Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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28.05.2013 Views

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ dopo, forse perfino per un'intera settimana. Un gran rutto di musica sale dalla giostra. Non riesce a vomitarlo il suo valzer del Faust la giostra, ma fa tutto quel che può. Le scende giù il valzer e risale ancora intorno al soffitto rotondo che gira vorticosamente con le sue mille torte di luce a lampadine. Non è comodo. Soffre la musica nel tubo del suo ventre l'organo. Vuoi un torrone? O preferisci un cartoccio? Scegli tu!... In mezzo a noi, al tiro, c'è Madelon, cappello rialzato sulla fronte, la più abile. «Guarda! ecco che ti fa lei a Robinson. Mica tremo io! E con quello che abbiam bevuto!» E'per darvi il tono esatto della conversazione. Uscivamo dunque dal ristorante. «Ancora uno!» Madelon l'ha vinta la bottiglia di champagne! «Pim e pum! Centro!» Le propongo allora una grossa scommessa, che lei non mi acchiapperà all'autodromo. «Scommettiamo!» risponde lei tutta gasata. «A ciascuno la sua!» E hop! Ero contento che avesse accettato. Era un modo per avvicinarmi a lei. Sophie non era gelosa. Aveva le sue ragioni. Robinson sale dunque dietro con Madelon su un sedile e io su un altro davanti con Sophie, e ci sbattiamo una serie di collisioni tremende! E io ti sconquasso! E io ti tampono! Ma vedo sùbito che non le piace essere sbatacchiata a Madelon. Nemmeno a Léon d'altronde, gli piace più 'sta cosa. Si può dire che non è a suo agio con noi. Passando, mentre stiamo attaccati ai mancorrenti, dei marinaretti si mettono a palparci con forza, uomini e donne, e ci fanno proposte. Battiamo i denti. Ci difendiamo. Ridiamo. Ne arriva da ogni parte di gente che tocca e sotto con la musica e lo slancio e la cadenza! Ci prendiamo in quelle specie di botti a rotelle tante di quelle scosse che ogni volta che ci incorniamo gli occhi ci escono dalle orbite. La gioia insomma! La violenza per scherzo. Tutta la tastiera dei piaceri. Volevo proprio rimettermi con lei Madelon prima di lasciare la fiera. Ci tengo, ma lei non risponde per niente ai miei approcci. No, sicuramente. Mi tiene perfino il broncio. Mi tiene a distanza. Rimango perplesso. Le torna a venire il cattivo umore. Mi aspettavo di meglio. Anche nel fisico d'altronde lei è cambiata, in tutto. Noto che a fianco di Sophie ci perde, è smorta. La gentilezza le stava meglio, ma si direbbe che lei sa adesso delle cose superiori. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 328

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Questo mi irrita. La riprenderei volentieri a schiaffi, per vedere se tornerebbe indietro, o altrimenti me lo dica quello che lei sa di superiore, a me. Ma sorridere! Siamo alla fiera, non è che si sta a piagnucolare! Bisogna far festa! Ha trovato lavoro da una zia, racconta lei a Sophie, dopo, mentre camminiamo. Rue du Rocher, una zia che fa corsetti. Bisogna pur crederle. Non era difficile rendersi conto da quel momento che quanto a riconciliazione era un incontro mancato. E anche per la mia combinazione, era andato a vuoto. Un vero fallimento. Avevamo avuto torto a cercare di rivederci. Sophie, lei, non capiva ancora bene la situazione. Lei non capiva che col solo rivederci le cose si stavano complicando... Robinson avrebbe dovuto dirmelo, lui, avvertirmi, che lei era cocciuta fino a quel punto... Era un peccato! Bene! Zim! Zim! Sempre e comunque! E avanti col «Caterpillar»! Come lo chiamano. Sono io che propongo, io che pago, solo per avvicinarmi una volta di più a Madelon. Ma lei si defila costantemente, mi evita, approfitta della folla per saltare su un'altra pedana, davanti, con Robinson, son servito. Onde e risucchi d'oscurità ci frastornano. Niente da fare, concludo a bassa voce io. E Sophie alla fine la pensa come me. Capisce che in tutto quello ero stato ancora vittima della mia immaginazione sporcacciona. «Vedi! Lei si è seccata! Credo che faremmo meglio a lasciarli tranquilli adesso... Noi, potremmo forse andare a fare un giro allo Chabanais prima di tornare...» Era una proposta che le piaceva molto a Sophie, perché aveva sentito parlare un sacco di volte dello Chabanais quando stava ancora a Praga e non chiedeva di meglio che provarlo adesso lo Chabanais per poter giudicare lei stessa. Ma calcolammo che sarebbe costato troppo caro lo Chabanais per i soldi che ci eravamo portati dietro. Ci è dunque toccato interessarci di nuovo alla fiera. Robinson mentre eravamo nel Caterpillar doveva aver avuto una scena con Madelon. Scesero assolutamente sconvolti tutti e due dalla giostra. Decisamente, lei quella sera era da prendere con le molle. Per calmare e sistemare le cose, proposi un'attrazione molto assorbente, una gara di pesca al collo delle bottiglie. Madelon ci si mise immusonita. Ci vinse tuttavia tutto quello che voleva. Arrivava con l'anello giusto sopra il tappo e te lo infilava al momento buono! Là! Clic! ed era fatta. L'uomo del baraccone ci capiva più niente. Le consegnò come premio «una mezza di Gran-Duc de Malvoison». Per dire quanto era abile, ma lei non era soddisfatta lo stesso. «Mica me la bevo.» ci ha annunciato sùbito... «E'di quello cattivo...» E'Robinson che se l'è stappata per berla. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 329

Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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Questo mi irr<strong>it</strong>a.<br />

La riprenderei volentieri a schiaffi, per vedere se tornerebbe indietro, o <strong>al</strong>trimenti me lo dica<br />

quello che lei sa di superiore, a me.<br />

Ma sorridere! Siamo <strong>al</strong>la fiera, non è che si sta a piagnucolare! Bisogna far festa! Ha trovato lavoro<br />

da una zia, racconta lei a Sophie, dopo, mentre camminiamo.<br />

Rue du Rocher, una zia che fa corsetti.<br />

Bisogna pur crederle.<br />

Non era difficile rendersi conto da quel momento che quanto a riconciliazione era un incontro<br />

mancato.<br />

E anche per la mia combinazione, era andato a vuoto.<br />

Un vero f<strong>al</strong>limento.<br />

Avevamo avuto torto a cercare di rivederci.<br />

Sophie, lei, non capiva ancora bene la s<strong>it</strong>uazione.<br />

Lei non capiva che col solo rivederci le cose si stavano complicando...<br />

Robinson avrebbe dovuto dirmelo, lui, avvertirmi, che lei era cocciuta fino a quel punto...<br />

Era un peccato! Bene! Zim! Zim! Sempre e comunque! E avanti col «Caterpillar»! Come lo<br />

chiamano.<br />

Sono io che propongo, io che pago, solo per avvicinarmi una volta di più a Madelon.<br />

Ma lei si defila costantemente, mi ev<strong>it</strong>a, approf<strong>it</strong>ta <strong>della</strong> folla per s<strong>al</strong>tare su un'<strong>al</strong>tra pedana,<br />

davanti, con Robinson, son serv<strong>it</strong>o.<br />

Onde e risucchi d'oscur<strong>it</strong>à ci frastornano.<br />

Niente da fare, concludo a bassa voce io.<br />

E Sophie <strong>al</strong>la fine la pensa come me.<br />

Capisce che in tutto quello ero stato ancora v<strong>it</strong>tima <strong>della</strong> mia immaginazione sporcacciona. «Vedi!<br />

Lei si è seccata! Credo che faremmo meglio a lasciarli tranquilli adesso...<br />

Noi, potremmo forse andare a fare un giro <strong>al</strong>lo Chabanais prima di tornare...» Era una proposta<br />

che le piaceva molto a Sophie, perché aveva sent<strong>it</strong>o parlare un sacco di volte dello Chabanais<br />

quando stava ancora a Praga e non chiedeva di meglio che provarlo adesso lo Chabanais per<br />

poter giudicare lei stessa.<br />

Ma c<strong>al</strong>colammo che sarebbe costato troppo caro lo Chabanais per i soldi che ci eravamo portati<br />

dietro.<br />

Ci è dunque toccato interessarci di nuovo <strong>al</strong>la fiera.<br />

Robinson mentre eravamo nel Caterpillar doveva aver avuto una scena con Madelon.<br />

Scesero assolutamente sconvolti tutti e due d<strong>al</strong>la giostra.<br />

Decisamente, lei quella sera era da prendere con le molle.<br />

Per c<strong>al</strong>mare e sistemare le cose, proposi un'attrazione molto assorbente, una gara di pesca <strong>al</strong> collo<br />

delle bottiglie.<br />

Madelon ci si mise immuson<strong>it</strong>a.<br />

Ci vinse tuttavia tutto quello che voleva.<br />

Arrivava con l'anello giusto sopra il tappo e te lo infilava <strong>al</strong> momento buono! Là! Clic! ed era fatta.<br />

L'uomo del baraccone ci capiva più niente.<br />

Le consegnò come premio «una mezza di Gran-Duc de M<strong>al</strong>voison».<br />

Per dire quanto era abile, ma lei non era soddisfatta lo stesso. «Mica me la bevo.» ci ha annunciato<br />

sùb<strong>it</strong>o... «E'di quello cattivo...» E'Robinson che se l'è stappata per berla.<br />

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