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Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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sc<strong>al</strong>manati eh? Che idee, eh? Dottore? le pare?» Padron Martrodin schiacciava con le sue d<strong>it</strong>a<br />

tozze le piccole borse di siero che aveva sotto gli occhi. «Come vanno i reni?» gli chiesi io<br />

vedendolo fare così.<br />

Lo curavo per i reni. «Non prende più s<strong>al</strong>e <strong>al</strong>meno? - Ancora <strong>al</strong>bumina Dottore! Ho fatto fare<br />

l'an<strong>al</strong>isi l'<strong>al</strong>tro ieri d<strong>al</strong> farmacista...<br />

Oh, me ne frego di crepare, aggiungeva, d'<strong>al</strong>bumina o un'<strong>al</strong>tra cosa, ma quel che mi fa incavolare<br />

è lavorare come lavoro... per guadagnarci niente!...» La cameriera aveva fin<strong>it</strong>o coi piatti, ma il<br />

bendaggio s'era t<strong>al</strong>mente sporcato di grassume che bisognò rifarlo.<br />

Lei mi porse un biglietto da cento soldi.<br />

Io non volevo prenderli i suoi cento soldi, ma lei ci teneva assolutamente a darmeli.<br />

Sévérine si chiamava.<br />

«Ti sei fatta tagliare i capelli Sévérine? osservai io.<br />

- Per forza! E'la moda! ha detto lei.<br />

E poi i capelli lunghi con la cucina di qui, prendono tutti gli odori...<br />

- Il tuo culo puzza anche peggio! disturbato nei suoi conteggi d<strong>al</strong>le nostre chiacchiere l'interruppe<br />

Martrodin Eppure questo non li ferma i tuoi clienti...<br />

- Sì, ma non è la stessa cosa, si rivoltò la Sévérine, seccatissima.<br />

Ci sono odori da tutte le parti...<br />

E anche lei padrone vuole che glielo dica un po' di cosa puzza lei?...<br />

Mica solo una parte, ma tutto intero?» S'era arrabbiata di brutto Sévérine.<br />

Martrodin non volle sentire il resto.<br />

Se ne tornò borbottando ai suoi conti m<strong>al</strong>edetti.<br />

Sévérine non ce la faceva a togliersi le pantofole per via dei piedi gonfi d<strong>al</strong> servizio e a rimettersi<br />

le scarpe.<br />

Se le è dunque tenute per andar via.<br />

«Dormirò comoda con quelle! ha osservato fin<strong>al</strong>mente lei ad <strong>al</strong>ta voce.<br />

- Dài, va' a spegnere la luce in fondo! le ordinò ancora Martrodin.<br />

Si vede bene che non sei tu che paghi l'elettric<strong>it</strong>à! - Dormirò comoda!» gemette Sévérine ancora<br />

una volta quando si tirò su.<br />

Martrodin non la finiva più con i suoi conti.<br />

S'era tolto il grembiule e poi il panciotto per contare meglio.<br />

Faceva fatica.<br />

D<strong>al</strong> fondo invisibile del loc<strong>al</strong>e ci arrivava un acciottolio di piattini, il lavoro di Robinson e<br />

dell'<strong>al</strong>tro sguattero.<br />

Martrodin tracciava dei rossi numeri infantili con la mat<strong>it</strong>a blu che teneva schiacciata tra le sue<br />

grosse d<strong>it</strong>a d'assassino La cameriera sonnecchiava davanti a noi, tutta disarticolata sulla sedia.<br />

Di quando in quando, tirava su d<strong>al</strong> sonno un barlume di coscienza.<br />

«Ah! i miei piedi! Ah! i miei piedi!» faceva <strong>al</strong>lora lei e poi ricascava nella sonnolenza.<br />

Ma Martrodin s'è messo a risvegliarla con un bell'urlaccio.<br />

«Eh! Sévérine! Portameli un po' fuori i tuoi marocchini! Sono stufo io!...<br />

Fuori tutti dai coglioni, sacramento! E'ora!» Loro, gli arabi non sembravano proprio avere <strong>al</strong>cuna<br />

premura m<strong>al</strong>grado l'ora.<br />

Sévérine <strong>al</strong>la fine s'è svegliata.<br />

«E'vero che devo andare! ha convenuto.<br />

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<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 215

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