Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
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- Di cosa soffre tua madre? - Di un cancro <strong>al</strong> fegato...<br />
La faccio curare dai migliori speci<strong>al</strong>isti <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà...<br />
Il trattamento mi costa molto caro, ma loro la s<strong>al</strong>veranno.<br />
Me l'hanno garant<strong>it</strong>o.» Precip<strong>it</strong>osamente, mi fornì ancora molti <strong>al</strong>tri particolari che riguardavano le<br />
condizioni di sua madre a Chicago.<br />
Diventata improvvisamente tenera e familiare non poteva più fare a meno di chiedermi qu<strong>al</strong>che<br />
conforto intimo.<br />
L'avevo in pugno.<br />
«E tu, Ferdinand, pensi anche tu che la guariranno vero mia madre? - No, risposi io molto<br />
apertamente, molto categorico, i cancri <strong>al</strong> fegato sono assolutamente inguaribili.» Di colpo, lei<br />
imp<strong>al</strong>lidì fino <strong>al</strong> bianco degli occhi.<br />
Era proprio la prima volta la strega che la vedevo sconcertata per qu<strong>al</strong>che cosa.<br />
«Ma però, Ferdinand, loro mi hanno assicurato che guarirà, gli speci<strong>al</strong>isti! Me l'hanno certificato...<br />
Me l'hanno scr<strong>it</strong>to!...<br />
Sono dei medici molto importanti sai?...<br />
-Per la grana, Lola, ci saranno sempre per fortuna dei medici importanti...<br />
Farei la stessa cosa io se fossi <strong>al</strong> loro posto...<br />
E anche tu Lola faresti <strong>al</strong>trettanto...» Quel che le dicevo le parve <strong>al</strong>l'improvviso così innegabile,<br />
così evidente, che non osava più lottare.<br />
Per una volta, per la prima volta forse in v<strong>it</strong>a sua non la soccorreva più la faccia tosta.<br />
« Senti, Ferdinand, mi dài un dolore immenso ti rendi conto? Io amo molto mia madre, tu lo sai<br />
vero che l'amo molto?...» Cap<strong>it</strong>ava a fagiolo <strong>al</strong>lora! Dio bonino! Che cavolo gliene importa a<br />
qu<strong>al</strong>cuno, che uno ami o no sua madre? Singhiozzava nel suo vuoto la Lola.<br />
«Ferdinand, sei un f<strong>al</strong>l<strong>it</strong>o schifoso, riprese lei furiosa, nient'<strong>al</strong>tro che un lurido m<strong>al</strong>vagio!...<br />
Ti vendichi anche nel modo più vigliacco possibile d'esser messo m<strong>al</strong>e venendomi a dire delle<br />
cose spaventose...<br />
Sono anche sicura che fai molto m<strong>al</strong>e a mia madre parlando a questo modo!...» Le prendevano<br />
nella sua disperazione dei residui del metodo Coué.(14) La sua ecc<strong>it</strong>azione non mi faceva affatto<br />
più paura di quella degli uffici<strong>al</strong>i dell'Amir<strong>al</strong>-Bragueton, quelli che pensavano di distruggermi per<br />
far arrapare le dame sfaccendate.<br />
La guardavo con attenzione, Lola, mentre mi affibbiava tutti quei nomi e provavo una qu<strong>al</strong>che<br />
fierezza nel constatare per contrasto che la mia indifferenza, che dico, la mia gioia cresceva quanto<br />
più lei mi ingiuriava.<br />
Come si è buoni dentro.<br />
« Per sbarazzarsi di me, c<strong>al</strong>colavo io, adesso bisognerà che lei mi dia <strong>al</strong>meno venti dollari...<br />
Forse anche di più...» Presi l'iniziativa: « Lola, ti prego prestami i soldi che mi hai promesso o se<br />
no dormirò qui e mi sentirai ripeterti tutto quello che so sul cancro, le sue complicazioni, la sua<br />
ered<strong>it</strong>arietà, perché è ered<strong>it</strong>ario, Lola, il cancro.<br />
Non bisogna dimenticarlo! » Via via che facevo ris<strong>al</strong>tare, che rifinivo i dettagli sul cancro di sua<br />
madre, me la vedevo davanti a me che illividiva Lola, sveniva, cedeva. « Ah! la troia! mi dicevo io,<br />
tienila bene, Ferdinand! Per una volta che hai il coltello d<strong>al</strong> manico! Non mollarla la corda...<br />
Non ne troverai una così robusta per un bel pò!...» « Prendi! tieni! fece lei, assolutamente<br />
esasperata, ecco i tuoi cento dollari e sparisci e non tornare più, mi hai sent<strong>it</strong>o: mai!...<br />
Out! Out! Out! Brutto mai<strong>al</strong>e!...<br />
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<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 149