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musicaround.net - Dodicilune Records

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divisione in sezioni<br />

stilisticamente<br />

differenti e<br />

contrapposte. Strofa:<br />

Reggae; Ritornello:<br />

Rock.<br />

Hole In My Life,<br />

invece, rappresenta,<br />

assieme a Murder By<br />

Numbers – contenuta<br />

su “Synchronicity” – il<br />

riferimento più svelato al Jazz, ma anche qui la<br />

personalità della band è tanta da rifiutare<br />

scimmiottamenti e spingere a tavoletta il piede<br />

sull’acceleratore di sperimentazione.<br />

Altra forte componente del disco è il Punk. Pallino<br />

di Copeland, non certo solo per motivi musicali –<br />

nonostante Mr. Rhythmatist abbia spesso usato<br />

ritmi apparentemente punk come base delle sue<br />

ricerche. Il fondatore era attratto dalla forza<br />

rivoluzionaria del movimento, scagliato, con<br />

violenza nichilista, contro il mercificato e repressivo<br />

sistema socio-politico britannico del tempo, prima<br />

che contro il rock sofisticato dei ’70.<br />

L’influenza punk coinvolge metà del disco (Next To<br />

You, Peanuts e Truth Hits Everybody in<br />

particolare), di fatto la meno efficace, e servì certo<br />

a scaricare la propria forza comunicativa sul<br />

pubblico. E a cavalcare l’onda del movimento.<br />

La formula vincente, ritmi caraibici, aggressività<br />

rock e velati richiami soul-jazz, sfocia nel primo<br />

capolavoro dei ‘poliziotti’, quel “Reggatta De<br />

Blanc” (A&M) che nel 1979 spalanca le porte del<br />

successo mondiale alla band londinese,<br />

costringendo anche buona parte della critica a<br />

cambiar parere sulla musica dei Nostri, considerata<br />

inizialmente solo una moda passeggera.<br />

“Reggatta” è considerato da molti il vertice<br />

dell’espressione artistica dei Police e, anche se chi<br />

scrive – che assegna invece tale posto a<br />

“Synchronicity”, almeno sul piano puramente<br />

estetico – non è in pieno accordo, non si può<br />

negare che brani come Message In A Bottle, Bring<br />

On The Night, Walking On The Moon, Contact e<br />

Does Everyone Stare siano vere e proprie opere<br />

d’arte.<br />

Lo stile s’affina, Reggae e Rock sono sempre più<br />

compe<strong>net</strong>rati, amanti ormai intimi, nello stesso<br />

letto. Il Punk perde spazi.<br />

Gioielli di composizione ed esecuzione come<br />

Message In A Bottle, Bring On The Night, Walking<br />

On The Moon vivono di un unico respiro, quello del<br />

trio al massimo dell’affinità, dell’affiatamento, e<br />

fiancheggiano le migliori composizioni di Copeland<br />

per la band, Contact e Does Everyone Stare,<br />

misconosciute, straordinarie.<br />

Il successo è ormai giunto e<br />

“Zenyattà Mondatta”, A&M<br />

1980, lo mette al sicuro.<br />

Con il terzo si chiude la trilogia<br />

dei titoli coniati da quella<br />

mente fine di Miles Copeland.<br />

Neologismi assai musicali nella<br />

pronuncia, solo<br />

apparentemente nonsense –<br />

48<br />

The Police<br />

Gli Alfieri dela<br />

contaminazione<br />

New Wave.<br />

<strong>musicaround</strong>.<strong>net</strong><br />

“Reggatta De Blanc” è facilmente traducibile, sia pure<br />

da una lingua immaginaria, come “Reggae Dei<br />

Bianchi” –, geniali per impatto e capacità d’imprimersi<br />

nella memoria.<br />

L’escalation verso la<br />

fama mondiale è<br />

terminata, siamo sulla<br />

vetta del Rock<br />

internazionale, i tour,<br />

già da quello di<br />

“Reggatta”, toccano i<br />

paesi dell’Estremo<br />

Oriente come quelli del<br />

Sud America, i concerti<br />

sono colmi di pubblico<br />

impazzito, delirante.<br />

Eppure tra le tre forti personalità qualcosa comincia a<br />

cricchiare.<br />

Ognuno avverte la necessità di ‘evadere’ dai Police.<br />

Mentre Sting cura la sua parallela carriera<br />

cinematografica, Copeland si dedica alla ricerca sui<br />

ritmi dei vari paese del mondo, e Summers sfoga il<br />

suo estro sulla fotografia.<br />

Il percorso della band si divide qui in due binari:<br />

sul primo corre la musica, sempre più ricercata,<br />

innovatrice e futuristica;<br />

sul secondo il rapporto umano fra i tre che viaggia<br />

verso la separazione, a causa della difformità di<br />

vedute artistiche e, ovvio, del bisogno d’espressione<br />

di ciascuno.<br />

Il motivo della rottura è da ricercare, a mio parere,<br />

nelle personalità dei tre, forti e diverse. Summers e<br />

Copeland avevano, ed hanno, personalità<br />

accentuatissime, estrose, troppo geniali e bisognose<br />

di esprimersi per piegarsi a quella di Sting<br />

(compositore dei maggiori successi e capolavori),<br />

altrettanto creativa. E lo spilungone di Newcastle, del<br />

resto, non intendeva più scendere a compromessi<br />

creativi con altri.<br />

Con “Zenyattà Mondatta” lo stile si rinnova, cambia.<br />

Per molti è l’album commerciale della band, quello<br />

fatto per vendere.<br />

Non è vero.<br />

“Zenyattà” è disco portatore sano di novità, di<br />

evoluzione. È la svolta. Se i Police avessero<br />

continuato sulla strada del Reggae-Rock si<br />

sarebbero ripetuti, autocelebrati.<br />

__________________________________________________________________________________________<br />

48<br />

<strong>musicaround</strong>.<strong>net</strong>

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