Blog (pdf) - Maurizio Ferrarotti
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V.U.G. COSTUM<br />
Aeroporto JFK di New York City, 3 luglio 2012, h 3.30 p.m. della Costa Occidentale.<br />
Procediamo serpeggiando tutti in fila come penitenti verso l’assoluzione U.S. Costum. Il<br />
nostro peccato é non essere americani; di conseguenza un sacerdote in divisa blu scuro<br />
s’incaricherà di verificare i nostri passaporti elettronici e scansionare le nostre impronte<br />
digitali nello stesso tempo interrogandoci sul fine del nostro viaggio nella terra del latte e<br />
del miele transgenici. Porgimi la mano per la scansione che ti do l’assoluzione, ovvero<br />
l’autorizzazione a entrare negli Stati Uniti. Ego te absolvo, welcome to the U.S..<br />
Mi sento come respirare nella candeggina. Un misto di jet lag incipiente e sonnolenza da<br />
levataccia. Già, perché “Torino”, come recita un garrulo slogan il cui ideatore io spedirei<br />
volentieri a farsi dieci anni di gulag, “non sta mai ferma”, Giovanni Agnelli bighellonava<br />
con Henry Kissinger, nel 2006 abbiamo avuto le Olimpiadi Invernali dove Torino veniva<br />
paragonata ad Aspen, ma nonostante tutto questo non abbiamo un dannatissimo straccio<br />
di volo diretto da Caselle a New York. Pertanto Mr <strong>Maurizio</strong> <strong>Ferrarotti</strong> ogniqualvolta ha<br />
da andare in Ammeriga deve prendere un taxicab a notte fonda o all’alba, dipende, che lo<br />
porti alla stazione dei bus per l’aeroporto Malpensa, poi il bus medesimo.<br />
A Malpensa 1 in genere mi tocca ammazzare la noia per due, perfino tre ore - comunque<br />
sia, é meglio arrivarvi in anticipo che perdere il volo per qualche ragione, tipo incidenti<br />
stradali o lavori in corso, avarie al motore dei pullman (cosa non infrequente) macchie<br />
solari o piogge di rane e orbettini sulla TO-MI. Come diceva un altro slogan pubblicitario<br />
questa volta assai indovinato, prevenire é meglio che curare - e ritrovarsi a bestemmiare<br />
come un portuale di Baltimora. Stamattina, fuso orario di Augusta Taurinorum, mi sono<br />
svegliato alle 5.10. Sono dieci ore che sto sul pezzo, con ancora una trasvolata atlantica<br />
da metabolizzare e cinque ore, tre d’attesa e due di volo interno NYC-Tampa, tra me e la<br />
mia adorata QIJane. Vorrei tanto farmi una doccia. E un tè al limone. E scopare.<br />
Miele transgenico. Avete mai voltato un vasetto di miele Ambrosoli e letto l’etichetta sul<br />
retro? C’é scritto su: MISCELA DI MIELI ORIGINARI (ITALIA, UNGHERIA) E NON<br />
ORIGINARI (ARGENTINA) DELLA COMUNITÀ EUROPEA.<br />
La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha proibito nel settembre 2011 il commercio<br />
di miele contaminato da Ogm nell’UE. Si era scoperto che un apicoltore bavarese stava<br />
producendo miele contaminato da mais OGM MON810 della famigerata multinazionale<br />
Monsanto. I semi modificati avevano prodotto un campo impiegato per fini sperimentali;<br />
in particolare, renderlo inattaccabile dagli insetti parassiti. Nondimeno, you can’t stop the<br />
spring... cazzo adoro i Flaming Lips... non puoi fermare il polline, che diamine credi che<br />
trasportino le api, Carmelo! Il mais geneticamente modificato in questione è capace di<br />
produrre una tossina ottenuta da una sequenza di DNA batterico, trapiantato in quello del<br />
mais: la tossina distrugge l’intestino dei parassiti. Ma é finita nel miele.<br />
L’Argentina, ça va sans dire, è uno dei più grandi coltivatori di OGM al mondo. Con 23<br />
milioni di ettari, è terza in classifica solo dietro US e Brasile. E la Cina? Schiarita di gola.<br />
L’Onorevole Silvio Berlusconi commenterebbe che i cinesi concimano i campi di mais<br />
coi cadaveri di bambini mutanti. Bastardi comunisti!<br />
Miele é il colore dei capelli della ragazza che mi precede: piccola, tonda, non bella, occhi<br />
azzurri slavati che esprimono placida rassegnazione (o rassegnata placidità...), come “ok,<br />
qua é tutto come al solito, quindi mettiamoci l’animo in pace e aspettiamo.” Non resisto<br />
alla tentazione di attaccare bottone. Queste situazioni stimolano la mia loquacità. Non lo<br />
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