Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
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stampasse re<strong>al</strong>mente in testa il significato.<br />
Non piangeva, ma ci mancava un pelo.<br />
Avrebbe prefer<strong>it</strong>o Aimée che la si lasciasse sbrogliare cortesemente col po' di francese che sapeva<br />
già e le cui difficoltà e semplic<strong>it</strong>à le bastavano ampiamente per occupare tutta la sua v<strong>it</strong>a.<br />
Ma suo padre, lui, ci sentiva per niente da quell'orecchio. «Bisogna che tu diventi una ragazza<br />
moderna mia piccola Aimée! L'inc<strong>it</strong>ava lui, instancabilmente, tanto per consolarla...<br />
Ho molto pat<strong>it</strong>o, io, tuo padre, di non sapere abbastanza l'inglese da cavarmela come bisognava<br />
con la clientela straniera...Va'! Non piangere stellina mia!...Ascolta piuttosto il signor Bardamu che<br />
ha tanta pazienza, che è così gentile e quando saprai fare a tua volta i the con la lingua come lui<br />
ti fa vedere, ti compero te lo prometto, una bella bicicletta tutta ni-che-la-ta...» Ma lei non aveva<br />
voglia di fare i the e nemmeno gli enough, Aimée, per niente...<br />
E il padrone che li faceva <strong>al</strong> suo posto i the e i rough e poi ancora molti <strong>al</strong>tri progressi, a dispetto<br />
del suo accento di Bordeaux e <strong>della</strong> sua mania <strong>della</strong> logica così fastidiosa con l'inglese.<br />
Per un mese, due mesi a sto modo.<br />
Via via che si sviluppava nel padre la passione d'imparare l'inglese, Aimée aveva sempre meno<br />
occasioni di lottare con le voc<strong>al</strong>i.<br />
Baryton mi occupava per intero.<br />
Mi requisiva perfino, non mi mollava più, mi ciucciava tutto il mio inglese.<br />
Poiché le nostre camere erano vicine, potevo sentirlo fin d<strong>al</strong> mattino, mentre si vestiva, trasformare<br />
già la sua v<strong>it</strong>a intima in inglese.<br />
The coffee is black...<br />
The garden is green...<br />
How are you today Bardamu? urlava attraverso la parete.<br />
Si appassionò in fretta a tutte le forme più ell<strong>it</strong>tiche <strong>della</strong> lingua.<br />
Con quella perversione ci doveva portare molto lontano...<br />
Non appena ebbe preso contatto con la grande letteratura, ci fu impossibile fermarci...<br />
Dopo otto mesi di progressi tanto anorm<strong>al</strong>i, era quasi arrivato a ricost<strong>it</strong>uirsi interamente sul piano<br />
anglosassone.<br />
Così riuscì in pari tempo a venirmi completamente a noia, due volte di sègu<strong>it</strong>o.<br />
Pian piano eravamo arrivati a lasciare la piccola Aimée quasi fuori delle nostre conversazioni,<br />
quindi sempre più tranquilla.<br />
Se ne r<strong>it</strong>ornò, placida, tra le sue nuvole, senza chiedere il resto.<br />
Non imparava l'inglese ecco tutto! Tutto per Baryton! Tornò l'inverno.<br />
Venne Nat<strong>al</strong>e.<br />
Nelle agenzie ci reclamizzavano dei biglietti di andata e r<strong>it</strong>orno a tariffa ridotta per l'Inghilterra...<br />
Passando per i boulevard con Parapine, accompagnandolo <strong>al</strong> cinema, ero io che li avevo notati<br />
quegli annunci...<br />
Ero perfino entrato in una per informarmi sui prezzi.<br />
E poi a tavola, in mezzo ad <strong>al</strong>tre cose, ne avevo fatto cenno a Baryton.<br />
In un primo momento non hanno avuto l'aria di interessarlo le mie informazioni.<br />
Ha lasciato cadere la cosa.<br />
Mi credevo proprio che fosse del tutto dimenticata quando una sera è lui stesso che si è messo a<br />
riparlarmene per pregarmi di portargli <strong>al</strong>la prima occasione i pieghevoli pubblic<strong>it</strong>ari.<br />
Tra una seduta letteraria e l'<strong>al</strong>tra giocavamo spesso <strong>al</strong> biliardo giapponese e anche «a tappo» in<br />
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