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Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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Allora mi sono amm<strong>al</strong>ato, febbric<strong>it</strong>ante, diventato matto, hanno spiegato loro <strong>al</strong>l'osped<strong>al</strong>e, per la<br />

paura.<br />

Era possibile La miglior cosa che puoi fare, no?, quando sei a 'sto mondo, è di uscirne.<br />

Matto o no, paura o no.<br />

Ne sono nate delle storie.<br />

C'era chi diceva: «'Sto ragazzo, è un anarchico, <strong>al</strong>lora bisogna fucilarlo, è il momento e sub<strong>it</strong>o,<br />

senza es<strong>it</strong>are, bisogna mica gingillarsi, perché c'è la guerra!...» Ma ce n'erano degli <strong>al</strong>tri, più<br />

pazienti, che asserivano che ero soltanto sifil<strong>it</strong>ico e folle autentico e di conseguenza andavo<br />

rinchiuso fino <strong>al</strong>la pace, o <strong>al</strong>meno per qu<strong>al</strong>che mese, perché loro, i non matti, che avevano tutte le<br />

ragioni, dicevano, volevano curarmi mentre avrebbero fatto la guerra loro soli.<br />

Questo prova che per essere r<strong>it</strong>enuti ragionevoli, nulla di meglio che avere una gran faccia di<br />

bronzo.<br />

Quando hai una bella faccia tosta, quello basta, <strong>al</strong>lora quasi tutto è permesso, assolutamente tutto,<br />

hai la, maggioranza con te ed è la maggioranza che decide quel che è folle e quello che non lo è.<br />

Tuttavia la mia diagnosi restava molto discutibile. Le autor<strong>it</strong>à decisero dunque di mettermi sotto<br />

osservazione per qu<strong>al</strong>che tempo.<br />

La mia amica Lola ebbe il permesso di venirmi a fare qu<strong>al</strong>che vis<strong>it</strong>a, e mia madre anche.<br />

Era tutto.<br />

Eravamo <strong>al</strong>loggiati noi, i fer<strong>it</strong>i con turbe, in un liceo di Issy-les-Moulineaux, organizzato apposta<br />

per accogliere e spingere con le buone o con le cattive a confessare, secondo i casi, i soldati del<br />

mio tipo il cui ide<strong>al</strong>e patriottico era semplicemente compromesso o del tutto m<strong>al</strong>ato.<br />

Non ci trattavano per niente m<strong>al</strong>e, ma ci sentivamo tutto il tempo, comunque, spiati da un<br />

person<strong>al</strong>e infermieristico silenzioso e dotato di enormi orecchie.<br />

Dopo qu<strong>al</strong>che tempo di sottomissione a questa sorveglianza, te ne uscivi con discrezione per<br />

andare o <strong>al</strong> manicomio, o <strong>al</strong> fronte, o ancora molto spesso <strong>al</strong> muro.<br />

Tra i compagni ammassati in quegli ambigui loc<strong>al</strong>i, mi chiedevo sempre, parlando piano in<br />

refettorio, chi stava diventando un fantasma.<br />

Vicino <strong>al</strong>l'inferriata, <strong>al</strong>l'entrata, nella sua casetta, ab<strong>it</strong>ava la custode, quella che ci vendeva zucchero<br />

d'orzo e arance e quel che occorreva <strong>al</strong> tempo stesso per cucirsi i bottoni.<br />

In più vendeva anche piacere.<br />

Per i sottuffici<strong>al</strong>i, costava dieci franchi il piacere.<br />

Tutti potevano averne.<br />

Bisognava solo stare attenti <strong>al</strong>le confidenze che le facevi troppo facilmente in quei momenti.<br />

Potevano costare caro quelle espansioni.<br />

Quel che tu le raccontavi, lei lo ripeteva <strong>al</strong> medico-capo, scrupolosamente, e ti finiva nel dossier<br />

per il Consiglio di guerra.<br />

Sembra proprio provato che in questo modo abbia fatto fucilare, a colpi di confidenze, un<br />

brigadiere degli Spahis che non aveva vent'anni, più un riservista del Genio che aveva mangiato<br />

dei chiodi per farsi delle lesioni <strong>al</strong>lo stomaco e poi ancora un <strong>al</strong>tro isterico, quello che le aveva<br />

raccontato com'è che si organizzava le crisi di par<strong>al</strong>isi <strong>al</strong> fronte...<br />

Me, per tastarmi, mi propose una certa sera i documenti di un padre di famiglia con sei figli, che<br />

era morto lei diceva, e che potevano servirmi, per farmi assegnare nelle retrovie.<br />

Insomma, era una viziosa.<br />

A letto per esempio era un affare superbo e ci tornavi e gioia te ne dava.<br />

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<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 40

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