Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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28.05.2013 Views

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Tutto quello era buon segno. La vecchia Henrouille da parte sua si dichiarava contentissima della grotta. Faceva affari e risparmiava. Un solo inconveniente, nella casa in cui stavano le cimici impedivano a tutti di dormire, soprattutto le notti di brutto tempo. Allora bruciavano dello zolfo. Sembrava che Robinson parlasse spesso di me e anche bene. Arrivammo di palo in frasca alla storia e alle circostanze del matrimonio. Sta di fatto che con tutto quello non avevo ancora chiesto il suo nome. Madelon si chiamava lei. Era nata durante la guerra. Il progetto matrimoniale, dopo tutto, mi sarebbe andato bene. Madelon, era un nome facile da ricordare. ----------------------------------------------------------Certo che lo doveva sapere quel che faceva sposando Robinson... Insomma lui a dispetto dei miglioramenti sarebbe stato sempre un invalido... E ancora lei credeva che lui aveva solo gli occhi di scassato... Ma ci aveva i nervi malati e il morale, poi e il resto! Stavo quasi per dirglielo, per metterla in guardia... Le conversazioni sui matrimoni, io non ho mai saputo come indirizzarle, né come uscirne. Per cambiar discorso, ho mostrato un grande interesse improvviso per le cose della grotta e visto che venivo da molto lontano per vederla la grotta, era il momento di occuparmene. Con la lanternina, Madelon e me, allora li abbiamo fatti uscire dall'ombra, i cadaveri, uno per uno. Ce n'era di che dare a pensare ai turisti! Incollati al muro come dei fucilati erano 'sti vecchi morti... Niente più pelle né ossa né vestiti avevano quelli... Solo un po' di tutto questo insieme... Tutti unti e bisunti e con dei buchi dappertutto... Il tempo che gli stava sulla pelle da tanti secoli non li mollava mai... Gli portava via ancora dei pezzi di faccia qua e là il tempo... Gli ingrandiva tutti i buchi e gli trovava ancora dei lunghi brandelli d'epidermide che la morte aveva dimenticato tra le cartilagini. Il ventre gli s'era del tutto svuotato, ma questo gli faceva adesso come una piccola nicchia d'ombra al posto dell'ombelico. Madelon m'ha spiegato che in un cimitero di calce viva avevano aspettato più di cinquecento anni i morti per arrivare a quel punto lì. Non si sarebbe potuto dire che erano dei cadaveri. Il tempo dei cadaveri era proprio finito per loro. Erano arrivati ai confini della polvere, in tutta tranquillità. Ce n'erano in quella grotta di grandi e piccoli, ventisei in tutto, che non domandavano di meglio che entrare nell'Eternità. Non li lasciavano ancora. Donne con dei berretti appollaiati in cima agli scheletri, un gobbo, un gigante e persino un bebè finito nel mucchio pure lui con una i specie di bavagliolo di pizzo attorno al minuscolo collo ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 264

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ rinsecchito, niente meno, e un pezzo di corredino. Guadagnava un bel po' di soldi la vecchia Henrouille con quegli avanzi dei secoli. Quando penso che lei l'avevo conosciuta lei quasi identica a quei fantasmi... Così siamo ripassati lentamente davanti a tutti quelli con Madelon. Una per una la loro specie di testa è venuta a zittirsi nel cerchio crudo della lampada. Non è affatto la notte che hanno in fondo alle orbite, è quasi ancora uno sguardo, ma più dolce, come ce l'hanno quelli che sanno. Quello che dà fastidio è piuttosto il loro odore di polvere, che ti si attacca alla punta del naso. La vecchia Henrouille non si perdeva una visita con i turisti. Lei li faceva lavorare i morti come in un circo. Cento franchi al giorno le fruttavano nel pieno della bella stagione. «Vero che hanno l'aria triste?» mi chiedeva Madelon. Era una domanda di rito. La morte non le diceva niente a quella cocchina. Era nata durante la guerra, tempo di morte leggera. Io, lo sapevo bene come si muore. Ho imparato. Fa soffrire moltissimo. Si può raccontare ai turisti che quei morti sono contenti. Hanno niente da ridire. La vecchia Henrouille gli batteva perfino sul ventre quando gli restava abbastanza pergamena sopra e 'sta cosa faceva «bum bum». Ma non è nemmeno una prova che va tutto bene. Finalmente, siamo tornati ai nostri affari con Madelon. Era dunque proprio vero che andava meglio Robinson. Non chiedevo di più. Lei sembrava tenerci al suo matrimonio, l'amichetta! Doveva annoiarsi forte a Tolosa. Erano rare le occasioni di trovare uno che aveva viaggiato tanto come Robinson. Ne sapeva lui di storie! Di vere e meno vere. Le aveva d'altra parte già parlato a lungo dell'America e dei Tropici. Era perfetto. C'ero stato anch'io in America e ai Tropici. Ne sapevo anch' io di storie. Mi ripromettevo di raccontarne. E'ben a forza di Viaggiare insieme con Robinson che eravamo diventati amici. La lanterna si spegneva. L'abbiamo riaccesa dieci volte mentre davamo una sistemata a passato e avvenire. Mi tirava via le mani dai seni che aveva anche troppo sensibili. Comunque poiché la vecchia Henrouille sarebbe tornata da un minuto all'altro da colazione, abbiamo dovuto tornare alla luce su per la piccola rampa ripida, fragile e scomoda come una scala a pioli. Me ne sono accorto. Per via di quella scaletta così smilza e traditrice, Robinson non scendeva spesso lui nella grotta delle mummie. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 265

Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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Tutto quello era buon segno.<br />

La vecchia Henrouille da parte sua si dichiarava contentissima <strong>della</strong> grotta.<br />

Faceva affari e risparmiava.<br />

Un solo inconveniente, nella casa in cui stavano le cimici impedivano a tutti di dormire,<br />

soprattutto le notti di brutto tempo.<br />

Allora bruciavano dello zolfo.<br />

Sembrava che Robinson parlasse spesso di me e anche bene.<br />

Arrivammo di p<strong>al</strong>o in frasca <strong>al</strong>la storia e <strong>al</strong>le circostanze del matrimonio.<br />

Sta di fatto che con tutto quello non avevo ancora chiesto il suo nome.<br />

Madelon si chiamava lei.<br />

Era nata durante la guerra.<br />

Il progetto matrimoni<strong>al</strong>e, dopo tutto, mi sarebbe andato bene.<br />

Madelon, era un nome facile da ricordare.<br />

----------------------------------------------------------Certo che lo doveva sapere quel che faceva<br />

sposando Robinson...<br />

Insomma lui a dispetto dei miglioramenti sarebbe stato sempre un inv<strong>al</strong>ido...<br />

E ancora lei credeva che lui aveva solo gli occhi di scassato...<br />

Ma ci aveva i nervi m<strong>al</strong>ati e il mor<strong>al</strong>e, poi e il resto! Stavo quasi per dirglielo, per metterla in<br />

guardia...<br />

Le conversazioni sui matrimoni, io non ho mai saputo come indirizzarle, né come uscirne.<br />

Per cambiar discorso, ho mostrato un grande interesse improvviso per le cose <strong>della</strong> grotta e visto<br />

che venivo da molto lontano per vederla la grotta, era il momento di occuparmene.<br />

Con la lanternina, Madelon e me, <strong>al</strong>lora li abbiamo fatti uscire d<strong>al</strong>l'ombra, i cadaveri, uno per<br />

uno.<br />

Ce n'era di che dare a pensare ai turisti! Incollati <strong>al</strong> muro come dei fucilati erano 'sti vecchi morti...<br />

Niente più pelle né ossa né vest<strong>it</strong>i avevano quelli...<br />

Solo un po' di tutto questo insieme...<br />

Tutti unti e bisunti e con dei buchi dappertutto...<br />

Il tempo che gli stava sulla pelle da tanti secoli non li mollava mai...<br />

Gli portava via ancora dei pezzi di faccia qua e là il tempo...<br />

Gli ingrandiva tutti i buchi e gli trovava ancora dei lunghi brandelli d'epidermide che la morte<br />

aveva dimenticato tra le cartilagini.<br />

Il ventre gli s'era del tutto svuotato, ma questo gli faceva adesso come una piccola nicchia d'ombra<br />

<strong>al</strong> posto dell'ombelico.<br />

Madelon m'ha spiegato che in un cim<strong>it</strong>ero di c<strong>al</strong>ce viva avevano aspettato più di cinquecento anni<br />

i morti per arrivare a quel punto lì.<br />

Non si sarebbe potuto dire che erano dei cadaveri.<br />

Il tempo dei cadaveri era proprio fin<strong>it</strong>o per loro.<br />

Erano arrivati ai confini <strong>della</strong> polvere, in tutta tranquill<strong>it</strong>à.<br />

Ce n'erano in quella grotta di grandi e piccoli, ventisei in tutto, che non domandavano di meglio<br />

che entrare nell'Etern<strong>it</strong>à.<br />

Non li lasciavano ancora.<br />

Donne con dei berretti appollaiati in cima agli scheletri, un gobbo, un gigante e persino un bebè<br />

fin<strong>it</strong>o nel mucchio pure lui con una i specie di bavagliolo di pizzo attorno <strong>al</strong> minuscolo collo<br />

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