Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
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- Dov'è che è il reggimento, comandante! gli chiedevamo noi.<br />
- E' a Barbagny.<br />
- Dov'è Barbagny? - Di là! Di là, dove indicava lui, non c'era <strong>al</strong>tro che la <strong>notte</strong>, come ovunque,<br />
d'<strong>al</strong>tronde, una <strong>notte</strong> enorme che si mangiava la strada a due passi da noi e tanto che d<strong>al</strong> buio<br />
non ci sbucava che un pezzetto di strada grosso come una lingua.<br />
V<strong>al</strong>lo un po' a cercare il suo Barbagny in quel finimondo! Si sarebbe dovuto sacrificare per<br />
r<strong>it</strong>rovarlo, il suo Barbagny, <strong>al</strong>meno uno squadrone tutto intero! E uno squadrone di prodi! E io<br />
che prode non ero affatto, e che non capivo affatto perché avrei dovuto esserlo, un prode, avevo<br />
ancora meno voglia di tutti di r<strong>it</strong>rovare la sua Barbagny, di cui d'<strong>al</strong>tra parte lui stesso parlava<br />
assolutamente a caso.<br />
Era come se avesse cercato strapazzandomi <strong>al</strong> massimo di farmi venire la voglia di suicidarmi.<br />
Certe cose le hai o non le hai.<br />
Di tutta quell'oscur<strong>it</strong>à così spessa che ti sembrava di non rivedere più il braccio quando lo<br />
stendevi un po' più in là <strong>della</strong> sp<strong>al</strong>la, io sapevo una cosa soltanto, ma quella proprio con assoluta<br />
sicurezza, ed è che conteneva delle volontà omicide spaventose e innumerevoli.<br />
'Sto ceffo dello stato maggiore non smetteva tornata la sera di mandarci a morire ammazzati e<br />
questo lo prendeva spesso dopo il c<strong>al</strong>ar del sole.<br />
Si lottava un po' con lui a botte d'inerzia, ci ostinavamo a non capirlo, ci accostavamo agli<br />
<strong>al</strong>loggiamenti più o meno tranquilli fin quando si poteva, ma poi quando non si vedevano più gli<br />
<strong>al</strong>beri, <strong>al</strong>la fine, bisognava comunque rassegnarsi ad andarsene a morire un po; la cena del<br />
gener<strong>al</strong>e era pronta.<br />
Tutto cap<strong>it</strong>ava <strong>al</strong>lora a partire da quel momento, puramente a caso.<br />
Qu<strong>al</strong>che volta lo trovavamo e qu<strong>al</strong>che volta no, il reggimento e Barbagny.<br />
Era soprattutto per sbaglio che li r<strong>it</strong>rovavamo perché le sentinelle <strong>della</strong> squadra di guardia ci<br />
tiravano addosso arrivando.<br />
Ci si faceva così riconoscere per forza, e passavamo quasi tutta la <strong>notte</strong> in corvé d'<strong>al</strong>tra natura, a<br />
portare un sacco di b<strong>al</strong>le d'avena e secchi d'acqua in quant<strong>it</strong>à, a farci strapazzare fino a esserne<br />
stord<strong>it</strong>i più che d<strong>al</strong> sonno.<br />
Al mattino si ripartiva, gruppo di collegamento, tutti e cinque per gli <strong>al</strong>loggiamenti del gener<strong>al</strong>e<br />
des Entrayes, per continuare la guerra.<br />
Ma il più delle volte non lo trovavamo mica il reggimento, e non facevamo <strong>al</strong>tro che aspettare il<br />
giorno aggirandoci intorno ai villaggi per sentieri sconosciuti, ai margini dei borghi evacuati, e i<br />
subdoli boschi cedui, scansavamo tutto questo per quanto possibile a causa delle pattuglie<br />
tedesche.<br />
Bisognava comunque pur essere da qu<strong>al</strong>che parte attendendo il mattino, da qu<strong>al</strong>che parte nella<br />
<strong>notte</strong>.<br />
Potevamo mica ev<strong>it</strong>are tutto.<br />
Da <strong>al</strong>lora, so cosa devono provare i conigli selvatici.<br />
Marcia in modo strano la pietà.<br />
Se qu<strong>al</strong>cuno avesse detto <strong>al</strong> comandante Pinçon che lui <strong>al</strong>tro non era che uno sporco assassino<br />
vigliacco, gli avrebbe fatto un piacere enorme, quello di farci fucilare, seduta stante, d<strong>al</strong> cap<strong>it</strong>ano<br />
<strong>della</strong> gendarmeria, che non lo lasciava mai d'un passo e che, lui, pensava esattamente a quello.<br />
Era mica con i tedeschi che ce l'aveva, il cap<strong>it</strong>ano <strong>della</strong> gendarmeria.<br />
Dovemmo dunque rischiare le imboscate per notti e notti imbecilli che si susseguivano, con la<br />
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