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Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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Tutto si trasforma e il mondo paurosamente ostile si mette di colpo a rotolare ai tuoi piedi come<br />

una p<strong>al</strong>la sorniona, docile e vellutata.<br />

Allora forse la perdi in quello stesso istante, l'ab<strong>it</strong>udine spossante di fantasticare su quelli che ce<br />

l'hanno fatta, sulle fortune felici visto che si può toccare con mano tutto ciò.<br />

La v<strong>it</strong>a, per chi non ha mezzi, è solo un lungo rifiuto in un lungo delirio e uno mica la conosce<br />

bene sul serio, ci si libera solo di quello che si possiede.<br />

E già per conto mio, a furia di prendere e lasciar sogni, avevo la coscienza in b<strong>al</strong>ìa delle correnti<br />

d'aria, tutta escoriazioni e screpolature, rovinata da far spavento.<br />

Aspettando non osavo avviare con quelle giovani del ristorante la più anodina delle conversazioni.<br />

Tenevo il mio piatto educatamente, in silenzio.<br />

Quando fu il mio turno di passare davanti <strong>al</strong>le cav<strong>it</strong>à di maiolica piene di budini e di fagioli, presi<br />

tutto quello che mi davano.<br />

Quel refettorio era così pul<strong>it</strong>o, così ben illuminato, che uno si sentiva come trasportato sulla<br />

superficie dei suoi mosaici <strong>al</strong> pari di una mosca sul latte.<br />

Delle cameriere, tipo infermiere, se ne stavano dietro le tagliatelle, il riso, la frutta in conserva.<br />

A ciascuna la sua speci<strong>al</strong><strong>it</strong>à.<br />

Mi sono riemp<strong>it</strong>o di quel che distribuivano le più gentili.<br />

Con mio rammarico, non rivolgevano un sorriso ai clienti.<br />

Appena serv<strong>it</strong>o bisognava sedersi con discrezione e lasciare il posto a un <strong>al</strong>tro.<br />

Si cammina a piccoli passi col piatto in equilibrio come attraverso una s<strong>al</strong>a operatoria.<br />

Era un bel po' diverso d<strong>al</strong> mio Laugh C<strong>al</strong>vin e d<strong>al</strong>la mia cameretta ebano listata d'oro.<br />

Ma se ci innaffiavano a quel modo noi clienti con tanta luce profusa, se ci strappavano per un<br />

istante d<strong>al</strong>la <strong>notte</strong> ab<strong>it</strong>u<strong>al</strong>e <strong>della</strong> nostra condizione, ciò faceva parte di un piano.<br />

Aveva una sua idea il proprietario.<br />

Io non mi fidavo.<br />

Ti fa uno strano effetto dopo tanti giorni d'ombra essere bagnato di colpo da torrenti<br />

d'illuminazione.<br />

A me quello mi procurava un piccolo delirio supplementare.<br />

Non mi ci voleva mica molto, è vero.<br />

Sotto il tavolino che m'era toccato in sorte, di pietra immacolata, non riuscivo a nascondere i<br />

piedi; mi rispuntavano fuori da ogni parte.<br />

Avrei proprio voluto che fossero <strong>al</strong>trove i miei piedi per un momento, perché d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tro lato <strong>della</strong><br />

vetrata eravamo osservati d<strong>al</strong>la gente in fila che avevamo lasciato sulla strada.<br />

Aspettavano che avessimo fin<strong>it</strong>o, noi, di sbafare, per venirsi a mettere a tavola a loro volta.<br />

E' anche per questo e per tenergli su l'appet<strong>it</strong>o che ci trovavamo così ben illuminati e v<strong>al</strong>orizzati, a<br />

t<strong>it</strong>olo di pubblic<strong>it</strong>à vivente.<br />

Le mie fragole sul dolce erano invest<strong>it</strong>e da t<strong>al</strong>i riflessi scintillanti che non potevo decidermi a<br />

inghiottirle.<br />

Non si scappa mica <strong>al</strong> commercio americano.<br />

Attraverso i fulgori di quei bracieri e di quella coercizione, adocchiai m<strong>al</strong>grado tutti i suoi<br />

andirivieni negli immediati dintorni una cameriera molto carina, e decisi di non perdere uno solo<br />

dei suoi gesti graziosi.<br />

Quando venne il mio turno di farmi cambiare il piatto da lei, presi nota <strong>della</strong> forma imprevista dei<br />

suoi occhi il cui angolo esterno era molto più acuto, ascendente rispetto a quello delle donne delle<br />

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<strong>Beneinst</strong>.<strong>it</strong> 139

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