Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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28.05.2013 Views

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Fiero dei suoi recenti acquisti... Rinnovato insomma, e senza dubbio ormai del tutto indulgente e consenziente rispetto alla monotonia quotidiana della nostra laboriosa routine... Invecchiato finalmente! Sempre che lei mi autorizzi ad esprimermi Così signor Baryton? - Che adulatore questo Ferdinand!... Trova ancora il modo di toccarmi nella mia fierezza mascolina, sensibile, esigente perfino, lo scopro a dispetto di tante stanchezze e prove passate...No, Ferdinand! Tutta l'ingegnosità che lei dispiega non riuscirebbe a rendere in un momento favorevole tutto quel che rimane al fondo della nostra stessa volontà, incredibilmente ostile e doloroso. D'altronde Ferdinand, il tempo di esitare, di tornare sui miei passi non c'è più! Io sono, lo confesso, lo proclamo, Ferdinand: svuotato! Inebetito! Vinto! Da quarant'anni di ingegnose bassezze!... E'già incommensurabilmente troppo!... Quel che voglio tentare? Lo vuol sapere?... A lei posso dirlo, a lei, amico supremo, lei che ha voluto prendere una parte disinteressata, ammirevole, alle sofferenze d'un vegliardo allo sbando... Io voglio, Ferdinand, cercare di perdermi l'anima come uno può perdere il suo cane rognoso, il suo cane puzzolente, lontano, il compagno che ti fa ribrezzo, prima di morire... Finalmente solo... Tranquillo... se stesso... - Ma caro signor Baryton, questa violenta disperazione di cui lei mi rivela improvvisamente le esigenze inderogabili non m'era mai balenata, ne sono sbalordito, in alcun momento nei suoi discorsi! Al contrario le sue osservazioni quotidiane mi sembrano ancora oggi perfettamente pertinenti... Tutte le sue iniziative sempre felici e produttive.. I suoi interventi medici assolutamente ragionevoli e metodici... Cercherei invano nel corso dei suoi gesti quotidiani uno di questi segni di abbattimento, di sfacelo... In verità, non osservo niente di simile...» Ma per la prima volta da quando lo conoscevo Baryton non provava alcun piacere nel prendersi i miei complimenti. Mi dissuadeva perfino cortesemente dal proseguire la conversazione su quel tono elogiativo. «No, mio caro Ferdinand, le assicuro... Queste manifestazioni estreme della sua amicizia giungono certo ad addolcire e in modo insperato gli ultimi istanti della mia permanenza qui, eppure tutta la sua sollecitudine non saprebbe rendermi anche soltanto tollerabile il ricordo d'un passato che mi angoscia e di cui questi luoghi trasudano... Voglio a qualsiasi prezzo mi intenda bene e a qualsiasi condizione andarmene via... - Ma questa stessa casa, signor Baryton, che cosa ne facciamo a questo punto? Ci ha pensato? - Sì, certo, ci ho pensato Ferdinand... Lei ne assumerà la direzione per tutto il tempo che durerà la mia assenza ecco tutto!... Non ha sempre avuto ottimi rapporti con la nostra clientela?... La sua direzione sarà dunque ben accolta... Andrà tutto bene, vedrà, Ferdinand... Parapine, lui, visto che non può soffrire la conversazione, si occuperà dei macchinari, degli ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 300

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ apparecchi e del laboratorio... Quello lo conosce!... Così tutto è sistemato per bene... D'altronde ho smesso di credere alle presenze indispensabili... Anche da quel lato lì, vede, amico mio, sono molto cambiato.» Difatti, era irriconoscibile. «Ma lei non teme, signor Baryton, che la sua partenza sia commentata in modo del tutto malevolo dai nostri concorrenti dei dintorni?... Di Passy per esempio? Di Montretout?... Di Gargan-Livry? Tutto quello che ci circonda...Che ci spia... Da quei colleghi mai stanchi di cattiverie... Che significato attribuiranno al suo nobile e volontario esilio?... Come lo definiranno? Scappata? Che altro ancora? Sbandata? Disfatta? Fallimento? Chissà?...» Quell'eventualità l'aveva indubbiamente indotto a lunghe e penose riflessioni. Se ne turbava ancora, lì, davanti a me, impallidiva a pensarci... Aimée, la figlia, la nostra innocente, andava incontro in tutto questo a una sorte assai dura. Lui l'affidò in custodia a una delle sue zie, una sconosciuta a dire il vero, in provincia. Così, sistemati per bene tutti gli affari privati, non ci restava altro, a Parapine e a me, che fare del nostro meglio per gestire tutti i suoi interessi e i suoi beni. Alla voga dunque la barca senza capitano! Ero in grado di permettermi, dopo quelle confidenze, mi sembrò, di chiedere al padrone da quale parte contava di lanciarsi verso le regioni della sua avventura... «L'Inghilterra! Ferdinand», mi rispose lui, senza esitare. Tutto quello che ci capitava in così poco tempo, mi sembrava certo molto difficile da digerire, ma dovemmo comunque adattarci rapidamente a quel nuovo destino. Sin dal giorno dopo, l'aiutammo, Parapine ed io, a farsi una valigia. Il passaporto con tutte le sue paginette e i visti lo stupiva un po'. Non ne aveva mai posseduto uno prima di passaporto. Già che c'era, avrebbe gradito averne qualcun altro di ricambio. Riuscimmo a convincerlo che non era possibile. All'ultimo momento inciampò nel problema dei colletti duri o molli che doveva portarsi in viaggio e quanti per ogni tipo? Questo problema ci occupò, irrisolto, sino all'ora del treno. Saltammo tutti e tre sull'ultimo tram per Parigi. Baryton si portava dietro solo una valigetta, poiché intendeva restare ovunque andasse e in ogni circostanza, mobile e leggero. Sulla banchina la nobile altezza delle predelle dei treni internazionali l'impressionò. Esitava a inerpicarsi su quei gradini maestosi. Si raccoglieva davanti al vagone come sulla soglia d'un monumento. L'aiutammo un po'. Avendo preso la seconda, ci fece in proposito un'ultima osservazione, comparativa, pratica e sorridente. «Le prime non sono meglio» fece lui. Gli tendemmo la mano. L'ora era giunta. Fischiarono la partenza che sopravvenne con un grande scossone, una catastrofe di ferraglia, al minuto esatto. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 301

Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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Fiero dei suoi recenti acquisti...<br />

Rinnovato insomma, e senza dubbio ormai del tutto indulgente e consenziente rispetto <strong>al</strong>la<br />

monotonia quotidiana <strong>della</strong> nostra laboriosa routine...<br />

Invecchiato fin<strong>al</strong>mente! Sempre che lei mi autorizzi ad esprimermi Così signor Baryton? - Che<br />

adulatore questo Ferdinand!...<br />

Trova ancora il modo di toccarmi nella mia fierezza mascolina, sensibile, esigente perfino, lo<br />

scopro a dispetto di tante stanchezze e prove passate...No, Ferdinand! Tutta l'ingegnos<strong>it</strong>à che lei<br />

dispiega non riuscirebbe a rendere in un momento favorevole tutto quel che rimane <strong>al</strong> fondo <strong>della</strong><br />

nostra stessa volontà, incredibilmente ostile e doloroso.<br />

D'<strong>al</strong>tronde Ferdinand, il tempo di es<strong>it</strong>are, di tornare sui miei passi non c'è più! Io sono, lo<br />

confesso, lo proclamo, Ferdinand: svuotato! Inebet<strong>it</strong>o! Vinto! Da quarant'anni di ingegnose<br />

bassezze!...<br />

E'già incommensurabilmente troppo!...<br />

Quel che voglio tentare? Lo vuol sapere?...<br />

A lei posso dirlo, a lei, amico supremo, lei che ha voluto prendere una parte disinteressata,<br />

ammirevole, <strong>al</strong>le sofferenze d'un vegliardo <strong>al</strong>lo sbando...<br />

Io voglio, Ferdinand, cercare di perdermi l'anima come uno può perdere il suo cane rognoso, il<br />

suo cane puzzolente, lontano, il compagno che ti fa ribrezzo, prima di morire...<br />

Fin<strong>al</strong>mente solo...<br />

Tranquillo... se stesso...<br />

- Ma caro signor Baryton, questa violenta disperazione di cui lei mi rivela improvvisamente le<br />

esigenze inderogabili non m'era mai b<strong>al</strong>enata, ne sono sb<strong>al</strong>ord<strong>it</strong>o, in <strong>al</strong>cun momento nei suoi<br />

discorsi! Al contrario le sue osservazioni quotidiane mi sembrano ancora oggi perfettamente<br />

pertinenti...<br />

Tutte le sue iniziative sempre felici e produttive..<br />

I suoi interventi medici assolutamente ragionevoli e metodici...<br />

Cercherei invano nel corso dei suoi gesti quotidiani uno di questi segni di abbattimento, di<br />

sfacelo...<br />

In ver<strong>it</strong>à, non osservo niente di simile...» Ma per la prima volta da quando lo conoscevo Baryton<br />

non provava <strong>al</strong>cun piacere nel prendersi i miei complimenti.<br />

Mi dissuadeva perfino cortesemente d<strong>al</strong> proseguire la conversazione su quel tono elogiativo.<br />

«No, mio caro Ferdinand, le assicuro...<br />

Queste manifestazioni estreme <strong>della</strong> sua amicizia giungono certo ad addolcire e in modo insperato<br />

gli ultimi istanti <strong>della</strong> mia permanenza qui, eppure tutta la sua sollec<strong>it</strong>udine non saprebbe<br />

rendermi anche soltanto tollerabile il ricordo d'un passato che mi angoscia e di cui questi luoghi<br />

trasudano...<br />

Voglio a qu<strong>al</strong>siasi prezzo mi intenda bene e a qu<strong>al</strong>siasi condizione andarmene via...<br />

- Ma questa stessa casa, signor Baryton, che cosa ne facciamo a questo punto? Ci ha pensato? -<br />

Sì, certo, ci ho pensato Ferdinand...<br />

Lei ne assumerà la direzione per tutto il tempo che durerà la mia assenza ecco tutto!...<br />

Non ha sempre avuto ottimi rapporti con la nostra clientela?...<br />

La sua direzione sarà dunque ben accolta...<br />

Andrà tutto bene, vedrà, Ferdinand...<br />

Parapine, lui, visto che non può soffrire la conversazione, si occuperà dei macchinari, degli<br />

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