Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
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Non credete mai a prima vista <strong>al</strong>l'infelic<strong>it</strong>à degli uomini.<br />
Chiedetegli se riescono ancora a dormire...<br />
Se sì, va tutto bene.<br />
Basta quello.<br />
Non mi sarebbe più cap<strong>it</strong>ato a me di dormire profondamente.<br />
Avevo perso come l'ab<strong>it</strong>udine di quell'abbandono, quello che bisogna proprio avere, davvero<br />
incommensurabile per addormentarsi completamente in mezzo agli uomini.<br />
Mi ci sarebbe voluta <strong>al</strong>meno una m<strong>al</strong>attia, una febbre, una catastrofe precisa perché potessi<br />
r<strong>it</strong>rovarla un po' questa indifferenza e neutr<strong>al</strong>izzare l'inquietudine che avevo e r<strong>it</strong>rovare la stolida e<br />
divina tranquill<strong>it</strong>à.<br />
I soli giorni sopportabili di cui posso ricordarmi nel corso di tanti anni furono i pochi giorni<br />
d'una influenza con febbre <strong>al</strong>ta.<br />
Baryton non mi faceva mai domande sulla mia s<strong>al</strong>ute.<br />
D'<strong>al</strong>tra parte ev<strong>it</strong>ava anche di occuparsi <strong>della</strong> sua. «La scienza e la v<strong>it</strong>a formano dei misti<br />
disastrosi, Ferdinand! Ev<strong>it</strong>i sempre di stare a curarsi mi creda...<br />
Se uno si mette a interrogare il proprio corpo apre una breccia...<br />
Comincia l'inquietudine, l'ossessione...» Queste erano le sue massime biologiche semplicistiche e<br />
predilette.<br />
Faceva insomma il furbo. «Quel che si sa mi basta!» diceva spesso lui ancora.<br />
Solo per impressionarmi.<br />
Non mi parlava mai di soldi ma era per pensarci più a lungo, più a fondo.<br />
I guai di Robinson con la famiglia Henrouille me li tenevo, ancora abbastanza indecifrabili, sulla<br />
coscienza e spesso cercavo di raccontarglieli a pezzi e bocconi a Baryton.<br />
Ma quello non gli interessava per niente.<br />
Preferiva le mie storie d'Africa, soprattutto quelle in cui entravano i colleghi che avevo incontrato<br />
un po' dappertutto, la pratica medica di 'sti colleghi così poco norm<strong>al</strong>i, pratiche strane o sospette.<br />
Ogni tanto, <strong>al</strong>l'Ist<strong>it</strong>uto, entravamo in <strong>al</strong>larme per via <strong>della</strong> sua figlioletta, Aimée.<br />
Improvvisamente, <strong>al</strong>l'ora di pranzo, non la si trovava più né in giardino né in camera sua.<br />
Quanto a me, mi aspettavo sempre di trovarla una bella sera, fatta a pezzi dietro un boschetto.<br />
Con i nostri matti che passeggiavano dappertutto, poteva cap<strong>it</strong>arle il peggio.<br />
Lei d'<strong>al</strong>tronde era sfugg<strong>it</strong>a per un pelo <strong>al</strong>lo stupro, già un sacco di volte.<br />
E <strong>al</strong>lora erano urli, docce, spiegazioni a non finire.<br />
Avevi un bel proibirle di passare in certi vi<strong>al</strong>i troppo isolati, lei ci r<strong>it</strong>ornava 'sta bambina,<br />
irresistibilmente, negli angolini.<br />
Suo padre non mancava ogni volta di sculacciarla sonoramente.<br />
Ci si poteva far nulla.<br />
Credo che a lei piaceva l'insieme.<br />
Incrociando, sorpassando i matti per i corridoi, noi, del person<strong>al</strong>e, dovevamo restare sempre un<br />
po' sulle nostre.<br />
Gli <strong>al</strong>ienati hanno il del<strong>it</strong>to facile ancora più degli uomini norm<strong>al</strong>i.<br />
Così era diventata una specie di ab<strong>it</strong>udine piazzarci, per incrociarli, con la schiena <strong>al</strong> muro,<br />
sempre pronti ad accoglierli con un c<strong>al</strong>cione nel basso ventre, <strong>al</strong> primo gesto.<br />
Quelli ti spiano, passano.<br />
Follia a parte, ci siamo cap<strong>it</strong>i benissimo.<br />
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