direttamente a Stazzema.<br />

ITINERARIO: Cardoso 265m – Fonte Moscoso 800m – Foce delle Porchette 982m –<br />

Monte Croce 1314 – Foce delle Porchette 982m – Fonte Moscoso 800m –<br />

Stazzema 500m<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita mt. 1050, discesa mt. 800 – Ore di cammino: 5.30<br />

DIRETTORI DI GITA: V. Fiorentini, E. Lombardini<br />

ORARI PARTENZE: <strong>Sarzana</strong> ore 7.30 – Carrara ore 8.00<br />

40<br />

4<br />

MAGGIO


VIA FRANCIGENA IN TOSCANA<br />

LA VAL D’ORCIA<br />

Eccoci di nuovo, con il gruppo “Terre Alte” nel cuore della Toscana<br />

e nel territorio senese. Dopo la bella esperienza del 2006 con la<br />

camminata da Quartaia a Monteriggioni, ritorniamo in questi ameni<br />

luoghi per una nuova escursione.<br />

Quest’anno, andremo alla scoperta della parte meridionale della<br />

provincia di Siena: il Parco Artistico, Naturale e Culturale della Val<br />

d’Orcia che comprende i territori comunali di Castiglione d’Orcia,<br />

Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia.<br />

La via Cassia ,la strada che da Montepulciano corre dolcemente<br />

verso Pienza o quella che dal valico della Foce si affaccia sui calanchi<br />

di Lucciolabella, sono le porte d’accesso della Val d’Orcia.<br />

Qui le terre di Siena acquistano una dimensione semplicemente<br />

perfetta, nelle geometrie di un paesaggio imprevedibile che si manifesta come una vera opera d’arte<br />

sempre diversa, a seconda del tempo e delle stagioni.<br />

Questa valle racconta l’anima più autentica del territorio senese: le rocche, le terme, i vini prestigiosi<br />

in un paesaggio di dolci colline dove tutto è armonia anche quando tutto sembra aspro e selvaggio.<br />

I cipressi si allungano leggeri verso il cielo e accompagnano strade di campagna su rotte<br />

sconosciute.<br />

Il programma di questa escursione verrà redatto per tempo. Certamente l’escursione che verrà programmata<br />

dovrebbe gravitare nella zona compresa fra Montalcino, l’Abbazia di S. Antimo e l’Abbazia<br />

di Monte Oliveto Maggiore.<br />

41<br />

10-11<br />

MAGGIO


COLLINE SARZANESI<br />

MANIFESTAZIONE PODISTICA DELL’AVIS<br />

Anche quest’anno inseriamo volentieri nel nostro programma di attività questa manifestazione podistica<br />

organizzata dall’AVIS e giunta alla sua 29ª edizione.<br />

Lo facciamo volentieri, anzitutto perché è un modo per pubblicizzare questa Associazione volontaria<br />

che ha bisogno del contributo e delle donazioni di sangue di tutti noi e poi, perché è l’occasione per<br />

riscoprire i numerosi percorsi delle nostre colline.<br />

Il programma di questa manifestazione podistica, non competitiva e a passo libero, prevede quattro<br />

percorsi di Km 6 -14 - 25 - 50 per cui ognuno può scegliere l’itinerario più adatto alle sue possibilità.<br />

Organizzazione: AVIS <strong>Sarzana</strong>,<br />

DOMENICA 18 MAGGIO <strong>2008</strong><br />

29ª GRAN FONDO 50 Km<br />

MANIFESTAZIONE PODISTICA<br />

non competitiva a passo libero,<br />

valida per i concorsi:<br />

- Palio del Marciatore «Piede Alato <strong>2008</strong>»<br />

- Concorsi Internazionali I.V.V.<br />

- Palio del Marciatore La Spezia e Lunigiana<br />

42<br />

18<br />

MAGGIO<br />

L’itinerario parte da <strong>Sarzana</strong> e ritorna a <strong>Sarzana</strong><br />

passando da Carignano-Canepari-Prade-Campocecina-Fosdinovo-Giucano


FRA LA VAL DI VARA E LA VALLE DEL TARO<br />

CAMMINANDO CON GLI AMICI DI DON SANDRO:<br />

DAL MONTE DEI GRECI ALLA BADIA DEL TARO<br />

È tradizione che, da alcuni anni, per il giorno della Santissima<br />

Trinità si vada a camminare con il Parroco di Cassego, Don<br />

Sandro Lagomarsini e i suoi parrocchiani..<br />

Ci confronteremo con un’esperienza pastorale di estremo<br />

interesse per gli abitanti della valle e per chi, come noi, vuole<br />

approfondire le tematiche relative alla vita sulle nostre montagne.<br />

La conoscenza del territorio, che Don Sandro ha maturato<br />

in tutti i suoi molteplici aspetti, è fonte di riflessione e crescita<br />

per chi ha a cuore i “segni” che l’uomo ha lasciato nel suo passare, generazione dopo generazione,<br />

sulle “Terre Alte”.<br />

Come sempre, il nostro amico “intonacato” (nel senso che veste l’abito talare) ci proporrà una camminata<br />

sui vecchi sentieri che, numerosi, si intersecano nei monti che fanno da corona a all’Alta Val di<br />

Vara e che Egli frequenta e<br />

percorre da parecchi anni,<br />

conoscendoli, dunque, molto<br />

bene. Scenderemo dall’Alta<br />

Val di Vara nella Valle del Taro,<br />

camminando su sentieri da<br />

noi finora sconosciuti ma ricchi<br />

di emergenze ambientali,<br />

culturali e storiche. Nel corso<br />

della camminata, che non presenta<br />

nessuna difficoltà, avremo<br />

modo di toccare i seguenti<br />

temi di maggiore interesse:<br />

Tracce dei Bizantini nella<br />

toponomastica – Il ballo delle<br />

Péie – I faggi di Casa Bottini –<br />

La Carta De Grassi – Storia<br />

visiva di una cerreta – La<br />

Badia del Taro – l’avventura<br />

industriale di Henry de<br />

Thierry.<br />

ITINERARIO:<br />

Colla del Fò – Alta Via dei<br />

Monti Liguri - Case Bottini –<br />

Bivio Giavenù –Rio Chilinella<br />

Case Pollano – Santa Maria<br />

del Taro.<br />

DISLIVELLI E TEMPI:<br />

Salita m. 150, discesa m. 320<br />

Ore di cammino: 3 circa<br />

ACCOMPAGNATORE:<br />

Don Sandro Lagomarsini<br />

ORARIO DI PARTENZA:<br />

<strong>Sarzana</strong> ore 8.30<br />

43<br />

18<br />

MAGGIO


ARCIPELAGO TOSCANO<br />

ISOLA DI CAPRAIA<br />

L’isola di Capraia ha avuto origine da un vulcano antichissimo rimasto attivo per circa due milioni di<br />

anni. Oggi la forma del suo territorio presenta ancora i caratteri dell’antica origine vulcanica su cui si<br />

sono aggiunti i segni dei fenomeni erosivi, eolici e meteorici successivi.<br />

Picchi rocciosi, archi naturali e grotte sono presenti lungo le coste che formano, in alcuni punti, pareti<br />

elevate fino a 100 metri. Accanto alla bellezza della costa, è da rilevare anche l’incanto del territorio<br />

interno dell’Isola. La flora presenta componenti sardo-corse, mentre l’originaria foresta mediterranea<br />

si è trasformata in macchia e steppe in cui vegetano il leccio, il lentisco, il corbezzolo e l’erica,<br />

oltre a stazioni relitte di carrubo e di palma nana.<br />

Tra gli animali è ricca l’avifauna, soprattutto per le colonie di gabbiani reali e di rari gabbiani corsi.<br />

Abbondante è la presenza di conigli selvatici, di alcuni rettili, tra cui la lucertola di Capraia e di alcuni<br />

anfibi che vivono nei rari corsi d’acqua e nel laghetto interno, quali la raganella sarda.<br />

PROGRAMMA<br />

Sabato 17 maggio<br />

Partenza da <strong>Sarzana</strong> (orario da stabilire) alla volta di Livorno ed imbarco sul traghetto per l’Isola di<br />

Capraia. All’arrivo, sistemazione presso l’Albergo La Mandola e successiva breve escursione nei dintorni<br />

del paese. Pranzo libero.<br />

Nel pomeriggio, mare permettendo, giro facoltativo dell’Isola in motobarca (durata due ore circa,<br />

costo 15 euro). Al termine, tempo a disposizione e rientro in Albergo: cena e pernottamento.<br />

Domenica 18 Maggio<br />

Sveglia e colazione. Escursione guidata su<br />

uno dei seguenti percorsi:<br />

• Capraia Isola – “Il Laghetto” – Monte<br />

le Penne – Punta Dattero – ex Carcere<br />

– Capraia Isola.<br />

• Capraia Isola – M. Arpagna – Punta<br />

dello Zenobito e ritorno.<br />

Al termine, rientro in traghetto per Livorno<br />

e proseguimento per <strong>Sarzana</strong>.<br />

Quota di partecipazione<br />

Indicativamente (non abbiamo ancora i<br />

prezzi aggiornati), la quota dovrebbe essere<br />

di circa € 140, comprensivi di:<br />

una mezza pensione in albergo (camere a<br />

2,3,4 letti) – viaggio in pullman <strong>Sarzana</strong>-<br />

Livorno-<strong>Sarzana</strong> traghetto da e per l’Isola<br />

di Capraia – Assistenza di una guida naturalistica<br />

che ci accompagnerà lungo i sentieri<br />

dell’Isola di Capraia.<br />

Inizio prenotazioni: Sabato 1 Marzo<br />

accompagnate da una caparra di € 50<br />

DIRETTORI DI GITA:<br />

C. Codeluppi<br />

44<br />

24-25<br />

MAGGIO


ROMANIA<br />

TRANSILVANIA E MONASTERI DELLA BUCOVINA’<br />

La Romania è considerata uno dei più bei paesi dell’Europa Sud Orientale. Ricco di tesori artistici e<br />

culturali, il suo passato è testimoniato dai suoi maestosi castelli e dalle città medievali della Transilvania,<br />

dai monasteri della Bucovina, rinomati in tutto il mondo, ai villaggi tradizionali in Maramures,<br />

l’architettura magnifica di Bucarest, al romantico delta del Danubio, e ai Carpazi.<br />

Questa terra può offrire l’occasione di scoprire un mondo “diverso” e unico, dove lo scorrere del<br />

tempo non ha intaccato usi, costumi e tradizioni secolari, così come non ha compromesso la tradizionale<br />

ospitalità dei suoi abitanti.<br />

PROGRAMMA INDICATIVO<br />

• 1° giorno: Italia / Bucarest<br />

• 2° giorno: Bucarest / Sibiu /Sighisoara<br />

• 3° giorno: Sighisoara / Targu Mures / Bistrita<br />

• 4° giorno: Bistrita / Monasteri della Bucovina / Suceava<br />

• 5° giorno: Suceava / Piatra Neamt / Gole di Bicaz / Miercurea Ciuc<br />

• 6° giorno: Miercurea Ciuc / Brasov / Castello di Bran – Sinaia<br />

• 7° giorno: Sinaia / Castello di Peles / Bucarest<br />

• 8° giorno: Bucarest / Italia<br />

Il costo è di € 1.100 con 30 partecipanti o di € 1.150 con un numero inferiore ed è comprensivo di Viaggio<br />

A/R <strong>Sarzana</strong>/Aeroporto - pensione completa in alberghi 3,4 stelle in camere doppie, dalla cena del<br />

1° giorno alla prima colazione dell’8° giorno - Guida parlante italiano - visite ed ingressi - mance.<br />

Le prenotazioni, accompagnate da un acconto di € 300, dovranno pervenire entro il 31 Gennaio.<br />

ACCOMPAGNATORE: C. Codeluppi<br />

Via Pietro Gori, 24 - 19038 SARZANA SP<br />

Tel. 0187 627276-610000 - fax 620229<br />

e-mail: orange.viaggi@libero.it<br />

45<br />

26 MAGGIO<br />

02 GIUGNO<br />

La nostra agenzia propone ai soci del <strong>CAI</strong> ez. di <strong>Sarzana</strong> la possibilità di usufruire di uno<br />

sconto particolare del 3% sulla quota base per i seguenti operatori:<br />

- FESTIVAL (crociere) - FRANCOROSSO<br />

- VENTAGLIO - VIAGGI IDEA<br />

- COLUMBUS - KARAHAMBOLA<br />

- ALPITOUR<br />

Inoltre presentando la Tessera <strong>CAI</strong> Sez. di <strong>Sarzana</strong> avranno diritto a:<br />

- PREVENTIVI GRATUITI<br />

- NESSUN ACCONTO AL MOMENTO DELLA PRENOTAZIONE<br />

- BIGLIETTI OPERE, EVENTI, CONCERTI<br />

- BIGLIETTI AEREI E FERROVIARI (VENDITORE UFFICIALE TRENITALIA)<br />

- NOLEGGIO AUTO<br />

- 5% DI SCONTO SU TUTTI I VIAGGI ORGANIZZATI DALLA NS. AGENZIA DI<br />

UNO E PIÙ GIORNI


ALTA VIA DEI MONTI LIGURI<br />

FOCE DI ADELANO-M.GOTTERO-PASSO CENTO CROCI<br />

Il percorso di questa gita, percorre le tappe 38 e 39 dell’Alta Via dei Monti Liguri, ed ha come culmine<br />

il M. Gottero, massima quota della provincia di La Spezia, la cui popolarità è dovuta soprattutto al<br />

panorama che da esso si gode. La sua altitudine e la sua posizione gli conferiscono il carattere di<br />

grandioso belvedere su zone a tratti selvagge, spesso boscose, in cui predomina la faggeta nella<br />

quale vi sono maestosi esemplari secolari.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Dalla Foce di Adelano o Passo di Calzavitello, superato un cancelletto si sale in direzione N fino ad immettersi in<br />

una sterrata che seguiremo per qualche centinaia di metri. Giunti ad un bivio, saliamo a destra per dirigerci verso<br />

la fitta faggeta che ricopre le pendici del M. La Pelata. Saliamo lungamente nel bosco punteggiato di alcuni faggi<br />

secolari, fino a sbucare al valico del Focetto. Andiamo a sinistra seguendo il boscoso crinale disseminato di Termini<br />

confinari ottocenteschi, salendo al panoramico M. Prato per poi scendere, tra pietraie, macchie di faggi e tratti<br />

scoperti, alla Sella di Busanca, oltre la quale, con alterni saliscendi, aggirando il M. Teccio al Sole, si arriva alla<br />

Foce dei Tre Confini dove l’“AV” si divide: a destra si va direttamente alla Cappelletta passando per la grande faggeta<br />

che ricopre le pendici settentrionali del M. Gottero (eventuale “Comitiva B”). Seguendo, invece, il sentiero che<br />

sale di fianco al Cippo, se ne raggiunge la vetta. Dal Gottero, inizia una lunga discesa che, dopo un inizio prativo,<br />

entra nella fitta faggeta, prosegue con alterni saliscendi per poi perdere quota fino ad immettersi in una sterrata<br />

che seguiremo per un buon tratto, finché, superato il Passo del Lupo, la si abbandona per un sentiero che scavalca<br />

il prativo M. Bertola e scende al Passo della Cappelletta. Da qui al passo di Centocroci, ci aspettano ancora<br />

circa 5 km di strada asfaltata (speriamo che il pullman riesca ad arrivare alla Cappelletta!).<br />

ITINERARIO: Foce di Adelano 896m – Il Focetto 1460m – M. Prato 1561m – Sella di<br />

Busanca 1405m – Foce dei Tre Confini 1416m – M. Gottero 1639m – Passo<br />

della Cappelletta 1085m – Passo di Centocroci 1056m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita mt.960, discesa mt. 850 – Ore di cammino: 7.30<br />

DIRETTORI DI GITA: M. Betta, A. Passalacqua<br />

ORARI PARTENZE: Carrara ore 7.00, <strong>Sarzana</strong> 7.30<br />

46<br />

01<br />

GIUGNO


MARCHE E ABRUZZI<br />

PAESI E VETTE DELL’ITALIA CENTRALE<br />

Tradizionale gita “lunga” di Giugno, alla scoperta, dell’entroterra delle Marche e dell’Abruzzo. Sarà<br />

una gita che abbinerà il turismo all’escursionismo, nella quale alterneremo visite a paesi, città e bellezze<br />

naturali, ad escursioni al Corno Grande (Gran Sasso), Monte Vettore e al Monte Amaro (Maiella),<br />

senza dimenticare, ovviamente, il Parco Nazionale d’Abruzzo.<br />

PROGRAMMA INDICATIVO<br />

• Mercoledì 11 Giugno<br />

Partenza da <strong>Sarzana</strong> per Pesaro- Durante il viaggio, visita di Gradara ed Urbino. Cena e<br />

pernottamento a Pesaro.<br />

• Giovedì 12 Giugno<br />

Partenza per Ascoli – Durante il viaggio, visita di Fano, Macerata, Tolentino. Cena e pernottamento<br />

ad Ascoli.<br />

• Venerdì 13 Giugno<br />

Visita della città di Ascoli, di Fermo e di Torre di Palme. Cena e pernottamento a Ascoli.<br />

• Sabato 14 Giugno<br />

Partenza per Castelluccio, da dove la Comitiva “A” partirà per una escursione al M. Vettore,<br />

mentre la Comitiva “B” scenderà a Norcia – Rientro a Ascoli: cena e pernottamento<br />

• Domenica 15 Giugno<br />

Partenza per l’Aquila. Durante il viaggio, visita di Teramo. Cena e pernottamento a l’Aquila.<br />

• Lunedì 16 Giugno<br />

Giornata dedicata alla visita della città e dei suoi dintorni. Cena e pernottamento a l’Aquila.<br />

• Martedì 17 Giugno<br />

Partenza per Campo Imperatore e il rifugio Duca degli Abruzzi – Comitiva “A”: salita al<br />

Corno Grande – Comitiva “B”: da definire. Cena e pernottamento a l’Aquila<br />

• Mercoledì 18 Giugno<br />

Partenza per Sulmona – Durante il viaggio, visita di Badia Morronese, Abbazia di San<br />

Clemente e Sulmona. Cena e pernottamento a Sulmona<br />

• Giovedì 19 Giugno<br />

Comitiva “A”: salita al Monte Amaro (Maiella) – Comitiva “B”: visita di Roccaraso, Pescostanzo,<br />

Rovisondoli e Grotta del Cavallone. Cena e pernottamento a Sulmona<br />

• Venerdì 20 Giugno<br />

Partenza per Pescasseroli – Visita del Parco Nazionale Cena e pernottamento a Pescasseroli.<br />

• Sabato 21 Giugno<br />

Inizio viaggio di ritorno con arrivo previsto a <strong>Sarzana</strong> in serata.<br />

Quota di partecipazione: € 870, comprensivi di € 20 di iscrizione<br />

La quota comprende:<br />

viaggio in pullman, sistemazione in hotel 3/4 stelle in camere doppie con servizi privati; trattamento<br />

di mezza pensione in hotel con bevande ai pasti. Visite guidate ed escursioni come da programma.<br />

La quota non comprende:<br />

Pranzi, ingressi, mance ed extra in genere Supplemento camera singola € 250.<br />

Le iscrizioni si apriranno Sabato 5 Aprile nell’orario di apertura della Sede e dovranno essere<br />

accompagnate dal versamento di € 120, comprensivi di caparra e di quota di iscrizione.<br />

Il programma definitivo e dettagliato verrà consegnato al momento dell’iscrizione.<br />

ACCOMPAGNATORE: G. Costi<br />

47<br />

11-21<br />

GIUGNO


APPENNINO TOSCO-EMILIANO<br />

PONTE BARON – M. CASAROLA – PASSO DEL CERRETO<br />

Il M. Casarola, caratterizzato da potenti stratificazioni di arenaria in giacitura sub-verticale, insieme<br />

al vicino Alpe di Succiso, era considerato un unico monte, con il nome di Alpe, nel significato di “alto<br />

pascolo degli uomini di Succiso”, in quanto tutti i suoi versanti appartenevano ad essi, mentre come<br />

montagna è sempre stato chiamato Casarola, con l’appendice occidentale più elevata ma meno evidente<br />

chiamata Spiaggia Bella. Sulle carte militari la situazione è stata capovolta e il M. Casarola è<br />

indicato come un’anticima orientale protesa sulle vallate del fiume Secchia.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

L’itinerario inizia da Ponte Baron, 5 km oltre il Passo del Cerreto. Si sale a sinistra per un sentiero che<br />

si inoltra in un castagneto d’alto fusto, fino ad arrivare ad una selletta. Dopo una breve discesa, il percorso<br />

sale a serpentina all’interno di un fitto bosco ed arriva ad una carrareccia, seguendo la quale,<br />

arriviamo all’ampia radura ove scaturiscono le sorgenti di Capiola.<br />

Proseguendo, si supera il greto di un torrente e si raggiunge una carrareccia. Si continua all’interno<br />

del bosco e si attraversano alcuni ruscelli stagionali fino ad arrivare ad un quadrivio di sentieri: siamo<br />

alla Buca del Moro. Proseguiamo per il sentiero 669, proveniente dal Passo della Scalucchia, salendo<br />

lungo il crinale che incrementa via via l’inclinazione, fino ad uscire dal bosco e risalire, tra la brughiera,<br />

il versante N della Costa del Mainasco. A q. 1700m il sentiero compie una larga svolta a sinistra<br />

e segue poi il filo di cresta fino a raggiungere l’anticima N e la vetta del M. Casarola.<br />

Scesi alla vicina Sella, iniziamo la discesa del vallone sottostante con un lungo traverso in direzione<br />

di un canalone che lo si attraversa a quota 1750m c.. Si scende a lato del canalone fino ad inoltrarci<br />

nel bosco che ci porta al Pratone delle Sorgenti del Secchia: superatolo, ci addentriamo nuovamente<br />

nel bosco fino ad<br />

uscirne e scendere al<br />

Passo dell’Ospedalaccio.<br />

Dal Passo, imbocchiamo<br />

il sentiero, che contorna a<br />

NE le pendici del Monte<br />

Ospedalaccio, fino ad<br />

arrivare al Passo del Cerreto,<br />

termine della gita.<br />

ITINERARIO:<br />

Ponte Baron 900m –<br />

Buca del Moro 1485m –<br />

M. Casarola 1979m<br />

Passo dell’Ospedalaccio<br />

1292m – Passo del Cerreto<br />

1261m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI:<br />

Salita mt. 1080<br />

discesa mt. 720<br />

Ore di cammino: 7<br />

DIRETTORI DI GITA:<br />

G. Nicolini,<br />

A. Passalacqua<br />

ORARI PARTENZA:<br />

Carrara ore 7.00<br />

<strong>Sarzana</strong> ore 7.30<br />

48<br />

15<br />

GIUGNO


ALPI GRAIE: MONTE BIANCO<br />

21° TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO<br />

49<br />

5/12<br />

LUGLIO<br />

Per il 21° Trekking da rifugio a rifugio, la scelta è caduta sul gigante d’Europa:<br />

il Monte Bianco.<br />

Si tratta di un giro affascinante, percorso per la prima volta, con intenti escursionistici<br />

nel 1767 da Horace Benedicte de Saussure, lo scienziato ginevrino<br />

promotore della salita al Monte Bianco, la cui vetta fu toccata il 6 Agosto 1787<br />

da Balmat e Paccard.<br />

Il giro a piedi del Monte Bianco è uno dei trekking più belli delle Alpi. Chiamato<br />

dai francesi Tour du Mont Blanc (TMB), si snoda tutt’attorno al gigante delle<br />

Alpi.<br />

Dall’Italia alla Svizzera e alla Francia, attraversa valli stupende e valica colli con strepitosi panorami,<br />

passando da un balcone all’altro, con vista su tormentati ghiacciai, pareti e guglie di granito, laghi e<br />

cascate.<br />

PROGRAMMA INDICATIVO DEL TREKKING<br />

• Sabato5:<br />

<strong>Sarzana</strong> – La Vachey e proseguimento a piedi per La Fouly (h. 5.00-5.30)<br />

• Domenica 6<br />

La Fouly – Champex – Arpette (h. 4.30-5.00<br />

• Lunedì 7<br />

Arpette – Trient (h.5.00)<br />

• Martedì 8<br />

Trient – Montroc – Refuge du Lac Blanc (h. 5.30-6.00)<br />

• Mercoledì 9<br />

Refuge du Lac Blanc – La Flégère – Refuge Bellachat – Les Houches (h. 7.00)<br />

• Giovedì 10<br />

Les Houches – Bellevue (funivia) – Les Contamines (h. 5.00-5.30)<br />

• Venerdì 11<br />

Les Contamines – Col du Bonhomme – Les Mottets (h. 7.30)<br />

• Sabato 12<br />

Les Mottets – Col de la Seigne – Rifugio Elisabetta – Val Veny (h. 4.00) – <strong>Sarzana</strong><br />

Le iscrizioni, limitate a 24 partecipanti, si apriranno Sabato 10 Maggio durante l’orario di apertura<br />

della sede e saranno valide solo se accompagnate da una caparra pari a € 120,00, comprensive<br />

della quota di iscrizione di € 20,00, quest’ultima, non restituibile.<br />

La quota definitiva verrà stabilita una volta avuti i prezzi praticati per le mezze pensioni di tutti i rifugi<br />

che ci ospiteranno nel corso del trekking e che stiamo contattando. Facendo due conti approssimativi,<br />

la quota dovrebbe aggirarsi dai 350 ai 400 euro.<br />

Si rammenta che chi partecipa al trekking deve avere un buon allenamento ed essere abituato a<br />

“prendere tutto quello che viene dal cielo”, nel senso che, volere o volare, visto che tutti i rifugi sono<br />

prenotati secondo l’ordine di svolgimento del trekking, non possiamo saltare nessuna tappa.<br />

Conclusione, se alla partenza dal rifugio viene acqua, vento neve, grandine, ecc. si parte comunque….<br />

dunque, chi ha orecchie da intendere intenda….<br />

DIRETTORI DI GITA: G. Moruzzo, C. Codeluppi


LOCALITA’ DA STABILIRE<br />

30° SOGGIORNO ESTIVO<br />

Per questo ormai tradizionale appuntamento estivo, giunto alla sua 30ª<br />

edizione, ci capita, a volte, quando diamo alle stampe il “<strong>Programma</strong> di<br />

<strong>Attività</strong>” annuale di non avere le idee ancora ben chiare per quanto<br />

riguarda la località dove verrà svolto il tradizionale “Soggiorno Estivo”.<br />

Nel frattempo, cercheremo di vagliare alcune proposte che scaturiscono<br />

dagli opposti “estremismi”, cioè fra quelli che si dividono fra “occidentalisti”<br />

e “orientalisti”, in parole semplici, fra chi preferisce le Alpi Occidentali<br />

e chi invece le Dolomiti.<br />

Una volta risolta e appianata la questione, ci sarà da scegliere la località<br />

è l’albergo che ospiterà, per il 2007, il sempre numeroso gruppo di<br />

partecipanti al soggiorno.<br />

Comunque, come per gli scorsi anni, si cercherà un albergo che, oltre<br />

ad essere ubicato in una località di montagna amena e che offra possibilità<br />

di escursioni per le diverse “anime” di chi partecipa, fornisca le migliori offerte legate alla qualità/prezzo.<br />

Le prenotazioni inizieranno da Sabato 17 Maggio e dovranno essere accompagnate da una caparra<br />

di € 120, comprensive della quota di iscrizione di € 20, quest’ultima non restituibile.<br />

PARCO DEL GRAN PARADISO<br />

TRAVERSATA DEL COL LOSON<br />

In pieno Parco Nazionale del Gran Paradiso, proponiamo questa<br />

bella, ma faticosa, traversata che dalla Valnontey ci porterà nella<br />

Valsavaranche passando per i 3296 metri del Col Loson.<br />

Le due vallate che percorreremo,Val Loson, in salita e Vallone di<br />

Leviona, in discesa, sono il regno indiscusso degli stambecchi,<br />

presenti qui in gran numero e che avremo senz’altro occasione di<br />

vedere.<br />

50<br />

16-27<br />

LUGLIO<br />

26-27<br />

LUGLIO<br />

Sabato 28 Luglio<br />

Da Valnontey, dove sorge il Giardino Botanico “Paradisia”, saliremo ai casolari dell’Herbetet ed al<br />

bivacco Leonessa, da xcui si ha una bella vista sul Gran Paradiso. Continuando, tra valloni e costoni,<br />

giungiamo al Lago Lauson e, con una leggera discesa, al rifugio Vittorio Sella.<br />

Domenica 29 Luglio<br />

Dal Rifugio, il sentiero si alza a mezza costa e porta ad un primo pianoro. Giunti a un bivio, saliremo<br />

diagonalmente a sinistra fino a raggiungere il Col Lauson.<br />

Iniziamo, ora, la lunga discesa verso la Valsavaranche, incontrando, lungo il percorso, i casolari dell’Alpe<br />

di Leviona. Dai casolari, scendiamo lungo un sentiero, denominato la “Grandzetta”, fiancheggia<br />

il torr. Leviona, fino a giungere al villaggio di Tignet ed a Degioz, termine della gita.<br />

Le iscrizioni, accompagnate da una caparra di € 60, inizieranno da Sabato 26 Maggio<br />

DISLIVELLI E TEMPI: 1° giorno: salita mt. 990 – ore di cammino: 4.30 circa<br />

2° giorno: salita mt. 720, discesa mt. 1690 – ore di cammino: 6.30 circa<br />

DIRETTORI DI GITA: A. Rossi


FRANCIA - AVEYRON<br />

“IL GEMELLAGGIO CONTINUA….”<br />

Questo annuale appuntamento con i nostri amici di Villefranche<br />

de Rouergue riveste una particolare rilevanza in<br />

quanto il <strong>2008</strong> è la ricorrenza del ventennale di questo<br />

gemellaggio.<br />

Infatti, l’inizio di questi scambi incrociati di “randonnèe”<br />

italo-francesi risalgono all’Aprile del 1988, quando un<br />

primo gruppo di rappresentanti del <strong>CAI</strong> di <strong>Sarzana</strong> approdò,<br />

per la prima volta, nella graziosa cittadina di Villefranche<br />

de Rouergue, legata a <strong>Sarzana</strong> dal gemellaggio “ufficiale”<br />

suggellato ai tempi del Sindaco Paolino Ranieri.<br />

“Le jumelage, marche”, come dicono giustamente i nostri<br />

amici transalpini e noi siamo contenti di invadere pacificamente,<br />

ogni due anni, il suolo francese.<br />

La nostra sarà, ovviamente, un’invasione pacifica, tutta<br />

protesa ad assaporare il programma di escursioni che ci<br />

è stato proposto dai nostri amici di Villefranche ed a cercare<br />

di contrastarli nel terreno a loro più congeniale: amicizia, simpatia, cordialità e disponibilità.<br />

L’allettante programma propostoci prevede una prima parte di soggiorno nel Sud dell’Aveyron, terra<br />

di Templari, ed una seconda parte a Villefranche con visite nei suoi incantevoli dintorni.<br />

PROGRAMMA INDICATIVO:<br />

• Mercoledì 20 Agosto<br />

Partenza da <strong>Sarzana</strong> alla volta di St. Affrique e sistemazione in hotel<br />

• Giovedì 21 Agosto<br />

Le “Caves” del Roquefort, con visita ad una fattoria dove si produce uno dei più famosi formaggi<br />

francesi e camminata sulla “Causse<br />

• Venerdì 22 Agosto<br />

L’Abbazia di Sylvanès (possibile ascolto di canti gregoriani) – la Chiesa ortodossa, il castello<br />

di Montaigut, “Le rougier de Camarè “<br />

• Sabato 23 Agosto<br />

Viaggio nella terra dei Templari: Il villaggio di S. Jean d’Aleas – Le “Tour des Greniers” – S.te<br />

Eulalie de Cernon, Camminata di 2, 3 km sul Larzac per andare a vedere une “lavogne<br />

• Domenica 20 Agosto<br />

Proseguimento del viaggio per Villefranche e sistemazione presso l’Hotel prescelto<br />

• Da Lunedì 21 a Giovedì 28<br />

• Nel corso del soggiorno: “repas au gìte, ricevimento in Comune, una giornata sull’Aubrac ed<br />

altre escursioni nella “banlieu” di Villefranche<br />

• Venerdì 29 Agosto<br />

Viaggio di rientro a <strong>Sarzana</strong><br />

Avendo necessità di conoscere il prima possibile il numero dei partecipanti, in via eccezionale, le prenotazioni,<br />

accompagnate da una caparra di € 100, sono aperte dall’inizio dell’anno, e si chiuderanno<br />

al raggiungimento del numero massimo di 25 partecipanti.<br />

ACCOMPAGNATORE: C. Codeluppi<br />

51<br />

20-29<br />

AGOSTO


ALPI LIGURI<br />

MONGIOIE E MARGUAREIS<br />

Quattro giorni a spasso per le Alpi Liguri con la speranza di prendere i classici “due piccioni con una<br />

fava”, nel senso che, la “fava” è lo schema di programma e i “due piccioni” sono le due principali vette<br />

della zona: il Mongioie e la Punta Marguareis.<br />

PROGRAMMA INDICATIVO<br />

• Mercoledì 3 Settembre: <strong>Sarzana</strong>-Viozene-Mongioie-Rif. Garelli<br />

Partenza in pullman da <strong>Sarzana</strong> alla volta di Viozene (1245m). Lasciato il pullman, saliamo al<br />

Bocchino dell’Aseo (2292m) e, per il versante Est, alla vetta del Mongioie (2630m).<br />

Ridiscesi al Bocchino dell’Aseo, ripercorriamo lo stesso percorso seguito all’andata fino al<br />

Piano Rosso dove si trova il Rifugio Mongioie (1550m):<br />

DISLIVELLI: salita mt. 1400, discesa mt. 1100 – Ore di cammino: 7.00<br />

• Giovedì 4 Settembre: Rifugio Mongioie-Rifugio Don Barbero-Rifugio Garelli<br />

Dal Rifugio (1150m) andiamo alla Colla del Carnino (1597) e scendiamo al Carnino Inf. (1336m)<br />

e Superiore (1397m) e, proseguendo lungo la Val Carmino, passando dalla Gola della Chiusetta<br />

(1800m) arriveremo al Rifugio Don Barbera (2070m).<br />

Saliamo al Colle dei Signori (2111), seguiamo una vecchia strada militare per abbandonarla<br />

dopo circa 1 Km. per salire al Passo di Scarasson 2302m). Ci portiamo al Passo del Duca e,<br />

passando per il Laghetto del Marguareis (1924m) arriveremo al Rifugio Garelli (1990m):<br />

DISLIVELLI: salita mt. 1500, discesa mt. 650 – Ore di cammino: 6.30<br />

• Venerdì 5 Settembre: Rifugio Garelli-Punta Marguareis-Rifugio Havis De Giorgio<br />

Dal Garelli (1990m), saliamo al largo Passo di Lapassè o Porta Sestrera (2225m) da dove, passando<br />

sotto alle ripide falde dei Rastelli del Marguareis e nelle vicinanze del Lago Rataira, risaliamo<br />

una valletta sassosa che porta al Colle del Pas (2342m), dal quale, risalendone il versante<br />

E, arriveremo in vetta alla Punta Margareis (2651m).<br />

Ritornati al Colle del Pas, scenderemo lungo il vallone che ospita i Laghi Rataira e Biecai per<br />

poi salire alla Porta Biecai (1998m) dalla quale, percorrendo in alto la valletta del Rio Ciappa,<br />

arriveremo al Rifugio Havis De Giorgio (1761m).<br />

DISLIVELLI: salita mt. 700, discesa mt. 920 – Ore di cammino: 7.30<br />

• Sabato 6 Settembre: Rifugio Havis De Giorgio-Artesina-<strong>Sarzana</strong><br />

Dal Rifugio (1761m), scendiamo fino ad incontrare una carrozzabile che costeggia il torrente<br />

Ellero e che seguiremo fino a Ponte Ciappa (1662m). Attraversato il corso d’acqua, saliamo, con<br />

stretti e faticosi tornanti, fino alla Colla Rossa (1960m) dalla quale, sfruttando un balcone naturale,<br />

proseguiamo in leggera discesa fino a raggiungere la Sella Piandimale (1726m). Dalla<br />

Sella, con costante e leggera salita, il sentiero porta a Colla Bauzano (1949m), punto di arrivo<br />

degli impianti sciistici, dalla quale scenderemo direttamente ad Artesina (1299m) dove ci attenderà<br />

il pullman che ci riporterà a <strong>Sarzana</strong>.<br />

DISLIVELLI: salita mt. 520, discesa mt. 980 – Ore di cammino: 3.30<br />

Anche per questa gita vale il discorso del Trekking del M. Bianco: occorre buon allenamento (le tappe<br />

sono lunghe) e spirito di adattamento ai capricci del tempo<br />

Quota indicativa: € 250. Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 70 (di cui € 20 non<br />

restituibili in caso di rinuncia), inizieranno Sabato 28 Giugno<br />

DIRETTORI DI GITA: G. Costi, C. Codeluppi<br />

52<br />

03-06<br />

SETTEMBRE


APPENNINO TOSCO-EMILIANO<br />

MONTE GENNAIO e CORNO ALLE SCALE<br />

Questa gita scavalca un tratto di Appennino Tosco-Emiliano di notevole interesse ambientale, È una<br />

zona ricca di sentieri che consentivano il passaggio e gli scambi commerciali tra uno stato e l’altro e,<br />

per questo, un tempo conteso dalle “Tre Potenze” che dominavano questa parte di territorio: Stato<br />

della Chiesa, nel bolognese; Gran Duca di Modena, nel modenese e Gran Duca Leopoldo, nella<br />

Toscana. La gita ci farà conoscere un percorso che inizia dalla Foresta del Teso, si immette nella<br />

parte alta della Valle della Verdiana e si conclude in quella del Dardagna, dopo aver salito la massima<br />

elevazione del posto: il Corno alle Scale.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Da Casetta Pulledrari si sale un tratto della Foresta del Teso fino Passo della Pedata del Diavolo<br />

Rombiciaio, dove ci immettiamo nel percorso G.E.A.. Proseguiamo, seguendo questo itinerario, passando<br />

dal Rifugio del Montanaro oltrepassato il quale, si attraversa il Poggio dei Malandrini, si scende<br />

al passo della Nevaia e si raggiunge la sommità del Monte Gennaio. Continuando a seguire il crinale<br />

spartiacque (e il percorso G.E.A.), una lunga traversata in quota ci conduce al Passo dello Strofinatoio,<br />

dal quale, lasciato lo spartiacque principale, saliamo alla non lontana vetta del Corno alle<br />

Scale. Per sentiero orientato a Nord si scende dalla cima del monte verso il Rifugio del Cavone, ove<br />

termina la gita. Poco più a<br />

valle del Cavone potrà<br />

essere fatta una sosta allo<br />

storico Santuario della<br />

Madonna dell’Acero, di<br />

notevole interesse. Una<br />

possibile variante di discesa<br />

potrà essere quella che<br />

transita per il Lago Scaffaiolo<br />

ed il Rifugio Duca<br />

degli Abruzzi.<br />

ITINERARIO:<br />

Casetta Pulledrari 1222m<br />

– Passo della Pedata del<br />

Diavolo Rombiciaio 1347m<br />

- Rifugio del Montanaro<br />

1567m – Poggio dei<br />

Malandrini 1662m – Monte<br />

Gennaio 1814m - Passo<br />

dello Strofinatoio 1820m –<br />

Corno alle Scale 1945m –<br />

Rifugio del Cavone 1415m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI:<br />

Salita mt. 720<br />

discesa mt. 530<br />

Ore di cammino: 6.30<br />

DIRETTORI DI GITA:<br />

L. Bartelloni, A. Piccini<br />

ORARI PARTENZA:<br />

<strong>Sarzana</strong> h. 6.30<br />

Carrara h. 7.00<br />

53<br />

14<br />

SETTEMBRE


LUNIGIANA<br />

PER ANTICHI BORGHI E CASTELLI<br />

La Lunigiana è una terra antica e semplice allo stesso tempo, al<br />

confine tra monti e mare, ricca di storia e di tradizione, che è riuscita<br />

a conservare dialetti e culture diversissime. È una terra che fa<br />

sognare il visitatore che non abbia fretta, offrendogli tutto il fascino<br />

del suo passato, contrassegnato da castelli, borghi fortificati e Pievi<br />

e dalla bellezza dei luoghi e del suo paesaggio.<br />

PROGRAMMA<br />

• Da Tresana a Mulazzo<br />

L’itinerario che seguiremo, toccherà le seguenti località:<br />

Tresana – Popetto – Pieve di Castevoli – Foce – Borgo di Castevoli – Terceretoli – Gavedo –<br />

Mulazzo.<br />

Visite ai borghi di Foce, Gavedo, Mulazzo, Pieve di Castevoli, Chiesa di S. Martino, Castello di<br />

Tresana, di Castevoli, di Gavedo e di Mulazzo, villa fortificata di Gavedo.<br />

Il percorso è in parte su piste e parecchi tratti di strade asfaltate secondarie. . L’acqua si trova<br />

tranquillamente ma sono scarsi bar, negozi, ristoranti.<br />

DISLIVELLI: salita mt. 490, discesa mt. 300 –<br />

PARTENZA: ore 8.00 da <strong>Sarzana</strong> ed arrivo a Tresana alle ore 9.00. Dopo aver visiotato il borgo,<br />

partenza per Mulazzo, con arrivo previsto per le ore 17.00 ca e successivo rientro a <strong>Sarzana</strong>.<br />

DIRETTORE DI GITA: N. Lombardi<br />

Alpinismo<br />

Trekking<br />

Riparazione scarpette<br />

da arrampicata<br />

54<br />

21<br />

SETTEMBRE<br />

Via Beatrice, 14 · MASSA Tel./Fax 0585 47033


ALPI APUANE<br />

ARNI - PENNA DI SUMBRA – CAPANNE DI CAREGGINE<br />

La Penna di Sumbra è il punto più elevato dell’importante catena laterale che si distacca dal crinale<br />

principale delle Apuane in corrispondenza del Passo Sella e che corre in direzione E a dividere le<br />

valli della Tùrrite Secca e dell’Edron. La vetta si innalza arditamente, con un elegante spigolo, sul<br />

Passo Fiocca, mentre, a Sud, una selvaggia parete sovrasta l’ambiente severo e brullo del Fosso dell’Anguillaia.<br />

Verso oriente, invece, il crinale degrada dolcemente verso la Valle del Serchio.<br />

COMITIVA UNICA (EE)<br />

Da Arni ci si porta e al gruppo di case di Oriali dove inizia un sentiero che sale al sovrastante crinale,<br />

brullo e sassoso, seguendolo per poi traversare a destra, al disotto di lastroni, fino a scavalcare la<br />

cresta S del M. Fiocca. Superato il bosco del Fatonero, raggiungiamo una sella erbosa a monte della<br />

q. 1482m e, girando a sinistra, per erbe e lastroni, arriviamo al Passo di Fiocca.<br />

Dal Passo Fiocca ci si porta alla base dello spigolo O della Penna di Sumbra. Si segue verso destra<br />

un’ampia cengia e, per un erto canalino di erbe e rocce rotte, attrezzato con un cavo metallico, si raggiunge<br />

l’erbosa calotta sommitale della Penna di Sumbra.<br />

Scesi dalla vetta, affrontiamo il crinale roccioso, caratterizzato da saliscendi su facili rocce al sommo<br />

della selvaggia parete Sud, con magnifica vista sul tratto più imponente della parete. Abbandonato il<br />

crinale, scendiamo in direzione di alcune terrazze boscose, percorrendo un sentiero pianeggiante<br />

che un tempo serviva le numerose carbonaie della zona finché, superati gli ultimi faggi, riattingiamo<br />

il crinale in prossimità della quota 1452.<br />

Scendiamo ripidamente a destra, fino a raggiungere e superare alcune case abbandonate, oltrepassando<br />

il crinale che scende dalla Costa del Giovo attraverso una caratteristica fenditura nella roccia<br />

e, proseguendo per la ripida mulattiera, arriveremo a Capanne di Careggine.<br />

ITINERARIO: Arni 916m – Fatonero – Passo Fiocca 1560m – Penna di Sumbra 1764m –<br />

Capanne di Careggine 840m<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita mt. 850, discesa mt. 930 – Ore di cammino: 5.30<br />

DIRETTORI DI GITA: L. Musetti, L. Veneri<br />

ORARI PARTENZA: <strong>Sarzana</strong> ore 7.00 – Carrara ore 7.30<br />

55<br />

28<br />

SETTEMBRE


ALPI APUANE<br />

RESCETO-LIZZA SILVIA-SERENAIA<br />

Questo itinerario è uno dei più duri ma anche dei più belli che si possano percorrere sulle Alpi Apuane.<br />

Ciò è dovuto al fatto che il percorso proposto, nella sua parte iniziale, ricalca una delle più famose<br />

vie di lizza delle Apuane: la lizza del Padulello, detta anche lizza Silvia o lizza Pellini, che dalle<br />

cave del Padulello, poste a q. 1414, scendeva con un percorso vertiginoso, che toccava pendenze<br />

dell’80-90%, fino alla casa del Fondo, vicino a Resceto a q. 627.<br />

Comitiva unica (EE)<br />

Da Resceto si prende la Via Vandelli fino ad arrivare alla casa del Fondo. Superatala, si abbandona la<br />

Via Vandelli e si percorre un tratto della lizza Magnani. Superato un costone, si sale per un sentierino<br />

che, poco più in alto si immette nella lizza Silvia. Affrontiamo la salita con determinazione e impegno<br />

perché la pendenza è subito impressionante (80-90%) ma è molto ben conservata. Dopo circa 1h30<br />

di cammino si incrocia un sentiero che proviene da sinistra dalla Foce della Vettolina e si affronta la<br />

lastronata di marmo del Piastrone e, grazie<br />

a tacche intagliate nel marmo, giungiamo<br />

nei pressi delle Cave del Padulello, dalle<br />

quali saliamo a Piastra Marina e alla sovrastante<br />

strada di cava che seguiremo fino al<br />

Passo della Focolaccia,ormai abbassato di<br />

circa 50 metri a causa dell’estrazione del<br />

marmo. Scendiamo per la marmifera<br />

seguendola per circa 200-300 metri per poi<br />

abbandonarla per un sentiero che procede<br />

orizzontalmente sotto al ripido versante NE<br />

del M. Cavallo, finchè, lasciata sulla sinistra<br />

la Buca della Neve e oltrepassato l’imbocco<br />

del Canale Cambron, saliamo al pittoresco<br />

intaglio della Foce di Cardeto che si<br />

affaccia nella vallata di Orto di Donna.<br />

Scendiamo, superando un piccolo risalto,<br />

in direzione di pendii verdi e ondulati, sparsi<br />

di massi dai quali, seguendo un largo crinale,<br />

scendiamo nel bosco di faggi ad una<br />

conca e, per sentiero quasi pianeggiante,<br />

sbuchiamo nella strada a poca distanza<br />

dal Rifugio Donegani.<br />

ITINERARIO:<br />

Resceto 485m – Casa del Fondo 627m –<br />

Lizza Silvia – Piastra Marina 1450m –<br />

Passo della Focolaccia 1650m – Foce di<br />

Cardeto 1680m – Orto di Donna 1150m<br />

DISLIVELLI E TEMPI:<br />

Salita mt. 1250, discesa mt. 550<br />

Ore di cammino: 6.00<br />

DIRETTORI DI GITA:<br />

L. Musetti, L. Veneri<br />

ORARI PARTENZA:<br />

<strong>Sarzana</strong> ore 7.30 – Carrara ore 8.00<br />

56<br />

5<br />

OTTOBRE


RIFUGIO “E. MATTEI” AI PRATI DI LOGARGHENA<br />

39ª CASTAGNATA SOCIALE<br />

Per questo tradizionale appuntamento annuale con le castagne (e<br />

non solo....) ci teniamo ben stretti il Rifugio Mattei ai Prati di Logarghena,<br />

che ci ospita da tanti anni..<br />

Il motivo deriva dal fatto che, in caso di maltempo, la struttura del<br />

rifugio può essere un ottimo riparo per i partecipanti, mentre, nel<br />

caso contrario, i prati antistanti il rifugio si prestano molto bene per<br />

“spaparanzarci” al sole a consumare il solito menù, inattaccabile<br />

all’usura del tempo, che ci verrà propinato dai soliti “quattro gatti<br />

addetti ai lavori” (quelli, per intenderci, che si fanno “il mazzo”: “in<br />

primis”, il mago della rosticciana, Pierino Ravecca, che tutti gli anni<br />

si cimenta con circa 70 kg fra salsicce e rosticciane; indi, in seconda<br />

battuta, ai “vogatori” dei 35 kg di polenta e successivi pulitori dei<br />

“gamelloni” medesimi).<br />

Lo “Chef” propone il seguente menu:<br />

POLENTA NEI MODI PIÙ DISPARATI<br />

(molla, dura, scondita, all’olio e formaggio, al sugo di funghi, ecc.)<br />

SALSICCE E ROSTICCIANA ALLA BRACE<br />

VINO BICOLORE H2o<br />

(bianco e rosso: porteme a cà) (liscia e gassata)<br />

DOLCI NOSTRALI E CASERECCI<br />

PANINI IMBOTTITI BIBITE CAFFE’ AMMAZZACAFFE’<br />

E, PER FINIRE……….MONDINE PER TUTTI<br />

In occasione della Castagnata Sociale la Sezione organizzerà una gita a piedi su uno dei tre classici<br />

itinerari che portano al rifugio Mattei:<br />

• Da Rocca Sigillina (parte bassa della vecchia Strada Lombarda)<br />

• Dal Passo del Cirone (parte alta della vecchia Strada Lombarda)<br />

• Da Pracchiola per la Sella di Monte Casseri)<br />

L’itinerario della gita verrà stabilito qualche tempo prima della Castagnata e sarà scelto in base allo<br />

stato di transitabilità del sentiero che verrà percorso.<br />

57<br />

12<br />

OTTOBRE


APPENNINO LIGURE<br />

PARCO DELL’AVETO<br />

Anche questa gita scaturisce dalla collaborazione fra i gruppi<br />

“Terre Alte” di La Spezia e <strong>Sarzana</strong>.<br />

Essa si snoda nel territorio dell’Alta Val d’Aveto: il primo giorno<br />

nella zona delle Agoraie sita dentro al territorio del Parco<br />

dell’Aveto,mentre il secondo giorno faremo un anello lungo la<br />

dorsale che dal M. Crociglia giunge a Groppo Rosso, in cui<br />

sono comprese Rocca Marsa e Ciappa Liscia.<br />

PROGRAMMA INDICATIVO<br />

• Sabato 18 Ottobre: il periplo delle Agoraie<br />

Dal Lago delle Lame (1060m), si sale fino al Valico delle Lame (1535m) e, per l’Alta Via dei<br />

Monti Liguri, scendiamo al prezioso sito delle Agoraie attraversando un territorio ricco di faggi<br />

secolari e zone rocciose.<br />

Dislivelli: salita e discesa mt. 500 – Ore di cammino: 4.30-5.00 – Difficoltà (E)<br />

Pernottamento a Santo Stefano d’Aveto<br />

• Domenica 19 Ottobre: Torrio e le Rocce Sorelle<br />

Dalla quota 1110m sopra Torrio, il percorso si snoda inizialmente tra prati e faggi per poi proseguire<br />

ardito e tormentato fino a raggiungere una vera cascata di rocce che creano un paesaggio<br />

lunare: siamo nella conca “tribolata”, tra gli sfasciumi della Rocca Marsa e della Ciappa<br />

Liscia. Il nome è legato alle caratteristiche del versante ovest, liscio e quasi verticale. La particolare<br />

struttura deriva da un movimento franoso, che ha scoperto la liscia placca di basalto<br />

accumulando alla base i grandi massi franati, a formare la suggestiva Val Tribolata.<br />

Dislivelli: salita e discesa mt. 400 – Ore di cammino: 4.30 – Difficoltà (E)<br />

Il ritorno a La Spezia e <strong>Sarzana</strong> può avvenire seguendo l’Aveto dove potremo visitare Corte Brugnatella,<br />

estremo limite di controllo dell’Abbazia di Brugnato e la longobarda Bobbio.<br />

Il programma potrà subire variazioni in base alle condizioni climatiche e alle necessità del Gruppo.<br />

Internet point<br />

Lunedì 15,30-19,30<br />

Dal martedì al sabato<br />

Dalle 09,30 alle 12,30<br />

dalle 15,30 alle 19,30<br />

responsabile commerciale<br />

Cell. 3356645143<br />

Assistenza sistemi informatici aziendali<br />

Computer Portatili e Fissi<br />

58<br />

18-19<br />

OTTOBRE<br />

Longino Paolo<br />

Viale Mazzini, 11<br />

<strong>Sarzana</strong> 19038 (SP)<br />

Tel. e Fax 0187 603070


MONTI DI CARRARA<br />

CARRARA–BRUGIANA-TARNONE-FANTISCRITTI<br />

Il Monte Brugiana è una modesta cima che divide la valle del Frigido da quella del Carriona ma, per<br />

la sua vicinanza alla linea di costa è uno stupendo punto panoramico sulle Alpi Apuane la Versilia e<br />

il mar Tirreno con le Isole di Gorgona, Capraia, Elba e Corsica. Inoltre questa montagna, su cui transitava<br />

la Linea Gotica, fu teatro di aspri scontri fra gli opposti schieramenti e fu un baluardo della resistenza<br />

partigiana in quanto rimase sempre inviolata dalle truppe nazi-fasciste.<br />

COMITIVA UNICA (E con un tratto EE)<br />

Dalla località Bugliolo di Carrara, si prende a salire la lunga scalinata che porta alle case del Cataletto.<br />

Percorso un altro breve tratto di asfalto, si arriva alla frazione di S. Croce (Codena), dove, proseguendo<br />

per stradelli e sentiero, si arriva al paese di Bergiola. Da qui risaliamo lungamente un<br />

castagneto al termine del quale, usciamo su un tratto aperto con bella vista verso il mare e la piana<br />

sottostante e che, in breve, ci conduce sulla panoramica vetta del Monte Brugiana. Si prosegue per<br />

crinale orientato a NE, facendo attenzione ad alcuni passaggi, fino a raggiungere “La Rocchetta” e,<br />

più in basso, la località di Combratta. Un breve tratto attrezzato facilita questo tratto di percorso in cui<br />

serve attenzione e piede sicuro. Più in basso ancora, si raggiunge la Cava della Piana e la località<br />

Tarnone. Oltrepassato un breve tratto asfaltato, si prende a salire verso piccole cave abbandonate<br />

raggiungendo il Colle di Belgia. Dal colle, per sentiero che tocca ancora vecchie cave, si discende ai<br />

Fantiscritti e da questa località si raggiunge il paese di Miseglia ed infine Carrara.<br />

ITINERARIO: Carrara 110m – S. Croce 295m – Bergiola 490m – M. Brugiana 974m –<br />

Sella della Rocchetta 825m ca – La Rocchetta 897m – Tarnone 360m –<br />

Colle di Belgia 620m – Fantiscritti 420m – Miseglia 180m – Carrara 110<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita e discesa mt. 1170 - Ore di cammino: 7.00<br />

DIRETTORI DI GITA: P. Guglielmi, R Vatteroni<br />

ORARI PARTENZA: Carrara ore 8.00 (appuntamento c/o INPS, via Circonvallazione)<br />

59<br />

26<br />

OTTOBRE


ALTA VAL DI VARA<br />

CASSEGO: FESTA DELLA CASTAGNA<br />

È tradizione che l’ultima domenica di Ottobre Don Sandro<br />

Lagomarsini, insieme agli amici di Cassego e Scurtabò, organizzino<br />

la “Festa della Castagna”.<br />

Il programma di massima, prevede una breve camminata partendo<br />

dalla Casa Cantoniera; in caso di cattivo tempo, la camminata<br />

verrà sostituita con una visita a Varese Ligure.<br />

Il pranzo ci verrà offerto dalla Comunità di Cassego, presso la<br />

Colonia diocesana e, successivamente, parteciperemo alla<br />

“castagnata”.<br />

Nel corso della giornata, sarà inoltre possibile visitare l’interessante Museo Contadino ed acquistare<br />

prodotti della gastronomia locale. Ci potrebbe scappare la musica di un’orchestrina o di una fisarmonica<br />

per far da contorno alla festa, allietandoci la giornata.<br />

La partenza è fissata da <strong>Sarzana</strong> (vecchio mercato) alle ore 9.00 (attenzione al cambio di orario).<br />

LUCCHI SPORT<br />

60<br />

26<br />

OTTOBRE<br />

Abbigliamento ed articoli sportivi<br />

Laboratorio e noleggio sci - snow board<br />

Sconto convenzionato ai Soci <strong>CAI</strong><br />

15% sull’abbigliamento<br />

10% sull’attrezzatura<br />

SARZANA - SP - Viale della Pace 13-15 0187 / 621983<br />

ZUM ZERI - MS - Passo Due Santi 0187 / 447642


ALPI APUANE<br />

FOCE LUCESE – M. PRANA – METATO<br />

Con questa traversata si sale alla vetta più meridionale delle Alpi Apuane: il Monte Prana, montagna<br />

che domina la conca di Camaiore, separandola dalla valle del Pedogna.<br />

Il Monte Prana, se visto dalla piana di Viareggio, si presenta con un profilo allungato e caratteristico:<br />

la vetta, slanciata, sorge all’estremità settentrionale di una lunga e panoramica cresta, terminante, a<br />

Sud, con un modesto rilievo detto Monte Pedone.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Lasciato il pullman in prossimità della Foce di Lucese e raggiuntala, saliamo a sinistra per una stradina<br />

asfaltata che passa vicino alla chiesetta di San Giacomo e che porta ad una piccola cava. Continuiamo<br />

per la stradina che ora si fa sterrata e che risale lungo un solco ad un colletto con maestà<br />

dove si passa nella valle del Rio Pedogna.<br />

Giunti a Casa Bianca, lasciamo la strada che porta a Campo all’Orzo per salire a sinistra, prima per<br />

mulattiera, poi per tracce di sentiero, il boscoso versante Est che porta a circa metà crinale tra il<br />

Monte Pedone e il Monte Prana, raggiunto il quale, andando a destra e seguendo il panoramico e<br />

prativo crinale, raggiungeremo la vetta del Monte Prana su cui campeggia una monumentale croce.<br />

Lasciata la vetta, imbocchiamo una ripida concavità tra le balze della cima e dell’antecima SO per<br />

poi proseguire diagonalmente scendendo lungo il versante ONO fino a giungere alla sella 914m,<br />

posta poco a S del valico di Campo all’Orzo.<br />

Giriamo a sinistra ad attraversare tutto il versante settentrionale del M. Prana fino a scavalcare, a q.<br />

850, il contrafforte del M. Ciurlaglia. Continuiamo a scendere, seguendo dappresso il crinale, in vicinanza<br />

di terrazze coltivate (loc. Falcìgoli) dirigendoci verso il nucleo abitato di Casette, avvisaglia<br />

della vicinanza del paesino di Metato, termine della gita.<br />

ITINERARIO: Foce di Lucese 558m – Casa Bianca 775m – M. Prana 1221m – sella 914m<br />

– Metato 450m.<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita mt. 670, discesa mt. 570 – Ore di cammino: 4.30<br />

DIRETTORI DI GITA: E. Lombardini, R. Menchelli<br />

ORARI PARTENZA: <strong>Sarzana</strong> ore 7.00 – Carrara ore 7.30<br />

61<br />

9<br />

NOVEMBRE


LOCALITA’ (E RISTORANTE) DA DEFINIRE<br />

39º PRANZO SOCIALE<br />

Per il Pranzo Sociale, giunto alla sua 38ª edizione<br />

(praticamente ininterrotto da quando è<br />

stata fondata la Sezione del <strong>CAI</strong> a <strong>Sarzana</strong>) è<br />

consuetudine di cambiare ristorante ogni anno,<br />

non perché ci avvelenano, ma, per ampliare la<br />

conoscenza dei ristoranti nostrani, tenendo<br />

sempre conto del rapporto qualità/prezzo (a<br />

meno che non siamo stati veramente bene,<br />

onde poscia per cui si può fare uno strappo a<br />

questa regola non scritta..<br />

Comunque, per scegliere il ristorante e la località<br />

in cui è ubicato, abbiamo quasi un anno di<br />

tempo, (così gli addetti ai lavori ne approfitteranno<br />

per legittimare una intensa tournèe fra i<br />

vari ristoranti ubicati nel territorio).<br />

Per quanto riguarda il Pranzo Sociale sarebbe<br />

sbagliato relegarlo ad una mera occasione<br />

gastronomica. Esso deve essere, invece, una<br />

occasione per rivederci, e per passare un pomeriggio insieme in allegria, dove, fra una portata e l’altra,<br />

ci si riscopre amici, si fanno due chiacchiere scambiandoci idee, esperienze e, perché no, rispolverando<br />

le pagine dei ricordi.<br />

Ecco allora, che il Pranzo Sociale ha un senso, specialmente se, anche se per un solo giorno, ci sentiamo<br />

parte di quella grande famiglia del <strong>CAI</strong>, dove tanti di noi sono cresciuti all’insegna dei valori che<br />

ci accomunano nel nostro frequentare la montagna. Viviamo, dunque, questa giornata in allegria e<br />

spensieratezza!<br />

Le prenotazioni per il Pranzo Sociale inizieranno da Lunedì 3 Novembre.<br />

“Direttori di gita”: Mimì, Cocò e Pantagruel.<br />

62<br />

30<br />

NOVEMBRE<br />

Via delle Colline, 24 Tel. +39 0187 670101<br />

19030 CASTELNUOVO MAGRA (SP) Cell. 340 5957434<br />

e-mail: agriturismolavalle@libero.it http://lavallealtervista.org


SARZANA: SALA DELLA REPUBBLICA<br />

SERATA DEGLI AUGURI<br />

Questa simpatica manifestazione che ha preso l’avvio nel<br />

2002, consiste nel passare una serata insieme per scambiarci gli<br />

auguri, ascoltare il nostro Coro, festeggiare i soci ottantenni e quelli<br />

con 25 anni di iscrizione al <strong>CAI</strong> , e fare onore al rinfresco offerto<br />

dalla Sezione e dai Soci.<br />

Sarà anche l’occasione per presentare il “<strong>Programma</strong> <strong>Attività</strong><br />

2009”, confidando che lo scrivano addetto a redigerlo e la<br />

Tipografia che lo stampa, abbiano rispettato i tempi di consegna<br />

previsti.<br />

Se non ci saranno intoppi, la sede per lo svolgimento di<br />

questa manifestazione sarà la Sala della Repubblica.<br />

Il programma, che ricalca a grandi linee quello degli anni scorsi, è il seguente:<br />

• Presentazione del “<strong>Programma</strong> <strong>Attività</strong> 2009” a cura di Giovanni Moruzzo Presidente della Sezione<br />

del <strong>CAI</strong> di <strong>Sarzana</strong><br />

• Dono del bollino 2009 ai seguenti soci che compiono ottant’anni:<br />

Norilde Casoni, Maria Ester Cavagna, Carlo Montanari, Angelo Ratti, Albertino Taddei, Paola<br />

Terranova, Renato Tommaseo<br />

• Premiazione dei seguenti Soci venticinquennali:<br />

Giuseppe Gatto, Manlio Moisé, Rosanna Montarese, Mario Mori, Giovanni Moruzzo, Andrea<br />

Passalacqua, Claudio Passalacqua, Andrea Rivieri.<br />

• Esibizione del Coro della nostra Sezione, che eseguirà un repertorio di canti di montagna, popolari<br />

e della tradizione natalizia.<br />

• Rinfresco offerto dalla Sezione, ma saranno bene accette anche torte, bevande, commestibili e<br />

liquidi vari, offerti dai singoli soci.<br />

• L’inizio è previsto per le ore 18.00.<br />

63<br />

SABATO 13<br />

DICEMBRE


CINQUE TERRE<br />

SAN BENEDETTO – RIOMAGGIORE<br />

64<br />

14<br />

DICEMBRE<br />

Chiudiamo l’attività, come per l’apertura, con una gita quasi “marina” che interessa, nella parte terminale,<br />

il Parco Nazionale delle Cinque Terre. L’escursione proposta ci porterà, con un itinerario inedito<br />

per la nostra sezione, dalla Val di Vara al mare, scavalcandone lo spartiacque nei pressi del<br />

Monte Galera, alternando i paesaggi boschivi della Val di Vara ai panorami del versante marino, fra<br />

vigneti e oliveti e stupende vedute della costa e dei villaggi che danno il nome alle 5 Terre.<br />

COMITIVA UNICA (E)<br />

Partiamo da San Benedetto. Seguiamo, per circa 300m, una stradina asfaltata, indi, iniziamo a salire<br />

lungo le pendici NO del M. Bermego per una mulattiera che si snoda in un bosco d’alto fusto, sino<br />

a pervenire alla Sella Casao. Dalla Sella proseguiamo verso O su una sterrata, abbandonandola<br />

dopo 400 metri circa per proseguire, sempre in direzione O, lungo le pendici N del M.Tigliola,fino ad<br />

uscire al valico sul grande crinale tra il M. Capri e il M. Galera dove passa il sentiero N° 1. Si segue<br />

per un tratto questo sentiero in direzione Portovenere, tagliando, sul versante mare, il Monte Galera<br />

fino ad arrivare alla località “La Croce” dove si incontra la carrareccia proveniente dal Bivio Bramapane.<br />

Iniziamo ora a scendere verso Riomaggiore. Nel primo tratto della discesa, il sentiero si presenta<br />

come un’elegante mulattiera, ancora lastricata, a testimoniarne l’importanza. In questa veste,<br />

compie due tornantini per tenersi vicino alla sottostante valletta sulla sinistra della Costa Compione;<br />

indi, con una lunga diagonale a destra, essa si porta sul crinale della Costa che seguirà fino a<br />

Riomaggiore. Superata la strada dei Santuari, il sentiero diventa sempre più agevole, fino ad attraversare<br />

la Strada Panoramica. Ripreso il percorso di costa, si giunge, in breve, alla bella piazzetta<br />

panoramica del Castello di Riomaggiore, termine della gita.<br />

ITINERARIO: San Benedetto 210m – Sella Casao 560m . Valico 708m – La Croce 637m<br />

– Riomaggiore (piazzetta) 65m..<br />

DISLIVELLI E TEMPI: Salita mt. 500, discesa mt. 650 - Ore di cammino: 4.00<br />

DIRETTORI DI GITA: E. Voglino<br />

ORARI PARTENZA: Carrara ore 8.00 – <strong>Sarzana</strong> ore 8.30


LIGURIA<br />

Club Alpino Italiano - Piazza Firmafede, 13 C.P. 1 – 19038 SARZANA (SP)<br />

Telefono e Fax: 0187.625154<br />

e-mail: caisarzana@libero.it - sito web: www.caisarzana.it<br />

Apertura Sede: tutti i giorni feriali dalle ore 17.00 alle ore 19.00;<br />

quando piove, anche la mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.00<br />

Club Alpino Italiano - viale Amendola, 196 C.P. 16 – 19121 LA SPEZIA<br />

Telefono: 0187.22873<br />

Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00 alle ore 23.00; nei mesi di Gennaio, Febbraio e Marzo,<br />

anche il Lunedi, Mercoledi, Venerdi dalle 17,00 alle 18,00<br />

Club Alpino Italiano - via S. Francesco, 27 – 16043 CHIAVARI (GE)<br />

Telefono e fax: 0185.311851 – sito internet: www.caichiavari.it<br />

Apertura Sede: Mercoledì 16.00/19.00 – Venerdi 21.00/24.00 – Sabato 9.30/11.00<br />

Club Alpino Italiano - via Mameli, 8 – 16035 RAPALLO (GE)<br />

Telefono e fax: 0185.57862<br />

Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21.00 alle 23.00 – Mercoledì dalle 17.00 alle 18.30<br />

Club Alpino Italiano - Sezione LIGURE - Galleria Mazzini 7/3 – 16121 GENOVA<br />

Tel. 010.592122 - Fax 010.8601815 – segreteria.cailigure@fastwenet.it - www.cailiguregenova.it<br />

Apertura Sede: da martedì a venerdì 17.00/19.00, il giovedì anche dalle ore 21.00 alle 22.30.<br />

TOSCANA<br />

Club Alpino Italiano - via L. Giorgi, 1 – 54033 CARRARA (MS)<br />

Telefono e fax: 0585.776782 – e-mail: caicarrara@virgilio.it - sito web: www.caicarrara.it<br />

Apertura Sede: tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 20.00<br />

Club Alpino Italiano - piazza Mazzini, 13 C.P. 109 – 54100 MASSA<br />

Telefono e fax 0585.488081 – e-mail: aronte@infinito.it<br />

Apertura sede: Martedì dalle ore 21.00 alle 22.00, Venerdi dalle 19.00 alle 20.00<br />

Club Alpino Italiano - via Michelangelo, 47 – 55042 FORTE DEI MARMI (LU)<br />

Tel. 0584-89808 – e-mail: informazioni@caifortedeimarmi.it - sito web: www.caifortedeimarmi.it<br />

Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00<br />

Club Alpino Italiano - via Mazzini, 105 C.P. 10 – 55045 PIETRASANTA (LU)<br />

Sito web: www.caipietrasanta.it<br />

Apertura Sede: Martedì dalle ore 21.00<br />

Club Alpino Italiano - Sezione “M. Bacci” - via L. Repaci 1/b C.P. 319 – 55049 VIAREGGIO<br />

Telefono: 0584.56226 – e.mail: caiviareggio@tiscalinet.it - sito web: www.tiscali.it/caiviareggio<br />

Apertura sede: Martedì e Giovedì dalle ore 18.00alle 20.00, Venerdi dalle ore 21.00 alle 23.00<br />

65<br />

INDIRIZZI UTILI<br />

SEZIONI <strong>CAI</strong><br />

LIGURI-TOSCO-EMILIANE


Club Alpino Italiano - Cortile Carrara, 18 – 55100 LUCCA<br />

Telefono e fax: 0583.582669 – e-mail: segreteria@cailucca.it - Sito web: www.cailucca.it<br />

Apertura Sede: apertura: Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì, dalle ore 19.00 alle 20.00<br />

Club Alpino Italiano - via Vitt. Emanuele, 3 – 55032 CASTELNUOVO DI GARFAGNANA<br />

Telefono e fax: 0583.65577 – e-mail: caigarfagnana@virgilio.it - sito web: www.garfagnanacai.it<br />

Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00 alle 22.00, sabato dalle ore 18.00 alle 19.00<br />

Club Alpino Italiano - via Cisanello, 2 – 56124 PISA<br />

tel. e fax 050578004 – e-mail: info@caipisa.it - sitosito web:www.caipisa.it<br />

Apertura Sede: mercoledì e venerdì dalle ore 21.30 alle 23.00<br />

Club Alpino Italiano - via S. Fortunata, 13 – 57123 LIVORNO<br />

Telefono e fax: 0586.897785 – e-mail: livorno@cai.it - Sito web: www.cailivorno.it<br />

Apertura Sede: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17,30 alle 19,30.<br />

Club Alpino Italiano - Viale Mazzini, 95 – 53100 SIENA<br />

Telefono e fax: 0577/270666 – e-mail: info@caisiena.it - sito web: www.caisiena.it<br />

Apertura Sede: lunedì, mercoledì, venerdi dalle ore 18.00 alle ore 19.30<br />

Club Alpino Italiano - via de’ Mannini, 29 – 52100 AREZZO<br />

Telefono e fax: 0575-355849 – e-mail: sezione@caiarezzo.it - sito web: www.caiarezzo.it<br />

Apertura sede: Martedì, Giovedì, Venerdi dalle ore 18.00 alle 19.30<br />

Club Alpino Italiano - via Malaspina, 22 C.P. 27 – 54027 PONTREMOLI (MS)<br />

Amici della Montagna - via Badia, 40 – 55041 CAMAIORE (LU)<br />

e-mail: info@amicimontagna.com - sito web: www.amicimontagna.com<br />

Apertura Sede: tutti i Giovedì sera dalle ore 21.30<br />

EMILIA E UMBRIA<br />

Club Alpino Italiano - Sezione “G. Pagani” - via S. Vincenzo, 2 C.P. 188 – 29100 PIACENZA<br />

Telefono e fax: 0523.328847<br />

Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21.00 alle ore 23.00<br />

Club Alpino Italiano - Via Piacenza, 40 – 43100 PARMA<br />

Tel. 0521-984901 - Fax 0521-985491 – e-mail: caiparma@hotmail.com - sito web:www.caiparma.it<br />

Apertura Sede: Mercoledì/Venerdi 18/19.30 Giovedi 21/23.00, estivo anche Sabato 18/19.30<br />

Club Alpino Italiano - Viale dei Mille, 32 – 42100 REGGIO EMILIA<br />

Tel. 0522 436685 - Fax. 0522 430266 – e-mail: caireggio@libero.it - www.caireggioemilia.it<br />

Apertura Sede: Martedì, Mercoledì, Venerdi, Sabato 18.00/19.30, Giovedì 20.30/22.30<br />

Club Alpino Italiano - via 4 Novembre, 40/C – 41100 MODENA<br />

Telefono: 059.826914 - fax: 059.826978 – e-mail: modena@cai.it - sito web: www.cai.mo.it<br />

Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21.00 alle 23.00, Mercoledì dalle 17.00 alle 19.00<br />

Club Alpino Italiano - Sezione “G. Bellucci" via della Gabbia, 9 C.P. 329 – 06123 PERUGIA<br />

Telefono e fax: 075.5730334 - e-mail: posta@caiperugia.it<br />

Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 18.30 alle ore 20.00<br />

66


NUMERI DI<br />

TELEFONO<br />

DEI<br />

RIFUGI<br />

ALPI APUANE – rifugi <strong>CAI</strong><br />

Rif. Carrara - <strong>CAI</strong> Carrara - località Campocecina (mt. 1320) - 36 posti letto<br />

Tel. 0585.841972 – 335.6750480 - e-mail: rifugiocaicarrara@libero.it<br />

Rif. Nello Conti - <strong>CAI</strong> Massa - località Campaniletti (mt. 1492) - 20 posti letto<br />

Tel. 0585.793059 - cell. 333.8548161 - sito web: www.rifugionelloconti.it<br />

Rif. Adelmo Puliti - <strong>CAI</strong> Pietrasanta - località Arni (mt. 1013) - 12 posti letto<br />

Tel. 0584.70563 - cell. 340.4948119<br />

Rif. Del Freo-Pietrapana - <strong>CAI</strong> Viareggio - località Foce di Mosceta (mt. 1180) - 48 posti letto<br />

Tel. 0584.778007 - cell. 333.7343419<br />

Rif. Enrico Rossi - <strong>CAI</strong> Lucca - località “Uomo Morto” (mt. 1609) - 22 posti letto<br />

Tel. 0583.710386 - cell. 348.3898003 - sito web: www.rifugiorossi.it<br />

Rif. Forte dei Marmi - <strong>CAI</strong> Forte dei Marmi - località Alpe della Grotta (mt. 865) - 45 posti letto<br />

Tel. 0584.777051 - cell. 338.8284628<br />

Rif. Capanna Garnerone - <strong>CAI</strong> Carrara - località Vacchereccia (mt. 1260) - 18 posti letto<br />

Deposito chiavi <strong>CAI</strong> Carrara - tel. 0585.776782<br />

Bivacco K2 - <strong>CAI</strong> Carrara - Pendici M. Contrario (mt. 1492) - 6 posti letto<br />

Deposito chiavi <strong>CAI</strong> Carrara - tel. 0585.776782<br />

Bivacco Aronte - <strong>CAI</strong> Massa - Località Passo della Focolaccia (mt. 1620) - 6 posti letto<br />

Deposito chiavi <strong>CAI</strong> Massa - tel. 0585.488081<br />

ALPI APUANE – rifugi privati<br />

Rif. Val Serenaia - località Serenaia (mt. 1100) - 20 posti letto<br />

Tel. 0583.610085 - cell. 333.1947001 - 349.1424641<br />

Rif. Orto di Donna - località “Cava 27” (mt. 1500) - 30 posti letto<br />

Cell. 335.5763967 - 349.1424641<br />

Rif. Donegani - località Serenaia (mt. 1150) - 24 posti letto<br />

Cell. 348.6520820 - 340.1509327<br />

Centro Educazione Ambientale - Vinca (mt. 808) - 24 posti letto<br />

Tel. 0187.422598 - cell. 328.7823135<br />

Baite Buca dei Gracchi - località Campocatino (mt. 1000) - 20 posti letto<br />

Tel. 0583.664103<br />

Rifugi La Quiete e Il Robbio - località Prati del Puntato (mt. 995) - 18 + 10 posti letto<br />

Tel. 0585.45440<br />

Baita Delio Barsi - località Colle della Poraglia (mt.800) - 20 posti letto<br />

Tel. 0584.989753 (Paoli Alessandro)<br />

Rif. Città di Massa - località Pian della Fioba (mt. 900) - 25 posti letto<br />

Tel. 0585.4901 (info: Comune di Massa)<br />

67


APPENNINO TOSCO EMILIANO – rifugi <strong>CAI</strong><br />

Rif. Città di <strong>Sarzana</strong> - <strong>CAI</strong> <strong>Sarzana</strong> - località Lago di M. Acuto (mt. 1580) - 25 posti letto<br />

Cell. 339.2245117 - 330.624123 - 338.8318076<br />

e-mail: rifugio.sarzana@tin.it - sito web: www.rifugiosarzana.it<br />

Rif. Mariotti - <strong>CAI</strong> Parma - località Lago Santo Parmense (mt. 1508) - 40 posti letto<br />

Tel. 0521.889334 - 0521.887162<br />

Rifugio C. Battisti - <strong>CAI</strong> Reggio Emilia - località Lama Lite (mt. 1751) - 30 posti letto<br />

Cell. 339.2245117 - Tel. 0522.897497 - Cell. 349.8382733 - sito web: www.rifugiobattisti.it<br />

Rifugi Mattei e Tifoni - loc. Prati di Logarghena (mt. 1150) e Vallone della Rossa (mt. 1356)<br />

Informazioni presso Sezione <strong>CAI</strong> Pontremoli<br />

Rifugio Duca degli Abruzzi - <strong>CAI</strong> Bologna - località Lago Scaffaiolo - 28 posti letto<br />

Tel. 0534.53390 - 051.796664 - cell. 347.7129414<br />

APPENNINO TOSCO-EMILIANO – rifugi privati<br />

Rifugio P. Consiglio - località Rio Pascolo (mt. 1570) - 23 posti letto<br />

Tel. 0522-511576 (Centro Turistico Giovanile di Reggio Emilia)<br />

Rifugio Lagoni - località Lagoni (mt. 1350) - 40 posti letto<br />

Tel. 0521.889118 - Fax 0521.880186<br />

Albergo (Rifugio) Prato Spilla - località Prato Spilla - 42 posti letto<br />

Tel. 0521.890194 - Fax 0521.890350<br />

Rifugi al Lago Santo Modenese (mt.1501)<br />

Alpino Vittoria tel. 0536.71509 - Giovo tel. 0536.71556 - Marchetti tel 0536.71253<br />

Ostello della Gioventù - località Abetone (mt. 1388)<br />

Tel. 0573.60117 - cell. 338.9666011<br />

Rifugio Casentini - località Foce a Giovo (mt. 1230)<br />

Tel. 0583.809098 - e-mail: rifugiocasentini@aruba.it - sito web: www.rifugiocasentini.it<br />

Capanna Cagnin - località Lago Verde (mt. 1601)<br />

Tel. 0521.610065 - cell. 348.7607290 (Galloni)<br />

GROTTE E CANYON DELLE ALPI APUANE<br />

Antro del Corchia - Levigliani di Stazzema<br />

Telefono e fax: 0584.778405 - e-mail: info@antrocorchia.it - sito web: www.antrocorchia.it<br />

Grotte di Equi Terme - Equi Terme<br />

Cell. 347.5817347 - 338.7823135<br />

Grotta del Vento - Fornovolasco<br />

Telefono: 0583.722024<br />

Orrido di Botri - località Ponte a Gaio<br />

Telefono: 0583.800022 - 0583.809081<br />

e-mail: orridodibotri@katamail.com - sito web: www.digilander.iol.it./montefegatesi/orrido.htm<br />

PARCO DELLE ALPI APUANE<br />

Centro visite Parco Alpi Apuane – Seravezza - telefono e fax: 0584.756144<br />

Centro visite Parco Alpi Apuane – Forno - telefono e fax: 0585.315300<br />

Centro visite Parco Alpi Apuane – Castelnuovo Garfagnana - telefono e fax: 0583-644242<br />

Sito web: www.parcapuane.it<br />

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Note<br />

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