Blog (pdf) - Maurizio Ferrarotti

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Nuove analisi dei dati radar della Missioni Cassini in una partnership tra NASA, European Space Agency (ESA) e Agenzia Spaziale Italiana riguardanti Titano, il più grande dei satelliti di Saturno, hanno rivelato un’estesa presenza di dune che mostrano variazioni con il passare del tempo e sono diverse a seconda della loro latitudine e altitudine. Le immagini radar della regione di Belet, in un’area depressa, mostrano dune larghe con coltri di sabbia più spesse tra di esse. I maggiori campi di dune di Titano sono di questo tipo. nonsoloufo.eu Nella sua pur breve carriera, ha dimostrato di essere una persona molto disponibile, infatti è più facile che lei te la dia per soldi che imparare la tabellina del cinque. Nonciclopedia su Belén Rodríguez “Sono sotto tensione” fece Joe Schilling. “Ho letto male la carta.” Era confuso e terrorizzato. “Qui si sta barando, in qualche modo” disse. “Comunque, quale sarebbe la posta?” “In questo gioco é Detroit”, dissero i vug. Philip K. Dick, I giocatori di Titano Perché vogliono tutto questo? Perché sono qui? Semplice, è è il loro sporco gioco, sono liberi imprenditori, la Terra è solamente un altro pianeta, il loro terzo mondo. John Carpenter, Essi vivono 2

SUCCHIA, BABY, SUCCHIA In genere i film anglosassoni sono distribuiti in Italia con titoli raccapriccianti. Cotanto crimine é perpetrato per meri motivi commerciali: “Ma chi mi va a vedere questo film poi, se lascio il titolo in lingua originale o lo faccio tradurre alla lettera? Gli spettatori non ne capirebbero il senso.” Ovvero: il volgo é troppo superficiale - eufemismo per ignorante - per lasciarsi allettare da titoli come Runaway Bride, la cui traduzione letterale é “La sposa fuggiasca”... suona bene, vero? Ma manco per la supercazzola prematurata con scappellamento destrogiro polarizzato. Molto più opportuno dal punto di vista crudelmente merceologico, piuttosto, é propinare agli spettatori ormai bovinamente assuefatti alla grossolanità un francamente ridicolo Se scappi... ti sposo (dando così inizio a un’inarrestabile sequela di titolacci che iniziano per “Se”: Se mi lasci ti cancello, Se ti prendo ti squarto, Se mi chiami ancora una volta faccio esplodere una bomba radiologica a.k.a. sporca nel cassonetto dei rifiuti organici da cucina sotto casa tua rendendo il tuo condominio infestato di famiglie napuli disfunzionali inabitabile per decenni.) A prescindere che quel film riesce nell’assai poco invidiabile intento di rendere detestabile al parossismo finanche quell’adorabile creatura che é Julia Roberts. Pure, sempre a proposito di Julia Roberts, la trasposizione cinematografica di Eat Love Pray é perfino peggio, con tutti quegli stomachevoli stereotipi sugli italiani, spaghettipizza-mandolino-that’s amore-nerchia dura. Cose che mi fanno venir voglia di spalancare la finestra e urlare alla pioggia d’idrocarburi: “What I really want is a new order” come Billy Idol nei Generation X nel 1977. Diocristo se li amo, come tutte le band prodotte da quel genio di Martin Rushent del resto - che la Coscienza Cosmica l’abbia in gloria. The Stranglers, 999, T.Rex, Buzzcocks, Dr Feelgood, Human League. Gli arpeggi sfrangiati, i riverberi psicotici, le parti vocali vampiresche, é tutta farina del sacco di Martin e del suo Eventide Harmonizer, la magica scatola elettronica dei trucchi sonori. Eh sì, nonostante io mi avvii a compiere cinquant’anni mi sento ancora enragé come ai bei tempi andati del punk rock e delle tv davvero “libere”, ma perfino di più, non mi rassegnerò mai e poi mai al becerume. “Stateci voialtri alle regole, pezzi di imbecilli!” E questo é Joe Strummer, bimbominkia con la cresta alla Balotelli. (Un’altra cosa stratosfericamente penosa: provate a tradurre in italiano Runaway Bride col Google Translate. Vi esce Se scappi ti sposo. Questa é promozione sfacciatamente subdola per RAI, Mediaset e il languente mercato dei DVD! Robe neire, si dice in lingua piemontese; robe da mordersi il culo, avrebbe commentato la buonanima di mio padre.) La saga di Austin Powers mi fa scompisciare, specialmente il primo episodio. Ma anche il secondo é ganzo. Il suo titolo in inglese é Austin Powers: The Spy Who Shagged Me. To shag significa chiavare, scopare, trombare, ciulare, bagnare il biscotto, to fuck or bone or screw: non c’é scappatoia censoria che tenga, tutti i traduttori disponibili nella Rete ve lo traslano così. Quindi, La spia che mi scopava. Ma nell’ex Belpaese dell’IMU e del Vaticano il titolo originale é stato edulcorato in La spia che ci provava. Che non é poi così malvagio, ammettiamolo, però non é la stessa roba. Stando così le cose, se Deep Throat, “Gola profonda”, uscisse nel nostro tempo, lo distribuirebbero nelle sale come Sapori ammalianti, credo. O qualche puttanata del genere. Comunque sia, il personaggio che preferisco dell’intera serie é Robin Spitz Swallows. Swallows é un’affascinante assassina che lavora per il Dr Male; in un primo momento 3

SUCCHIA, BABY, SUCCHIA<br />

In genere i film anglosassoni sono distribuiti in Italia con titoli raccapriccianti. Cotanto<br />

crimine é perpetrato per meri motivi commerciali: “Ma chi mi va a vedere questo film<br />

poi, se lascio il titolo in lingua originale o lo faccio tradurre alla lettera? Gli spettatori non<br />

ne capirebbero il senso.”<br />

Ovvero: il volgo é troppo superficiale - eufemismo per ignorante - per lasciarsi allettare<br />

da titoli come Runaway Bride, la cui traduzione letterale é “La sposa fuggiasca”... suona<br />

bene, vero? Ma manco per la supercazzola prematurata con scappellamento destrogiro<br />

polarizzato. Molto più opportuno dal punto di vista crudelmente merceologico, piuttosto,<br />

é propinare agli spettatori ormai bovinamente assuefatti alla grossolanità un francamente<br />

ridicolo Se scappi... ti sposo (dando così inizio a un’inarrestabile sequela di titolacci che<br />

iniziano per “Se”: Se mi lasci ti cancello, Se ti prendo ti squarto, Se mi chiami ancora<br />

una volta faccio esplodere una bomba radiologica a.k.a. sporca nel cassonetto dei rifiuti<br />

organici da cucina sotto casa tua rendendo il tuo condominio infestato di famiglie napuli<br />

disfunzionali inabitabile per decenni.) A prescindere che quel film riesce nell’assai poco<br />

invidiabile intento di rendere detestabile al parossismo finanche quell’adorabile creatura<br />

che é Julia Roberts.<br />

Pure, sempre a proposito di Julia Roberts, la trasposizione cinematografica di Eat Love<br />

Pray é perfino peggio, con tutti quegli stomachevoli stereotipi sugli italiani, spaghettipizza-mandolino-that’s<br />

amore-nerchia dura. Cose che mi fanno venir voglia di spalancare<br />

la finestra e urlare alla pioggia d’idrocarburi: “What I really want is a new order” come<br />

Billy Idol nei Generation X nel 1977. Diocristo se li amo, come tutte le band prodotte da<br />

quel genio di Martin Rushent del resto - che la Coscienza Cosmica l’abbia in gloria. The<br />

Stranglers, 999, T.Rex, Buzzcocks, Dr Feelgood, Human League. Gli arpeggi sfrangiati, i<br />

riverberi psicotici, le parti vocali vampiresche, é tutta farina del sacco di Martin e del suo<br />

Eventide Harmonizer, la magica scatola elettronica dei trucchi sonori. Eh sì, nonostante<br />

io mi avvii a compiere cinquant’anni mi sento ancora enragé come ai bei tempi andati del<br />

punk rock e delle tv davvero “libere”, ma perfino di più, non mi rassegnerò mai e poi mai<br />

al becerume. “Stateci voialtri alle regole, pezzi di imbecilli!” E questo é Joe Strummer,<br />

bimbominkia con la cresta alla Balotelli.<br />

(Un’altra cosa stratosfericamente penosa: provate a tradurre in italiano Runaway Bride<br />

col Google Translate. Vi esce Se scappi ti sposo. Questa é promozione sfacciatamente<br />

subdola per RAI, Mediaset e il languente mercato dei DVD! Robe neire, si dice in lingua<br />

piemontese; robe da mordersi il culo, avrebbe commentato la buonanima di mio padre.)<br />

La saga di Austin Powers mi fa scompisciare, specialmente il primo episodio. Ma anche<br />

il secondo é ganzo. Il suo titolo in inglese é Austin Powers: The Spy Who Shagged Me.<br />

To shag significa chiavare, scopare, trombare, ciulare, bagnare il biscotto, to fuck or bone<br />

or screw: non c’é scappatoia censoria che tenga, tutti i traduttori disponibili nella Rete ve<br />

lo traslano così. Quindi, La spia che mi scopava. Ma nell’ex Belpaese dell’IMU e del<br />

Vaticano il titolo originale é stato edulcorato in La spia che ci provava. Che non é poi<br />

così malvagio, ammettiamolo, però non é la stessa roba. Stando così le cose, se Deep<br />

Throat, “Gola profonda”, uscisse nel nostro tempo, lo distribuirebbero nelle sale come<br />

Sapori ammalianti, credo. O qualche puttanata del genere.<br />

Comunque sia, il personaggio che preferisco dell’intera serie é Robin Spitz Swallows.<br />

Swallows é un’affascinante assassina che lavora per il Dr Male; in un primo momento<br />

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