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Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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Insomma, ero già proprio quasi part<strong>it</strong>o da Rancy.<br />

Faceva nemmeno troppo c<strong>al</strong>do.<br />

Allora per risc<strong>al</strong>darmi, ho fatto un giretto fino <strong>al</strong>la guardiola <strong>della</strong> zia di Bébert.<br />

La lampada agganciava l'ombra in fondo <strong>al</strong> corridoio. «Per farla fin<strong>it</strong>a, mi son detto, bisogna pure<br />

che la s<strong>al</strong>uti <strong>al</strong>la zia.» Lei era là sulla sua sedia come <strong>al</strong> sol<strong>it</strong>o, tra gli odori <strong>della</strong> portineria, e la<br />

piccola marm<strong>it</strong>ta che sc<strong>al</strong>dava tutto quanto e la vecchia faccia sempre pronta a piangere adesso da<br />

quando Bébert era morto e poi <strong>al</strong> muro, sopra il cestino da lavoro, una grande foto di scuola di<br />

Bébert, col suo grembiule, un berretto e la croce.<br />

Era un ingrandimento che aveva avuto in premio coi buoni del caffè.<br />

Io la sveglio.<br />

«Buongiorno Dottore», fa lei di soprass<strong>al</strong>to.<br />

Mi ricordo ancora bene quel che m'ha detto. «Ha un'aria come m<strong>al</strong>ata! ha notato lei sùb<strong>it</strong>o.<br />

Si sieda un po'...<br />

Nemmeno io sto tanto bene...<br />

- Eccomi dietro a fare un giretto, ho risposto io, per darmi un contegno.<br />

- E un po' tardi, ha fatto lei, per un giretto specie se va verso Place Clichy...<br />

Il vi<strong>al</strong>e è freddo col vento a quest'ora qui!» Allora lei si <strong>al</strong>za e si mette barcollando qua e là a fare<br />

un grog e sùb<strong>it</strong>o a parlare di tutto insieme, e degli Henrouille e di Bébert necessariamente.<br />

Impedirle di parlarne di Bébert, non c'era proprio verso, e tuttavia la cosa le dava tristezza e pena<br />

e lei lo sapeva bene.<br />

L'ascoltavo senza interromperla mai, ne ero come intorpid<strong>it</strong>o.<br />

Lei cercava di farmi ricordare tutte le buone qu<strong>al</strong><strong>it</strong>à che aveva avuto Bébert e ne faceva come una<br />

vetrina con gran fatica perché non bisognava dimenticare niente delle qu<strong>al</strong><strong>it</strong>à di Bébert e<br />

ricominciava e poi quando tutto era a posto e mi aveva raccontato per bene tutte le circostanze di<br />

come l'aveva tirato su col biberon, lei ripescava ancora una piccola qu<strong>al</strong><strong>it</strong>à di Bébert che bisognava<br />

assolutamente mettere accanto <strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre, <strong>al</strong>lora lei riprendeva tutta la storia da capo e tuttavia<br />

dimenticava qu<strong>al</strong>cosa lo stesso e <strong>al</strong>la fine era costretta a piagnucolare un po', d<strong>al</strong>l'impotenza.<br />

Ammattiva d<strong>al</strong>la fatica.<br />

S'addormentava a colpi di piccoli singhiozzi.<br />

Già non aveva più la forza di strappare per molto tempo <strong>al</strong>l'ombra il ricordo del piccolo Bébert<br />

che aveva tanto amato.<br />

Il nulla le stava sempre addosso e già quasi sopra.<br />

Un niente di grog e di stanchezza ed era fatta, s'addormentava ronfando come un aereoplanino<br />

lontano che le nuvole se lo portano.<br />

Non c'era più nessuno per lei sulla terra.<br />

Mentre lei s'accasciava a quel modo in mezzo agli odori pensavo che me ne stavo andando e mai<br />

la rivedrei di sicuro la zia di Bébert, che Bébert se n'era proprio andato, lui, e senza far storie e<br />

sul serio, che lei anche partirebbe la zia per seguirlo e fra non molto.<br />

Il suo cuore era non solo vecchio, ma anche m<strong>al</strong>ato.<br />

Spingeva il sangue nelle arterie come poteva il suo cuore, faceva fatica a ris<strong>al</strong>ire nelle vene.<br />

Se ne andrebbe <strong>al</strong> grande cim<strong>it</strong>ero lì vicino per prima cosa la zia, dove i morti sono come una<br />

folla che attende.<br />

E'là che lei andava a far giocare Bébert prima che si amm<strong>al</strong>asse, <strong>al</strong> cim<strong>it</strong>ero.<br />

E <strong>al</strong>lora dopo quello sarebbe proprio fin<strong>it</strong>a.<br />

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<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 236

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