Di Stefano: Cavaliere o cementificatore? - I fatti della domenica
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SETTIMANALE<br />
DI POLITICA<br />
E COSTUME<br />
Autorizzazione del tribunale<br />
di Siracusa n.2/2003<br />
diretto da Salvo Benanti<br />
Telefono 0931412883. Email: i<strong>fatti</strong>sr@gmail.com - tipografia LegoPrint srl<br />
Anno 24<br />
Spedizione in<br />
abbonamento postale<br />
Pubblicità inferiore al 70 %<br />
€ 0,50<br />
FONDATO NEL 1988<br />
N° 24/2012<br />
Domenica 17 giugno 2012<br />
Prg: Nel 2004 I Fatti erano soli<br />
Questo giornale ha iniziato a lottare i palazzinari 8 anni addietro. Chi<br />
prima era alla corte del re oggi tenta di spacciarsi per ambientalista<br />
Non pubblico – per rispetto<br />
ai lettori - una noiosissima<br />
corrispondenza intercorsa<br />
tra interlocutori che si sono<br />
eletti da soli “ambientalisti”,<br />
assumono iniziative ed occupano<br />
sigle nazionali per apparire<br />
credibili. Salvo alcune<br />
eccezioni non sono niente di<br />
tutto questo: professionisti<br />
mezzi falliti alla ricerca disperata<br />
di lavoro, qualche<br />
complessato con evidenti e<br />
noti disturbi comportamentali,<br />
megalomani ansiosi di<br />
notorietà e di potere. La risposta<br />
più intelligente sarebbe<br />
quella di ignorarli completamente<br />
: non valgono<br />
una mazza elettoralmente e –<br />
di converso – portano con<br />
loro veleni, frustrazioni, invidie<br />
personali, ignoranza,<br />
incompetenza. Basti dire che<br />
questi sedicenti ambientalisti<br />
hanno “scoperto” la violenza<br />
del PRG nel territorio soltanto<br />
negli ultimi 3 anni : al<br />
momento dell’approvazione<br />
del PRG nel 2004,ed ancora<br />
prima del 2004, erano impegnati<br />
a leccare il culo a Bufardeci<br />
(il solo politico a<br />
sinistra vero “oppositore”<br />
era Ettore <strong>Di</strong> Giovanni oltre<br />
ovviamente a questo isolatissimo<br />
e criticatissimo settimanale<br />
“i Fatti” : di ambientalisti<br />
vecchi, nuovi o<br />
rinnovati neanche l’ombra!);<br />
hanno scoperto i progetti di<br />
interramento del Porto<br />
Grande previsti nei 2 Porti<br />
Turistici “soltanto quando”a<br />
denunziarne la mostruosità è<br />
stato sempre questo settimanale:<br />
prima non lo sapevano<br />
Aggiorniamo i probabili candidati alle<br />
prossime elezioni regionali:<br />
Pdl: Vinciullo – Prestigiacomo – Alicata<br />
Cantieri: Gianni – Confalone<br />
Grande sud: Bufardeci, Ranno<br />
<strong>Di</strong> <strong>Stefano</strong>: <strong>Cavaliere</strong> o <strong>cementificatore</strong>?<br />
A Siracusa ci dovremmo resettare – nel senso proprio di rizittari - un po’<br />
tutti: cittadini, politici ed elitè borghese. Perché tutti, ciascuno per un po’,<br />
abbiamo commesso nel passato e continuiamo a commettere,<br />
nel presente, errori nel valutare le situazioni sociale,<br />
economica, politica e civile <strong>della</strong> città e gli uomini che le<br />
rappresentano. E’ passata quasi in sordina la notizia <strong>della</strong><br />
nomina a <strong>Cavaliere</strong> <strong>della</strong> Repubblica al Merito del Lavoro<br />
dell’imprenditore Alvaro <strong>Di</strong> <strong>Stefano</strong>. L’alta onorificenza è<br />
stata attribuita con decreto del Presidente <strong>della</strong> Repubblica<br />
Giorgio Napolitano su proposta del Ministro dello Sviluppo<br />
Economico Corrado Passera in occasione <strong>della</strong> ricorrenza<br />
<strong>della</strong> Festa <strong>della</strong> Repubblica, per particolari titoli<br />
di benemerenza, a 25 operatori nei settori dell’Agricoltura,<br />
dell’Industria e del Commercio. L’onorificenza ha la sua<br />
origine nel 1898 nella decorrenza <strong>della</strong> Festa del 1° Maggio.<br />
L’Ordine Cavalleresco fu costituito da Vittorio Emanuele<br />
III,° su proposta del Primo Ministro Giuseppe Zanardelli,<br />
il 9 Maggio del 1901, mentre l’attuale denominazione<br />
“al Merito del Lavoro” fu introdotta nel 1921. Nel<br />
1986 la procedura per il conferimento di tale onorificenza<br />
fu resa più severa e fu messo al primo punto dei requisiti<br />
richiesti che i candidati avessero una specchiata condotta<br />
civile e sociale. Prima <strong>della</strong> proposta ministeriale il Consiglio<br />
dell’Ordine valuta l’idoneità del candidato che deve<br />
essersi segnalato per aver compiuto opere capaci di influenzare<br />
l’economia del Paese, per aver svolto opere intese alla elevazione economica<br />
e sociale dei lavoratori e per aver operato per lo sviluppo e la<br />
cooperazione in particolari aree e campi di attività economiche. Alvaro<br />
<strong>Di</strong> <strong>Stefano</strong>, che è nato a Melilli nel 1930, è Presidente di T.I.ME S.p.A ed<br />
è stato fino al 2010 componente del C.d.A. di Buzzi-UNICEM, sarà<br />
sebbene fossero inseriti nelle<br />
equipe di progettazione<br />
delle due ditte costruttrici<br />
(Caltagirone e <strong>Di</strong> <strong>Stefano</strong>).<br />
Povere anime candide:<br />
lo hanno saputo “dopo”.<br />
“Dopo” che la Muti silenziosamente,<br />
in conferenze<br />
di servizio, aveva rilasciati<br />
i relativi pareri favorevoli.<br />
Loro erano lì ma non ave-<br />
vano capito o avevano capito<br />
benissimo che era meglio<br />
stare zitti, portare a compimento<br />
il 1* Porto Turistico<br />
e fare avanzare il 2* Porto<br />
Turistico, quello di <strong>Di</strong> <strong>Stefano</strong>.<br />
Poi si sono svegliati,<br />
a fatica, hanno cercato di<br />
confondere e raccontare<br />
balle. Poi dopo l’intervento<br />
del dr. Campo..sono diven-<br />
tati tutti gladiatori, tutti<br />
ambientalisti senza macchia.Le<br />
vicende penosissime<br />
che hanno portato alla<br />
estromissione di Patti dalla<br />
presidenza del WWF - del<br />
resto -sono state velocemente<br />
archiviate come gli<br />
sputtanamenti reciprochi<br />
che sono – invece – una<br />
bella pagina di come certo<br />
Liste elezioni regionali<br />
Ecco gli aggiornamenti<br />
Fli: Rodante, Paolo Amenta, Raffaele <strong>Di</strong><br />
Grano, Costanza Messina, Corrado Loreto,<br />
Mps: Bonomo<br />
Mpa: Cappadona<br />
Lista Zamparini: Gennuso<br />
Udc: Bastante, Bandiera, Sorbello<br />
Pd: Marziano, Zappulla, Carrubba, Cafeo,<br />
<strong>Di</strong> Marco, (De Benedictis)<br />
Sel: Quadarella, Bosco<br />
Idv: Giansiracusa, Castania<br />
M5s: Reale, Silluzio<br />
Varianti:<br />
Fli - mps potrebbero andare insieme per<br />
raggiungere il 5% in sede regionale. Ipotesi<br />
difficile da realizzare perche’ fli do-<br />
l’unico siciliano a ricevere l’onorificenza al Quirinale, nel mese di Ottobre.<br />
Nello scorso secolo soltanto tre siracusani furono insigniti di tale onorificenza:<br />
Giuseppe Conigliaro per l’Edilizia nel 1913; Giuseppe<br />
Innorta per l’Agricoltura nel 1952 e Sebastiano Campisi,<br />
sempre per l’Agricoltura, nel 1973. Perché ci dobbiamo<br />
resettare ? Perché non è possibile che l’imprenditore Alvaro<br />
<strong>Di</strong> <strong>Stefano</strong> sia a Siracusa bersaglio degli ambientalisti e di<br />
quanti non vogliono l’iniziativa imprenditoriale che secondo<br />
loro cementificherà il Porto Grande mentre a Roma viene riconosciuto<br />
meritevole di essere insignito <strong>della</strong> massima onorificenza<br />
repubblicana al Merito del Lavoro. Speculatore o<br />
pioniere <strong>della</strong> democrazia nella costruzione civile ed economica<br />
<strong>della</strong> Repubblica ? Un dilemma che va risolto una volta<br />
per tutte, per <strong>Di</strong> <strong>Stefano</strong> come per altri personaggi <strong>della</strong> città<br />
che negli ultimi venti anni sono assurti a ruoli di evidenza<br />
pubblica. “La Storia va fatta non con gli spiccioli ma a soldoni,”<br />
non “sfruguliando “ la quotidianità dei protagonisti<br />
bensì guardando a ciò che di essi rimane in evidenza. Invidia<br />
e perfidia restino nello sfondo <strong>della</strong> cavea, alla fine <strong>della</strong> rappresentazione<br />
tragica di cui, noi siracusani, sappiamo essere<br />
ancora oggi grandi maestri. Siracusa non è solo teatro di tragedia,<br />
particolarmente Ortigia che da sempre è terra di amori<br />
duraturi ed edificanti. E quale meraviglia se anche il successo<br />
e l’affermazione professionale possano essere scaturiti dal<br />
fortunato incontro di un novello Alfeo illuminato dal rosso fuoco del sole,<br />
al tramonto sul Molo Zanagora, cui va incontro dalla Porta Marina una bellissima<br />
Aretusa appena scesa dal carro paterno che, sbuffando, verso Acre<br />
prima spinge e poi ritorna. Siracusani sono sempre i luoghi, divenuti oramai<br />
immortali, ma a calcare la scena, nel nostro caso, sono una giovane canicattinese<br />
e lui un melillese. Pepè Genovese<br />
vrebbe suicidarsi prima del tempo;<br />
Granata non si candidata alle regionali,<br />
manda allo sbaraglio i suoi amici e perde<br />
la preziosa occasione di verificare il<br />
livello del suo consenso personale in<br />
provincia di Siracusa (bassissimo);<br />
Se nella lista del Pdl c’e’ Prestigiacomo<br />
non puo’ esserci Assenza o viceversa<br />
Nel Pdl si discute di una possibile sindacatura<br />
di Vinciullo che non si candiderebbe<br />
alle regionali o si dimetterebbe<br />
se eletto (balla stratosferica);<br />
Abbiamo chiamato per comodo “lista<br />
zamparini” (il presidente veneto del<br />
Palermo calcio) una lista promossa anche<br />
dal sindaco di Ragusa <strong>Di</strong> Pasquale<br />
e dove potrebbero convergere fuoriu-<br />
ambientalismo fasullo cerchi<br />
di sfruttare la sua posizione.<br />
Ho stima in Enzo<br />
Maiorca ma – fossi in lui –<br />
starei molto attento a chi lo<br />
porta in giro per i suoi interessi<br />
economici personali e<br />
politici. Ed anche Stella sul<br />
Corriere <strong>della</strong> Sera in alcune<br />
battute mi è sembrato<br />
plagiato o male informato.<br />
Purtroppo devo convenire<br />
che a questo insignificante<br />
gruppuscolo il comportamento<br />
più appropriato lo<br />
riserva da sempre l’on. Nino<br />
Consiglio che non li ha<br />
mai degnati <strong>della</strong> benché<br />
minima attenzione conoscendone<br />
la malafede e la<br />
enorme spregiudicatezza. E<br />
questo è quello che intendo<br />
fare anche io.<br />
sciti dal Pdl (Leontini) ed mpa (Leanza)<br />
forse anche quel poco che ne e’ rimasto dei<br />
“forconi”: una miscela incredibile;<br />
Abbiamo messo Roberto De Benedictis tra<br />
parentesi perche’ si profilerebbe in sede<br />
provinciale la sua clamorosa esclusione per<br />
il limite di 3 mandati. La spiegazione ufficiale<br />
e’ che De Benedictis andrebbe alle<br />
nazionali, in realta’ farebbe spazio a Zappulla<br />
che spera in una staffetta Marziano-<br />
Zappulla se dovesse essere il primo dei non<br />
eletti. Accettera’ De Benedictis una vera e<br />
propria esclusione camuffata? Il limite delle<br />
tre legislature vale per De Benedictis o<br />
anche per gli altri (tipo Cracolici ed altri<br />
11 nelle stesse condizioni)?. aria di tempesta<br />
nel Pd. Se rientra De Benedictis in lista<br />
salta Carrubba (difficilmente Zappulla con<br />
la forza <strong>della</strong> Cgil) ;<br />
Idv e Sel non vanno con la stessa lista alle<br />
regionali ma con liste separate: cosi’ e’ stato<br />
deciso;<br />
I probabili nomi di candidati del m5s<br />
(Grillo) nascono da indiscrezioni. A quelle<br />
<strong>della</strong> scorsa settimana abbiamo apportato<br />
una semplice variazione: Reale puo’ essere<br />
la figlia di Enzo Reale di Lentini.<br />
Comunale a +2539 TeatroVerga +2647 Via Crispi +2104<br />
Due posti auto davanti all’ingresso sono fissi. E’ qualcosa Dopo Cavallaro e Marziano, ora i lavori dell’era Bono Confermiamo che lasciare così la strada è un crimine
Grandi mistificatori<br />
L’articolo suggerito del Corriere mistifica la<br />
realtà <strong>della</strong> battaglia ambientale a Siracusa<br />
L'articolo suggerito a Stella<br />
dai soliti noti, articolo che,<br />
non per colpa ma certamente<br />
per leggerezza dell'autore, è<br />
una completa mistificazione<br />
<strong>della</strong> realtà <strong>della</strong> battaglia<br />
ambientalista a Siracusa. La<br />
b a t t a g l i a c o n t r o<br />
la cementificazione è in<strong>fatti</strong><br />
iniziata otto anni addietro e<br />
l’ha portata avanti in desolante<br />
solitudine il settimanale<br />
I Fatti che nella ricostruzione<br />
suggerita del Corriere<br />
non viene nemmeno citato.<br />
Tutto sembra invece nascere<br />
da Sos che ha un anno o poco<br />
più di vita e addirittura<br />
da energie nuove costituita<br />
da pochi mesi. E profeta<br />
giornalistico sarebbe nientepocodimenoche<br />
La Civetta.<br />
Bene che posso dire? Restino<br />
insieme quelli <strong>della</strong> piccola<br />
setta mistificatrice con la<br />
loro comunicazione faziosa,<br />
bastano questi incipit per<br />
farmi capire di avere avuto<br />
ragione a prendere le distanze<br />
da quella che per un certo<br />
periodo è stata una battaglia<br />
comune. La verità sarà<br />
ancora più chiara fra qualche<br />
mese, quando io resterò<br />
a fare sempre e solo il giornalista<br />
ed altri, sedicenti ambientalisti<br />
ma di fatto arrivisti<br />
spregiudicati, verranno<br />
fuori nella loro vera natura<br />
di arrampicatori, affamati di<br />
politica e di potere.<br />
Nel merito non penso affatto<br />
che questi 15 mascalzoncelli<br />
abbiano i poteri di guida e di<br />
veto sulle scelte urbanistiche<br />
di Siracusa che loro stessi<br />
con spocchia si attribuiscono.<br />
Penso alle grandi responsabilità<br />
<strong>della</strong> politica,<br />
ma penso anche che molti<br />
pseudo ambientalisti abbiano<br />
giocato e continuino a<br />
giocare sporco. Anche il giochetto,<br />
"io faccio il movimento<br />
e mi faccio tutelare<br />
dal notabile siciliano più notabile,<br />
organizzo riunioni in<br />
posti di prestigio, mai fino a<br />
La ricostruzione di Stella<br />
Ecco uno stralcio dell’articolo di Stella sul Corriere <strong>della</strong> Sera:<br />
Tutte le zone nevralgiche di quella che è stata probabilmente la più importante città <strong>della</strong><br />
Magna Grecia dovrebbero stare a cuore agli amministratori. Basti ricordare che già nel<br />
1947 il soprintendente alle antichità Bernabò Brea ammoniva che il turismo dovrebbe essere<br />
«la maggiore risorsa economica di Siracusa. La cura <strong>della</strong> propria bellezza, il rispetto<br />
e la valorizzazione dei propri monumenti non sono quindi per Siracusa solo un lusso o<br />
l’adempimento di un dovere verso la cultura, ma un’intima ragione di vita e di benessere,<br />
anche dal punto di vista economico».Parole al vento. Per decenni il territorio è stato preso<br />
d’assalto dalla speculazione più insensata. Non solo nella parte nord dell’Ortigia, dove è<br />
tutto un ammasso di capannoni e ipermercati. Ma fin dentro la grandiosa cinta muraria di<br />
21 chilometri fatta costruire dal tiranno <strong>Di</strong>oniso I, che secondo <strong>Di</strong>odoro impiegò sessantamila<br />
contadini e si spinse ad affiancarli nei lavori più pesanti così che «il muro fu terminato,<br />
al di là di ogni speranza, in 20 giorni». In un paese serio, in una città seria, quelle mura<br />
sarebbero sacre e intoccabili. Tanto più che il Castello Eurialo che domina Siracusa è<br />
l’unica fortezza di quel periodo esistente al mondo. E invece? Invece, come denunciano<br />
Italia Nostra, Wwf, Legambiente, «Energie nuove» e mille altre associazioni che si riconoscono<br />
in «SoS Siracusa» guidata da Enzo Maiorca, hanno costruito dappertutto minando<br />
seriamente il Parco delle Mura <strong>Di</strong>onigiane. Villette a schiera sulla balza <strong>della</strong> Neapolis.<br />
Un centro commerciale ai piedi del castello. Un progetto per 840 alloggi di edilizia popolare<br />
in contrada Tremilia…Tutti edifici tirati su in aree, sulla carta, di rispetto. Sul giornale<br />
«La Civetta» Marina De Michele ha denunciato la costruzione di una villetta<br />
(autorizzata, pare!) perfino dentro una «latomia», cioè un’antica cava teoricamente protetta.<br />
Per non dire di un progetto di lottizzazione alla Pirillina, un magnifico tratto di costa a<br />
sud, dove gli ambientalisti tra i quali c’è don Rosario Lo Bello, un prete cugino di Ivanhoe,<br />
il leader degli industriali protagonista <strong>della</strong> svolta nella guerra alla mafia, lottano contro<br />
la costruzione di un mega villaggio turistico di 80 mila metri cubi di cemento. Bloccato<br />
(per ora) dal vincolo provvisorio che riconosce la necessità di una riserva naturale.<br />
Ma torniamo al Porto Grande. I porti turistici previsti sono in realtà due. Il primo, in fase<br />
di realizzazione, si sviluppa a partire dal già esistente Molo sant’Antonio, si chiama<br />
«Marina di Archimede» (ogni speculazione è meno vistosa con un nome poetico: c’est<br />
plus facile), ha dietro Francesco Caltagirone Bellavista, già finito in manette per il porto a<br />
Imperia e, dice il sito web, «prevede opere a terra per 49.467 mq e opere a mare su una<br />
superficie di oltre 97.000 mq» per 500 posti barca. Il secondo si chiama «Marina di Siracusa»,<br />
ha dietro il gruppo <strong>Di</strong> <strong>Stefano</strong>, e allargandosi in mare perfino con un’isola artificiale<br />
di 40 mila metri quadri a partire dai ruderi di una fabbrica per la spremitura di olio, la<br />
«Spero», vorrebbe offrire ai suoi clienti anche 54 appartamenti”.<br />
ieri inquinati dalla politica,<br />
faccio scrivere articoli pilotati<br />
qui e la, e poi conquisto<br />
il potere", è un giochetto<br />
sporco. Una disonestà da<br />
vecchia politica. E poi<br />
l’accusa di affari e di palazzinari<br />
fatta alla rinfusa.<br />
E’ vero che ci sono speculatori<br />
e palazzinari e noi lo<br />
scriviamo da anni, da quando<br />
molti di quelli che parlano<br />
oggi erano “amici degli<br />
amici” e facevano le loro<br />
villette abusive qui e la, ma<br />
guardiamo oggi in faccia la<br />
realtà. Uno dei problemi<br />
2<br />
Domenica 17 giugno 2012<br />
Asp sul mercurio<br />
L’Assessorato Regionale alla Salute ha promosso uno studio<br />
che verrà effettuato in collaborazione tra il CNR e l’Asp di<br />
Siracusa finalizzato a valutare l’impatto del mercurio sulle<br />
popolazioni residenti nell’area di Augusta-Priolo- Melilli. Lo<br />
studio parte dalla verifica del livello di contaminazione da<br />
mercurio attraverso rilevamenti su matrici ambientali, come<br />
aria, acqua e suolo, oltre che sulla filiera ittica locale. Una<br />
fase importante dello studio, affidata all’Azienda sanitaria<br />
aretusea, è rappresentata dal biomonitoraggio che verrà effettuato<br />
sulla popolazione. In pratica il protocollo stabilito prevede<br />
una serie di adempimenti a partire da una intervista tramite<br />
questionario, <strong>della</strong> durata massima di 30 minuti, su un<br />
campione di popolazione selezionato, di età compresa tra 20-<br />
44 anni, estratto in maniera casuale tra i residenti. Al soggetto<br />
campionato verranno rivolte domande che riguardano la storia<br />
medica individuale, alcune informazioni sull’ambiente in<br />
cui vivono, sulle abitudini di vita, inclusa la dieta alimentare,<br />
sulla sua storia lavorativa e su eventuali gravidanze per i soggetti<br />
di genere femminile. Ad alcuni soggetti, dalla cui intervista<br />
emergeranno determinati requisiti e che avranno dato il<br />
loro consenso a sottoporsi al biomonitoraggio, verrà effettuato<br />
in un secondo momento, previo contatto epistolare, il prelievo<br />
di campioni di sangue, urine e capelli sui quali verrà<br />
effettuata la determinazione del mercurio. La fase preliminare<br />
dello studio è stata curata dal personale del Registro Territoriale<br />
di Patologia dell’Asp. La somministrazione dei questionari<br />
verrà svolta in collaborazione con il <strong>Di</strong>partimento di<br />
Igiene dell’Università degli Studi di Catania. I prelievi saranno<br />
effettuati da personale qualificato del <strong>Di</strong>stretto sanitario di<br />
Augusta, mentre le determinazioni analitiche verranno eseguite<br />
presso il Laboratorio di Sanità Pubblica..I dati saranno<br />
impiegati per la ricerca scientifica e per fini statistici ed epidemiologici.<br />
Le informazioni personali saranno utilizzate solo<br />
nell’ambito dello studio e saranno trattate con le opportune<br />
garanzie di riservatezza, in ottemperanza alla normativa vigente.<br />
In caso di prelievo, gli esami verranno eseguiti a titolo<br />
gratuito e non occorre la richiesta del medico di famiglia. Lo<br />
studio partirà dai cittadini residenti ad Augusta, dove è già<br />
stato effettuato un incontro informativo con i medici di medicina<br />
generale. “Invitiamo i cittadini che verranno contattati –<br />
sottolinea il direttore generale Franco Maniscalco – a dare<br />
la propria disponibilità e collaborazione al personale addetto<br />
allo studio per garantire il buon esito dell’indagine. I dati che<br />
scaturiranno da tale studio saranno di fondamentale importanza<br />
per poter meglio conoscere e proteggere lo stato di salute<br />
<strong>della</strong> popolazione in generale ed in particolare di quella<br />
residente nell’area di Augusta, Priolo e Melilli”.<br />
Servetti di Lombardo Penalizzati solo gli investitori<br />
Nel merito politico le cose sono chiare.<br />
E parlo di "furbetti in carriera quanto<br />
servi sciocchi di Lombardo" da molto<br />
tempo e a prescindere dalle prese di posizione<br />
del Tuo Giornale. Da molto tempo<br />
chiedo formalmente alla Soprintendenza<br />
- e ho reso pubblica questa proposta<br />
sui mezzi di comunicazione - di aprire<br />
l'INCHIESTA PUBBLICA con l'art.<br />
139 del Codice Urbani, affinchè la discussione<br />
sulle Osservazioni al P.P. sia<br />
contestuale e incrociata tra le varie parti<br />
e sopratutto in contraddittorio alla luce<br />
del sole. Ma parlo al vento. Le sette la<br />
fanno da padrona, ma pure i Giornali,<br />
compreso il Tuo, mi hanno ignorato. Si<br />
dà spazio alle esternazioni banalissime<br />
dell'ultimo parvenu arrivato, si illumina<br />
la scena a vari movimenti che nascono<br />
come funghi, guarda un pò, a ridosso<br />
delle elezioni, mentre si perde (si vuol<br />
perdere) la memoria degli impegni associativi<br />
di più lunga datazione, militanza e disinteresse. Tutto secondo copione.<br />
Infine è' perfettamente vero quanto dici di me, la mia storia è fatta di volontariato<br />
non interessato alle poltrone, ma ciò non significa che "la poltrona"<br />
sia illecita e sporca, anzi la poltrona sarebbe legittima e meritata. Piuttosto il<br />
"volontariato non interessato alle poltrone" significa solo che un impegno<br />
non è stato svolto per 25 anni in nome di un incarico.<br />
Ma poi l'incarico chi lo conferisce...? In questo scenario politico-culturale<br />
inselvaggito contano più i "Lombardo", le sette e i gruppi di interesse che i<br />
partiti come costituzionalmente li abbiamo sempre intesi e rispettati. E dunque,<br />
non volendo far parte nè delle sette, nè dei partiti-persona, non ci resta, a<br />
quelli come me, che fare testimonianza con le incursioni civili e tecniche che<br />
hanno sempre contraddistinto il mio modo di fare politica. Ed aggiungo, a<br />
questo punto, che non escludo neppure iniziative elettorali.<br />
Salvo Salerno<br />
maggiori di Siracusa è che<br />
qui non fa affari nessuno,<br />
e da un bel pezzo, è tutto<br />
bloccato, non gira un euro.<br />
Il che non va bene, come<br />
è sotto gli occhi di tutti.<br />
I latini dicevano che in<br />
tutte le cose e in particolare<br />
nelle scelte più delicate<br />
si doveva agire "cum grano<br />
salis". Qui da noi invece<br />
tutti contro tutto, spesso<br />
per <strong>fatti</strong> personali, per faide<br />
familiari: non si fa e<br />
non si deve fare un cazzo e<br />
basta. Mi sono davvero<br />
arrabbiato ed è male visto<br />
che oggi è una giornataccia.<br />
Mi sono proprio rotto le<br />
scatole di komeinisti, fanculisti<br />
e pensiero unico. Da<br />
oggi apriamo un nuovo<br />
fronte di pubblica denuncia:<br />
basta con gli impostori.<br />
Molti i nostri lettori già li<br />
conoscono visto che siamo<br />
abituati a chiamare le cose<br />
col loro nome, ma ci sono<br />
delle sorprese e dei tristi<br />
camaleonti che è bene siano<br />
conosciuti. Non si possono<br />
fare i bei discorsi solo in<br />
privato. Verità!<br />
Come sappiamo la Spero s.r.l. ha sottoposto il progetto<br />
preliminare del porto turistico alla conferenza<br />
dei servizi costituita confidando che l' iter amministrativo<br />
avrebbe permesso di approntare un progetto<br />
pienamente a norma di legge, anche a garanzia <strong>della</strong><br />
stessa società. All'interno <strong>della</strong> CDS incominciarono<br />
ad emergere le prime perplessità<br />
sul progetto. Nel dettaglio la<br />
SSBBCC esprimeva la necessità di<br />
ridimensionare l'opera con una<br />
previsione dell'aumento dello specchio<br />
di acqua interno e di una riduzione<br />
delle volumetrie degli edifici,<br />
nelle successive convocazioni<br />
l'ente conferiva un parere favorevole<br />
alle condizioni che venissero<br />
diversamente disposte le vie di collegamento<br />
con i cantieri, risistemate<br />
le aree antistanti lo specchio acqueo,<br />
ridefiniti i disegni degli edifici,<br />
eliminato l'edificio torre-faro,<br />
nonché avanzava la richiesta che<br />
venissero effettuati saggi di scavo<br />
archeologici in presenza e con la<br />
sorveglianza del personale <strong>della</strong><br />
Soprintendenza di Siracusa. Dopo<br />
un lungo e laborioso lavoro con la<br />
partecipazione di circa 20 organismi<br />
differenti (assessorati vari, soprintendenza,capitaneria<br />
di porto...)<br />
la conferenza dei servizi ammetteva<br />
il progetto <strong>della</strong> Società al<br />
passaggio successivo (conferenza dei servizi decisoria).Nell'Aprile<br />
2011 la ditta presentava il progetto<br />
definitivo.<br />
Ma cosa succede pochi mesi dopo?<br />
La Soprintendenza di Siracusa, disattendendo ogni<br />
precedente valutazione, ribalta i pareri già espressi,<br />
fa marcia indietro sui pareri già forniti precedentemente<br />
(su cui si sono persi anni!),ma non è tutto.<br />
Nelle successive sedute <strong>della</strong> conferenza “decisoria”<br />
l'ente esterna, nei <strong>fatti</strong>, una evidente contrarietà e<br />
ostilità alla realizzazione dell'opera, malgrado la<br />
stessa avesse assunto un ruolo decisivo per la approvazione<br />
e la stesura del conclusivo progetto preliminare<br />
elencando un enorme numero di nuove<br />
prescrizioni (molto discutibili) mai precedentemente<br />
avanzate.<br />
Ho omesso tanti dettagli. Per adesso mi fermo<br />
qui.Ci sarebbero tanti altri aspetti<br />
da sviscerare anche tenendo<br />
conto di cosa sia una conferenza<br />
dei servizi (strumento di<br />
semplificazione e snellimento<br />
dell'azione amministrativa) ma<br />
voglio subito porvi degli interrogativi<br />
che dovrebbero farci<br />
meditare.<br />
Provate a pensare se la società<br />
costruttrice fosse stata giapponese,<br />
tedesca, americana, comunque<br />
straniera. Immaginate<br />
di essere voi l'amministratore<br />
delegato di questa società. Per<br />
realizzare l'opera vi sedete in un<br />
"tavolo" (la conferenza dei servizi)<br />
con 20 enti pubblici per<br />
essere autorizzati alla realizzazione<br />
di un vostro progetto imprenditoriale<br />
per Siracusa.Dopo<br />
una lunghissima gestazione i 20<br />
enti vi indicano come deve essere<br />
modificato il vostro progetto<br />
e lo ammettono alla fase decisoria.In<br />
questa fase, dopo che<br />
avete investito milioni di euro seguendo le prescrizioni<br />
fornite, un rappresentante di uno dei venti organismi<br />
vi manda una missiva dicendovi che ha<br />
cambiato idea, che ritira i pareri espressi e che, anzi,<br />
dovrete attenervi ad altre 40-50 prescrizioni che,<br />
praticamente, rendono impossibile il progetto.<br />
Voi, da imprenditori, dopo anni di aspettative, lavori<br />
ed investimenti, cosa pensereste dell'Italia? verreste<br />
nuovamente ad investire su Siracusa portando i<br />
vostri soldi e nuovi posti di lavoro?<br />
Francesco Fiducia
L’Inda attacca “I Fatti”<br />
Niente pubblicità, niente comunicati, esclusione dalla<br />
rassegna stampa. Il ruolo di Visentin, quello di Balestra<br />
In altre sedi la Fondazione<br />
Inda continua la sua incredibile<br />
autoreferenzialità: aumentano<br />
gli spettatori, aumentano<br />
gli incassi, siamo<br />
una gestione virtuosa e così<br />
via. Non si dice mai da nessuna<br />
parte che questi dati sono<br />
senza nessun controllo, che<br />
non c’è nessuna certificazione<br />
ufficiale degli stessi per il<br />
semplice motivo che in questa<br />
Fondazione, purtroppo presieduta<br />
dal sindaco pro tempore<br />
<strong>della</strong> città, nulla è trasparente.<br />
Né gli appalti, né i<br />
costi, insomma “le carte”,<br />
richieste più volte anche per<br />
lettera, non sono mai state<br />
rese pubbliche.<br />
I Fatti hanno sempre denunciato<br />
queste cose e per tutta<br />
risposta sono stati esclusi dalla<br />
pubblicità (che invece viene<br />
data agli amici). Sono stati<br />
esclusi dagli inviti, dalle stesse<br />
comunicazioni di un ufficio<br />
stampa che pure si avvale di<br />
ben due colleghi. Sono stati<br />
esclusi dalla rassegna stampa<br />
pur essendo il periodico “più<br />
vecchio” sulla piazza “perché<br />
non scriviamo cose gradite”.<br />
Come libera comunicazione<br />
una gestione terzomondista.<br />
E’ appena il caso di aggiungere<br />
che <strong>della</strong> Fondazione<br />
Inda su queste colonne hanno<br />
scritto fior di professionisti,<br />
esperti <strong>della</strong> materia, in ogni<br />
caso intellettuali di sicuro<br />
prestigio.<br />
Il presidente Visentin, infine,<br />
non ha risposto alla domanda<br />
sui criteri per distribuire la<br />
pubblicità. Il soprintendente<br />
Balestra usa termini offensivi<br />
nei nostri confronti e si nasconde<br />
dietro i numeri che<br />
nessuno controlla. Per noi è<br />
uno scandalo. (sb)<br />
3<br />
Domenica 17 giugno 2012<br />
7 deputati<br />
inutili<br />
Il primo pensiero<br />
del nuovo Assessore<br />
al territorio è<br />
stato per la riserva<br />
delle zone umide<br />
di Pachino: si farà<br />
a fine mese. Ultimo<br />
regalo di questo<br />
infelice governo<br />
regionale, ed ennesima<br />
amnesia di<br />
questo manipolo<br />
(sette) di deputati<br />
inutili. Questo problema<br />
lo affrontai<br />
nel 2006 con<br />
un’interrogazione<br />
per rivisitare il<br />
progetto con cartografie<br />
aggiornate e<br />
non le mappe antecedenti agli anni sessanta,<br />
da cui non si evidenziano neanche le<br />
opere di bonifica eseguite nelle zone acquitrinose,<br />
seguirono degli incontri con il<br />
direttore generale Lo Bue e il funzionario<br />
di riferimento <strong>Di</strong> Martino; incontro con<br />
l’Ass. Interlandi e l’Ass. La Via per sospendere<br />
il decreto di istituzione <strong>della</strong> Riserva.<br />
Altra interrogazione “interventi volti a garantire<br />
le attività antropiche nelle aree di<br />
pertinenza e di confine delle riserve naturali<br />
siciliane”; e quindi il decreto<br />
dell’Interlandi per bloccare la relativa istituzione.<br />
Nel 2008 lo stesso Assessore dava mandato<br />
all’Università di Catania di predisporre<br />
un nuovo piano di delimitazione dalle zone<br />
SIC e 2Ps in difformità con quando determinato<br />
dell’Europa.<br />
Nel 2011 si risveglia il problema, facciamo<br />
diversi interventi per mantenere le attività<br />
produttive, per organizzare la tutela<br />
dell’ambiente con le esigenze produttive,<br />
arrivando al ricorso al TAR.<br />
Ed ora siamo di nuovo pronti a far battaglia<br />
contro questa vera calamità per la nostra<br />
agricoltura di qualità; deputati se ci<br />
siete battete un colpo, il servilismo a Lombardo<br />
non vi giova più.<br />
on. Giancarlo Confalone<br />
Cantiere Popolare<br />
Visentin deludente, Bono va bene<br />
Parla Sandro Romano, capo <strong>della</strong> Confcommercio. Licenze bloccate?<br />
Tutta colpa <strong>della</strong> politica, le proteste ambientaliste non c’entrano nulla<br />
Sandro Romano, sei a capo di una grossa<br />
associazione di commercianti, e quindi<br />
godi di un osservatorio privilegiato. A<br />
Siracusa va proprio male, dicci due numeri?<br />
I numeri sono tutti negativi abbiamo l'imbarazzo<br />
<strong>della</strong> scelta, l'unico numero in costante<br />
aumento lo possiamo riscontrare nella<br />
disoccupazione che lievita in tutti i settori<br />
compreso quello del terziario.<br />
Alcuni professionisti siracusani, travestiti<br />
da ambientalisti, pretendono di bloccare<br />
qualsiasi intrapresa dando del <strong>cementificatore</strong><br />
anche a chi non lo è affatto…<br />
A mio avviso il problema è da analizzare<br />
nelle sue sfaccettature in quanto alcune<br />
delle battaglie portate avanti dai professionisti<br />
dell'ambiente possono essere anche<br />
condivisibili, altre invece, sono del tutto<br />
gratuite oltre che estremizzate, il vero problema<br />
è di natura politica in quanto chi politicamente<br />
ha la responsabilità di dover<br />
emanare un autorizzazione o un diniego,<br />
non lo fa non perchè un numero minimo di<br />
ambientalisti protesta, ma sospende il tutto<br />
avvalendosi di una giungla burocratica<br />
data da pareri e interpretazioni, al fine di<br />
piegare a certe richieste le società richiedente<br />
per poi poter attuare tutte le<br />
"ingerenze e condizionamenti" che hanno<br />
sempre portato gli imprenditori fuori dal<br />
nostro territorio. Non esistono politici cementificatori<br />
o ambientalisti, ma interessati<br />
o contrari.<br />
L'attacco generalizzato alla politica e ai<br />
Soldi pubblici, non faccende private<br />
In parecchi ci chiedono il perché<br />
di tanta attenzione per l’INDA.<br />
Ci occupiamo di cultura per mestiere<br />
scrivendone bene o male:<br />
le incompiute del teatro Comunale<br />
(dopo 58 anni, con lavori<br />
finiti al 70%, non mancavano<br />
solo arredi e le opere di dettaglio<br />
strutturale?) e del Verga<br />
(dopo la provocazione artistica<br />
di Matteo Bavera lo scorso anno,<br />
a 15 anni dalla chiusura apprendiamo<br />
del quarto impegno<br />
consecutivo del Presidente Bono<br />
ad aprirlo entro l’anno).<br />
Quindi è perfino ovvio occuparsi di INDA, soprattutto<br />
in questo periodo di reale produttività<br />
dell’Istituto. Nessun pregiudizio sulle persone, né<br />
voglia di delegittimazione (non è questo il ruolo di<br />
un giornale), solo dovere d’informazione e richiesta<br />
di trasparenza sul più importante patrimonio culturale<br />
<strong>della</strong> città, finanziato con soldi pubblici, nascosto<br />
però dietro a una legge che calpesta la costituzione e<br />
per questo fonte d’infiniti dubbi e un desiderio di<br />
chiarezza semplicissimo da soddisfare. Tutto è perfetto?<br />
I successi sono straordinari? I conti a posto?<br />
L’osservanza delle regole mai venuta meno? Allora<br />
che bisogno c’è di secretare gli atti? In fondo parliamo<br />
di soldi pubblici non di faccende private. La gestione<br />
dei teatri italiani in mano alla politica è un<br />
nervo scoperto da decenni; ha distrutto la cultura<br />
italiana, generando la chiusura, il fallimento,<br />
l’abbandono e l’occupazione d’innumerevoli, magnifiche<br />
realtà artistiche e monumentali italiane, dotate<br />
del maggior potenziale economico <strong>della</strong> nazione,<br />
invece ridotte dalla politica a un cumulo di macerie.<br />
Per questa ragione facciamo domande, pretendiamo<br />
risposte (è questo che fa un giornale, tende a<br />
informare). Questi o altri amministratori sarebbe lo<br />
stesso, l’imperativo non cambia: è efficace ed efficiente<br />
la gestione dell’azienda INDA e, fattore fondamentale,<br />
è più vicina alle capacità di gestione di<br />
altre aziende similari? Non ci sono attacchi alle persone,<br />
ci mancherebbe altro, ognuno di loro aspira<br />
legittimamente a migliorare la propria condizione. Il<br />
problema è di sistema, di una legge grottesca che,<br />
partiti ha delle ricadute per Siracusa?<br />
Quali?<br />
Non mi risulta un attacco generalizzato alla<br />
politica o forse sarebbe meglio dire al signori<br />
e signorine <strong>della</strong> politica, bensì circolano in<br />
attraverso le fondazioni, consente di non dar conto<br />
dell’utilizzo di denaro pubblico lasciando di fatto<br />
mano libera a chiunque di farlo, purché sotto il controllo<br />
<strong>della</strong> classe politica dominante che decide<br />
l’assegnazione di ogni singola carica. Per questo<br />
parliamo di merito. Non giudichiamo il Sovrintendente<br />
Balestra o il Consigliere delegato Signorelli<br />
la responsabile dell’organizzazione generale Mascitelli,<br />
o i membri del Consiglio<br />
d’Amministrazione, chiediamo però lumi sul loro<br />
curriculum, a ben leggere, forse al di sotto delle<br />
necessità e prerogative <strong>della</strong> Fondazione, come abbiamo<br />
ampiamente descritto in questi anni senza<br />
uno straccio di cambiamento. Sbagliamo? Niente di<br />
meglio che dimostrare il nostro errore, cancellare<br />
illazioni, mostrando gli atti di gestione: se sono a<br />
posto che problema c’è? Ribadiamo: non vogliamo<br />
immischiarci nella vita privata di nessuno. Un punto<br />
è chiaro però, indiscutibile, vale per il passato, è<br />
tremendamente attuale per il presente: nessuno può<br />
permettersi oltre lo spreco di denaro pubblico (se lo<br />
fa un’impresa privata muore subito). Per esempio.<br />
Oltre alla missione, la strategia dell’INDA è pianificata<br />
da un anno all’altro come appare o segue una<br />
programmazione almeno di medio periodo (tre anni).<br />
La scelta d’eccellenza del Marta Graham<br />
Dance Company quest’anno, è frutto di precedenti<br />
valutazioni, opzioni, comparazioni con altre compagnie,<br />
posto che nell’ineludibile contenimento dei<br />
costi di oggi, di sicuro in Europa o in Italia si potevano<br />
considerare balletti di pari livello? Penso alla<br />
Scala di Milano, all’Opera di Parigi o Roma, al San<br />
Carlo di Napoli, al Dance Thèatre di Reggio Emilia.<br />
Dal che nasce il quesito generico: esiste<br />
un’azienda che fabbrica il suo prodotto per tre mesi<br />
e lo vende tutto l’anno? Nel merito: è sostenibile<br />
una Fondazione come l’INDA, produttiva per tre<br />
mesi all’anno, praticamente ferma gli altri nove, a<br />
fronte di costi fissi di gestione enormi? Quanti sono<br />
i suoi dipendenti a tempo determinato e indeterminato,<br />
come sono assunti, su quale base? C’è un criterio<br />
di merito o i laureati sottostanno ai diplomati,<br />
le maestranze a cosa sono adibite? <strong>Di</strong> attività stagionali<br />
è pieno il mondo, ma costi e ruolo sono<br />
comparati e flessibili. All’INDA no.<br />
Nuccio Gemma<br />
maniera responsabile delle opinioni espresse,<br />
da più parti, nei confronti di chi<br />
anzichè andare a Palermo o Roma per<br />
portare avanti le istanze e/o rappresentare<br />
bene le esigenze del territorio ha fatto altro,<br />
tradendo di fatto il mandato che gli<br />
elettori gli avevano affidato, pertanto l'opinione<br />
generale <strong>della</strong> società civile è oltre<br />
ad essere un atto dovuto anche l'anticamera<br />
dell'auspicabile cambiamento.<br />
Secondo te quella delle liste civiche è la<br />
risposta giusta?<br />
Non ci sono liste civiche giuste o sbagliate,<br />
esistono persone giuste o sbagliate, che<br />
potremmo trovare anche nelle liste civiche.<br />
Ben vengano le liste civiche, ma attenti<br />
e non demonizzare i partiti, semmai<br />
aiutiamoli al rinnovamento bocciando tutte<br />
quelle persone che hanno rivestito incarichi<br />
a livello locale, regionale o nazionale<br />
e che non hanno tutelato il territorio e<br />
che non hanno prodotto nulla per la comunità<br />
se non il saccheggio.<br />
Grande distribuzione in tilt? Eppure da<br />
qui a qualche mese si ipotizza un nuovo<br />
grande centro commerciale<br />
La grande distribuzione è un fenomeno<br />
già scaduto, i risultati fallimentare sono<br />
visibili, sia nella mancanza di occupazione<br />
nelle decine di attività che hanno chiuso<br />
i battenti al loro interno. Il fatto che a<br />
breve ci sarà un altro nuovo insediamento<br />
anche questo a mio avviso è una responsabilità<br />
da ascrivere alla deputazione Regionale<br />
che non ha prodotto un quadro<br />
normativo che limitasse tali situazioni. In<br />
uno con la responsabilità di alcuni Sindaci<br />
che anzi l'hanno agevolato con l'assenso anche<br />
di alcuni signori ambientalisti che hanno<br />
permesso che un centro commerciale di tipo<br />
sovrastruttura sorgesse a ridosso <strong>della</strong> zona<br />
industriale il tutto in contrasto con la legge<br />
Seveso.<br />
Visentin e Bono sono deludenti, sufficienti,<br />
mediocri?<br />
Non ho alcuna difficoltà di esprimere un<br />
giudizio su Visentin che unitamente alla sua<br />
maggioranza è più che deludente al contrario<br />
di Bono che è positivo anche per il fatto<br />
che ha dimostrato di non essere un ostaggio<br />
politico. Per quanto riguarda questi giudizi<br />
e/o opinioni Confcommercio utilizzerà tutti i<br />
mezzi che uno stato di diritto consente.<br />
Sandro Romano, sicuramente sei stato<br />
contattato per fare politica attiva<br />
Sono stato contattato per far attività politica<br />
attiva già prima di assumere la presidenza di<br />
Confcommercio. Da gennaio dello scorso<br />
anno le richieste sono state reiterate.<br />
Nell'ambito delle tue molteplici conoscenze<br />
non incontri quotidianamente alcune<br />
persone e pensi di loro: "questi sì che sarebbero<br />
buoni amministratori".<br />
Certo, nell'ambito delle mie conoscenze vi<br />
sono tantissimi uomini e donne, professionisti,<br />
funzionari dirigenti ecc. ecc. che hanno<br />
le competenze per amministrare unendo<br />
al requisito necessario dell'onestà intellettuale<br />
anche la diligenza del buon padre di famiglia,<br />
requisiti che consentirebbero di amministrare<br />
la cosa pubblica nell'interesse dei<br />
cittadini.
Opinioni<br />
e repliche<br />
<strong>Di</strong>venta una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci<br />
legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su<br />
quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente<br />
chiediamo che le repliche siano stringate, o comunque<br />
compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti.<br />
4<br />
Domenica 17 giugno 2012<br />
cittadinisulwebcittadinisulwebcit<br />
Tota:<br />
Faccio<br />
come<br />
L’ambientalismo è una cosa seria<br />
Proteggere l'ambiente non vuol dire però, non costruire.<br />
L'ambiente è un unicum fra l'esistente e ciò che l'uomo ci<br />
costruisce sopra. Il tempio di Segesta, oggi, nessuna Soprintendenza<br />
e nessun ambientalista lo farebbero realizzare.<br />
Troppo impattante! Troppo brutto, coi suoi colori sgar-<br />
Fatuzzo? un popolo di modaioli. Oggi va di moda l'ambiente. Prefegianti<br />
sopra la collina, sul punto più visibile <strong>della</strong> collina rirei litigare ogni giorno per far conoscere il mio pensiero<br />
La commissione cultura<br />
Io sto seriamente valutando<br />
di smettere di fare politica,<br />
è una mia grande passione<br />
però che senso ha essere<br />
eletti e fare politica in un<br />
consiglio comunale con elementi<br />
che campano solo di<br />
politica e pertanto operano<br />
solo per portare avanti i<br />
propri interessi. Ad oggi<br />
l'unica alternativa sana che<br />
c'è è rappresentata dal Movimento<br />
a 5 stelle, altrove<br />
non vedo voglia di cambiamento.<br />
Chapeau a Marco<br />
Fatuzzo che ha preferito<br />
defilarsi dalla politica locale<br />
piuttosto che farla insieme<br />
agli elementi attuali. Ci<br />
vogliono elementi di rottura<br />
come Marco Ortisi .<br />
Dario Tota<br />
stessa. Sarebbe stato un peccato se ci fosse stata la Soprintendenza!<br />
Non avremmo il piacere di fare, a piedi, quel<br />
percorso prima di arrivare al tempio.<br />
Ovviamente c'è chi costruisce bene e<br />
chi lo fa male. Ma questo, con l'ambiente,<br />
poco ha a che vedere. Proteggere<br />
l'ambiente significa pure proteggere<br />
il costruito, se è fatto bene. Leggo<br />
che si asfalterà nuovamente Corso<br />
Umberto. Allucinante. Dopo i soldi<br />
spesi per pavimentarlo, cosa giustissima,<br />
si torna all'asfalto? Qui, gli<br />
"ambientalisti", dovremmo muoverci.<br />
Vero, si vola basso? Ma l'ambiente è<br />
soprattutto questo. Non è che mi interessi<br />
tanto sponsorizzare lo specchio<br />
acqueo del Porto grande con la solita<br />
storia <strong>della</strong> "grande battaglia" fra le<br />
navi ateniesi e quelle siracusane.<br />
Vorrei, anzichè l'abbandono squallido<br />
del nostro porto, abbandono che<br />
inizia dall'aereonautica e finisce alla<br />
punta del Pero, che si potesse<br />
"progettare" un water front, o, come<br />
preferisco, un bellissimo lungomare,<br />
luogo di cui tutti i cittadini potremmo<br />
godere. E badate bene, "progettare" è<br />
parola nobile, <strong>della</strong> quale negli ultimi anni ci hanno fatto<br />
vergognare. Progettare è la cosa più grande che l'uomo<br />
possa fare, in tutti i campi, dall'architettura all'economia,<br />
al futuro <strong>della</strong> terra, a tutto ciò che l'uomo pensa per il suo<br />
futuro. Il problema è come progettare. Questo è ambientalismo.<br />
Comincerò a credere a un ambientalismo colto e<br />
sano, in Sicilia, quando sentirò parlare di "progettare il<br />
futuro", come fanno gli ambientalisti tedeschi, e non di<br />
"conservare il presente", spesso abbandonato e squallido,<br />
come spesso fa l'ambientalismo italico. Conservare cosa, i<br />
capannoni <strong>della</strong> Spero? I capannoni <strong>della</strong> via Elorina? L'aereonautica?<br />
Conservare cosa? E dov'è la facoltà di archi-<br />
Vitadacani Prevenzione per il randagismo<br />
Ma che succede nella nostra città? Da alcune " stagionate<br />
determine " del settore Ambiente che risalgono al mese di<br />
dicembre 2011 (relative ai pagamenti di settembre, ottobre<br />
e novembre dello stesso anno), pubblicate in questi giorni<br />
nell'albo Pretorio on line del Comune di Siracusa, da articoli<br />
di giornale ed altre informazioni, apprendiamo che lo<br />
scorso anno c'è stato un incremento dei cani ergastolani nei<br />
canili, di quelli ricoverati nel canile sanitario regolarmente<br />
pagato ma non autorizzato, del numero dei cani adottati,<br />
del numero dei "cani di quartiere", del numero dei branchi<br />
di randagi "figli di nessuno" e vi è stato persino un incremento<br />
del numero delle carcasse di cani e gatti consegnate<br />
per l'incenerimento alla ditta Scaffidi. Abbiamo quindi un<br />
incremento del numero dei randagi in vita e, nel contempo,<br />
un incremento di quelli morti. Possiamo affermare che vi è<br />
un "ricambio" il cosidetto " turn over", quello che manca<br />
nei Partiti Politici ed in certi Uffici Comunali! Un ricambio<br />
che ha costretto i responsabili comunali del settore Ambiente<br />
a fare "rimpinguare" ancora di € 100.000 il capitolo<br />
16960 del Bilancio 2011, per pagare i gestori dei canili<br />
ed a proporre che € 3.000 delle "spese di gestione sanitarie<br />
di competenza del Sindaco" (che sono in totale di €<br />
tettura di Siracusa? Che posizioni prende su una moderna<br />
cultura del progetto? La città è il nostro luogo del vivere, e<br />
la città si progetta. Poi, sulla qualità dei progetti, si apra la<br />
discussione. Ma noi seguiamo le mode, le tendenze, siamo<br />
e confrontarmi con chi non la pensa come me. Magari riuscissi<br />
a convincermi delle ragioni altrui. Ma voglio pensiero,<br />
proposte, non stucchevole conservazione<br />
di uno status che è solo abbandono<br />
e sconfitta. Culturale, prima ancora che<br />
architettonico. Amo così tanto la mia città<br />
che la darei in mano a qualunque straniero<br />
che la ama per scelta, non perchè c'è<br />
nato. E odio i palazzinari ignoranti tanto<br />
quanto chi conserverebbe il muro dei<br />
Cappuccini per la incapacità di riprogettare<br />
quello spazio. Ma noi, in<strong>fatti</strong> e purtroppo,<br />
non siamo nè Parigi, nè Londra, Nè<br />
Berlino, siamo Siracusa. E questo ci meritiamo.<br />
Il sito <strong>della</strong> Spero come uno dei pochi<br />
esempi di archeologia industriale? Purtroppo<br />
non ha la stessa valenza architettonica<br />
delle Ciminiere di Catania, con tecniche<br />
costruttive storicizzate da secoli di<br />
architettura muraria, ma tutto può essere<br />
stimolante per esempi di recupero. Del<br />
resto sono decenni che allarghiamo le nostre<br />
città quando avremmo dovuto recuperare,<br />
anche strutturalmente i nostri centri<br />
antichi. Invece no, ne consentiamo il crollo<br />
ad ogni leggero sisma e costruiamo la<br />
Mazzarrona e la Pizzuta, finti baluardi <strong>della</strong> palazzina borghese<br />
(cancello elettronico e pseudo verde per i bimbi).<br />
Ecco dove le Soprintendenze e gli ambientalisti dovevano<br />
o dovevamo lottare. Però alla Pizzuta va a vivere la piccola<br />
borghesia oggi quasi proletariato, per la quale non è importante<br />
lottare e spendere energie e paroloni altisonanti.<br />
Altra cosa è lottare per la Plaja o la Pillirina. Lì, luoghi<br />
sacri dell'intellighenzia siracusana, ci spendiamo. Ecco,<br />
vorrei che queste prese di posizione manichee finissero,<br />
così, solo per dare nuovamente spazio alle discussioni, ai<br />
confronti, come ogni città matura dovrebbe fare.<br />
Pino Rosano<br />
Marziano<br />
fondi<br />
all’Inda<br />
dell’Ars ha approvato un mio<br />
emendamento che prevede<br />
l’assegnazione di un contributo<br />
di 350 mila euro alla fondazione<br />
INDA di Siracusa.<br />
L’emendamento è stato inserito<br />
nella legge, presentata da<br />
Giovanni Barbagallo, sul recupero<br />
di 18 milioni di euro da<br />
assegnare alle principali istituzioniculturali<br />
<strong>della</strong><br />
S i c i l i a .<br />
Oltre che<br />
per quelle<br />
già inserite<br />
nella legge<br />
a firma<br />
d e l l ’ o n .<br />
Barbagallo,<br />
i teatri<br />
Massimo e<br />
Biondo di<br />
Palermo, Bellini e Stabile di<br />
Catania, Regionale di Messina,<br />
alla Fondazione orchestra sinfonica<br />
Siciliana e all’orchestra<br />
Vittorio Emanuele di Messina,<br />
ho chiesto ed ottenuto la previsione<br />
di un finanziamento anche<br />
per la principale istituzione<br />
culturale <strong>della</strong> Provincia di<br />
Siracusa che rappresenta un<br />
valore aggiunto non solo per la<br />
Sicilia ma per tutto il Paese: la<br />
fondazione INDA”. Adesso la<br />
legge passerà alla commissione<br />
bilancio. Se arriverà<br />
l’approvazione lo stanziamento<br />
di fondi sarà previsto anche<br />
per l’INDA di Siracusa.<br />
Bruno Marziano<br />
Deputato Pd'<br />
5.000) venissero utilizzate per le maggiori spese del servizio<br />
di incenerimento. Un servizio il cui costo, il 1^ Ottobre<br />
2011, era già schizzato ad "€ 7.623,00 per la rimozione degli<br />
animali deceduti nei Rifugi nonché di quelli di piccola e<br />
media taglia abbandonati sulle pubbliche vie". Una maggiore<br />
mortalità di cani e gatti che, a tre mesi dalla fine dell'anno,<br />
ha comportato una spesa pubblica superiore a quella<br />
media annua calcolata in € 6.500. Un servizio necessario<br />
perchè " giomalmente si registrano all'interno dei Rifugi Privati<br />
"Piccolo Panda" sito in C.da Dammusi e "Snoopy" sito<br />
in C.da Carancino decessi di cani e gatti, le cui carcasse,<br />
conservate in appositi congelatori, necessitano di essere periodicamente<br />
rimosse ed avviate allo smaltimento". A queste<br />
carcasse si aggiungono quelle trovate nelle pubbliche vie.<br />
Una spesa per un servizio "la cui esecuzione ha caratteristiche<br />
di urgenza e indifferibilità, onde prevenire pericoli certi<br />
per l'igiene e la salute umana, per cui occorre reperire risorse<br />
a copertura degli stessi". A quando una seria prevenzione<br />
del randagismo, meno mortalita' e meno sperpero di denaro<br />
pubblico?<br />
Elena Caligiore
5<br />
Domenica 17 giugno 2012<br />
Lavoro: La cantonata di Granata<br />
Proposta moratoria di 2 anni per nuove licenze e scoppia un putiferio. Solo<br />
parole, come quelle del Tavolo di Lo Bello che non ha concretizzato nulla<br />
A Siracusa dobbiamo creare lavoro, possibilità<br />
concrete di lavoro, smuovere dalla palude<br />
la nostra economia, sbloccare appalti che<br />
hanno da tempo la copertura finanziaria.<br />
Che ti pensa invece Fabio Granata? Pensa<br />
di bloccare per due anni nuove costruzioni<br />
tentando di mettersi a capo <strong>della</strong> ventata<br />
ambientalista degli ultimi giorni. Puniamo<br />
tutti buoni e cattivi, insomma buttiamo via il<br />
bambino insieme all’acqua sporca. Noi che<br />
lo conosciamo intuiamo bene che è<br />
una di quelle dichiarazioni-annuncio<br />
che hanno anche come obiettivo qualche<br />
titolo sui giornali. Ma di questi<br />
tempi si può “fare politica” con la<br />
mancanza di lavoro? Non si può proprio,<br />
e lo dicono qui a lato anche il<br />
presidente del Consiglio comunale e il<br />
presidente di Assoimprese.<br />
Che città la nostra. Un tavolo per<br />
l’occupazione lo fece la Provincia su<br />
iniziativa di Nicola Bono e quando i<br />
discorsi cominciavano a diventare<br />
concreti a qualcuno venne in mente di<br />
farne un altro di tavolo per il lavoro.<br />
Per togliere la primogenitura “a quel<br />
fascistone di Bono”.<br />
Ed è così scattata quella che abbiamo<br />
definito una mega presa per il culo<br />
per la provincia di Siracusa. Dopo<br />
mesi e mesi di passerella mediatica,<br />
incontri di tutti i tipi, conferenze stampa,<br />
marce, manifestazioni, grandi articoli<br />
sulla stampa lautamente pagata, il Tavolo<br />
del Lavoro (Ivan Lo Bello che guarda<br />
caso ha condiviso tante iniziative andate alla<br />
malora con Granata, per tutte il dispendioso<br />
e abortito Festival di Ortigia) ha ottenuto –<br />
evviva evviva! – di incontrarsi niente meno<br />
che con il Presidente <strong>della</strong> Regione, Raffaele<br />
Lombardo, che, prontamente, da grande<br />
maestro delle prese per il culo, ha aderito<br />
all’invito, si è incontrato e non ha preso nessun<br />
impegno. Prendete per il culo voi emeriti<br />
furboni, avrà pensato, prenderò per il culo<br />
anche io. Siamo in campagna elettorale. Nei<br />
<strong>fatti</strong> questo Tavolo è una gran cazzata che<br />
perde tempo e non decide nulla: Si dovevano<br />
soltanto indicare gli appalti, i tempi di espletamento<br />
delle relative gare e la data di consegna<br />
dei lavori. Bastava un comunicato<br />
stringato di cifre e di date non – per<br />
l’ennesima volta – parole, discorsi, passerella,<br />
mentre la gente muore di fame e Ivan Lo<br />
Bello incassa diverse indennità. L’incontro<br />
con Raffaele Lombardo è una volgare pantomima:<br />
l’Assemblea Regionale non avrà più<br />
modo di riunirsi, non ci sono leggi, finanziarie<br />
da approvare, non c’è una maggioranza<br />
politica in Aula. In sostanza le cose che si<br />
sono dette – Lombardo ed il Tavolo – scivoleranno<br />
come l’acqua fresca ben sapendo sia<br />
l’uno che gli altri che si tratti di parole, obbiettivi,<br />
irrealizzabili, ammesso – ma non è<br />
ammesso con Lombardo ! – che ci sia buona<br />
Il tribuno<br />
<strong>della</strong> plebe Già, 5mila sesterzi al mese..<br />
Il bello dei vostri tempi è quello di poter<br />
conservare in una piccola stalla 10 mila<br />
cavalli e altrettante bighe. Tutto dentro<br />
una stalla che voi chiamate garage. Quelle<br />
mandrie di cavalli vengono stipate,<br />
come solo voi moderni sapete fare, dentro<br />
grandi carri di latta coperti, che chiamate<br />
pulmini.o autobus. Mi hanno detto<br />
che di questi carri-pulmini ne avete un<br />
certo numero che vi ostinate a non utilizzare<br />
per qualche segreto motivo bellico.<br />
Questa mercanzia con i cavalli dentro, un<br />
apparato chiamato motore, è stata, in<strong>fatti</strong>,<br />
usata poche volte, quindi, riportata dentro<br />
la stalla o garage come voi lo chiamate e<br />
i cavalli messi a dormire per lunghi anni.<br />
Pare che per fortuna i vostri cavalli, anche<br />
se non vengono nutriti, continuano a<br />
vivere senza lamentarsi restando in silenzio.<br />
Almeno questo mi fate sapere e io ci<br />
credo. Però mi chiedo, e domando a voi,<br />
se esiste un motivo serio per tenere in<br />
sonno i cavalli e inutilizzati le carrozze<br />
che dovrebbero trainare. Ho appreso che<br />
i pulmini non vengono mossi dai cavalli<br />
che hanno dentro, perchè hanno le batterie<br />
scariche. Non so praticamente cosa<br />
vuol dire. Non riesco a capire, perchè<br />
nella mia vecchia Roma di queste diavolerie non approvate<br />
da Mercurio non esistevano. Altro che batterie, ai cavalli<br />
noi davamo forza con biada e fieno. Ma se queste cose accadono<br />
da voi pare non importi proprio a nessuno. L’intera<br />
città di Siracusa, anzi anche le autorità che ci dormono, conoscono<br />
la storia dei carri, chiamiamoli pure pulmini, e non<br />
Non basta riqualificare, più equilibrio<br />
E' inopportuno passare ancora una volta da un estremo<br />
all'altro. I tempi ci impongono responsabilità e giusto equilibrio.<br />
Da questo punto di vista,<br />
la politica deve fungere da camera<br />
di compensazione delle aspettative<br />
legittime del territorio, di ogni sua<br />
componente, con al centro l'interesse<br />
<strong>della</strong> collettività. Ora, la società<br />
è variegata: ci sono gli ambientalisti,<br />
gli edili, i lavoratori, i commercianti,<br />
i giovani, i cittadini. Se finisce<br />
per prevalere solo l'interesse di<br />
una parte non si va avanti e si fa un<br />
torto a tutti gli altri. Serve equilibrio,<br />
in primis nelle scelte <strong>della</strong> politica.<br />
Nel caso in questione, l'edilizia<br />
deve andare avanti, non si può<br />
pensare a due anni di moratoria,<br />
come propone Granata, finendo<br />
per creare ancora più disoccupazione. Questo non vuol<br />
Ci resta la preghiera del Papa all’Angelus<br />
Appena c'è il sentore di un'imminente campagna elettorale,<br />
tutti sono disposti a dire tutto cercando di guadagnare<br />
preferenze, anche dicendo assurdità come quella di bloccare<br />
per due anni le concessioni edilizie quando il comparto<br />
è morente, annaspa e perde posti di lavoro ogni giorno e<br />
mi riferisco alle affermazioni del deputato nazionale di<br />
Futuro e Libertà, Fabio Granata che ha avanzato la proposta<br />
di sospendere per 24 mesi le nuove concessioni edilizie<br />
ipotizzando una moratoria per tutelare il territorio.<br />
Invece di pensare alle alternative, a sbloccare le concessioni<br />
nel settore commerciale aiutando quindi lo sviluppo sul-<br />
volontà.<br />
Come abbiamo già sottolineato altre volte è<br />
l’ ennesima vergogna di questo tavolo fasullo<br />
che persegue l’obbiettivo di fare scena<br />
sul tema delicatissimo del lavoro pro Lo<br />
Bello e sindaci in scadenza. Povera Siracu-<br />
fanno niente per chiarire quel che si dovrebbe. E anche<br />
questo è un mistero dentro il mistero. Nessuno carica le<br />
batterie che nel tempo pare hanno smesso di vivere. Come<br />
dire che la biada è andata a male. Queste mandrie selvagge<br />
che si sono sistemate dentro i pulmini vivono ancora, è<br />
vero, ma potrebbero col tempo non svegliarsi più. Le cronache<br />
e le casse pubbliche rivelano che sono stati pagati<br />
oltre un milione e duecento mila euro. Soldi prelevati dalle<br />
tasche dei cittadini di Siracusa attraverso tasse e, diciamolo,<br />
con il tacito consenso dei consiglieri comunali che non<br />
hanno avuto ancora il coraggio di cercare di scoprire cosa<br />
ci sia dietro questa strana situazione. Nel 2008 Anno Domini,<br />
il Comune del sindaco Visentinus si è fatto prestare<br />
da qualche banca il milione e due centomila, per comprare<br />
questi carri che non hanno mai funzionato se non per pochissimi<br />
giorni. Sarebbero stati comprati, si racconta, giusto<br />
per compiacere alla principessa Stefiana Prestigiacomus<br />
da Syracusae, così affermano i soli informati. Ma lei<br />
poveretta non poteva certo sapere che sarebbe stato uno<br />
sciupio di eurosesterzi prelevati di nascosto dalle tasche di<br />
fiduciosi ingenui concittadini di Archimede. La Prestigiacomus,<br />
donna molto vicina all’imperatore Silvius Primus,<br />
però avrebbe fatto la sua parte, ricambiando la gentilezza<br />
ricevuta con un regalo bellissimo pagato questa volta con<br />
gli eurosesterzi dell’imperum. Il dono è stato di centinaia<br />
di cavallini a due ruote, che voi chiamate biciclette. Anche<br />
quelle sono durate pochissimo e pare che addirittura molte<br />
siano sparire e distrutte. Ma nobilis Visentinus, avete proprio<br />
la mania di distruggere tutto dalle vostre parti? Da<br />
cittadino <strong>della</strong> Roma caput mundi mi vedo costretto a rilevare,<br />
ancora una volta, che nella vostra città i soldi dei<br />
contribuenti vengono spesi proprio malissimo e senza pensiero<br />
per nessuno che li spende. Neanche ai moderni Tribuni<br />
Patrizi, molto indaffarati, che siedono in bianchi pa-<br />
dire che, di converso, si debba<br />
cementificare il mondo, ma<br />
mediare le giuste esigenze.<br />
Ricordiamoci che oltre a grossi<br />
speculatori ci sono nostri<br />
concittadini, proprietari di piccoli<br />
fazzoletti di terra, che nei<br />
decenni scorsi hanno rigettato<br />
la strada dell'abusivismo attendendo<br />
la possibilità di costruire<br />
nel rispetto delle regole.<br />
Granata propone la riqualificazione,<br />
su questo tema non si può non concordare. E io rilancio: troviamo<br />
l'equilibrio tra riqualificazione e nuove costruzioni. Perchè è chiaro che non<br />
possiamo andare a tentoni, travestendoci una volta da ambientalisti e la volta<br />
dopo da cementificatori. Abbiamo la responsabilità di aiutare la collettività<br />
siracusana a ritrovare la via del benessere. Continuando a seguire solo<br />
dove soffia il vento non andremo lontano".<br />
Edy Bandiera<br />
Presidente del Consiglio Comunale<br />
la manutenzione o all'accelerazione dei progetti, invece di pensare a tutto<br />
questo, lasciandoci almeno nella fase d'agonia per non farci morire, si pensa<br />
a un totale blocco delle concessioni edilizie decretando la distruzione<br />
totale del settore. Si tratta forse di pietà, di un modo per non farci soffrire?<br />
Se questo è il progetto politico del prossimo candidato alla presidenza <strong>della</strong><br />
Regione, ci affidiamo alla sorte e alla benevolenza del Papa per una preghiera<br />
<strong>domenica</strong>le all'Angelus. Sicuramente farà di più e meglio dei nostri<br />
potenziali futuri amministratori.<br />
Aldo Signorelli<br />
presidente provinciale di Assoimprese<br />
sa in che mani si trova!!!. Ovviamente il furbissimo<br />
Lo Bello ha previsto l’obiezione<br />
dell’inutilità dell’incontro con Lombardo<br />
(dimissionario) ed ha annunciato<br />
l’incontro.. successivo con il Ministro Passera.<br />
Altra presa per i fondelli ammesso che<br />
l’incontro dovesse avvenire.<br />
E con questi cazzi amari dobbiamo anche<br />
sentire Fabio Granata che parla di moratoria<br />
di due anni per l’edilizia.<br />
L’ambientalismo è una cosa seria, questo è<br />
solo ambientalismo del piffero!<br />
lazzi importa sapere, e quando chiedono subito accettano<br />
per buoni i motivi, raccontano gli interessati. Ai miei tempi<br />
se qualcuno spendeva male i soldi <strong>della</strong> res pubblica, e se i<br />
cittadini dell’urbe se ne accorgevano, cominciavano a parlarne<br />
in pubblici comizi che si tenevano nelle tante piazze<br />
de Roma. E quando le cose gridate rimbalzavano nel palazzo<br />
imperiale erano guai per tutti. Anche quello era un palazzo<br />
bianco, però chi ci abitava vestiva di rosso e bianco e<br />
mai di nero, in quell’ambiente il solo udire la parola<br />
“scandalo” scatenava un terremoto, perchè si pensava che<br />
potesse coinvolgere il sistema di governo instaurato. Pensare<br />
ad una figuraccia dell’imperatore era già un reato da condannare<br />
con la morte. Non a caso il nostro Giulio Cesare<br />
imponeva anche alla moglie di mostrarsi retta, corretta e<br />
morigerata, al punto che se non riusciva a chiarire fino in<br />
fondo le cose, lo stesso nobile marito la ripudiava. Giusto<br />
per non far pensare che la moglie non potesse essere al di<br />
sopra d’ogni possibile sospetto. La vostra è una strana società<br />
si può sospettare <strong>della</strong> moglie e anche di Cesare, si<br />
può anche avere la certezza di qualunque infedeltà, però,<br />
ciò non interessa a nessuno. Il popolo finge di indignarsi e<br />
non grida per timore di qualche legnata o <strong>della</strong> soppressione<br />
di qualche ingiusto privilegio ricevuto. Voi non avete nessun<br />
Tribuno <strong>della</strong> plebe, il massimo che viene consentito al<br />
popolo di Syracusae è di avere un difensore civico che il<br />
popolo paga, anche se appartiene ai patrizi. Che città è la<br />
vostra dove tutti vogliono essere pagati per far niente? E<br />
non stiamo parlando di quei servitori del popolo tanto furbi<br />
che da disoccupati passano a stipendi di quasi 5.000 eurosesterzi<br />
al mese. C’è qualcuno che si fa pagare poco, forse il<br />
giusto per quel che fa, ma per la gente è come se anche lui<br />
rubasse al popolo. Non è giusto, è vero, ma perchè gli onesti<br />
non difendono la propria reputazione buttando dalle balconate<br />
i furbi poco onesti?
La denunzia di Maiorca<br />
Il grande Enzo racconta le devastazioni subite dalle<br />
perle di Siracusa e l’assalto di politici e palazzinari<br />
“Siamo alla vigilia di una immensa cementificazione<br />
che stravolgerà l’identità di<br />
una città unica al mondo, di una città defin<br />
i t a d a l l ’ U n e s c o ‘ P a t r i m o n i o<br />
dell’umanità’. Il nuovo Pia-no regolatore<br />
prevede la costruzione di due porti turistici,<br />
di otto villaggi turistici e di decine di condomini<br />
a schiera che prenderanno il posto<br />
dei resti archeologici e <strong>della</strong> natura incontaminata”.<br />
Enzo Maiorca<br />
non ha dubbi. Il nuovo strumento<br />
urbanistico di Siracusa<br />
– approvato nel 2007 –<br />
devasterà un territorio pieno<br />
di testimonianze storiche e<br />
naturalistiche tra le più importanti<br />
del pia-neta”.<br />
L’ex primatista del mondo di<br />
immersioni in apnea – un<br />
mito per gli italiani degli anni<br />
Settanta, oggi impegnato<br />
in questa battaglia con il<br />
Wwf, con Italia nostra e con<br />
decine di associazioni siracusane<br />
– denuncia i politici invischiati<br />
in un “affaire” che<br />
frutterà ai cementificatori<br />
(solo a loro?) decine di milioni<br />
di euro.<br />
Chi sono? L’ex sindaco di centrodestra Gio<br />
-vanbattista “Titti” Bufardeci, primo degli<br />
eletti in provincia alle ultime regionali<br />
con oltre 17mila voti, fino a due anni fa<br />
vice presidente <strong>della</strong> Giunta regionale presieduta<br />
da Raffaele Lombardo, e l’attuale<br />
sindaco Roberto Visentin (Pdl), spalleggiati,<br />
secondo Maiorca, dall’ex ministro<br />
Stefania Prestigiacomo che “quando c’è<br />
da spezzare una lancia, la spezza sempre a<br />
favore dei cementificatori”.<br />
L’ex sub punta il dito contro i Grandi signori<br />
del cemento, che stanno mettendo le<br />
mani sulla città, in primis i fratelli Caltagirone.<br />
Ma non solo.<br />
Certe imprese locali pretendono la loro fetta<br />
di torta – con appalti, subappalti, scavi,<br />
movimento terra – acquistando immense<br />
porzioni di territorio per scaricare il loro<br />
cemento. Se hanno miseri capitali sociali di<br />
appena 10mila Euro non ha importanza.<br />
L’importante è che i denari si moltiplichino.<br />
<strong>Di</strong>etro al nuovo “sacco” di Siracusa<br />
– dopo quello perpetrato negli anni Settanta<br />
– si scorge l’ombra di Cosa nostra.<br />
Le minacce ad un cronista di settantatré<br />
anni, Salvatore Maiorca, sembrano dimostrarlo.<br />
Da quando Salvatore Maiorca (quasi omonimo<br />
del sub siracusano) ha cominciato ad<br />
occuparsi del Piano regolatore, sono arrivate<br />
le lettere di minaccia: “Chi ti paga? Anche<br />
altri pagano. La devi smettere di occu-<br />
Si scopre anche a Siracusa<br />
il malaffare dei<br />
falsi invalidi civili. Una<br />
falsità evidente: ciechi<br />
vedenti. Alcuni sorpresi,<br />
dalla Guardia di finanza<br />
che indaga, a fare canestro<br />
con il sacchetto <strong>della</strong><br />
spazzatura nel cassonetto<br />
dell’immondizia o a parcheggiare<br />
con maestria la<br />
macchina nello stallo riservato,<br />
validamente assegnato<br />
dal Consiglio di Quartiere<br />
al cieco titolare. E la patente<br />
è stata verificata ? C’è<br />
altresì il paradosso che la<br />
stessa Azienda Sanitaria nelle sue diverse sfaccettature<br />
abbia potuto certificare l’invalidità per cecità e allo stesso<br />
tempo l’idoneità alla guida ? “La Magistratura dovrebbe<br />
metterli tutti dentro e buttare via la chiave.” Commenta un<br />
tale in un bar alla moda di Corso Gelone. “Ne conosco uno<br />
anche io, ma che fai ? Se lo denunci, rischi di prenderti una<br />
bella querela e poi sei tu a doverti difendere. E’ uno schifo<br />
e, purtroppo, anche la politica ha la sua parte. Due anni fa<br />
di questi tempi ci fu un’antifona ma poi tutto si addormentò.<br />
Anni fa alcuni soggetti arrivarono a far fatturare<br />
all’Azienda di via Brenta più bombole di ossigeno di quante<br />
ne produceva la ditta fornitrice. Ci fu l’inchiesta ma poi<br />
tutto s’insabbio. Si era arrivati un po’ in alto nella ricerca<br />
dei colpevoli”. Ma lei ha lavorato all’ASL ? “Non lo scriva,<br />
non servirebbe a niente”. “C’è u cu mancia mancia e poi u<br />
pisci feti sempri ra testa !” Aggiunge fuggendo un anziano<br />
che conosce l’Asp da quando si chiamava Inam. Ma 16<br />
falsi invalidi ciechi su 120 mila abitanti non sono mica<br />
parti <strong>della</strong> Pillirina (una località di mare<br />
presa di mira dagli speculatori, n.d.r.), dei<br />
porti e dei villaggi turistici, sono opere che<br />
si devono fare”.<br />
E siccome “si devono fare”, il consiglio è<br />
di non ficcare il naso in cose più grandi di<br />
lui. “Questo è il risultato di una politica<br />
miope e affaristica, che da decenni, con<br />
l’alibi del lavoro, vuole giustificare certe<br />
nefandezze”, dice il<br />
sub siracusano.<br />
L’ex primatista del<br />
mondo, a ottantun<br />
anni suonati, conduce<br />
questa battaglia<br />
con lucidità, con<br />
grinta ma anche con<br />
un velo di malinconia.<br />
“E’ terribile assistere<br />
alla distruzione <strong>della</strong><br />
tua città. È come se<br />
uccidessero una parte<br />
<strong>della</strong> tua anima”.<br />
“Questo Piano regolatore<br />
– spiega – è<br />
stato redatto su delle<br />
stime di crescita<br />
completamente errate: un sovradimensionamento<br />
di popolazione che a Siracusa<br />
non esiste. Siccome devono giustificare<br />
una dissennata colata di cemento, succede<br />
anche questo. Questa città non può diventare<br />
un immenso villaggio turistico”.<br />
Enzo ci conduce in questi luoghi bellissimi,<br />
passeggia e ogni tanto ricorda un<br />
brano di Tucidide, la storia del tiranno<br />
<strong>Di</strong>onisio, le leggende dei vecchi pescatori<br />
che gli hanno instillato l’amore per il mare<br />
e per il paesaggio.<br />
Passeggia e guarda il mitologico fiume<br />
Ciane (dove nell’antichità si coltiva-va il<br />
papiro) e le saline dismesse, la riserva naturale<br />
piena di canne e le svariate specie di<br />
uccelli che stagionalmente migrano da queste<br />
parti.<br />
Poi volge lo sguardo su quel lembo di mare<br />
che nel V Secolo avanti Cristo fu teatro di<br />
una cruenta battaglia tra ateniesi e siracusani,<br />
nel quale si specchia un ampio pezzo di<br />
città con l’isola di Ortigia e le case di pietra<br />
bianca che si integrano con i colori <strong>della</strong><br />
natura, e sovrappensiero dice: “Dopo che<br />
hanno massacrato un tratto di costa con le<br />
ciminiere del petrolchimico, vogliono completare<br />
l’opera con delle mostruosità che<br />
uccideranno definitivamente la città e il<br />
ter-ritorio”.<br />
Una pausa e poi: “Vede quelle barche laggiù?<br />
Lì anticamente esisteva il Porto grande:<br />
secondo Tucidide vi si svolse la prima<br />
battaglia navale <strong>della</strong> storia. Sul fondo ci<br />
sono ancora una settantina di navi ateniesi.<br />
Fare delle ricerche non costerebbe molto.<br />
Ma non le fanno. E sa perché? Perché se trovano<br />
qualcosa si potrebbero bloccare gli affari,<br />
quindi meglio lasciare tutto sott’acqua”.<br />
Un Piano regolatore, quello di Siracusa, che<br />
fa accapponare la pelle. “Per costruire i due<br />
porti turistici dovranno sventrare l’area del<br />
Porto grande e del fiume Ciane”. Come?<br />
“Attraverso il prosciugamento di 100mila<br />
metri quadrati di mare. Vi rendete conto?<br />
Devono riempire di terra il Porto grande e<br />
costruirci sopra un’isola artificiale. Una roba<br />
da pazzi”.<br />
Ci spostiamo nella riserva naturale del<br />
Plemmirio e poi nella spiaggia che i siracusani<br />
chiamano Pillirina. “Qui saranno<br />
edificati due villaggi turistici di 1000 posti<br />
letto. Sono gli unici tratti di costa incontaminata<br />
che confinano con l’area marina<br />
protetta <strong>della</strong> Maddalena e con il promontorio<br />
del Plemmirio, un tratto di macchia<br />
mediterranea pieno di tombe sicule,<br />
utilizzate successivamente dagli ateniesi per<br />
seppellire i loro morti”. Il Plemmirio è un<br />
posto pieno di fascino, un promontorio di<br />
rocce bianche che si protende sul mare, cantato<br />
perfino da Virgilio nell’Eneide.<br />
“Se fanno il villaggio turistico alla Pil-lirina,<br />
Siracusa resterà senza mare. Era l’ultima<br />
spiaggia libera rimasta”.<br />
Qualche chilometro e siamo al castello Eurialo,<br />
un altro posto di rara bellezza. “Qui<br />
neanche la campagna con i mandorli, i carrubi<br />
e i mirti esisterà più. La zona del castello<br />
(una delle parti archeologiche più importanti<br />
<strong>della</strong> zona) scomparirà sotto i colpi incessanti<br />
delle ruspe e del cemento”.<br />
Poco dopo ecco le Mura dionigiane, muraglioni<br />
costruiti dal tiranno <strong>Di</strong>onigi il vecchio<br />
che corrono dal castello Eurialo verso il<br />
mare. “C’era un assoluto divieto di costruire.<br />
Niente da fare. Scempi anche qui”.<br />
“Stanno costruendo i palazzi perfino<br />
sull’Artemision di Scala greca, una zona<br />
ricca di grotte risalenti all’età del bron-zo,<br />
con una chiesetta rupestre edificata dai greci<br />
nel settimo secolo avanti Cristo. Il fatto assurdo<br />
è che i palazzinari e i politici devono<br />
costruire per forza, malgrado i vincoli. “Per<br />
circa tre anni – seguita Maiorca – abbiamo<br />
avuto una Soprintendente ai Beni culturali,<br />
Mariella Muti, che con la sua opera ha facilitato<br />
il processo di distruzione. Adesso il<br />
sindaco Visentin l’ha nominata assessore.<br />
Ogni tanto organizza un convegno sulla storia<br />
e sulle bellezze di Siracusa”.<br />
Luciano Mirone (I Siciliani)<br />
La “ricostruzione” dei scempi realizzati e<br />
programmati dal centrodestra a Siracusa<br />
c’è tutta ed io non posso che sottoscriverla.<br />
La strana storia<br />
dei ciechi vedenti<br />
i 700 dichiarati irregolarmente non vedenti su una popolazione<br />
complessiva di 3mila e 600 residente nell’isola<br />
di Zante o, di foscoliana memoria, Zacinto nella vicina e<br />
per noi siracusani Madre Patria Grecia. La gente è indignata<br />
per il grande sperpero di denaro pubblico che si è fatto,<br />
riesce ad essere magari indulgente verso i più disgraziati<br />
ma non risparmia alcuna maledizione per coloro che pur<br />
non avendone bisogno hanno attinto al denaro pubblico in<br />
modo ingordo. “Tuttu a furami sa manciari!” Un giovane<br />
studente di Legge, Gaetano G. commenta cosi<br />
l’accaduto: ”In Italia il sistema dei controlli non funziona<br />
se non crei delle incompatibilità politiche rigide e non<br />
punisci drasticamente i comparaggi. Al Sud poi bisogna<br />
fare in modo che la politica non inquini tutto, col troppo<br />
clientelismo!” “ Ma che politica e politica. La politica<br />
qui non c’entra”. Grida con forza, come se fosse il papà di<br />
Franco M., un tizio che dimostra di essere stato in politica<br />
e di avere esperienza nel mondo <strong>della</strong> sanità: “ A inquinare<br />
il sistema degli accertamenti sanitari è stato il modo<br />
di comporre le commissioni mediche ivi compresa la presenza<br />
del rappresentante delle associazioni di categoria. Il<br />
consociativismo del ca… : uno a te, uno a me e uno a<br />
ogni componente”. “Unu a l’unu comu efratuzzi, basta<br />
ca nun ci facemu fari sciri i peri i fora.” Questo<br />
l’aforisma informatore dell’etica dell’accertare. E però nei<br />
casi in questione i peri i fora ci anu a sciutu ! Come mai ?<br />
Tutto con una camera di compensazione che risiede<br />
6<br />
Domenica 17 giugno 2012<br />
Cecchi Paone<br />
al “Minareto”<br />
Alessandro Cecchi Paone nell’occhio del<br />
ciclone per le sue dichiarazioni sulla nazionale<br />
italiana di calcio. Secondo Paone in<strong>fatti</strong><br />
almeno due giocatori azzurri sarebbero<br />
gay e un terzo bisex. Per non dire di diversi<br />
altri a cui attualmente piacciono le donne,<br />
ma che, considerata l’eccessiva cura<br />
che hanno per il loro corpo con depilazioni<br />
costanti e creme varie, sarebbero sulla strada<br />
buona per diventare bisex o anche loro<br />
gay. Quello che Paone fa anche trapelare<br />
sarebbe anche una love story con qualcuno<br />
dei nazionali italiani. Naturalmente su queste<br />
battute è scoppiato un putiferio a cui<br />
non è sfuggito nessun mezzo di comunicazione<br />
e non sono mancate critiche, anche<br />
dure, nei confronti dello stesso Cecchi Paone<br />
che tuttavia ha trovato rifugio e ristoro<br />
dalle nostre parti, esattamente all’Hotel il<br />
Minareto di contrada Isola. <strong>Di</strong>re che lo<br />
splendido albergo sul mare abbia affascinato<br />
il noto giornalista è solo constatare la<br />
realtà. “Ma questo” ha in<strong>fatti</strong> commentato<br />
il popolare uomo di televisione “è davvero<br />
il paradiso terrestre”. Una gratificazione<br />
che titolare e lavoratori del Minareto hanno<br />
naturalmente gradito. Con tanto di foto di<br />
gruppo.<br />
Claudio Benanti<br />
Cancellerei – se potessi –il ruolo di alcune<br />
associazioni finto-ambientalisti e di alcuni<br />
ambientalisti che vedono nell’ambiente soltanto<br />
un modo per farsi pubblicità personale,<br />
avere incarichi di lavoro, proporsi nella<br />
scena politica, e che in realtà, nelle loro vicende<br />
personali e private, sono degli emeriti<br />
mascalzoni e manigoldi. Spero che la città<br />
che ragiona percepisca la violenza<br />
dell’azione speculatrice e di devastazione<br />
condotta da alcuni politici di centrodestra e<br />
– nel contempo – sappia valutare alcuni<br />
“ambientalisti” che si sono affacciati alla<br />
ribalta, vestiti da difensori del nostro ambiente<br />
e del nostro patrimonio, mentre – sottobanco<br />
! – brigavano per ottenere consulenze<br />
ed incarichi dai gruppi economici<br />
chiamati a realizzare le devastazioni.<br />
nell’ordine o nella disciplina di qualche associazione? “I<br />
soldi fanno il resto.” E’ l’opinione di Antonio P.:<br />
”Ti fanno promettere una parte degli arretrati al momento<br />
<strong>della</strong> liquidazione <strong>della</strong> pensione, quando le cifre<br />
sono belle grosse, e poi la tessera a vita, perché dopo ci<br />
sarà la revisione e se il boss si impunta, col sistema di<br />
controllo dei medici nominati, è capace di fartela levare,<br />
la pensione.” “ Anche i medici sono obbligati a conferire<br />
una parte del gettone di presenza” dice ancoraFranco<br />
M. :” Per cui non tutti accettano di venire nominati.” I falsi<br />
invalidi usufruiscono poi di un posto di lavoro in un ente<br />
pubblico alla faccia di tanti giovani veramente invalidi costretti<br />
a pesare sugli scarni importi delle pensioni dei genitori:<br />
il danno e la beffa! “Si tratta però di un fenomeno che<br />
si è molto sviluppato nel corso di quest’ultimo ventennio”<br />
afferma Rosalba G., una signora che dimostra di sapere il<br />
fatto suo “Io conosco di contro tanti veri ciechi che hanno<br />
lavorato come centralinisti telefonici negli enti pubblici e<br />
nelle banche: gente che spesso si è fatta dal nulla, che aveva<br />
perso la vista da ragazzo per lo scoppio di un residuo bellico<br />
o per aver giocato con la calce viva, persone serie e per<br />
bene; si veniva dal dopoguerra che era stato povero e brutto<br />
per molti”. Ora invece in questa spregiudicata società del<br />
consumismo sfrenato c’è sempre più bisogno di soldi e meno<br />
di onestà. “Ci voleva la crisi economica per fare un po’<br />
di pulizia di ladri e disonesti.” Sentenzia Giovanni A. “Ma<br />
quanti dovevano vigilare, per tanti anni che hanno fatto ?<br />
Non hanno visto niente ?” “Occhiu can un viri e cori can<br />
nun doli.” Suggerisce il cassiere e proprietario del bar che<br />
controlla con grande attenzione la corrispondenza tra scontrino<br />
e caffè e cornetti consumati. I sedici falsi ciechi colti<br />
in castagna, comunque, non dovevano avere una vista da<br />
falchi, diversamente si sarebbero accorti di essere pedinati.<br />
Pepè Genovese
7<br />
Domenica 17 giugno 2012<br />
Candidati solo a cinque stelle<br />
Parla Marco Ortisi, leader dei grillini aretusei: Presenteremo una lista<br />
alle Regionali, solo incensurati. Tutti i deputati uscenti vanno rottamati<br />
Marco Ortisi (nella foto), quando vi<br />
siete costituiti a Siracusa?<br />
Nasciamo come meetup nel 2007 (in<br />
occasione dei V-Day), poi l’evoluzione<br />
naturale ci ha permesso di trasformarci<br />
in MoVimento 5 stelle.<br />
Pensate di fare la lista per le Regionali?<br />
C’è stata una riunione regionale aperta a<br />
tutti in cui si è discusso appositamente<br />
di questo lo scorso 9 giugno. Quindi si,<br />
la risposta è affermativa.<br />
Come formerete le liste?<br />
Per evitare la fuga dai partiti ed il riciclo<br />
dei candidati (problematica con cui ci<br />
stiamo confrontando ogni giorno)<br />
all’interno del M5S abbiamo imposto<br />
dei paletti per la formazione delle liste.<br />
Gli aspiranti candidati devono essere<br />
aderenti al moVimento da almeno 3 mesi,<br />
non devono essere stati candidati nelle ultime<br />
due tornate elettorali. Per quanto riguarda<br />
la fedina penale candideremo solo<br />
incensurati. Ognuno a tal proposito è tenuto<br />
a produrre il certificato penale del casellario<br />
giudiziario ed il certificato di carichi<br />
pendenti. Tra i criteri di scelta vi sarà soprattutto<br />
quello meritocratico. Ogni aspirante<br />
candidato deve in<strong>fatti</strong> produrre il suo<br />
curriculum professionale (se c’è) ed il curriculum<br />
dell’attivismo (ovvero come si è<br />
mosso in questo campo). Dopo un primo<br />
filtro a livello provinciale, gli aspiranti sa-<br />
ranno poi valutati a livello regionale.<br />
Tutto il processo non dovrebbe protrarsi<br />
oltre i primi di luglio, quindi per quella<br />
data avremo i nominativi dei candidati<br />
effettivi.<br />
Quale sarà il vostro carattere distintivo?<br />
Tra i più importanti la trasparenza senza<br />
ombra di dubbio. I curriculum dei candidati<br />
saranno visibili on line agli elettori,<br />
così come i certificati da loro prodotti. In<br />
caso di elezione, come già fatto in Emilia<br />
Romagna ed in Piemonte, ogni eletto del<br />
moVimento 5 stelle si imporrà una autoriduzione<br />
dello stipendio da deputato,<br />
trattenendone per sé solo una parte che<br />
contiamo possa oscillare tra i 2.500 ed i<br />
3.000 euro al mese (ma questo verrà deciso<br />
più avanti in assemblea, così come<br />
fatto in Emilia Romagna). Il resto (alcune<br />
buste paga in regione arrivano fino a 16/18<br />
mila euro al mese, quindi fate voi la differenza)<br />
verrà messo in un fondo monitorabile<br />
on line, soldi che verranno investiti sul<br />
territorio, magari andando a sopperire a<br />
quelle mancanze di comune e provincia<br />
Quali sono gli emergenti?<br />
Francamente poca cosa..<br />
Quali sono le realtà politiche emergenti a Siracusa? Ci<br />
sono uomini politici emergenti? A questi due interrogativi<br />
credo si debba una risposta per non parlare sempre degli<br />
stessi che occupano il potere ormai da 18 anni: Bufardeci,<br />
Prestigiacomo, Gianni, De Benedictis, Marziano<br />
etc.<br />
<strong>Di</strong> emergenti vedo il formarsi di molte liste civiche, ne<br />
abbiamo parlato la settimana scorsa, sono spesso il frutto<br />
di cittadini che si improvvisano politici e che sembrano<br />
animati dalle migliori intenzioni ma privi di alcune conoscenze<br />
“tecniche” come quella fondamentale che è la legge<br />
elettorale comunale e provinciale, che una Assemblea<br />
Regionale (ARS) mediocrissima ed ignorante ha cambiato,<br />
manipolato, per renderla di difficile comprensione e<br />
lettura. I neofiti delle liste cittadine la leggeranno? O finiranno<br />
come i naviganti <strong>della</strong> <strong>domenica</strong> sperduti nel mare<br />
o con la barca sottosopra?<br />
Gli emergenti. Ci sono? Ci sono trentenni – quarantenni<br />
motivati, competenti, decisi ? Butto lì dei nomi: Michele<br />
Mangiafico, Fabio Rodante, Formica, Alessandro<br />
Speranza, Giovanni Cafeo…<br />
**<br />
Nello stesso tempo, nel naufragio generale di una classe<br />
politica di centrodestra, chi sono vecchi politici che<br />
“tengono”? Qui l’azzardo è notevole. La sensazione è quella di un<br />
elettorato preso dalla voglia di mandarli tutti a casa: tutti ladri, tutti<br />
profittatori, tutti ignoranti. Sembrerà strano ma – a mio avviso – a<br />
“resistere a questa ondata omicida di protesta furente<br />
ed incontenibile”, mi sembrano i vecchi DC, con le loro<br />
reti di amici, parenti, nipoti, clienti, che non hanno<br />
mai smesso di coltivare. Un nome per tutti : Vinciullo<br />
che è un redivivo Lo Curzio, stessa attitudine ad essere<br />
presente in modo ossessivo, a telefonare in tutte le<br />
occasioni, a non perdersi mai un funerale (sbagliando<br />
pure il morto?); Pippo Gianni per la sua grande simpatia,<br />
per il suo carattere, per essere sempre un medico;<br />
Gennuso per la sua innegabile forza economica, saranno<br />
i Bingo disseminati in tutta la provincia, le discariche,<br />
fatto sta che tutto ciò non può non avere un certo<br />
peso.<br />
Gennuso ha lasciato Lombardo con una dichiarazione<br />
esilarante: è la peggiore fetecchia che sia apparsa in<br />
Sicilia, ha detto in breve, ha danneggiato moltissimo la<br />
Sicilia, lui con i suoi amici hanno cercato di contenere i<br />
danni, ma non è stato possibile così lo hanno mollato<br />
….a tre mesi dalle prossime elezioni regionali. Sembrano<br />
le dichiarazioni di Bufardeci, di Cracolici, di Lupo…..:<br />
Lombardo prima era un politico illuminato, la<br />
sua azione di governo una svolta per la Sicilia. Ora gli<br />
stessi dicono che Lombardo ha danneggiato seriamente<br />
la Sicilia. Quando lo dicevano i Fatti (e tantissimi altri,<br />
beninteso) silenzio, omertà perché come i gatti erano impegnati a<br />
raccogliere le briciole del potere. Ora tutti leoni!. Che schifo amici<br />
lettori dei Fatti! Che schifo la classe politica di questa provincia!:<br />
derivate dagli ammanchi di cassa. Molto<br />
importante, gli eventuali eletti rimetteranno<br />
ogni 6 mesi il loro mandato in mano alle<br />
assemblee del movimento che si terranno su<br />
tutto il territorio regionale. Ciascuno di loro<br />
dovrà dimostrare il proprio operato e dovrà<br />
meritare la prosecuzione del mandato. Essere<br />
eletto non significa avere un mandato a<br />
vita. Se non lavori bene e per la collettività<br />
vai a casa subito.<br />
Candiderete solo giovani?<br />
Contiamo di candidare principalmente giovani<br />
(under-40) ma ovviamente quello che<br />
importa realmente sono i requisiti (cv, attivismo,<br />
fedina penale, etc..)<br />
Giudizi negativi su Comune e Provincia?<br />
C r e d o c h e i l n o s t r o s i t o<br />
www.movimento5stellesr.it parli da sé…<br />
Tutti gli attuali deputati sono da rottamare?<br />
Crediamo nel cambiamento, ma il cambiamento<br />
non può arrivare da questa classe politica.<br />
Quindi si, la nostra percezione è che<br />
gli attuali deputati siracusani vadano tutti<br />
rottamati.<br />
<strong>Di</strong> chi è la colpa? Dei ciarlatani naturalmente<br />
Riceviamo e pubblichiamo:<br />
Gentile direttore, mi scusi se da incompetente<br />
le scrivo una lettera. Ma non bisogna<br />
essere mandrake per capire che questa amministrazione<br />
ha ingessato la città di Siracusa<br />
che aveva preso un piega verso lo sviluppo.<br />
In<strong>fatti</strong> mi pare che questo Sindaco e<br />
la Giunta, non sapendo chi accontentare,<br />
(ambientalisti, preti, imprenditori) ha sospeso<br />
tutte le decisioni in precedenza prese.<br />
Non mi pare che i progetti che aveva in<br />
mente l'ex sindaco Titti Bufardeci erano<br />
volti alla distruzione cementificatrice <strong>della</strong><br />
città, anzi secondo me, potevano, se <strong>fatti</strong><br />
serenamente secondo legge, avrebbero portato<br />
lavoro per i nostri figli.<br />
Ancora non riesco a capire che ruolo abbiano<br />
queste associazioni ambientaliste che<br />
sinceramente mi sembrano costituite da<br />
persone con un preciso orientamento politico,<br />
e che sicuramente alle prossime elezioni<br />
infoltiranno le liste di alcuni partiti di<br />
centro sinistra (mi fa sorridere che alcuni<br />
ex DC si siano spostati verso il partito di<br />
<strong>Di</strong> Pietro, mah!).<br />
Ma il punto su cui vorrei ritornare è: questa<br />
amministrazione come mai ha dato tutto<br />
questo ascolto e peso alle "voci contro" e<br />
non alle persone che lo hanno plebiscitariamente<br />
votato? mi pare che i siracusani lo<br />
hanno fatto stravincere perchè forse l'ex<br />
Sindaco era stato bravo, e lui, Visentin,<br />
era la diretta conseguenza, o no? saranno<br />
cose dette cento volte ma vorrei una sua<br />
opinione. Grazie.<br />
Franco Melchiorre<br />
Gentile Sig. Melchiorre (ammesso che sia<br />
questo realmente il suo nome) non so da<br />
quale città o regione Lei provenga, sicuramente<br />
non si tratta <strong>della</strong> Sicilia ed, in<br />
particolare, di Siracusa. Affermare che<br />
“Non mi pare che i progetti che aveva in<br />
mente l'ex sindaco Titti Bufardeci erano<br />
volti alla distruzione cementificatrice <strong>della</strong><br />
città, anzi secondo me, potevano, se<br />
<strong>fatti</strong> serenamente secondo legge, avrebbero<br />
portato lavoro per i nostri figli” significa<br />
ignorare gli ultimi dieci anni di storia<br />
cittadina ed il ruolo nefasto svolto dall’ex<br />
sindaco Bufardeci, come ormai è riconosciuto<br />
dall’intero centrodestra (eccetto<br />
ovviamente Bufardeci) e da tantissime<br />
personalità, giornalisti, politici non siracusani<br />
e non politicizzati.<br />
La devastazione è sotto gli occhi tutti : da<br />
viale Epipoli a Bassa Acradina a via Elorina,<br />
tra qualche anno avrebbe visto anche<br />
il Porto Grande in avanzato stato di<br />
Paolo Reale:<br />
Sì alle Civiche<br />
Per le elezioni regionali<br />
magari il fenomeno<br />
non sarà così diffuso<br />
come per le Comunali,<br />
ma ci saranno<br />
ugualmente delle liste<br />
civiche sulla cui nascita<br />
ci sono già diverse<br />
polemiche. Saranno<br />
solo uno spreco?<br />
No, saranno un<br />
baluardo di confronto<br />
collegiale. Serviranno<br />
solo a malintese vanità<br />
di signor nessuno?<br />
Sono la reazione giusta<br />
a questa politica e<br />
a questi partiti.<br />
Ma le liste civiche sono la risposta giusta,<br />
quella di cui la città ha bisogno?<br />
“Sì. Non sono solo la risposta giusta .– afferma<br />
Paolo Reale, che potrebbe anche essere il<br />
candidato sindaco di una civica - ma l’unica<br />
possibile perché svincolate da logiche di potere<br />
del tutto superate e inattuali”.<br />
cementificazione. La città deve la sua rovina<br />
economica, la distruzione del suo patrimonio<br />
ambientale e storico non tanto ai<br />
mascalzoni che hanno perseguito con ferocia<br />
i loro interessi personali, ma a gente<br />
come Lei che non vede, non sente, non legge,<br />
ma si orienta, immagino, a<br />
“sensazioni”. Sensazioni che non funzionano:<br />
è vero che la città è ferma, immobile,<br />
non si realizzano opere pubbliche da un<br />
decennio, non c’è lavoro ed i giovani scappano,ma<br />
Le sfugge il piccolo particolare<br />
che a ridurci in questo stato lo dobbiamo<br />
proprio al centrodestra di Bufardeci che<br />
Lei apprezza. Anche gli ambientalisti fasulli<br />
e mascalzoni che ci troviamo li dobbiamo<br />
a Lui: una amministrazione con le carte<br />
in regola non avrebbe dato spazio a pochi<br />
ciarlatani in cerca di soldi.
Cara Stefania, scrivo a te così mi do importanza e perché,<br />
data la confidenza (nel senso che siamo amici su Facebook),<br />
a te posso permettermi di dire cose che ad altri politici<br />
(di destra, di centro, di sinistra) potrei dire ugualmente, ma<br />
loro potrebbero replicare “perché non te la prendi con la<br />
Prestigiacomo, che ci hai lavorato per tanti anni”? E quindi<br />
le dico a te, che magari ti incazzerai come hai fatto tante<br />
volte con me, ma almeno eviterai retropensieri pseudocomplottistici<br />
concludendo che sono solo stronzo.<br />
Perché a qualcuno devo dirle alcune cose sulla politica e i<br />
politici…(cioè, non è che devo dirle per forza ma il <strong>Di</strong>rettore<br />
il martedì pomeriggio comincia a mandarmi sms del tipo:<br />
“News?”, “Toio???”, “Forza che stasera c’e’ la partita e<br />
ho gente a casa” e via dicendo. E quindi stanotte ti scrivo.)<br />
Cara Stefania, ho visto che da qualche tempo frequenti facebook<br />
e la rete e quindi ti sarai resa conto di quanto livore,<br />
quanta insoddisfazione, quanto disgusto esiste fra quelli che<br />
passano un po’ di tempo davanti al computer nei confronti<br />
<strong>della</strong> “casta”, di cui tu fai parte (e peraltro in qualche modo<br />
marginale ne faccio parte anch’io).<br />
Certamente la rete ha dato voce a un numero considerevole<br />
di chiacchiere da bar che fino a qualche anno fa erano confinate,<br />
appunto, al bar o dal barbiere e che oggi trovano<br />
spazi e piazze virtuali più ampie e si rafforzano a vicenda.<br />
C’e’ anche una sottile soddisfazione nel poter mandare pubblicamente<br />
a quel paese il politico di turno e anzi si innesca<br />
una virtuosa gara a chi la spara più grossa a chi scrive<br />
l’insulto più pesante. E’ anche evidente però che la rete ha<br />
accorciato in maniera decisiva la distanza fra la politica e<br />
la gente. Un tuo post su FB ha la stessa evidenza<br />
di quello di chiunque altro e se non<br />
mancano i tuoi difensori, molti di più sono<br />
quelli che praticano l’offesa a prescindere.<br />
Sto parlando di te, ma il discorso vale per<br />
tutti i politici “professional” o che vengono<br />
riconosciuti come tali.<br />
La dialettica e la comunicazione politica è<br />
profondamente mutata negli ultimi 20 anni.<br />
E’ diventata più aspra, più diretta, più tranchant.<br />
Artefice di questa rivoluzione comunicativa<br />
è stato in gran parte Berlusconi che<br />
ha sdoganato l’estremismo retorico anche<br />
nel campo dei cosiddetti “moderati”, restandone<br />
poi vittima quando il vento gli e’ girato<br />
contro e non esistevano più i freni e i filtri<br />
del vecchio sistema a marcare il distacco fra i potenti e gli<br />
altri. Si è in pratica azzerata quella distanza, quella sorta di<br />
“irraggiungibilità”, che era un elemento fondante del potere.<br />
Questo è certamente un bene, anche se - essendo statisticamente<br />
i cretini una maggioranza soverchiante (pure fra i<br />
politici, ovviamente) – induce alla confusione, all’orgia <strong>della</strong><br />
banalità, enfatizzando la mediocrità sia fra gli (ex) potenti<br />
che fra gli (innumerevoli, sempre) impotenti. Ed è evidente<br />
che io non mi sento estraneo ne’ alla banalità ne’ al novero<br />
dei cretini.<br />
Ma questo è il mondo nuovo <strong>della</strong> comunicazione con cui tu,<br />
Fuori Gennuso e avanti un altro! Arriva Mario<br />
Bonomo a guidare il Mpa? Forse, anzi<br />
sicuramente sì! Anche se Pippo Gennuso dovesse<br />
ripensarci e raccattare la spugna gettata<br />
sul ring sempre in attività del Mpa. Alcune<br />
fonti ben informate descrivono l’ultimo fuggitivo<br />
da casa Lombardo come uno che attende<br />
di essere “recuperato” con qualche semplice<br />
buona parola. Gennuso non smette di far sapere<br />
che “anche se ci incontriamo per parlare<br />
ormai è difficile che la situazione possa tornare<br />
indietro.” Comunque, tiene a far sapere<br />
che “il partito non mi ha dato mai niente, invece<br />
da me ha ricevuto tanto”. Nel dicembre<br />
del 2010 stava per prendere le redini dell’Udc<br />
in provincia di Siracusa, proprio mentre<br />
l’avolese senatore Sebastiano Burgaretta<br />
annunciava a sorpresa di lasciare il partito che<br />
Lombardo gli aveva consegnato con delega in<br />
bianco. Lombardo non si poteva permettere di<br />
perdere tutti i suoi referenti in provincia di<br />
Siracusa e decise di trattare con Gennuso riportandolo<br />
all’ovile autonomista. E’ storia<br />
nota agli addetti ai lavori, in<strong>fatti</strong>, non è oggi la<br />
prima volta che il deputato regionale di Rosolini<br />
tenta di andare via dal Mpa aprendo trattative<br />
con l’Udc di Casini. Il recupero però ora<br />
è diventato quasi impossibile perchè Gennuso<br />
si è lasciato prendere la mano rivelando ai<br />
giornali alcuni pensieri reconditi che custodiva<br />
in cuor suo del tipo: “Lombardo ha rovinato<br />
la Sicilia e sta continuando”. Certamente in<br />
politica a tutto c’è rimedio. Però Raffaele<br />
Lombardo ha fama d’essere vendicativo con<br />
chi smette di applaudirlo. Gennuso teme questa<br />
caratteristica del suo (ex?) leader tant’è<br />
che prevede ripercussioni a suo danno per avere<br />
semplicemente discusso in casa sua con<br />
quel Lino Leanza definito “traditore” appena<br />
due giorni dopo l’abbandono del partito che<br />
aveva cofondato con Lombardo. La verità che<br />
Gennuso non rivela è quella che tra lui e Lombardo<br />
non è mai corso buon sangue, neanche<br />
nei momenti di massima intimità politicofamiliare<br />
quando mangiavano a ferragosto una<br />
dolcissima anguria rosso sangue nella sua casa<br />
di Rosolini. Se Raffaele Lombardo ha<br />
sempre avuto rapporti agitati con Gennuso,<br />
riprendendo in extremis rapporti che sembravano<br />
cessati è stato il volere <strong>della</strong> forza dei<br />
numeri <strong>della</strong> politica. La strana regola che fa<br />
convivere anche persone che si odiano e che<br />
nel caso in <strong>fatti</strong>specie vale 14.000 voti<br />
“personali” di Gennuso. Ma a tutto c’è un li-<br />
contromano<br />
Stefania, la<br />
“nuova”<br />
politica e la<br />
necessità di<br />
cambiare<br />
Stefania, e chiunque vuol far politica, deve oggi confrontarsi.<br />
Ebbene, l’impressione che ho io e’ che il ceto politico non<br />
abbia colto la profondità del fenomeno che sta<br />
accadendo, anzi e’ già accaduto in Italia,<br />
l’ampiezza del distacco e <strong>della</strong> riprovazione che<br />
oggi separa la gente (di ogni tendenza politica)<br />
dai politici di ogni colore. Ho la sensazione,<br />
leggendo molti, troppi commenti e dichiarazioni<br />
dei potenti di ieri (l’ho scritto l’altro giorno su<br />
FB) che ci sia una generazione di politici che<br />
pensa che si stia giocando ancora la stessa partita.<br />
Ma il pubblico è andato via dallo stadio<br />
(dalle urne) e loro, i politici, giocano solo per<br />
loro e fra loro, una specie di disfida grottesca<br />
fra scapoli e ammogliati che è ininfluente sul<br />
futuro del paese e del territorio in cui operano.<br />
Scapoli e ammogliati che s’atteggiano però ancora<br />
pateticamente come i protagonisti <strong>della</strong><br />
finale di Champions, spesso accompagnati da una stampa inconsapevole,<br />
rimasta a bordo campo a far cronache surreali,<br />
raccontando il ragioniere stempiato e con la panza come fosse<br />
Ibrahimovic.<br />
Stefania, tu sai che non me ne frega niente <strong>della</strong> stragrande<br />
maggioranza dei politici (nazionali e locali) per i quali nutro<br />
la solida disistima che ben conosci, ma sai anche che ci sono<br />
persone, politici, pochi, che considero validi a prescindere<br />
dallo schieramento, e che credo sarebbe un peccato mortale<br />
gettar via nel furore dell’antipolitica tracimante. Tu sei certamente<br />
fra i cosiddetti politici l’unica persona di cui mi sento<br />
sinceramente e profondamente amico, nella buona e nella cat-<br />
Fuori Pippo Gennuso<br />
Arriva Mario Bonomo<br />
mite e si arriva al punto che uno può dire<br />
vaffanculo a uno che ha 14.000 voti in cassaforte<br />
e anche a quelli che ne hanno di più.<br />
Notizia ricavata di prima mano negli ambienti<br />
catanesi interessati. Probabilmente se<br />
Lombardo ha deciso di mollare sul<br />
serio il rapporto con le persone<br />
che, “vogliono sempre prendere e<br />
non si accontentano mai“, come<br />
recita un manifesto dei giovani del<br />
Movimento. Tra questi ha inserito<br />
non solo l’uomo di Rosolini ma<br />
anche il palermitano Musotto, il<br />
catanese Leanza o il messinese Lo<br />
Monte. Se le cose stanno così, come<br />
dicono nella segreteria catanese<br />
del governatore Lombardo, il<br />
Mpa potrebbe iniziare il percorso<br />
interrotto anni addietro, quello che<br />
doveva condurre verso un partito<br />
dei siciliani. Forse Lombardo agisce<br />
oggi al posto di allora tendendo<br />
a rinnovare l’albero cresciuto<br />
troppo, potandone i rami secchi,<br />
che succhiano la linfa vitale. Rinunciare<br />
alla dote elettorale di Gennuso, così<br />
come a quella degli altri che recentemente<br />
hanno cominciato ad abbandonare la nave<br />
Mpa, è forse un segno di ravvedimento che<br />
viene fuori da un uomo come Raffaele Lombardo<br />
che ha saputo trasformare potere in<br />
altro potere fino a moltiplicarlo per<br />
l’esponente “n”, come si dice nel linguaggio<br />
matematico. Correre dietro ai voti ha finito<br />
per stancare anche un atleta politico come il<br />
Presidente <strong>della</strong> Regione che nel 2008 era<br />
riuscito a strappare di mano la candidatura a<br />
Gianfranco Miccichè. Dopo avere distribuito<br />
tutto quello che c’era da distribuire, dopo<br />
www.i<strong>fatti</strong><strong>della</strong><strong>domenica</strong>.it<br />
avere spremuto come un limone ogni angolo<br />
dell’apparato governativo siciliano, Lombardo<br />
si ravvede, diventa francescano e decide<br />
di spogliarsi anche dei consensi elettorali<br />
degli amici “che non si accontentano mai”.<br />
Non è cosa vera, però<br />
dobbiamo ammettere<br />
che appare proprio così,<br />
perchè il segnale del<br />
cambiamento Lombardo<br />
lo aveva lanciato oltre<br />
un mese addietro affermando<br />
in maniera singolare<br />
di non credere più<br />
nel Mpa, perchè era diventato<br />
un partito di potere<br />
lontano dalla gente<br />
e dai valori sociali annunciati<br />
dalla fondazione.<br />
Se Lombardo ha capito<br />
di avere creato un<br />
mostro, forse è anche<br />
vero che vorrebbe contenerne<br />
gli effetti devastanti<br />
che ancora produce.<br />
La soluzione è una creatura politica meno<br />
imponente ma veloce e capace di adattarsi<br />
ai bisogni <strong>della</strong> gente del sud che sperava<br />
nella parola “autonomia” e che applaudiva<br />
fino a spellarsi le mani al congresso costitutivo<br />
del Movimento per le autonomie che si<br />
svolgeva quel dicembre 2005 a Bari. Forse<br />
Lombardo ha scordato l’enfasi del suo discorso<br />
che induceva a sognare i presenti e<br />
quanti ascoltavano in diretta su radio radicale.<br />
Le intenzioni, le idee, erano veramente<br />
buone, anche quelle annunciate prima ancora<br />
di Bari, all’Hotel Helios di viale Scala<br />
Greca a Siracusa da un Lombardo transfuga<br />
dell’Udc. Purtroppo, anche quelle idee sono<br />
state affidate a degli uomini senza ideali,<br />
lontani dalla collettività siciliana e vicina al<br />
denaro e al bene delle proprie famiglie. Oggi<br />
che Lombardo è ridotto allo stato mistico<br />
8<br />
Domenica 17 giugno 2012<br />
tiva sorte, con tutti i pezzi di vita vissuti in tanti anni lavorando<br />
fianco a fianco e le nostre leggendarie e fragorose<br />
litigate. Anche per questo scrivo a te. Ti scrivo per dire che<br />
la politica, anche, soprattutto, la buona politica, deve cambiare.<br />
La buona politica non può regalare il paese (la regione,<br />
la città) all’onda dello spontaneismo protestatario. Governare<br />
un paese (una regione, la nostra regione, una città,<br />
la nostra città) non è come scrivere la propria (giusta) indignazione<br />
sul web, è faccenda complessa, difficile, e tu lo sai<br />
perfettamente. Ma per far questo, per essere politici credibili<br />
nel “nuovo mondo” dovete, devi, avere il coraggio di<br />
cambiare passo, di lasciarti alle spalle tutto il molto di impresentabile<br />
da cui siete stati circondati: i politici corrotti, i<br />
lacchè, quelli che erano messi lì perché amici e fedeli e non<br />
perché sapevano lavorare e anche le signore e signorine<br />
minigonnate e siliconate che hanno sputtanato (mai termine<br />
fu più appropriato) le donne nelle istituzioni e che tanto disagio<br />
hanno creato a quelle come te che (vincendo e perdendo<br />
le proprie sfide, avendo successo e macinando errori)<br />
nella politica ci hanno messo il cuore, l’intelligenza, la passione<br />
civile e non altro.<br />
Io non lo so se avrai (avrete) la forza di ricominciare daccapo,<br />
perché di questo si tratta, di rifondare la politica ricominciando<br />
dall’inizio, dal rapporto con il territorio, dal<br />
confronto con le persone a cui la crisi sta mordendo il culo<br />
molto più che a voi (a noi) <strong>della</strong> “casta”. Persone che nutrono<br />
tutto il comprensibile rancore di chi vede assottigliarsi<br />
la speranza e di questa vecchia/nuova disperazione attribuisce<br />
alla politica la responsabilità. Persone in mezzo alle<br />
quali bisogna stare, alle quali dare ascolto, persone da lasciare<br />
sfogare quando ti diranno di tutto e di più, magari<br />
addebitandoti tutti i guai d’Italia e naturalmente anche<br />
l’inquinamento <strong>della</strong> zona industriale, bambini malformati<br />
compresi, il massacro del territorio, e tutti i loschi affari<br />
possibili e immaginabili.<br />
Non so se avrai (avrete) la forza di rischiare tutto - privilegi,<br />
rendite di posizione, corti clientelari - per proporre, in<br />
campo moderato o progressista (se questi termini significano<br />
ancora qualcosa e ne dubito) una politica in cui le persone<br />
possano riconoscersi, in cui si possa ancora credere per<br />
la quale si possa ancora lottare, sporcarsi onestamente le<br />
mani. Io non lo so se avrai (avrete) la forza di fare pulizia,<br />
di cacciare (o anche semplicemente destinare a una<br />
“onorevole” pensione) tutti coloro i quali oggi appaiono<br />
impresentabili. Impresentabili ed elettoralmente letali perchè<br />
variamente pregiudicati e/o sospettati di malaffare o<br />
solo perché legati a un mondo (e ad un modo di far politica)<br />
che non esiste più. Perché la gente ha capito, ma anche perché<br />
il mondo è cambiato e non si può più leggere, interpretare<br />
con le culture, con i metodi e con gli strumenti del passato.<br />
E, soprattutto, con gli uomini del passato.<br />
Cara Stefania, io non so se avrai (avrete) ancora la possibilità,<br />
il tempo, il coraggio, per cambiare. Ma se fossi in te ci<br />
proverei.<br />
Hasta la buona politica siempre<br />
Joe Strummer<br />
non può non ammettere di avere avuto una<br />
buona idea ma di averla consegnata ad uomini<br />
sbagliati, incapaci di sognare. Inutile fare nomi<br />
di coordinatori, e commissari bruciati da<br />
Lombardo come foglie nel barbecue <strong>della</strong> politica<br />
siracusana. Salvo Sorbello, Franco<br />
Zappalà, Ciccio Napoli, Nello Neri e altri<br />
che non intendiamo ricordare si sono spesi per<br />
il Mpa, alcuni rimettendoci anche in campagne<br />
elettorali sfortunate, ma in cambio non<br />
hanno ottenuto neanche briciole che cadevano<br />
dal desco del super potente governatore siciliano.<br />
Si dice che la goccia uscita fuori dal<br />
vaso sia stata la nomina alla presidenza<br />
dell’Ias di Claudio Manzella che Gennuso<br />
considera vicino a Mario Bonomo e non solo<br />
a Cappadona. Per dare un nome alla goccia<br />
diciamo che il suo candidato era il fedelissimo<br />
gennusiano Vincenzo Medica che a quanto<br />
pare non è stato considerato dal commissario<br />
dell’Asi, Salvatore Pirrone, nonostante oltre<br />
all’amicizia di Gennuso possedesse anche i<br />
titoli per quella carica. Dove andrà a collocarsi<br />
il deputato rosolinese ancora non è dato sapere<br />
e importa solamente ai suoi competitor<br />
politici. Che fine farà il Mpa partito che a Siracusa<br />
non c’è mai stato fino ad oggi, potrà<br />
interessare a più persone che si sono sempre<br />
chieste come mai con tutto il potere che questo<br />
movimento aveva non ha mai aggregato<br />
un semplice gruppo consiliare? Ci hanno provato<br />
in molti a gestire il partito dei mille scontri<br />
interni e tutti, piccoli, grandi, autorevoli e<br />
potenti, hanno fallito. Adesso, a Lombardo<br />
non resta che provare ad affidare<br />
all’onorevole Mario Bonomo (fondatore del<br />
Movimento popolare siciliano), le chiavi del<br />
suo movimento. Anche se non si capisce bene<br />
per quale motivo Bonomo dovrebbe accettare<br />
il comando di un bastimento che naviga a pochi<br />
metri dall’Isola del Giglio. Il movimento<br />
non solo perde pezzi, ma va in pezzi perchè<br />
viene attaccato anche da quell’alleato, il Pd,<br />
che per errore (il più grande commesso da<br />
Lombardo) era ritenuto di ferro. Su quali alleanze<br />
oggi potrà contare il Mpa di Lombardo?<br />
Ma veramente vuole andare alle crociate con<br />
l’inconsistente armata del Fli? Siamo già in<br />
guerra elettorale, anche senza aspettare le dimissioni<br />
del governatore e noi cultori<br />
dell’ardimento, aspettiamo di capire, escludendo<br />
le parole, con quali <strong>fatti</strong> Bonomo e<br />
Lombardo potrebbero armare le truppe?