Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
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Solo è una disgrazia che resti così carogna con tanto amore di riserva, la gente.<br />
Non viene fuori, ecco tutto.<br />
E'preso dentro, resta dentro, gli serve a niente.<br />
Ci crepano dentro, d'amore.<br />
Dopo cena, Madelon s'occupava di lui, del suo Léon, come lei lo chiamava.<br />
Gli leggeva il giorn<strong>al</strong>e.<br />
Lui andava matto per la pol<strong>it</strong>ica adesso e i giorn<strong>al</strong>i del Midi avevano la scarlattina <strong>della</strong> pol<strong>it</strong>ica e<br />
di quella violenta.<br />
Intorno a noi, la sera, la casa sprofondava nella cianfrusaglia dei secoli.<br />
E'il momento, dopo cena, in cui le cimici scendono in campo, il momento di provare su di loro,<br />
le cimici, gli effetti d'una soluzione corrosiva che volevo cedere più tardi a un farmacista per farci<br />
un piccolo guadagno.<br />
Un affaretto.<br />
La vecchia Henrouille, la distraeva il mio truschino e mi assisteva nei miei esperimenti.<br />
Andavamo insieme di nido in nido, nelle fessure, nei recessi, a vaporizzare i loro sciami col mio<br />
vetriolo.<br />
Quelle schizzavano e sparivano sotto la candela che mi teneva con grande attenzione la vecchia<br />
Henrouille.<br />
Mentre stavamo a lavorare si parlava di Rancy.<br />
Solo a pensarci a quel posto là, mi veniva il m<strong>al</strong> di pancia, ci sarei proprio restato a Tolosa per il<br />
resto <strong>della</strong> mia v<strong>it</strong>a.<br />
Non chiedevo di più in fondo, la pagnotta assicurata e un po' di tempo per me.<br />
La felic<strong>it</strong>à insomma.<br />
Ma dovetti comunque pensare <strong>al</strong> r<strong>it</strong>orno e <strong>al</strong> rusco.<br />
Il tempo passava e il premio del prete anche, e i risparmi.<br />
Prima di partire, ho voluto dare ancora qu<strong>al</strong>che lezione e qu<strong>al</strong>che piccolo consiglio a Madelon.<br />
Certo è meglio dar dei soldi quando si può e si vuol far del bene.<br />
Ma può anche essere utile star sul chi vive e sapere esattamente come comportarsi e speci<strong>al</strong>mente<br />
quel che si rischia scopando a destra e a sinistra.<br />
Ecco quel che mi dicevo, soprattutto in fatto di m<strong>al</strong>attie, lei mi faceva un po' paura, Madelon.<br />
Scafata, certo, ma quanto c'è di più ignorante in fatto di microbi.<br />
Mi lancio dunque in spiegazioni assolutamente dettagliate su quel che lei doveva controllare<br />
accuratamente prima di rispondere a delle gentilezze.<br />
Se era rosso...<br />
Se ci aveva una goccia in cima...<br />
Insomma le cose classiche che bisogna sapere, estremamente utili...<br />
Dopo che è stata ad ascoltarmi per bene, a lasciarmi parlare per bene, protestò per la forma.<br />
M'ha fatto anche una specie di scena.«Che lei era seria...<br />
Che era un'infamia da parte mia...Che m'ero fatto di lei un'opinione spaventosa...<br />
Che non era perché con me...! Che la disprezzavo...<br />
Che gli uomini sono tutti schifosi...» Insomma, tutte le cose che dicono le signore in quei casi lì.<br />
Bisognava aspettarselo.<br />
Un paravento.<br />
La cosa importante per me, era che lei avesse ascoltato per bene i miei consigli e si ricordasse<br />
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<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 270