Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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28.05.2013 Views

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ me adesso... Niente in mano... Niente in tasca... Capiscono che non faranno molta fatica a farti prigioniero, capisci? Sanno con chi hanno a che fare... Se potessimo arrivare nudi dai tedeschi, questo sarebbe ancora meglio... Come un cavallo! Allora non potrebbero sapere di che esercito sei!... - E vero! » Mi rendevo conto che l'età è qualcosa, per le idee. Rende pratici. « E là che sono, eh? » Guardavamo fissi e facevamo insieme la stima delle nostre speranze e cercavamo il nostro futuro come nelle carte, nel gran piano luminoso che ci offriva la città silenziosa. « Andiamo? Si trattava di passare la linea della ferrovia, anzitutto. Se c'erano delle sentinelle, ci avrebbero avvistati. Forse no. Bisognava vedere. Passare sopra o sotto il tunnel. « Bisogna che ci sbrighiamo, ha aggiunto 'sto Robinson. E di notte che bisogna farlo, il giorno, niente amici, lavorano tutti per la platea, il giorno, sai, anche in guerra è una fiera... Ti porti dietro il ronzino? » Mi son preso il ronzino. Era prudente per filarsela più in fretta se ci avessero accolto male. Siamo arrivati al passaggio a livello, le grandi braccia rosse e bianche levate in aria. Ne avevo mai visto di sbarre con quella forma lì. Non ce n'erano di quel tipo nei dintorni di Parigi. « Ti credi che son già entrati in città, tu? - Sicuro! ha detto lui... Sempre avanti!... » Adesso eravamo obbligati ad essere più prodi dei prodi, per colpa del cavallo che ci camminava tranquillamente dietro, come se ci spingesse col suo rumore, non si sentiva che lui. Toc! e toc! con i ferri. Ci dava in pieno nell'eco, come se niente fosse. 'Sto Robinson contava dunque sulla notte per farci uscire di là?... Andavamo al passo tutti e due in mezzo alla strada vuota, senza trucchi per niente, sempre al passo in cadenza, come alle esercitazioni. Aveva ragione, Robinson, il giorno non aveva pietà, dalla terra al cielo. Così come ce ne andavamo per la via, dovevamo aver l'aria proprio inoffensiva tutti e due, begli ingenui proprio, come se rientrassimo da un permesso. « Hai sentito dire che il 1" Ussari è stato fatto tutto prigioniero?... A Lilla?... Sono entrati così, han detto, sapevano niente, eh! il colonnello davanti... Per la strada principale amico mio! Li han chiusi... Da davanti... Da dietro... Tedeschi dappertutto!... ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 28

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Alle finestre!... Dappertutto... Era fatta... Come topi li han fatti su!... Come topi! Te dimmi che pacchia! - Ah! fetenti!... - Ma di' un po'! Ma di' un po'!... » Non riuscivamo a farci una ragione, noialtri, di 'sta bellissima cattura, così pulita, così definitiva... Ci perdevamo le bave. I negozi avevano tutte le persiane chiuse, le villette anche, con i loro giardinetti davanti, tutti ben tenuti. Ma dopo la Posta abbiamo visto che uno dei villini, un po' più bianco degli altri, brillava di tutte le sue luci a tutte le finestre, al primo come all'ammezzato. Siamo andati a suonare alla porta. Il cavallo sempre dietro. Ci ha aperto un uomo tozzo e barbuto. « Sono il Sindaco di Noirceur - ecco che ti annuncia subito, senza che glielo avessimo chiesto - e aspetto i tedeschi! » E se ne è uscito al chiar di luna per riconoscerci, il Sindaco. Quando si è accorto che non eravamo dei tedeschi, noi, ma solo dei francesi, non è stato più così solenne, ma solo cordiale. E poi anche imbarazzato. Evidente che non ci aspettava, che gli andavamo di traverso alle decisioni che aveva dovuto prendere, alle risoluzioni belle ferme. I tedeschi dovevano entrare a Noirceur quella notte lì, lui era stato avvertito e aveva sistemato tutto con la Prefettura, il colonnello di qua, l'ambulanza di là, ecc... E se entravano adesso? Con noi che eravamo lì? Avrebbero fatto delle storie di sicuro! Creava delle complicazioni... Questo non l'ha detto chiaro, ma si vedeva bene quel che pensava. Allora si è messo a parlarci dell'interesse generale, nella notte, là, nel silenzio in cui ci eravamo perduti. Solo per l'interesse generale... I beni materiali della comunità... Il patrimonio artistico di Noirceur, affidato alla sua responsabilità, sacro incarico, se ce n'era uno... La chiesa del XV secolo in particolare... E se bruciavano la chiesa del XV secolo? Come quella di Condé-sur-Yser! Eh?... Per un semplice cattivo umore... Per la rabbia di trovarci lì... Ci fece toccare tutte le responsabilità cui andavamo incontro... Reclute incoscienti che eravamo!... I tedeschi non amano le città losche dove si aggirano militari nemici. Lo sanno tutti. Mentre lui ci parlava così a mezza voce, sua moglie e le figlie, due bionde cicciotte e appetitose, approvavano decise, una parola qua e là... Ci respingevano, insomma. Tra di noi, ondeggiavano i valori sentimentali e archeologici, improvvisamente assai vivi, dal ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 29

Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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me adesso...<br />

Niente in mano...<br />

Niente in tasca...<br />

Capiscono che non faranno molta fatica a farti prigioniero, capisci? Sanno con chi hanno a che<br />

fare...<br />

Se potessimo arrivare nudi dai tedeschi, questo sarebbe ancora meglio...<br />

Come un cav<strong>al</strong>lo! Allora non potrebbero sapere di che eserc<strong>it</strong>o sei!...<br />

- E vero! » Mi rendevo conto che l'età è qu<strong>al</strong>cosa, per le idee.<br />

Rende pratici.<br />

« E là che sono, eh? » Guardavamo fissi e facevamo insieme la stima delle nostre speranze e<br />

cercavamo il nostro futuro come nelle carte, nel gran piano luminoso che ci offriva la c<strong>it</strong>tà<br />

silenziosa.<br />

« Andiamo? Si trattava di passare la linea <strong>della</strong> ferrovia, anz<strong>it</strong>utto.<br />

Se c'erano delle sentinelle, ci avrebbero avvistati.<br />

Forse no.<br />

Bisognava vedere.<br />

Passare sopra o sotto il tunnel.<br />

« Bisogna che ci sbrighiamo, ha aggiunto 'sto Robinson.<br />

E di <strong>notte</strong> che bisogna farlo, il giorno, niente amici, lavorano tutti per la platea, il giorno, sai,<br />

anche in guerra è una fiera...<br />

Ti porti dietro il ronzino? » Mi son preso il ronzino.<br />

Era prudente per filarsela più in fretta se ci avessero accolto m<strong>al</strong>e.<br />

Siamo arrivati <strong>al</strong> passaggio a livello, le grandi braccia rosse e bianche levate in aria.<br />

Ne avevo mai visto di sbarre con quella forma lì.<br />

Non ce n'erano di quel tipo nei dintorni di Parigi.<br />

« Ti credi che son già entrati in c<strong>it</strong>tà, tu? - Sicuro! ha detto lui...<br />

Sempre avanti!... » Adesso eravamo obbligati ad essere più prodi dei prodi, per colpa del cav<strong>al</strong>lo<br />

che ci camminava tranquillamente dietro, come se ci spingesse col suo rumore, non si sentiva che<br />

lui.<br />

Toc! e toc! con i ferri.<br />

Ci dava in pieno nell'eco, come se niente fosse.<br />

'Sto Robinson contava dunque sulla <strong>notte</strong> per farci uscire di là?...<br />

Andavamo <strong>al</strong> passo tutti e due in mezzo <strong>al</strong>la strada vuota, senza trucchi per niente, sempre <strong>al</strong><br />

passo in cadenza, come <strong>al</strong>le eserc<strong>it</strong>azioni.<br />

Aveva ragione, Robinson, il giorno non aveva pietà, d<strong>al</strong>la terra <strong>al</strong> cielo.<br />

Così come ce ne andavamo per la via, dovevamo aver l'aria proprio inoffensiva tutti e due, begli<br />

ingenui proprio, come se rientrassimo da un permesso.<br />

« Hai sent<strong>it</strong>o dire che il 1" Ussari è stato fatto tutto prigioniero?...<br />

A Lilla?...<br />

Sono entrati così, han detto, sapevano niente, eh! il colonnello davanti...<br />

Per la strada princip<strong>al</strong>e amico mio! Li han chiusi...<br />

Da davanti...<br />

Da dietro...<br />

Tedeschi dappertutto!...<br />

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