28.05.2013 Views

Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯<br />

noi<strong>al</strong>tri abbiamo piuttosto l'ab<strong>it</strong>udine di dirlo più grosso di quel che è.<br />

Con gli americani è il contrario.<br />

Non osano capire, ammetterlo.<br />

E' un po' umiliante, ma comunque, è proprio pena, non è orgoglio, non è nemmeno gelosia, né<br />

scene, è nient'<strong>al</strong>tro che la vera pena del cuore e bisogna ben dirsi che tutto questo ci manca<br />

dentro e quanto <strong>al</strong> piacere di provare <strong>della</strong> pena siamo a secco.<br />

Ci vergogniamo di non essere ricchi di cuore e di tutto e anche d'aver comunque giudicato<br />

l'uman<strong>it</strong>à più bassa di quel che in fondo è davvero.<br />

Di quando in quando, si lasciava andare Molly a farmi comunque un piccolo rimprovero, ma<br />

sempre in termini molto misurati, molto garbati.<br />

« Sei molto gentile, Ferdinand, mi diceva lei, e so che fai degli sforzi per non diventare cattivo<br />

come gli <strong>al</strong>tri, soltanto, non so se sai bene quello che in fondo tu desideri...<br />

Pensaci bene! Bisognerà che ti trovi da mangiare quando sarai tornato laggiù, Ferdinand...<br />

E <strong>al</strong>trove non potrai più passeggiare come qui a fantasticare per notti e notti...<br />

Come ti piace tanto fare...<br />

Mentre io lavoro...<br />

Ci hai pensato Ferdinand? » In un certo senso, aveva ragione, ma a ciascuno il suo.<br />

Avevo paura di ferirla.<br />

Soprattutto perché lei si feriva facilmente.<br />

« Ti assicuro che ti amo, Molly, e ti amerò sempre... come posso... a modo mio. » Il mio modo,<br />

non era molto.<br />

Era bene in carne però Molly, molto attraente.<br />

Ma avevo anche quella brutta inclinazione per i fantasmi.<br />

Forse nient'affatto per colpa mia.<br />

La v<strong>it</strong>a vi obbliga a restare un po' troppo spesso coi fantasmi.<br />

« Tu sei molto affettuoso, Ferdinand, mi rassicurava lei, non piangere per me...<br />

Tu sei come m<strong>al</strong>ato <strong>della</strong> voglia di saperne sempre di più...<br />

Ecco tutto...<br />

Insomma, devi fare la tua strada...<br />

Di là, tutto solo...<br />

E' il viaggiatore sol<strong>it</strong>ario quello che va più lontano...<br />

Partirai presto <strong>al</strong>lora? - Sì, vado a finire gli studi in Francia, e poi tornerò, l'assicuravo io con<br />

faccia di bronzo.<br />

- No, Ferdinand, non tornerai più...<br />

E poi non sarò nemmeno più qui... » Non era stupida.<br />

Arrivò il momento <strong>della</strong> partenza.<br />

Andammo una sera verso la stazione un po' prima dell'ora in cui tornava nella casa.<br />

In giornata ero andato a s<strong>al</strong>utare Robinson.<br />

Non era contento nemmeno lui che lo lasciassi.<br />

Non la smettevo di lasciare tutti.<br />

Sulla banchina <strong>della</strong> stazione, aspettando il treno con Molly, passarono degli uomini che fecero<br />

finta di non conoscerla, ma bisbigliarono delle cose.<br />

« Ecco che sei già lontano, Ferdinand.<br />

Tu fai, vero, Ferdinand, esattamente quel che hai voglia di fare! Ecco quel che importa...<br />

________________________________________________________________________________________________________________________<br />

<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 159

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!