Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand Celine “Viaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ La lettera anonima? Acqua sulle piume! Madame Herote se ne riceveva ogni giorno un pacchettino per suo conto di queste lettere non firmate che non avevano un buon odore, vi assicuro. Lei ci restava sovrappensiero, sconcertata per dieci minuti all'incirca, ma si ricostituiva in men che si dica il suo equilibrio, non importa come, non importa con cosa, ma sempre e saldamente, perché non c'era nella sua interiore spazio alcuno per il dubbio e ancor meno per la verità. Ora le sue clienti e protette, un buon numero di piccole liste le arrivava con più debiti che vestiti. A tutte, Madame Herote dava consigli e loro se ne trovavano bene Musyne fra le altre, che mi sembrava, a me, la più carina di tutte. Un vero angioletto musicista, un amore di violinista, un amore ben smaliziato tanto per dire, lei me ne diede le prove. Implacabile nella voglia di riuscire su questa terra, e non in cielo, al momento che la conobbi s'arrabattava in un atto unico, tutto quel che c'era di carino, molto parigino e molto superato, ai varietà. Lei se ne compariva con il violino in una specie di proimprovvisato, versificato, melodioso. Un genere adorabile e complicato. Fu con quel sentimento che le dedicai il mio tempo diventòfrenetico e si svolgeva a balzelloni tra l'ospedale e l'uscita del suo teatro. Non ero d'altra parte quasi mai solo ad aspettarla. Dei fanti di terra la portavano via sgomitando, anche degli aviatori e ancora più facilmente, ma la palma della seduzione toccava senza dubbio agli argentini traffico di carni congelate, a quelli, gli prendeva grazie al pullulare di nuovi contingenti le proporzioni d'una furia della natura. La piccola Musyne se n'è approfittatava per bene di quei giorni mercantili. Ha fatto bene, gli argentini non esistono più. Io non riuscivo a capire. Ero cornuto con tutto e con tutti, con le donne, i soldi e le idee. Cornuto e niente contento. Ancora adesso, mi capita di incontrarla Musyne, per caso, ogni due anni o quasi, come la maggior parte de- i gli esseri che si sono conosciuti bene. E lo spazio che ci vuole, due anni, per renderci conto, con un sol colpo d'occhio, infallibile proprio, come l'istinto, delle bassezze di cui un viso, anche delizioso al tempo suo, s'è caricato. Si resta lì davanti come un attimo esitanti, e poi si finisce per accettarlo così come è diventato il viso con quella disarmonia crescente, ignobile, di tutta la faccia. Bisogna pure accettarla, questa accurata e lenta caricatura bulinata da due anni. Accettare il tempo, questo quadro di noi. Si può dire allora che ci si è proprio riconosciuti (come la moneta straniera che uno esita a prendere a prima vist), che non si era sbagliato strada, che si era proprio seguito la via giusta, senza essersi messi d'accordo, l'immancabile strada per due anni in più, la strada della corruzione. Ecco tutto. Musyne, quando lei mi incontrava così, per caso, la spaventavo talmente con il mio testone, che sembrava volesse fuggirmi nel modo più assoluto, evitarmi, voltarsi dall'altra parte, non importa cosa... Le mandavo il cattivo odore, era evidente, di tutto un passato, ma a me che so la sua età, da troppi anni, lei ha un bel fare, non può assolutamente scapparmi. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 50
Louis Ferdinand Celine “Viaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Lei resta lì con l'aria imbarazzata davanti alla mia esistenza, come davanti a un mostro. Lei così delicata, si crede in obbligo di farmi delle domande: balorde, imbecilli, come le farebbe una serva colta in fallo. Le donne hanno una natura da serve. Ma lei s'immagina forse soltanto quella repulsione, più che provarla; è la specie di consolazione che mi resta. Forse le suggerisco solo che sono immondo. Sono forse un artista in quel genere Dopotutto, perché non ci potrebbe essere un'arte nella bruttezza come c'è nella bellezza? E un genere da coltivare, ecco tutto. Ho creduto a lungo che fosse sciocca la piccola Musyne, era soltanto l'opinione di un congedato vanitoso. Sapete, prima della guerra, eravamo tutti ancora molto più ignoranti e più fatui di oggi. Sapevamo quasi niente delle cose del mondo in generale, insomma degli incoscienti... I tipetti del mio genere prendevano molto più facilmente di oggi le lucciole per lanterne. Essere innamorato di Musyne carina pensavo che mi avrebbe dotato d'ogni potere e in primo luogo e soprattutto del coraggio che mi mancava, tutto questo perché lei era così carina e così graziosamente musicista, la mia amichetta! L'amore è come l'alcool, più sei impotente e sbronzo e più ti credi forte e scaltro, e sicuro dei tuoi diritti. Madame Herote, cugina di numerosi eroi deceduti, non viva più dal suo buco che in lutto stretto; per di più, andava in città solo di rado, perché l'amico banditore fingeva di essere molto geloso. Noi ci riunivamo nella sala da pranzo sul retro che, con l'arrivo della prosperità, prese proprio l'aria d'un salottino. Ci si andava a conversare, a grattarsi, discretamente, decorosamente sotto il gas. La piccola Musyne, al piano, ci deliziava con i classici, solo classici, come conveniva a quei tempi dolorosi. Stavamo là, per interi pomeriggi, gomito a gomito, il banditore in mezzo, a cullare insieme segreti, timori, speranze. La serva di Madame Herote, di recente assunta, teneva molto a sapere quando gli uni si sarebbero alfine decisi a sposare gli altri. Dalle sue parti in campagna non si concepiva la libera unione. Tutti quegli argentini, quegli ufficiali quei clienti ficcanaso le provocavano un'inquietudine quasi animale. Musyne si ritrovava sempre più sequestrata dai clienti americani. Finii a 'sto modo per conoscere a fondo tutti cucine e i domestici di questi signori, a forza d'andare ad aspettare la mia amata nelle stanze di servizio. I camerieri di quei signori mi prendevano d'altra parte per il magnaccia. E poi tutti han finito col prendermi per un magnaccia, ivi compresa la stessa Musyne, insieme credo a tutti gli habitués del negozio di Madame Herote. Ci potevo far niente. D'altronde, bisogna pure che succeda prima o poi, che ti classificano. Ottenni dall'autorità militare un'altra convalescenza della durata di due mesi, e si parlò persino di riformarmi Con Musyne decidemmo di andare ad abitare insieme a Billancourt. Era per seminarmi in realtà 'sto sotterfugio perché lei approfittò che abitavamo lontano per tornare sempre più raramente a casa. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 51
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La lettera anonima? Acqua sulle piume! Madame Herote se ne riceveva ogni giorno un<br />
pacchettino per suo conto di queste lettere non firmate che non avevano un buon odore, vi<br />
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Lei ci restava sovrappensiero, sconcertata per dieci minuti <strong>al</strong>l'incirca, ma si ricost<strong>it</strong>uiva in men che<br />
si dica il suo equilibrio, non importa come, non importa con cosa, ma sempre e s<strong>al</strong>damente,<br />
perché non c'era nella sua interiore spazio <strong>al</strong>cuno per il dubbio e ancor meno per la ver<strong>it</strong>à.<br />
Ora le sue clienti e protette, un buon numero di piccole liste le arrivava con più deb<strong>it</strong>i che vest<strong>it</strong>i.<br />
A tutte, Madame Herote dava consigli e loro se ne trovavano bene Musyne fra le <strong>al</strong>tre, che mi<br />
sembrava, a me, la più carina di tutte.<br />
Un vero angioletto musicista, un amore di violinista, un amore ben sm<strong>al</strong>iziato tanto per dire, lei<br />
me ne diede le prove.<br />
Implacabile nella voglia di riuscire su questa terra, e non in cielo, <strong>al</strong> momento che la conobbi<br />
s'arrabattava in un atto unico, tutto quel che c'era di carino, molto parigino e molto superato, ai<br />
varietà.<br />
Lei se ne compariva con il violino in una specie di proimprovvisato, versificato, melodioso.<br />
Un genere adorabile e complicato.<br />
Fu con quel sentimento che le dedicai il mio tempo diventòfrenetico e si svolgeva a b<strong>al</strong>zelloni tra<br />
l'osped<strong>al</strong>e e l'usc<strong>it</strong>a del suo teatro.<br />
Non ero d'<strong>al</strong>tra parte quasi mai solo ad aspettarla.<br />
Dei fanti di terra la portavano via sgom<strong>it</strong>ando, anche degli aviatori e ancora più facilmente, ma la<br />
p<strong>al</strong>ma <strong>della</strong> seduzione toccava senza dubbio agli argentini traffico di carni congelate, a quelli, gli<br />
prendeva grazie <strong>al</strong> pullulare di nuovi contingenti le proporzioni d'una furia <strong>della</strong> natura.<br />
La piccola Musyne se n'è approf<strong>it</strong>tatava per bene di quei giorni mercantili.<br />
Ha fatto bene, gli argentini non esistono più.<br />
Io non riuscivo a capire.<br />
Ero cornuto con tutto e con tutti, con le donne, i soldi e le idee.<br />
Cornuto e niente contento.<br />
Ancora adesso, mi cap<strong>it</strong>a di incontrarla Musyne, per caso, ogni due anni o quasi, come la<br />
maggior parte de- i gli esseri che si sono conosciuti bene.<br />
E lo spazio che ci vuole, due anni, per renderci conto, con un sol colpo d'occhio, inf<strong>al</strong>libile<br />
proprio, come l'istinto, delle bassezze di cui un viso, anche delizioso <strong>al</strong> tempo suo, s'è caricato.<br />
Si resta lì davanti come un attimo es<strong>it</strong>anti, e poi si finisce per accettarlo così come è diventato il<br />
viso con quella disarmonia crescente, ignobile, di tutta la faccia.<br />
Bisogna pure accettarla, questa accurata e lenta caricatura bulinata da due anni.<br />
Accettare il tempo, questo quadro di noi.<br />
Si può dire <strong>al</strong>lora che ci si è proprio riconosciuti (come la moneta straniera che uno es<strong>it</strong>a a<br />
prendere a prima vist), che non si era sbagliato strada, che si era proprio segu<strong>it</strong>o la via giusta,<br />
senza essersi messi d'accordo, l'immancabile strada per due anni in più, la strada <strong>della</strong> corruzione.<br />
Ecco tutto.<br />
Musyne, quando lei mi incontrava così, per caso, la spaventavo t<strong>al</strong>mente con il mio testone, che<br />
sembrava volesse fuggirmi nel modo più assoluto, ev<strong>it</strong>armi, voltarsi d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tra parte, non importa<br />
cosa...<br />
Le mandavo il cattivo odore, era evidente, di tutto un passato, ma a me che so la sua età, da<br />
troppi anni, lei ha un bel fare, non può assolutamente scapparmi.<br />
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