Blog (pdf) - Maurizio Ferrarotti

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28.05.2013 Views

“Mauri...” “Dimmi, QI.” “Prima di lasciarti, che devo scappare sotto la doccia... posso farti una domanda un po’ strana?” “Hehehe, of course! Al diavolo la normalità.” “Ecco...” :-) “...vedi anche tu il mondo tutto arancione?E... ” Dissolvenza in bianco. Figura 22 ...la fine? ...Bianco. Come il vestito di una sposa. No. Stai scherzando. Non può essere. Tu non sei reale. Sei un fake. Sei una faccia presa a prestito e bugie a ripetizione. Solo chiacchiere e distintivo. Non esisti. Zero. Ah, davvero? E come accidenti fate voi a dirlo? Non sapete neanche com’é fatta l’Italia. Non sapete nemmeno dov’é Torino. Non siete mai usciti dal vostro villaggio nel mezzo del nulla. Vivete le vostre insignificanti esistenze per procura digitale. Io sono più reale della vita stessa, barotti della malora. Ho un nome, un cognome e un passaporto. NO! Tu non hai nessun documento. Sei un wop. Un guido. Mafioso e miscredente. 56

Hey, rompiballe della Bibbia! Odiatori patentati! È QIJane che vi parla ora! Rifatevi una vita, mi sentite? Piantatela di dar retta a Glenn Beck e Sarah Palin e cominciate a girare il mondo senza pregiudizi provinciali! Oh, dimenticavo, già che ci siete, mettetevi a dieta, culoni! Basta cibo spazzatura da McDonald’s e Taco Bell, basta bibite gassate, imparate a farvi il caffè come si deve invece di bere quella robaccia cancerogena da Starbucks! Qui Mauri di nuovo. Veramente! Ma vi rendete conto di quanto siete adiposi, nel corpo e nel cervello? Maleducati, prepotenti, ingombranti, soprattutto ignoranti. Chiudi quella cazzo di bocca fetente, alieno! Ha ha ha. Stereotipati da paura. La colpa é sempre degli immigrati, no? Peccato che essi costruiscano e riparino le vostre villette e puliscano ogni giorno la vostra merda. Siete dei patetici razzisti da operetta. Guido di merda! Agnostico del cazzo! Straniero fottimadre! E tu, terrorista filo-islamica, puttana italo-gallese di Al Qaeda, se non ti va più di vivere in America, fai le valigie ora e vattene, smamma, sciò! Noi siamo fieri di essere americani, e lo gridiamo forte! Ma sì, abbaiate pure alla luna piena. Cancellateci e bloccateci pure su Facebook, palle di trigliceridi patologicamente invidiose della felicità altrui. Intanto io e il mio amore ce ne andiamo in municipio. COME? WHAT? IN MUNICIPIO? OH NO. NO. NOOOOOOOOOOOOOO!!!!! Sviluppa interesse nella vita come la vedi; gente, cose, letteratura, musica. Il mondo é così ricco - semplicemente palpitante di ricchi tesori, belle anime e gente interessante. Dimentica te stesso. Henry Miller In questa stanza arredata in stile classico orbitante intorno alla stella Giggle, io e QIJane ci guardiamo negli occhi inumiditi ripetendo pari pari le parole di Kinsey The Deputy Clerk; beh, a onor del vero, io inciucco una parola su quattro come Lorenz, l’imitatore di Elvis Presley romagnolo che furoreggiava a Mai Dire Tv col suo amaro Roc: “Chi ama il rock, ama rock. AuanaghenaKassasCitydetzolrait.” Emozionato. Radioso. In assoluto stato di grazia. Mi sto per sposare, ooh la la!!! Sto per sposare QIJane Thomas. Wow wow wow! Un raggio di pulsar c’illumina nel momento chiave. “Maurizio, do you take Jane as your lawfully wedded wife?” “Yes I do.” Lacrime gemelle scivolano giù per gli zigomi esotici di QIJane. La mia bella QI QI. “Jane, do you take Maurizio to be your lawfully wedded husband?” “I do.” Gli anelli dorati di Saturno. I criovulcani di Titano. “With this ring I thee wed Maurizio. Wear it as as symbol of our love and commitment.” “With this ring I thee wed Jane. Wear it as as symbol of our love bubsaaaa...” Kinsey esprime assenso. “You may not seal the promises you have made with each other with a kiss.” Ma proprio mentre stiamo per baciarci Carmelo urla dalla sala motori della Discovery: “Ehi, capo, ma una traduzione simultanea del tuo matrimonio no, eh?” QIJane inarca un sopracciglio, infastidita. “Ma che vuole quello stronzo da lassù?” “Oh, lascialo perdere” la rassicuro, stringendomi nelle spalle. “È della Juve.” “Ah, ok. Fanculo.” 57

“Mauri...”<br />

“Dimmi, QI.”<br />

“Prima di lasciarti, che devo scappare sotto la doccia... posso farti una domanda un po’<br />

strana?”<br />

“Hehehe, of course! Al diavolo la normalità.”<br />

“Ecco...”<br />

:-)<br />

“...vedi anche tu il mondo tutto arancione?E... ”<br />

Dissolvenza in bianco.<br />

Figura 22 ...la fine?<br />

...Bianco. Come il vestito di una sposa.<br />

No. Stai scherzando. Non può essere. Tu non sei reale. Sei un fake. Sei una faccia presa a<br />

prestito e bugie a ripetizione. Solo chiacchiere e distintivo. Non esisti. Zero.<br />

Ah, davvero? E come accidenti fate voi a dirlo? Non sapete neanche com’é fatta l’Italia.<br />

Non sapete nemmeno dov’é Torino. Non siete mai usciti dal vostro villaggio nel mezzo<br />

del nulla. Vivete le vostre insignificanti esistenze per procura digitale. Io sono più reale<br />

della vita stessa, barotti della malora. Ho un nome, un cognome e un passaporto.<br />

NO! Tu non hai nessun documento. Sei un wop. Un guido. Mafioso e miscredente.<br />

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