Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
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Bisogna arrangiarsi insomma.<br />
E'anche vero quel che lei diceva che ero molto cambiato.<br />
L'esistenza, è una cosa che vi torce e vi rovina la faccia.<br />
Anche a lei le aveva rovinato la faccia ma meno, molto meno.<br />
I poveri son cotti a puntino.<br />
La miseria è gigantesca, si serve <strong>della</strong> tua faccia per asciugare l'immondizia del mondo come con<br />
un asciugamano da bagno.<br />
Ce ne resta sopra.<br />
Avevo creduto di notare in Lola qu<strong>al</strong>cosa di nuovo, degli istanti di depressione, di m<strong>al</strong>inconia,<br />
delle lacune nella sua stupid<strong>it</strong>à ottimista, uno di quegli istanti in cui l'essere deve riprendersi per<br />
portare un po' più in là il bagaglio <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a, dei suoi anni, suo m<strong>al</strong>grado già troppo grevi<br />
per lo slancio di cui dispone ancora, la sua sporca poesia.<br />
Il suo negro si rimise improvvisamente a dimenarsi.<br />
La cosa lo riprendeva.<br />
Amico da poco, voleva rimpinzarmi di dolci, munirmi di sigari.<br />
Da un cassetto, <strong>al</strong>la fine, con infin<strong>it</strong>e precauzioni, estrasse una massa rotonda e plumbea.<br />
«La bomba!» mi annunciò lui impetuosamente.<br />
Rinculai.<br />
Libertà! Libertà! (13) vociferò lui giovi<strong>al</strong>mente.<br />
Rimise tutto a posto e di nuovo sputò come un drago.<br />
Che emozione! Esultava.<br />
Il suo riso mi contagiò, questa colica delle sensazioni.<br />
Un gesto in più o in meno, mi dicevo io, non ha troppa importanza.<br />
Quando Lola tornò fin<strong>al</strong>mente d<strong>al</strong>le sue commissioni, ci trovò insieme in s<strong>al</strong>otto, tutti presi a<br />
fumare e a scherzare.<br />
Fece finta di non accorgersi di niente.<br />
Il negro si squagliò in fretta, me, lei mi condusse in camera sua.<br />
La r<strong>it</strong>rovai triste, p<strong>al</strong>lida e tremante.<br />
Da dove poteva tornare? Cominciava a farsi molto tardi.<br />
E l'ora in cui gli americani sono sconcertati perché la v<strong>it</strong>a gli vibra intorno solo <strong>al</strong> r<strong>al</strong>lentatore.<br />
In garage, un'auto su due.<br />
E' il momento delle mezze confidenze.<br />
Ma bisogna sbrigarsi a prof<strong>it</strong>tarne.<br />
Lei mi ci preparava interrogandomi, ma il tono che scelse per farmi certe domande sull'esistenza<br />
che conducevo in Europa m'irr<strong>it</strong>ò moltissimo.<br />
Non nascose affatto che mi giudicava capace d'ogni nefandezza.<br />
Questa ipotesi non mi feriva, mi imbarazzava soltanto.<br />
Lei intuiva bene che ero andato a trovarla per chiederle dei soldi e quel solo fatto creava tra noi<br />
una comprensibile animos<strong>it</strong>à.<br />
Tutti quei sentimenti rasentano il del<strong>it</strong>to.<br />
Restavamo sul ban<strong>al</strong>e e facevo l'impossibile perché una scenata defin<strong>it</strong>iva non scoppiasse tra noi.<br />
Lei fece indagini tra l'<strong>al</strong>tro sui particolari delle mie scappatelle gen<strong>it</strong><strong>al</strong>i, se per caso non avevo<br />
abbandonato da qu<strong>al</strong>che parte durante i miei vagabondaggi un bambino che lei possa adottare,<br />
lei.<br />
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<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 146