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musicaround.net - Dodicilune Records

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difatti mi vendette una delle sue zampogne che, per<br />

il valore affettivo ed intrinseco di costruzione dello<br />

strumento, posso definire pezzo unico e non raro<br />

perché non se ne fanno più.<br />

V.L.: Qual è il rapporto tra queste persone e la<br />

musica?<br />

A.E.: Una volta Forastiero allestì una piccola mostra<br />

di sue zampogne e ciaramelle e gli chiesi «Maestro,<br />

ma queste zampogne in che tonalità sono?» e lui<br />

«Vossignoria siete il maestro. Io di musica non ne<br />

capisco niente!». Non conosceva neanche una nota!<br />

Fu questa una delle frasi che più mi sconvolse e che<br />

mi portò a frequentare non solo le sue montagne in<br />

Val d'Agri, ma anche altri costruttori e suonatori nei<br />

territori del cosentino ionico, dell'Arberia e della<br />

costa tirrenica. Era, ed è, per me entusiasmante<br />

ritrovarmi davanti ad un vero e proprio mondo<br />

antico, davanti a enormi competenze fisicoorganologiche<br />

e magiche. Era curiosissimo notare<br />

che questi anziani uomini taravano le proprie<br />

zampogne sul proprio orecchio e il proprio corpo!<br />

Non ho mai trovato nelle botteghe dei costruttori più<br />

anziani un diapason, una tastiera, un<br />

accordatore...qualcosa che potesse aiutarli nella<br />

difficile foratura del legno.<br />

V.L.: Oggi non ci sono molti costruttori?<br />

A.E.: Non ne ho conosciuti tantissimi. Per ora mi<br />

sono soffermato sulla zona cosentino-potentina con<br />

incursioni in altre zone. C’è però tutta la zona di<br />

Catanzaro, Reggio Calabria, quella del messinese<br />

che merita davvero di essere conosciuta a fondo<br />

perché ha ancora tantissime sorprese.<br />

I vecchi costruttori sono morti tutti purtroppo. Le<br />

zampogne sono strumenti che hanno bisogno di<br />

anni per essere costruiti: dalla ricerca delle canne di<br />

palude per le ance, fino alla scelta e stagionatura<br />

dei diversi legni. Questi sono strumenti che<br />

dovrebbero costare un occhio della testa se si<br />

dovessero quantificare nelle ore di lavoro. Di fatto<br />

questo non è. Però, prima di darti lo strumento, devi<br />

dimostrare a quella persona che tu effettivamente lo<br />

meriti.<br />

Per raccontarti un aneddoto ti dico che una volta<br />

uno dei più grossi costruttori di surduline calabresi<br />

mi disse «Tunì, ho visto che sei una persona<br />

educata e che meriti questo strumento, quindi ti<br />

faccio questo regalo»; diciamo che questo è<br />

l’andazzo della cosa. Oltre ad Antonio e a suo<br />

fratello Vincenzo, ho conosciuto altri grandi maestri<br />

costruttori, come il Maestro Bufanio Santino sul<br />

Tirreno.<br />

70<br />

Zampogna<br />

non è solo<br />

Natale<br />

Le sue surduline, zampogne<br />

appartenenti alle zampogne a<br />

paro calabro siciliane, dette<br />

anche soliste, sono una sorta<br />

di ibrido tra le gajde<br />

kossovaro-albanesi, importate<br />

a fine ’400 da Skanderberg, e<br />

le antiche zampogne<br />

indigene.<br />

La loro raffinatezza e bellezza è pari a quella di<br />

poche altre zampogne. Sullo Ionio, nel Trionto, vi<br />

sono ancora tante altre famiglie di suonatori e<br />

Intervista ad<br />

A.Esperti<br />

<strong>musicaround</strong>.<strong>net</strong><br />

qualche costruttore. Uno di questi è Luigi Nigro che<br />

costruisce surduline in legno d'ulivo e pero selvatico<br />

come si faceva un tempo: a coltello. È proprio<br />

durante i lunghi spostamenti giornalieri con il suo<br />

gregge di capre che può dedicarsi alle sue canne.<br />

Come un po’ tutti i più bravi costruttori, anch’egli si<br />

dedica alle ‘variazioni sul tema’, sperimentazioni<br />

varie, con zampogne fino a otto canne o doppie<br />

zampogne.<br />

Le canne vengono inserite sempre in un unico<br />

blocco, ma a seconda della tonalità in cui si vuole<br />

suonare, vengono di volta in volta escluse due<br />

canne forate: è come se fosse un’unica chitarra<br />

elettrica ma con due tastiere!<br />

V.L.: Come avveniva la costruzione di una<br />

zampogna?<br />

A.E.: Si prendevano dei tronchetti di legno trovati<br />

sul territorio, dunque poteva trattarsi di ulivo, bosso,<br />

acero (molto presente nella zona della Val d’Agri),<br />

pero selvatico (presente nella zona di Rossano<br />

Calabro), erica (per quanto riguarda il cosentinotirrenico<br />

settentrionale).<br />

Costruivano le canne col coltello e le foravano con<br />

una punta rovente. Spesso erano strumenti non<br />

perforati al meglio, dal suono irregolare, che<br />

personalmente gradisco molto. Certo è che dal<br />

punto di vista dell’affidabilità, non sempre era<br />

possibile suonare con altri strumenti melodici.<br />

Da qualche decennio con il tornio si riesce a<br />

costruire zampogne più intonate e, utilizzando ance<br />

di plastica, si riescono a costruire strumenti da<br />

concerto, come ci dimostrano alcuni suonatori nel<br />

Molise e nel basso Lazio.<br />

Mi piace molto l’aspetto alchemico, un po’ magico.<br />

L’infinita attenzione del pastore zampognaro<br />

costruttore di zampogne ai cicli delle stagioni,<br />

all’albero: non viene mai tagliato mezzo ramo in più<br />

di quello che non serva per la zampogna. Diventa<br />

zampogna la capra alla quale tu sei più affezionato.<br />

Qualcuno obietta che vengono ammazzate le capre,<br />

ma io credo che non ci siano animalisti più attenti<br />

dei costruttori di zampogne. Una volta uno di loro,<br />

__________________________________________________________________________________________<br />

71<br />

<strong>musicaround</strong>.<strong>net</strong>

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