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Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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Dove io tenevo, da quel momento e per sempre, a far la mia brava figura...<br />

Senza mollargli le mani, beninteso, raddoppiai l'eloquenza.<br />

Fin che il mil<strong>it</strong>are non uccide, è come un bambino.<br />

Lo diverti facile.<br />

Non essendo ab<strong>it</strong>uato a pensare, quando uno gli parla è costretto per cercare di capire a decidersi<br />

a sforzi opprimenti.<br />

Il cap<strong>it</strong>ano Frémizon non mi uccideva nemmeno se ne stava a bere, non faceva niente con le<br />

mani, né con i piedi, cercava solamente di pensare.<br />

Era assolutamente troppo per lui.<br />

In fondo, lo tenevo per la testa.<br />

Gradu<strong>al</strong>mente, mentre durava questa prova d'umiliazione, sentivo il mio amor proprio già pronto<br />

a lasciarmi sfumare ancor di più, e poi mollarmi, abbandonarmi del tutto, per così dire<br />

uffici<strong>al</strong>mente.<br />

Si ha un bel dire, è un momento molto piacevole.<br />

Dopo quell'incidente, sono diventato per sempre infin<strong>it</strong>amente libero e leggero, mor<strong>al</strong>mente<br />

s'intende.<br />

E forse di paura che il più delle volte si ha bisogno per cavarsi d'impiccio nella v<strong>it</strong>a.<br />

Quanto a me non ho mai voluto <strong>al</strong>tre armi da quel giorno, o <strong>al</strong>tre virtù.<br />

I camerati del mil<strong>it</strong>are, gli indecisi che erano venuti li apposta anche loro per asciugare il mio<br />

sangue e giocare agli <strong>al</strong>iossi con i miei denti sparpagliati, come tutto trionfo dovevano<br />

accontentarsi di brancare parole per l'aria.<br />

I civili accorsi frementi <strong>al</strong>l'annuncio di una condanna a morte in<strong>al</strong>beravano dei musi lunghi.<br />

Poiché non sapevo esattamente quel che raccontavo, s<strong>al</strong>vo restare a tutta forza sulla nota lirica,<br />

continuando a tenere le mani del cap<strong>it</strong>ano, fissavo un punto ide<strong>al</strong>e nella nebbia pastosa, attraverso<br />

la qu<strong>al</strong>e l'Amir<strong>al</strong>-Bragueton avanzava soffiando e scaracchiando da un colpo d'elica <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tro.<br />

Alla fine, m'arrischiai come gran fin<strong>al</strong>e a far roteare una delle braccia sopra la testa e mollando<br />

una mano del cap<strong>it</strong>ano, una sola mi lanciai nella perorazione: « Tra prodi, signori uffici<strong>al</strong>i non si<br />

deve sempre finire per intendersi? Viva la Francia <strong>al</strong>lora, porco dio! Viva la Francia! » Era il<br />

trucco del sergente Branledore.<br />

E' riusc<strong>it</strong>o anche in quel caso.<br />

E' stata il solo caso in cui la Francia mi s<strong>al</strong>vò la v<strong>it</strong>a, fino a lì era stato piuttosto il contrario.<br />

Notai tra i miei ascoltatori un attimo di es<strong>it</strong>azione, ma comunque è molto difficile che un uffici<strong>al</strong>e<br />

per m<strong>al</strong> disposto che possa essere, schiaffeggi un civile, pubblicamente, quando quello si mette a<br />

gridare forte come avevo appena fatto io: « Viva la Francia!» questa es<strong>it</strong>azione mi s<strong>al</strong>vò.<br />

Impugnai due braccia a caso nel gruppo degli uffici<strong>al</strong>i e inv<strong>it</strong>ai tutti a farsi una bevuta <strong>al</strong> bar, <strong>al</strong>la<br />

mia s<strong>al</strong>ute e <strong>al</strong>la nostra riconciliazione.<br />

Quei v<strong>al</strong>orosi non resistettero un istante e bevemmo poi per due ore.<br />

Soltanto le femmine a bordo ci seguivano con gli occhi, silenziose e gradu<strong>al</strong>mente deluse.<br />

Dagli oblò del bar, scorgevo tra le <strong>al</strong>tre l'ostinata pianista ist<strong>it</strong>utrice che passava e tornava in mezzo<br />

a un cerchio di passeggere, la iena.<br />

Sospettavano proprio le trie che m'ero schivato la trappola con la furbizia e si ripromettevano di<br />

beccarmi in contropiede.<br />

Nel frattempo,noi bevemmo tra uomini a tempo indeterminato sotto l'inutile ma frastornante<br />

ventilatore, che si perdeva a macinare dopo le Canarie un tiepido cotone atmosferico.<br />

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<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 80

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