Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
Louis Ferdinand Celine “Viaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Proprio il mio tipo, quel che ci voleva. Faccio il simpatico e aspetto le proposte del regista. Mi presento insomma. Dal momento che era tardi e non avevano più il tempo d'andare a cercare un'altra comparsa fino alla Porte Saint-Martin, fu ben contento il regista di trovarmi sul posto. Gli evitava delle corse. Anche a me. M'ha studiato appena. Mi adotta dunque seduta stante. Mi imbarcano. Basta che non zoppichi, non mi domandano altro, e ancora... Penetro in quei bei sotterranei caldi e imbottiti del cinema Tarapout. Un vero alveare di camerini profumati in cui le inglesi in attesa dello spettacolo si sfogano in bestemmie e corse ambigue. Sùbito raggiante d'aver ritrovato la bistecca, mi affrettai ad avviare relazioni con quelle colleghe giovani e disinvolte. Loro mi fecero d'altronde gli onori del gruppo nel modo più garbato del mondo. Degli angeli. Degli angeli discreti. E'bello non essere né confessato né disprezzato, è l'Inghilterra. Grandi incassi al Tarapout. Anche tra le quinte tutto era lusso, spigliatezza, cosce, luci, saponi, sandwich. Il soggetto dell'intermezzo in cui comparivamo noi aveva qualcosa a che fare col Turkestan, credo. Era un pretesto per delle storielle coreografiche e ancheggiamenti musicali e violenti tambureggiamenti. Il ruolo che avevo io, semplice, ma essenziale. Infagottato d'oro e d'argento, provavo all'inizio qualche difficoltà a installarmi in mezzo a tanti tralicci e lampadari instabili, ma ci feci la mano e una volta arrivato là, simpaticamente valorizzato, non avevo che da lasciarmi andare a fantasticare sotto i proiettori opalescenti. Per un buon quarto d'ora venti baiadere londinesi si dimenavano in melodie e baccanali impetuosi per convincermi diciamo così della realtà delle loro attrattive. Io non chiedevo di meglio e pensavo che cinque volte al giorno, ripetere quella prestazione era molto per delle donne, e senza perdere mai un colpo come non bastasse, da una volta all'altra, dimenando implacabilmente le chiappe, con quella energia di razza un po' noiosa, quella continuità intransigente che hanno le navi in rotta, i tagliamare, nel loro infinito faticare lungo gli Oceani... Val mica la pena agitarsi, aspettare basta, dal momento che tutto deve finire per passarci, nella strada. Quella sola conta in fondo. Niente da dire. Ci aspetta. Bisognerà pur scenderci nella strada, decidersi, non uno, non due, non tre di noi, ma tutti. Stiamo lì davanti a far cerimonie e complimenti, ma capiterà. Nelle case, niente di buono. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 242
Louis Ferdinand Celine “Viaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Quando una porta si chiude dietro un uomo, lui comincia sùbito a puzzare e tutto quel che si porta dietro puzza anche. Passa di moda sul posto, corpo e anima. Marcisce. Se puzzano gli uomini, c'entriamo pure per qualcosa. Bisognava occuparsene! Bisognava farli uscire, espellerli, esporli. Tutte le faccende che puzzano stanno in camera a infiocchettarsi e puzzano lo stesso. Parlando di famiglie, conosco per esempio un farmacista, avenue de Saint-Ouen, che ha un bel manifesto in vetrina, una bella réclame: Tre franchi la scatola per purgare tutta la famiglia! Un affare! Giù rutti! Si fa tutto insieme in famiglia. Ci si odia a morte, è il vero focolare, ma nessuno protesta, perché è comunque meno caro che andare a vivere in albergo. L'hotel, diciamolo, è più inquietante, non è pretenzioso come un appartamento, ci si sente meno colpevoli. La razza umana sta mai tranquilla e per arrivare al giudizio universale che si terrà per strada, chiaro che in hotel uno è più vicino. Possono venire gli angeli con le trombe, arriveremo primi noi, scesi dall'hotel. Si cerca di non farsi troppo notare in albergo. Serve a niente. Già quando ci si grida addosso un po' forte o un pò troppo spesso, gira male, ti beccano sùbito. Alla fine osi nemmeno pisciare nel lavandino, tanto che si sente tutto da una camera all'altra. Finisce che le impari per forza le buone maniere, come gli ufficiali nella marina militare. Si può mettere a tremare tutto in cielo e in terra da un momento all'altro, siamo pronti, ce ne sbattiamo noialtri visto che stiamo già a dirci «pardon» dieci volte al giorno solo a incontrarci nei corridoi, in albergo. Bisogna imparare a riconoscerlo ai gabinetti, l'odore di ciascuno dei vicini di pianerottolo, è comodo. Difficile farsi illusioni in una camera ammobiliata. I clienti non hanno fegato. E'in punta di piedi che viaggiano sulla vita da un giorno all'altro senza farsi notare, in albergo come su una nave un po' marcia e anche piena di buchi, sapendolo bene. Quello in cui sono andato a piazzarmi, attirava soprattutto gli studenti di provincia. Puzzava di cicche e di colazioni, fin dai primi gradini. Lo ritrovavi di lontano la notte, per via del fanale a luce grigia che aveva sopra la porta e delle lettere sbrecciate in oro che gli pendevano dal balcone come un vecchio gigantesco rastrello. Una mostruosità abitativa avvilita da luridi maneggi. Di camera in camera ci si scambiavano visite per i corridoi. Dopo anni di imprese scalcinate nella vita pratica, d'avventure come si dice, ero tornato da loro, dagli studenti. I loro desideri erano sempre gli stessi, solidi e rancidi, né più né meno insipidi di una volta, dei tempi in cui li avevo lasciati. Erano cambiati gli esseri ma non le idee. Andavano ancora, come sempre, gli uni e gli altri, a brucare un tanto di medicina, qualche Pezzo di chimica, delle compresse di diritto, e intere zoologie, a orari pressappoco regolari, all'altro capo ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 243
- Page 191 and 192: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 193 and 194: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 195 and 196: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 197 and 198: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 199 and 200: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 201 and 202: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 203 and 204: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 205 and 206: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 207 and 208: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 209 and 210: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 211 and 212: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 213 and 214: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 215 and 216: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 217 and 218: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 219 and 220: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 221 and 222: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 223 and 224: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 225 and 226: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 227 and 228: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 229 and 230: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 231 and 232: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 233 and 234: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 235 and 236: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 237 and 238: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 239 and 240: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 241: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 245 and 246: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 247 and 248: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 249 and 250: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 251 and 252: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 253 and 254: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 255 and 256: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 257 and 258: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 259 and 260: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 261 and 262: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 263 and 264: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 265 and 266: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 267 and 268: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 269 and 270: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 271 and 272: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 273 and 274: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 275 and 276: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 277 and 278: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 279 and 280: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 281 and 282: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 283 and 284: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 285 and 286: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 287 and 288: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 289 and 290: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
- Page 291 and 292: Louis Ferdinand Celine “Viaggio a
Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯<br />
Proprio il mio tipo, quel che ci voleva.<br />
Faccio il simpatico e aspetto le proposte del regista.<br />
Mi presento insomma.<br />
D<strong>al</strong> momento che era tardi e non avevano più il tempo d'andare a cercare un'<strong>al</strong>tra comparsa fino<br />
<strong>al</strong>la Porte Saint-Martin, fu ben contento il regista di trovarmi sul posto.<br />
Gli ev<strong>it</strong>ava delle corse.<br />
Anche a me.<br />
M'ha studiato appena.<br />
Mi adotta dunque seduta stante.<br />
Mi imbarcano.<br />
Basta che non zoppichi, non mi domandano <strong>al</strong>tro, e ancora...<br />
Penetro in quei bei sotterranei c<strong>al</strong>di e imbott<strong>it</strong>i del cinema Tarapout.<br />
Un vero <strong>al</strong>veare di camerini profumati in cui le inglesi in attesa dello spettacolo si sfogano in<br />
bestemmie e corse ambigue.<br />
Sùb<strong>it</strong>o raggiante d'aver r<strong>it</strong>rovato la bistecca, mi affrettai ad avviare relazioni con quelle colleghe<br />
giovani e disinvolte.<br />
Loro mi fecero d'<strong>al</strong>tronde gli onori del gruppo nel modo più garbato del mondo.<br />
Degli angeli.<br />
Degli angeli discreti.<br />
E'bello non essere né confessato né disprezzato, è l'Inghilterra.<br />
Grandi incassi <strong>al</strong> Tarapout.<br />
Anche tra le quinte tutto era lusso, spigliatezza, cosce, luci, saponi, sandwich.<br />
Il soggetto dell'intermezzo in cui comparivamo noi aveva qu<strong>al</strong>cosa a che fare col Turkestan, credo.<br />
Era un pretesto per delle storielle coreografiche e ancheggiamenti music<strong>al</strong>i e violenti<br />
tambureggiamenti.<br />
Il ruolo che avevo io, semplice, ma essenzi<strong>al</strong>e.<br />
Infagottato d'oro e d'argento, provavo <strong>al</strong>l'inizio qu<strong>al</strong>che difficoltà a inst<strong>al</strong>larmi in mezzo a tanti<br />
tr<strong>al</strong>icci e lampadari instabili, ma ci feci la mano e una volta arrivato là, simpaticamente v<strong>al</strong>orizzato,<br />
non avevo che da lasciarmi andare a fantasticare sotto i proiettori op<strong>al</strong>escenti.<br />
Per un buon quarto d'ora venti baiadere londinesi si dimenavano in melodie e baccan<strong>al</strong>i impetuosi<br />
per convincermi diciamo così <strong>della</strong> re<strong>al</strong>tà delle loro attrattive.<br />
Io non chiedevo di meglio e pensavo che cinque volte <strong>al</strong> giorno, ripetere quella prestazione era<br />
molto per delle donne, e senza perdere mai un colpo come non bastasse, da una volta <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tra,<br />
dimenando implacabilmente le chiappe, con quella energia di razza un po' noiosa, quella<br />
continu<strong>it</strong>à intransigente che hanno le navi in rotta, i tagliamare, nel loro infin<strong>it</strong>o faticare lungo gli<br />
Oceani...<br />
V<strong>al</strong> mica la pena ag<strong>it</strong>arsi, aspettare basta, d<strong>al</strong> momento che tutto deve finire per passarci, nella<br />
strada.<br />
Quella sola conta in fondo.<br />
Niente da dire.<br />
Ci aspetta.<br />
Bisognerà pur scenderci nella strada, decidersi, non uno, non due, non tre di noi, ma tutti.<br />
Stiamo lì davanti a far cerimonie e complimenti, ma cap<strong>it</strong>erà.<br />
Nelle case, niente di buono.<br />
________________________________________________________________________________________________________________________<br />
<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 242