Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand Celine “Viaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ togliersi la dentiera. Allora m'avvicinai all'orecchio al marito e gli consigliai a voce bassa di togliersela. Che gaffe! «L'ho gettata nel cesso!...» fa lui allora con occhi ancora più spaventati. Una civetteria insomma. Rantola per un bel po', dopo di quello. Uno fa l'artista con quello che trova. Lui era per la dentiera che aveva provato un grande imbarazzo estetico tutta la vita. Il momento delle confessioni. Avrei voluto approfittarne per farmi dire quello che pensava su quel che era capitato a proposito di sua madre. Ma lui non poteva più. Vaneggiava. S'è messo a sbavare moltissimo. La fine. Non c'era più modo di cavargli una frase. Gli asciugai la bocca e tornai giù. Sua moglie nel corridoio da basso non era per niente contenta e m'ha quasi gridato per via della dentiera, come se fosse colpa mia. «D'oro! era, Dottore... Io lo so! Io so quanto l'ha pagata!... Non ne fanno più così!...» Tutta una storia. «Salgo a provare ancora» le propongo io tanto ero imbarazzato. Ma allora viene anche lei. Stavolta, non ci riconosceva quasi più il marito. Solo un po'. Rantolava un po' meno forte di quando stavamo vicino a lui, come se avesse voluto sentire tutto quello che dicevamo tra noi, sua moglie ed io. Non sono andato ai funerali. Non c'è stata autopsia come avevo un po' temuto. E filata via alla chetichella. Ma questo non toglie che ci eravamo arrabbiati sul serio tutti e due, con la vedova Henrouille, per la dentiera. I giovani hanno sempre tanta fretta d'andare a fare l'amore, va tanto per le spicce 'sto brancare tutto quello che gli danno da credere per divertirsi, che non stanno a guardare per il sottile in fatto di sensazioni. Sono un po' come quei viaggiatori che s'abboffano di tutto quel che trovano al buffet, tra due colpi di fischietto. Pur che ai giovani gli forniscano anche quelle due o tre strofette che servono a tirar su la conversazione per scopare, tanto basta, ed eccoli tutti felici. Sono contenti facile i giovani, godono come vogliono tanto per cominciare, proprio vero! Tutta la giovinezza va a sfociare su una spiaggia bellissima, in riva all'acqua, dove tutte le donne hanno l'aria di essere finalmente libere, dove sono così belle da non aver nemmeno più bisogno della menzogna dei nostri sogni. Allora certo, una volta che viene l'inverno, è dura rientrare, dirsi che è finita, ammetterlo. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 256
Louis Ferdinand Celine “Viaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Si resterebbe lo stesso lì, nel freddo, nell'età, si spera ancora. Si può capire. Siamo ignobili. Non bisogna dar la colpa a nessuno. Godere ed essere felici anzitutto. E quel che penso. E poi quando cominciamo a nasconderci agli altri, è segno che abbiamo paura di divertirci con loro. E'una malattia a sé. Bisognerebbe sapere perché ci ostiniamo a non guarire della solitudine. Un altro tipo che avevo incontrato durante la guerra, all'ospedale, un caporale, me ne aveva proprio parlato un po' di quei sentimenti. Peccato che non l'ho mai più rivisto 'sto ragazzo! «La terra è morta, mi aveva spiegato lui... Non siamo altro che dei vermi in piedi noialtri, dei vermi sul nostro schifo di grosso cadavere, a mangiargli tutto il tempo le trippe e i veleni che fa... Niente da fare con noialtri. Siamo tutti marci dalla nascita... Ecco tutto!» Ciò non toglie che hanno dovuto trascinarlo una sera a tutta velocità dalla parte dei bastioni, il pensatore, è la prova che era ancora buono per farne un fucilato. C'erano perfino due caramba a trascinarlo, uno grande e uno piccolo. Me ne ricordo bene. Un anarchico hanno detto di lui al Consiglio di guerra. Dopo anni quando ci ripensi càpita che vorremmo proprio acchiapparle le parole che ha detto certa gente e la gente stessa per chiedergli quello che hanno voluto dirci...Ma se ne sono proprio andati!... Non avevamo abbastanza istruzione per capirli... Vorremmo sapere così se hanno cambiato idea alle volte... Ma è davvero troppo tardi... E' finita!... Nessuno sa più niente di loro. Bisogna allora continuare la strada da soli, nella notte. Abbiamo perso i veri compagni. Non gli abbiamo fatto la sola domanda giusta, quella vera, quando c'era tempo. Al loro fianco non sapevamo. Uomo perduto. Siamo sempre in ritardo fin dal primo istante. Tutto questo sono rimpianti che non fanno bollire la pentola. Alla fine fortuna che don Protiste almeno è venuto un bel mattino a dividere l'abbuono fra noi, quello che ci veniva dall'affare della grotta di madre Henrouille. Ci contavo neanche più sul prete. Era come se mi cadesse dal cielo... Millecinquecento franchi che toccavano a ognuno. Al tempo stesso, portava buone notizie di Robinson. Gli occhi, a quanto sembrava, andavano molto meglio. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 257
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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
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Si resterebbe lo stesso lì, nel freddo, nell'età, si spera ancora.<br />
Si può capire.<br />
Siamo ignobili.<br />
Non bisogna dar la colpa a nessuno.<br />
Godere ed essere felici anz<strong>it</strong>utto.<br />
E quel che penso.<br />
E poi quando cominciamo a nasconderci agli <strong>al</strong>tri, è segno che abbiamo paura di divertirci con<br />
loro.<br />
E'una m<strong>al</strong>attia a sé.<br />
Bisognerebbe sapere perché ci ostiniamo a non guarire <strong>della</strong> sol<strong>it</strong>udine.<br />
Un <strong>al</strong>tro tipo che avevo incontrato durante la guerra, <strong>al</strong>l'osped<strong>al</strong>e, un capor<strong>al</strong>e, me ne aveva<br />
proprio parlato un po' di quei sentimenti.<br />
Peccato che non l'ho mai più rivisto 'sto ragazzo! «La terra è morta, mi aveva spiegato lui...<br />
Non siamo <strong>al</strong>tro che dei vermi in piedi noi<strong>al</strong>tri, dei vermi sul nostro schifo di grosso cadavere, a<br />
mangiargli tutto il tempo le trippe e i veleni che fa...<br />
Niente da fare con noi<strong>al</strong>tri.<br />
Siamo tutti marci d<strong>al</strong>la nasc<strong>it</strong>a...<br />
Ecco tutto!» Ciò non toglie che hanno dovuto trascinarlo una sera a tutta veloc<strong>it</strong>à d<strong>al</strong>la parte dei<br />
bastioni, il pensatore, è la prova che era ancora buono per farne un fucilato.<br />
C'erano perfino due caramba a trascinarlo, uno grande e uno piccolo.<br />
Me ne ricordo bene.<br />
Un anarchico hanno detto di lui <strong>al</strong> Consiglio di guerra.<br />
Dopo anni quando ci ripensi càp<strong>it</strong>a che vorremmo proprio acchiapparle le parole che ha detto<br />
certa gente e la gente stessa per chiedergli quello che hanno voluto dirci...Ma se ne sono proprio<br />
andati!...<br />
Non avevamo abbastanza istruzione per capirli...<br />
Vorremmo sapere così se hanno cambiato idea <strong>al</strong>le volte...<br />
Ma è davvero troppo tardi...<br />
E' fin<strong>it</strong>a!...<br />
Nessuno sa più niente di loro.<br />
Bisogna <strong>al</strong>lora continuare la strada da soli, nella <strong>notte</strong>.<br />
Abbiamo perso i veri compagni.<br />
Non gli abbiamo fatto la sola domanda giusta, quella vera, quando c'era tempo.<br />
Al loro fianco non sapevamo.<br />
Uomo perduto.<br />
Siamo sempre in r<strong>it</strong>ardo fin d<strong>al</strong> primo istante.<br />
Tutto questo sono rimpianti che non fanno bollire la pentola.<br />
Alla fine fortuna che don Protiste <strong>al</strong>meno è venuto un bel mattino a dividere l'abbuono fra noi,<br />
quello che ci veniva d<strong>al</strong>l'affare <strong>della</strong> grotta di madre Henrouille.<br />
Ci contavo neanche più sul prete.<br />
Era come se mi cadesse d<strong>al</strong> cielo...<br />
Millecinquecento franchi che toccavano a ognuno.<br />
Al tempo stesso, portava buone notizie di Robinson.<br />
Gli occhi, a quanto sembrava, andavano molto meglio.<br />
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