Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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28.05.2013 Views

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Lunghi capelli rosso oro che le ricadevano in boccoli sulle spalle», la descrive l'amico pittore Henri Mahé. Quella della Craig è stata certamente una delle presenze fondamentali e decisive nella vita di Céline, che sin dalle prime interviste rilasciate in occasione dell'uscita del Voyage l'ha citata tra i suoi « maestri ». « Che genio in quella donna! - scrive nel settembre 1947 dall'esilio danese al giovane professore americano Milton Hindus - Non sarei mai stato niente senza di lei... Che intelligenza! Che finezza... Che panteismo dolente e birbante al tempo stesso. Che poesia... che mistero... Capiva tutto prima ancora di farne parola... Sono ben rare le donne che non sono essenzialmente vacche o sguattere - ma allora si tratta di streghe o di fate... Come Isadora Duncan, intorno a lei tutto diventa un sabba ». La Craig è stata rintracciata e intervistata in California nel 1988 da Jean Monnier (Elizabeth Craig raconte Céline, Bibliothèque de la Littérature francaise contemporaine, Paris 1988). 2 Biribi sono chiamate nel gergo di caserma le compagnie di disciplina, dal popolare biribi, una sorta di lotteria già in voga nel Settecento. 3 Céline allude qui a un romanzo di Pierre Mac Orlan, La cavalière Elsa (1921), poi liberamente adattato per le scene da Paul Demazay che aveva per protagonista una specie di Giovanna d'Arco del comunismo, scelta dai dirigenti sovietici per galvanizzare le truppe che nel 1940 si sarebbero lanciate - nella finzione fantastorica del libro alla conquista dell'Europa occidentale. 4 Céline allude qui all'uso che avevano i forzati di nascondere oggetti proibiti al bagno penale, come denaro o coltellini, in piccoli cilindretti metallici, detti plans, che venivano poi introdotti nell'ano per sottrarli alle perquisizioni dei guardiani. 5 Gli Annuari cui si riferisce Céline riportavano le posizioni dei vari gradi dell'Esercito, della Marina e delle altre amministrazioni dello Stato. 6 E'il nome di una tribù del Mozambico, che solitamente è trascritto come Mabiha o Mavia, e che ritorna in un altro romanzo di Céline, Da un castello all'altro. 7 Traduco con l'equivalente del gergo di caserma che sta per « fanteria » il poilu dell'originale, che era propriamente il soprannome dato ai soldati francesi della prima guerra mondiale. 8 Tessuto a rete usato per la fabbricazione di camicie estive. 9 Accolgo qui l'ipotesi testuale suggerita dall'edizione 1981 della Pléiade che il banal del testo originale sia un refuso non corretto nelle edizioni successive, e vada letto più correttamente bancal. 10 Qui Céline gioca con l'inglese surgeon, medico militare, e con l'identico francese che ha valore di « rampollo, pollone », in senso botanico. 11 Innominato è un termine anatomico che si riferisce appunto a quel che non ha nome, un osso o un'arteria. 12 Il numero 12 di rue Chabanais, a Parigi, ospitava la più celebre casa chiusa del tempo, aperta nel 1880. Il ricordo dello Chabanais ritorna in un altro romanzo di Céline, Da un castello all'altro (1957): « Frau Frucht smetteva mai di aspergere il suo letto, le tende e le poltrone... un flacone di lavanda!... un altro! eliotropio!... gelsomino! avreste detto lo "Chabanais"! non avete conosciuto sicuramente...» 13 In italiano nel testo. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 362

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ 14 Si tratta di un metodo di guarigione per autosuggestione inventato e divulgato da Emile Coué (1857- 1926). 15 L'originale porta cézigue, voce dell'argot (ma sarebbe stato più esatto scrivere mézigue) che indica convenzionalmente la persona di chi parla, e corrisponde al monello, monarca o simone, io, me, dell'antico furbesco italiano del '500 (per queste voci rimando al mio Dizionario storico dei gerghi italiani, Milano i991). 16 Céline allude qui al cimitero di Saint-Pierre o del Calvario, situato nei pressi della Place du Tertre. Fu chiuso nel 1823 e non contiene i resti dei comunardi, ma quelli di circa mille soldati francesi, russi e tedeschi uccisi nel marzo 1814. Non vi è sepolto nemmeno La Pérouse, che fece naufragio nel Pacifico nel 1788, e di cui non furono trovati i resti. 17 Nel marzo 1814 i cosacchi comandati da un emigrato, il conte di Langeron, presero parte sulla collina di Montmartre agli ultimi combattimenti della presa di Parigi, incontrando la fiera resistenza degli assediati a Place Clichy, difesa dal maresciallo Moncey. Non si sa peraltro se i cosacchi furono sepolti presso il Moulin de la Galette, come suppone Céline. 18 « Chiudi i tuoi begli occhi, la vita è solo un sogno / L'amore è solo una bugia / Chiudi i tuoi begli occhi ». ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 363

Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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Lunghi capelli rosso oro che le ricadevano in boccoli sulle sp<strong>al</strong>le», la descrive l'amico p<strong>it</strong>tore<br />

Henri Mahé.<br />

Quella <strong>della</strong> Craig è stata certamente una delle presenze fondament<strong>al</strong>i e decisive nella v<strong>it</strong>a di<br />

Céline, che sin d<strong>al</strong>le prime interviste rilasciate in occasione dell'usc<strong>it</strong>a del Voyage l'ha c<strong>it</strong>ata tra i<br />

suoi « maestri ». « Che genio in quella donna! - scrive nel settembre 1947 d<strong>al</strong>l'esilio danese <strong>al</strong><br />

giovane professore americano Milton Hindus - Non sarei mai stato niente senza di lei...<br />

Che intelligenza! Che finezza...<br />

Che panteismo dolente e birbante <strong>al</strong> tempo stesso.<br />

Che poesia... che mistero...<br />

Capiva tutto prima ancora di farne parola...<br />

Sono ben rare le donne che non sono essenzi<strong>al</strong>mente vacche o sguattere - ma <strong>al</strong>lora si tratta di<br />

streghe o di fate...<br />

Come Isadora Duncan, intorno a lei tutto diventa un sabba ».<br />

La Craig è stata rintracciata e intervistata in C<strong>al</strong>ifornia nel 1988 da Jean Monnier (Elizabeth Craig<br />

raconte Céline, Bibliothèque de la L<strong>it</strong>térature francaise contemporaine, Paris 1988).<br />

2 Biribi sono chiamate nel gergo di caserma le compagnie di disciplina, d<strong>al</strong> popolare biribi, una<br />

sorta di lotteria già in voga nel Settecento.<br />

3 Céline <strong>al</strong>lude qui a un romanzo di Pierre Mac Orlan, La cav<strong>al</strong>ière Elsa (1921), poi liberamente<br />

adattato per le scene da Paul Demazay che aveva per protagonista una specie di Giovanna d'Arco<br />

del comunismo, scelta dai dirigenti sovietici per g<strong>al</strong>vanizzare le truppe che nel 1940 si sarebbero<br />

lanciate - nella finzione fantastorica del libro <strong>al</strong>la conquista dell'Europa occident<strong>al</strong>e.<br />

4 Céline <strong>al</strong>lude qui <strong>al</strong>l'uso che avevano i forzati di nascondere oggetti proib<strong>it</strong>i <strong>al</strong> bagno pen<strong>al</strong>e,<br />

come denaro o coltellini, in piccoli cilindretti met<strong>al</strong>lici, detti plans, che venivano poi introdotti<br />

nell'ano per sottrarli <strong>al</strong>le perquisizioni dei guardiani.<br />

5 Gli Annuari cui si riferisce Céline riportavano le posizioni dei vari gradi dell'Eserc<strong>it</strong>o, <strong>della</strong><br />

Marina e delle <strong>al</strong>tre amministrazioni dello Stato.<br />

6 E'il nome di una tribù del Mozambico, che sol<strong>it</strong>amente è trascr<strong>it</strong>to come Mabiha o Mavia, e<br />

che r<strong>it</strong>orna in un <strong>al</strong>tro romanzo di Céline, Da un castello <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tro.<br />

7 Traduco con l'equiv<strong>al</strong>ente del gergo di caserma che sta per « fanteria » il poilu dell'origin<strong>al</strong>e,<br />

che era propriamente il soprannome dato ai soldati francesi <strong>della</strong> prima guerra mondi<strong>al</strong>e.<br />

8 Tessuto a rete usato per la fabbricazione di camicie estive.<br />

9 Accolgo qui l'ipotesi testu<strong>al</strong>e sugger<strong>it</strong>a d<strong>al</strong>l'edizione 1981 <strong>della</strong> Pléiade che il ban<strong>al</strong> del testo<br />

origin<strong>al</strong>e sia un refuso non corretto nelle edizioni successive, e vada letto più correttamente<br />

banc<strong>al</strong>.<br />

10 Qui Céline gioca con l'inglese surgeon, medico mil<strong>it</strong>are, e con l'identico francese che ha v<strong>al</strong>ore<br />

di « rampollo, pollone », in senso botanico.<br />

11 Innominato è un <strong>termine</strong> anatomico che si riferisce appunto a quel che non ha nome, un osso<br />

o un'arteria.<br />

12 Il numero 12 di rue Chabanais, a Parigi, osp<strong>it</strong>ava la più celebre casa chiusa del tempo, aperta<br />

nel 1880.<br />

Il ricordo dello Chabanais r<strong>it</strong>orna in un <strong>al</strong>tro romanzo di Céline, Da un castello <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tro (1957): «<br />

Frau Frucht smetteva mai di aspergere il suo letto, le tende e le poltrone... un flacone di lavanda!...<br />

un <strong>al</strong>tro! eliotropio!... gelsomino! avreste detto lo "Chabanais"! non avete conosciuto sicuramente...»<br />

13 In <strong>it</strong><strong>al</strong>iano nel testo.<br />

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