Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
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prendersela! », se la contavano. « Li batteremo!... » « L'Agente gener<strong>al</strong>e è un cornuto!... » « Coi<br />
negri bisogna farci delle borse da tabacco! * ecc.<br />
La sera, ci trovavamo per l'aper<strong>it</strong>ivo, fin<strong>it</strong>e le ultime corvè con un agente ausiliario<br />
dell'Amministrazione, il signor Tandernot, così si chiamava, originario di La Rochelle.<br />
Ss si mischiava ai commercianti, Tandernot, era solo per farsi pagare l'aper<strong>it</strong>ivo.<br />
Bisognava bere.<br />
Decadenza.<br />
Non aveva più nemmeno un ghello.<br />
Il posto che aveva era il più basso possibile nella gerarchia coloni<strong>al</strong>e.<br />
Il suo ruolo consisteva nel dirigere la costruzione di strade in piena foresta.<br />
Gli indigeni ci lavoravano sotto i manganelli dei suoi miliziani, chiaro.<br />
Ma poiché nessun bianco passava mai per le strade che costruiva Tandernot e d'<strong>al</strong>tra parte i neri,<br />
loro, preferivano <strong>al</strong>le nuove strade i sentieri <strong>della</strong> foresta, per farsi trovare il meno possibile a<br />
causa delle imposte, e poiché in fondo non portavano da nessuna parte le strade Tandernot<br />
dell'Amministrazione, ecco che ti sparivano sotto la vegetazione con gran rapid<strong>it</strong>à, in ver<strong>it</strong>à da un<br />
mese <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tro, per dirla tutta.<br />
«Me ne son perso l'anno scorso per 122 chilometri! ci ricordava volentieri lui, pioniere favoloso, a<br />
propos<strong>it</strong>o delle sue strade.<br />
Se volete credermi!... » Gli ho riconosciuto durante il mio soggiorno una sola millanteria, umile<br />
van<strong>it</strong>à, a Tandernot, quella d'essere lui, il solo europeo che si potesse prendere un raffreddore a<br />
Bragamance a 44 gradi <strong>al</strong>l'ombra...<br />
Un'origin<strong>al</strong><strong>it</strong>à che lo consolava di molte cose... « Mi sono ancora preso un raffreddore da elefante<br />
» annunciava lui con gran fierezza <strong>al</strong>l'aper<strong>it</strong>ivo.<br />
Ci son solo io che gli càp<strong>it</strong>ano 'ste cose! «'Sto Tandernot, che tipo però! » esclamavano <strong>al</strong>lora i<br />
componenti <strong>della</strong> nostra banda mingherlina.<br />
Era meglio di niente , una soddisfazione del genere.<br />
Qu<strong>al</strong>unque cosa, in fatto di van<strong>it</strong>à, è meglio di niente.<br />
Una delle <strong>al</strong>tre distrazioni del gruppo dei s<strong>al</strong>ariati <strong>della</strong> Copagnie Pordurière consisteva<br />
nell'organizzare dei concorsi di febbre.<br />
Non era difficile ma ci si sfidava peri giorni e giorni, <strong>al</strong>lora passavi un bel po' di tempo.<br />
Venuta la sera e la febbre con quella, quasi sempre quotidiana, ci si misurava. « To', ho<br />
trentanove!... - Di' un po', non prendertela, ho quaranta come voglio! » I risultati erano d'<strong>al</strong>tronde<br />
assolutamente esatti e regolari.<br />
Alla luce dei fotofori, si faceva il confronto dei termometri.<br />
Il vinc<strong>it</strong>ore trionfava mettendosi a tremare. « Posso più pisciare tanto che sudo! » osservava<br />
regolarmente il più emaciato di tutti, un collega meschinetto, uno dell' Ariège, un campione di<br />
febbri venuto qui, mi confidò lui, per scappare d<strong>al</strong> seminario, dove « non aveva abbastanza<br />
libertà ».<br />
Ma il tempo passava e né uno né l'<strong>al</strong>tro di 'sti compagni mi sapeva dire a che tipo di modello<br />
esattamente apparteneva l'individuo che andavo a sost<strong>it</strong>uire a Bikomimbo.<br />
« E' uno strano tipo! » m'avvertivano loro, ed era tutto.<br />
« All'inizio in colonia, consigliava quello dell'Ariège d<strong>al</strong>le grandi febbri, devi far v<strong>al</strong>ere le tue<br />
qu<strong>al</strong><strong>it</strong>à! E' tutto uno o tutto l'<strong>al</strong>tro! Sei tutto oro per il Direttore o tutta merda! Ed è sui due piedi,<br />
sta' attento, che sei giudicato! » Avevo una gran paura d'esser giudicato, per quel che mi<br />
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