28.05.2013 Views

Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯<br />

Il mondo è troppo pesante per te.<br />

Pazienza.<br />

Mentre lei invocava, provocava il Cielo e l'Inferno, ululava d<strong>al</strong>la sventura, io abbassavo il naso e<br />

abbassandolo sbigott<strong>it</strong>o vedevo formarsi sotto il letto <strong>della</strong> ragazza una piccola pozza di sangue,<br />

un esile rivolo stillava lentamente lungo il muro verso la porta.<br />

Una goccia, d<strong>al</strong> pagliericcio, cascava regolarmente.<br />

Tac! tac! Gli asciugamani tra le sue gambe rigurg<strong>it</strong>avano rosso.<br />

Chiesi comunque a bassa voce se la placenta era già stata espulsa per intero.<br />

Le mani <strong>della</strong> ragazza, p<strong>al</strong>lide e bluastre in punta pendevano dai due lati del letto.<br />

Alla mia domanda, è ancora la madre che ha risposto con un fiotto di geremiadi disgustose.<br />

Ma reagire, dopo tutto era troppo per me.<br />

Ero t<strong>al</strong>mente ossessionato d<strong>al</strong>la sc<strong>al</strong>ogna io stesso da tanto di quel tempo, dormivo così m<strong>al</strong>e, che<br />

non avevo più <strong>al</strong>cun interesse in quella deriva che cap<strong>it</strong>asse questo invece di quello.<br />

Pensavo soltanto che era meglio ascoltare quella madre tutta sbra<strong>it</strong>ante da seduto che in piedi.<br />

Basta poco a farti piacere quando diventi così rassegnato.<br />

E poi che forza mi ci sarebbe voluta per interrompere quella bestia feroce proprio nel momento<br />

in cui «non sapeva più come s<strong>al</strong>vare l'onore <strong>della</strong> famiglia».<br />

Che parte! E come te la urlava ancora! Dopo ogni aborto, lo sapevo per esperienza, lei si<br />

scatenava <strong>al</strong>lo stesso modo, obbligata beninteso a far di meglio ogni volta! Sarebbe durata fin che<br />

lei voleva! Oggi, mi sembrava pronta a decuplicare i suoi effetti.<br />

Anche lei, pensavo guardandola, aveva dovuto essere una bella creatura, la madre, ben polposa ai<br />

suoi tempi; però più parolaia, una sprecona di energie, più esibizionista <strong>della</strong> figlia il cui fervore<br />

concentrato era davvero stato un'ammirevole impresa <strong>della</strong> natura.<br />

Queste cose non sono state ancora studiate a fondo come mer<strong>it</strong>ano.<br />

La madre intuiva questa superior<strong>it</strong>à anim<strong>al</strong>e <strong>della</strong> figlia su di lei e gelosa condannava tutto<br />

d'istinto, quel suo modo di chiavare a profond<strong>it</strong>à indimenticabili e di godere come un continente.<br />

L'aspetto teatr<strong>al</strong>e del disastro in ogni caso la entusiasmava.<br />

Con i suoi trèmoli dolenti monopolizzava il piccolo mondo meschino in cui stavamo a<br />

cincischiare in coro per colpa sua.<br />

Si poteva nemmeno pensare ad <strong>al</strong>lontanarla.<br />

Avrei però proprio dovuto provarci.<br />

Fare qu<strong>al</strong>cosa...<br />

Era mio dovere, come si dice.<br />

Ma stavo troppo bene seduto e troppo m<strong>al</strong>e in piedi.<br />

In casa loro era un po' più <strong>al</strong>legro che dagli Henrouille, <strong>al</strong>trettanto sporco ma più comodo.<br />

Ci si stava bene.<br />

Non sinistro come laggiù, soltanto volgare, tranquillamente.<br />

Stravolto d<strong>al</strong>la fatica il mio sguardo errava sulle cose <strong>della</strong> camera.<br />

Cosette senza v<strong>al</strong>ore che erano sempre state in famiglia, soprattutto il copricaminetto a fiocchi rosa<br />

di velluto come non se ne trovano più nei negozi e quello scugnizzo di biscu<strong>it</strong> e il tavolino da<br />

lavoro con lo specchio augnato di cui una zia di provincia doveva possedere il gemello.<br />

Non avvertii affatto la madre dello stagno di sangue che vedevo formarsi sotto il letto, né delle<br />

gocce che cadevano sempre puntu<strong>al</strong>mente, la madre avrebbe gridato ancora più forte e non mi<br />

avrebbe dato più ascolto.<br />

________________________________________________________________________________________________________________________<br />

<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 177

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!