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Recensione<br />

disco Fiorella Mannoia<br />

f. Mannoia<br />

Onda Tropicale<br />

(Columbia, 2006)<br />

di Maurizio Mazzacane<br />

Il fascino è intatto. E<br />

resiste anche la passione<br />

per le produzioni di<br />

spessore, per la musica di<br />

qualità superiore. Fiorella<br />

Mannoia non devia, non<br />

deraglia sul binario della<br />

convenienza, non cede al<br />

richiamo del commercio<br />

discografico facile e<br />

banale. Anzi,<br />

approfondisce l’antico<br />

dialogo personale con la<br />

musica popolare brasiliana<br />

e confeziona “Onda<br />

Tropicale”, collezione di<br />

tredici tracce (di cui dieci<br />

cover) autenticamente<br />

verdeoro, sul mercato dallo<br />

scorso dieci novembre. Fortificando il feeling con le<br />

sonorità che arrivano da quell’angolo di Sud<br />

America, già sancito dall’applauditissima – e<br />

richiestissima, ovunque – Oh Che Sarà, versione<br />

italiana della buarquiana O Que Será (A Flor da<br />

Pele), lanciata anni addietro con la complicità<br />

contagiosa di Ivano Fossati (che, di quel feeling, può<br />

ragionevolmente considerarsi ispiratore<br />

fondamentale) e da Il Culo Del Mondo (O Cu Do<br />

Mundo, di Caetano Veloso).<br />

“Onda Tropicale” ha incuriosito, da sùbito. E<br />

continuerà ad incuriosire. Inserendosi in quel<br />

sentiero di interpretazioni sincere e dense a cui la<br />

Mannoia ha abituato il pubblico italiano. Quel<br />

pubblico che, del Brasile, continua a possedere<br />

un’idea distorta dai luoghi comuni e dalle<br />

inesattezze credute certezze. Oltre a un’infarinatura<br />

musicale eccessivamente godereccia e sicuramente<br />

lacunosa. L’album, griffato Columbia e costato tre<br />

anni di lavoro, è<br />

già chiacchieratissimo e ben accolto. E non solo per<br />

l’intensa Canzoni E<br />

Momenti (Cançoes E Momentos) di Milton<br />

Nascimento, che apre e chiude il<br />

cd, del quale diventa spina<br />

dorsale e brano itinerante:<br />

per l’esecuzione<br />

(particolarmente curata), ma<br />

anche e<br />

soprattutto per il peso del<br />

proprio testo, che racconta<br />

qualche verità dell’arte della<br />

musica.<br />

I particolari più attraenti,<br />

piuttosto, sono tre. Innanzi<br />

tutto, la vocalist romana<br />

canta in italiano, ma anche in<br />

portoghese. Non uno e non<br />

due pezzi, ma sei.<br />

Mostrando coraggio e buone<br />

intenzioni, se non altro.<br />

Sfidando una lingua, il<br />

portoghese, accessibile, ma<br />

neppure troppo. E riponendosi in competizione con<br />

se stessa, con il suo passato. Cogliendo il frutto del<br />

desiderio nel suo ambiente naturale, in Brasile,<br />

senza svilirlo della propria essenza, della propria<br />

magia. Conservando la fragranza della<br />

composizione originale, preservando l’humus<br />

attorno al quale il prodotto è fiorito. E approfittando<br />

delle differenze metriche tra le due lingue: riportare<br />

in italiano alcuni passaggi di alcune canzoni avrebbe<br />

minato il messaggio, rendendo ingiustizia ai concetti<br />

di partenza. O, più semplicemente, modificato (e,<br />

probabilmente, impoverito) il senso dei testi.<br />

Secondo punto: Fiorella Mannoia si fa affiancare<br />

dagli autori. E, così, Milton Nascimento presta la<br />

voce alla già citata Canzoni E Momenti e a Cravo E<br />

Canela; Chico Buarque De Hollanda (sì, il padre di<br />

Oh Che Sarà) la accompagna in Morro Dois Irmãos,<br />

pezzo degli ultimissimi anni ottanta, mentre<br />

Caetano Veloso concorre alla realizzazione di 13 De<br />

Maio (brano praticamente sconosciuto, in Italia,<br />

anche nella versione originale, dedicato alla fine<br />

della discriminazione razziale nel Brasile di fine<br />

diciannovesimo secolo). Ma c’è spazio anche per i<br />

più giovani Chico César (in Mama Africa, il suo<br />

successo più accreditato) e Carlinhos Brown (che è<br />

poi il genero di Chico Buarque, in Kabula Lê Lê) e<br />

per i più stagionati Djavan (in Faltando Um Pedaço,<br />

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16<br />

<strong>musicaround</strong>.<strong>net</strong><br />

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Recensione<br />

Disco<br />

Fiorella Mannoia<br />

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