musicaround.net - Dodicilune Records
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A marzo dello stesso anno il compositore iniziò la<br />
stesura del suo “Concerto In MIb” per saxofono<br />
contralto e orchestra d’archi. Apparentemente<br />
Glazunov provò a condividere tale esperienza con<br />
altri colleghi. Alcune lettere furono spedite a<br />
Maximilian Oseevich Shteimberg, professore di<br />
composizione al Conservatorio di Leningrado.<br />
Shteimberg (figlio illegittimo di Rimsky-Korsakov)<br />
teneva in quel periodo speciali corsi di<br />
strumentazione patrocinati dall’assente Glazunov.<br />
Molte lettere furono inviate anche ad A. N. Rimsky-<br />
Korsakov (figlio legittimo del famoso compositore)<br />
ed a L. V. Nikolaiev che aveva studiato pianoforte<br />
con Shostakovich e Sofronitsky. Una piccola parte di<br />
tutta questa corrispondenza fu riportata a memoria<br />
in forma riassunta da Nadeshda Nikolayevna<br />
Shteimberg.<br />
Il lavoro proseguì velocemente e con successo e, in<br />
una lettera del 4 Aprile successivo, era già finito.<br />
«Ho completato il mio Concerto per saxofono,<br />
insieme alla partitura e alla parte per pianoforte e<br />
molto probabilmente lo ascolterò a giorni dal<br />
francese Mule e dal danese Rascher. Il concerto è<br />
scritto in MIb maggiore ed è in un unico tempo.<br />
Inizia l’esposizione Allegro Moderato 4/4 che finisce<br />
in Sol minore. Dopo un breve sviluppo segue un<br />
cantabile Andante in DOb maggiore (qualche volta<br />
SI maggiore), in 3/4, che funge da transizione verso<br />
una piccola cadenza. La conclusione inizia dopo la<br />
cadenza con un denso Fugato in 12/8 in DO minore.<br />
Tutti gli elementi precedenti appaiono in quello che<br />
porta alla Coda in MIb maggiore. La forma è<br />
veramente condensata e la durata totale non è più<br />
di 18 minuti. L’accompagnamento è costruito sugli<br />
archi con molti ‘divisi’. Uso spesso questa tecnica:<br />
archi divisi con la voce superiore all’unisono con due<br />
violoncelli. Nel forte uso molto le doppie note. Ho<br />
mostrato il mio concerto a Metner, ai fratelli Konus<br />
(George Yuli Leo) e a Tcherepnine (Nikolai<br />
Nikolaievich), che hanno apprezzato il mio lavoro.<br />
Sono dubbioso sull’effetto delle doppie note.<br />
Chiederò a Yuli Konus, che lavorò con il mio<br />
“Concerto Per Violino”, lui è veramente esperto di<br />
queste sottigliezze, prescrisse le articolazioni per<br />
Tchaikovsky».<br />
(Da una lettera a Shteimberg 4 giugno 1934)<br />
«Il Concerto è nel programma della stagione<br />
concertistica in Inghilterra e in Scandinavia. Lo<br />
suonerà il saxofonista danese Rascher, veramente<br />
bravo e dalla tecnica strabiliante. A Parigi il signor<br />
Mule, saxofonista di primo livello e miglior solista<br />
della Guardia Repubblicana,<br />
vuole suonare il mio<br />
Concerto».<br />
(Da una lettera a Shteimberg<br />
21 novembre 1934)<br />
24<br />
Aleksandr<br />
Glazunov<br />
«Il Concerto è stato premiato<br />
due volte nelle due maggiori <strong>musicaround</strong>.<strong>net</strong><br />
città della Svezia suonato dal<br />
saxofonista Rascher, prossimamente lo ascolterò a<br />
Parigi».<br />
(Da una lettera a Shteimberg 5 dicembre 1934)<br />
Purtroppo non ci è dato sapere, dalle fonti rimaste,<br />
se Glazunov riuscì mai ad ascoltare il suo<br />
capolavoro. Considerato generalmente un’opera<br />
minore (specialmente nei confronti delle Sinfonie), il<br />
“Concerto In MIb” per Saxofono e orchestra d’archi,<br />
fu l’ultimo lavoro del compositore russo. In un<br />
periodo dove molti dei suoi colleghi, come il già<br />
citato Stravinskij, sperimentavano nuove forme<br />
d’espressione, Glazunov scelse di seguire una<br />
tradizione iniziata da Glinka e portata avanti nel XIX<br />
secolo da Balakirev, Tchaikovsky ed altri. Poiché dal<br />
1900 questo stile romantico era considerato<br />
obsoleto, il nostro autore è ricordato magari, più che<br />
come compositore, come insegnante o come<br />
orchestratore. Ma all’interno di un ormai vastissimo<br />
repertorio per saxofono il “Concerto In MIb” rimane<br />
uno dei capisaldi della produzione musicale, l’unica<br />
opera post-romantica di rilievo, con la sua atmosfera<br />
sinfonica severa, tipica della migliore tradizione<br />
russa, nella quale non mancano il calore, l’intensità<br />
e l’ardore qui espressi nella più intelligente vena<br />
folklorica, e addirittura esaltati dalla liricità di questo<br />
strumento. La composizione si presenta come un<br />
microcosmo, una preziosa miniatura non priva di<br />
eccellenti episodi melodici e di un sapore mistico<br />
che racchiude, in uno spazio temporale assai<br />
ristretto (appena 18 minuti secondo il conteggio del<br />
compositore), una sintesi testamentaria della<br />
creatività di Glazunov.<br />
Quando il compositore morì il 21 marzo del 1936<br />
scomparve la figura di un artista fecondo e dotato di<br />
un impeccabile mestiere. Durante il periodo<br />
sovietico il “Concerto In MIb” op. 109 non venne<br />
praticamente mai inserito nei programmi di<br />
esecuzione delle numerose orchestre russe.<br />
L’orchestra più famosa, la URSS Sinfonica di Stato,<br />
diretta da E. Svetlanov, incaricata di suonare tutta la<br />
musica russa e sovietica, fece una serie di<br />
registrazioni raccolte in una “Antologia Della<br />
Musica Sinfonica Russa”. Anche in questa<br />
occasione, non comparve il titolo del concerto per<br />
saxofono. Nel 1936, appena dopo la morte del<br />
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24<br />
<strong>musicaround</strong>.<strong>net</strong>