Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
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Ecco un ponte e sopra un pescatore con la canna...<br />
Non becca niente il pescatore...<br />
Attenti <strong>al</strong> ciclista...» Per esempio l'odore delle patate fr<strong>it</strong>te lo guidava bene.<br />
E'proprio lui che ci trascinò verso una piola dove facevano le patate fr<strong>it</strong>te a dieci soldi la porzione.<br />
L'avevo sempre saputo io che Robinson amava il fr<strong>it</strong>to, come me d'<strong>al</strong>tronde.<br />
Sono i parigini che hanno la passione per le patate fr<strong>it</strong>te.<br />
Madelon preferiva il vermuth, lei, secco e liscio.<br />
I fiumi non ci stanno bene nel Midi.<br />
Soffrono si direbbe, son sempre dietro a seccare.<br />
Colline, sole, pescatori, pesci, battelli, piccoli fossati, lavatoi, uva, s<strong>al</strong>ici piangenti, tutti vogliono<br />
acqua, tutti la reclamano.<br />
Gliene chiedono troppa, <strong>al</strong>lora ce ne resta poca nel letto del fiume.<br />
Si direbbe a tratti una strada inondata m<strong>al</strong>e piuttosto che un vero fiume.<br />
Poiché eravamo venuti per divertirci bisognava sbrigarsi a farlo.<br />
Così fin<strong>it</strong>e le patate fr<strong>it</strong>te, ci decidemmo per un giretto in barca, prima di pranzo, sarebbe stata<br />
una distrazione, io a remare, e loro due di fronte, mano nella mano, Robinson e Madelon.<br />
Eccoci dunque part<strong>it</strong>i a pelo d'acqua, come si dice, raschiando il fondo qua e là, lei con dei<br />
gridolini, lui anche non tanto tranquillo.<br />
Mosche e ancora mosche.<br />
Libellule che sorvegliano il fiume con i loro grossi occhi dappertutto e sottili colpi di coda<br />
spaur<strong>it</strong>i.<br />
Una c<strong>al</strong>ura incredibile, da far fumare tutte le superfici.<br />
Ci scivoliamo sopra, dai lunghi mulinelli piatti laggiù fino ai rami morti...<br />
Passiamo raso <strong>al</strong>le rive infuocate, <strong>al</strong>la ricerca d'un soffio d'ombra che branchiamo come si può<br />
dietro qu<strong>al</strong>che <strong>al</strong>bero non troppo crivellato d<strong>al</strong> sole.<br />
Parlare fa ancora più c<strong>al</strong>do se possibile.<br />
Nessuno osa nemmeno dire che si sta m<strong>al</strong>e.<br />
Robinson, era natur<strong>al</strong>e, fu il primo ad averne abbastanza <strong>della</strong> navigazione.<br />
Proposi <strong>al</strong>lora d'andare ad attraccare davanti a un ristorante.<br />
Non eravamo i soli ad avere avuto la stessa ideuzza.<br />
Tutti i pescatori del can<strong>al</strong>e in ver<strong>it</strong>à ci si erano già inst<strong>al</strong>lati <strong>al</strong>l'osteria, prima di noi, infoiati<br />
d'aper<strong>it</strong>ivi, e barricati dietro i loro sifoni.<br />
Robinson non osava chiedere se era caro 'sto caffè che avevo scelto ma gli risparmiai sùb<strong>it</strong>o la<br />
preoccupazione assicurandogli che i prezzi erano appesi fuori e assolutamente ragionevoli.<br />
Era vero.<br />
Alla sua Madelon, lui non mollava più la mano.<br />
Posso dire adesso che abbiamo pagato in quel ristorante come se ci avessimo mangiato, ma di<br />
abboffarci avevamo soltanto cercato.<br />
Meglio non parlarne dei piatti che servirono.<br />
Sono ancora lì.<br />
Dopo per passare il pomeriggio, organizzare una part<strong>it</strong>a di pesca con Robinson era troppo<br />
complicato e gli avrebbe fatto del m<strong>al</strong>e perché non avrebbe potuto nemmeno vedere il<br />
g<strong>al</strong>leggiante <strong>della</strong> sua canna.<br />
Ma io, d'<strong>al</strong>tra parte, di remare, ero già distrutto, fin d<strong>al</strong> collaudo del mattino.<br />
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