Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it

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28.05.2013 Views

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Dovevo proprio aiutarlo a farmi le sue confidenze. Per superare il momento non sapevo più da che parte prenderla. Sarebbe stata una confidenza penosissima da ascoltare, ero sicuro. Non ci tenevo per niente. « E'niente! lo sentii alla fine. E la figlia di mio fratello...Sono morti tutti e due... - I genitori? - Sì, i genitori... - Chi la tira su allora? Tua madre? gli ho chiesto io, così, per manifestargli il mio interesse. - Mia madre, ce l'ho più neanche lei... - Allora chi? - Eh ben io! » Sogghignava, l'Alcide cremisi, come se avesse appena fatto qualcosa di assolutamente sconveniente. Si riprese in fretta: « Cioè adesso ti spiego... La faccio educare a Bordeaux dalle Suore... Ma non le Suore dei poveri, mi capisci eh!...Dalle Suore "bene"... Siccome sono io che me ne occupo puoi stare tranquillo. Voglio che le manchi niente! Ginette, si chiama... E una ragazzina molto carina... Come sua madre d'altronde... Lei mi scrive, fa progressi, solo che, sai, una retta così, è cara... Soprattutto adesso che ha dieci anni... Mi piacerebbe che imparasse anche il piano...Cosa ne dici te del piano?... Va bene il piano, eh, per le ragazze?... Credi mica?... E l'inglese? E'utile anche l'inglese?... Sai l'inglese te?... » Mi son messo a guardarlo molto più da vicino l'Alcide via via che confessava la colpa di non essere abbastanza generoso, con i suoi baffetti impomatati, le sopracciglia da eccentrico, la pelle calcinata. Il pudico Alcide! Quante ne aveva dovuto fare di economie sulla sua paga striminzita... sui suoi premi d'arruolamento da fame e il piccolo commercio clandestino... per mesi, per anni, in quell'infernale Topo!... Non sapevo cosa rispondergli io, non ero molto competente, ma mi superava talmente in fatto di cuore che diventai tutto rosso... In confronto all'Alcide, non ero che un cafone impotente io, grossolano e fatuo ero... Non si poteva smarronare. Era chiaro. Non osavo più parlargli, mi sentivo all'improvviso totalmente indegno di parlargli. Io che ancora ieri lo trascuravo e perfino lo disprezzavo un po', Alcide. « Non ho avuto fortuna, proseguiva lui, senza rendersi conto che mi imbarazzava con le sue confidenze. Immàginati che due anni fa, lei ha avuto la paralisi infantile... Figùrati... Tu sai cos'è la paralisi infantile? » Mi spiegò allora che la gamba sinistra della bambina continuava a essere atrofizzata e che seguiva una cura con l'elettricità a Bordeaux, da uno specialista. « E una cosa che si guarisce, tu credi?... » si inquietava lui. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 106

Louis Ferdinand CelineViaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Gli assicurai che si aggiustava benissimo, proprio completamente col tempo e l'elettricità. Parlava della madre che era morta e della malattia della piccola con molte precauzioni. Aveva paura, anche di lontano, di farle del male. « Sei stato a vederla dopo la malattia? - No... ero qui. - Ci andrai presto? - Credo che non potrò prima di tre anni... Tu capisci qui, faccio un po' di commercio... Allora questo l'aiuta un po'... Se prendo un congedo adesso, al ritorno il posto sarebbe preso... soprattutto con quell'altra carogna...» Così, Alcide aveva fatto domanda per raddoppiare il soggiorno, per farsi sei anni di fila a Topo, invece dei tre, per la nipotina di cui non possedeva che qualche lettera e il ritrattino. « Quel che mi dispiace, riprese lui quando ci coricammo, è che lei laggiù non ha nessuno per le vacanze... E dura per una bambina... » Evidentemente Alcide faceva evoluzioni nel sublime come se fosse casa sua, per così dire con familiarità, dava del tu agli angeli, 'sto ragazzo, e aveva l'aria di niente. Aveva offerto quasi senza un dubbio a una ragazzina vagamente apparentata anni di tortura, l'annichilimento della sua povera vita in quella torrida monotonia, senza condizioni, senza mercanteggiare, senz'altro interesse che quello del suo buon cuore. Offriva a quella ragazzina lontana tanta tenerezza da rifare il mondo intero e questo non si vedeva. S'addormentò di colpo, alla luce della candela. Finì che mi alzai per guardare bene i suoi tratti alla luce. Dormiva come tutti. Aveva l'aria proprio normale. Però non sarebbe poi tanto male se ci fosse qualcosa per distinguere i buoni dai cattivi. Ce la si può cavare in due modi per penetrare nella foresta, ossia ritagliarsi un tunnel alla maniera dei topi nei covoni di fieno. E'il modo soffocante. Tentennai. O invece adattarsi a risalire il fiume, bello pigiato in fondo a un tronco d'albero, sospinto con le pagaie da un'ansa a una palude e spiando così il susseguirsi dei giorni offrirsi in pieno a tutta la luce, senza scampo. E poi stordito da quei caciaroni di negri, arrivare dove si deve nello stato che si può. Ogni volta, alla partenza, per mettersi in cadenza, gli ci vuole un po' di tempo ai canottieri. La litigata. Prima la punta della pala in acqua e poi due o tre urli cadenzati e la foresta che risponde, ondeggiamenti, quella scivola, due rami, poi tre, ci si cerca ancora, onde, farfugliamenti, uno sguardo all'indietro ti riporta al mare che s'appiattisce laggiù, s'allontana e davanti la lunga distesa levigata contro la quale si va faticando, e poi Alcide ancora un po' sul suo imbarcadero che intravedo lontano, già quasi inghiottito dai vapori del fiume, sotto il suo casco enorme, a campana, solo un pezzo di testa, un formaggino di faccia e il resto di Alcide sotto a flottare nella tunica come già perso in un buffo ricordo in pantaloni bianchi. E'tutto quel che mi resta di quel posto, di quella Topo. L'avranno potuto difendere ancora a lungo quel gruppo di case che brucia contro la falsa sornioneria del fiume dalle acque nocciola? E le sue tre capanne pulciose riescono ancora a stare in piedi? E dei nuovi Grappa e degli Alcide sconosciuti stanno ancora ad addestrare nuovi fucilieri ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 107

Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />

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Gli assicurai che si aggiustava benissimo, proprio completamente col tempo e l'elettric<strong>it</strong>à.<br />

Parlava <strong>della</strong> madre che era morta e <strong>della</strong> m<strong>al</strong>attia <strong>della</strong> piccola con molte precauzioni.<br />

Aveva paura, anche di lontano, di farle del m<strong>al</strong>e.<br />

« Sei stato a vederla dopo la m<strong>al</strong>attia? - No... ero qui.<br />

- Ci andrai presto? - Credo che non potrò prima di tre anni...<br />

Tu capisci qui, faccio un po' di commercio...<br />

Allora questo l'aiuta un po'...<br />

Se prendo un congedo adesso, <strong>al</strong> r<strong>it</strong>orno il posto sarebbe preso... soprattutto con quell'<strong>al</strong>tra<br />

carogna...» Così, Alcide aveva fatto domanda per raddoppiare il soggiorno, per farsi sei anni di<br />

fila a Topo, invece dei tre, per la nipotina di cui non possedeva che qu<strong>al</strong>che lettera e il r<strong>it</strong>rattino. «<br />

Quel che mi dispiace, riprese lui quando ci coricammo, è che lei laggiù non ha nessuno per le<br />

vacanze...<br />

E dura per una bambina... » Evidentemente Alcide faceva evoluzioni nel sublime come se fosse<br />

casa sua, per così dire con familiar<strong>it</strong>à, dava del tu agli angeli, 'sto ragazzo, e aveva l'aria di niente.<br />

Aveva offerto quasi senza un dubbio a una ragazzina vagamente apparentata anni di tortura,<br />

l'annichilimento <strong>della</strong> sua povera v<strong>it</strong>a in quella torrida monotonia, senza condizioni, senza<br />

mercanteggiare, senz'<strong>al</strong>tro interesse che quello del suo buon cuore.<br />

Offriva a quella ragazzina lontana tanta tenerezza da rifare il mondo intero e questo non si vedeva.<br />

S'addormentò di colpo, <strong>al</strong>la luce <strong>della</strong> candela.<br />

Finì che mi <strong>al</strong>zai per guardare bene i suoi tratti <strong>al</strong>la luce.<br />

Dormiva come tutti.<br />

Aveva l'aria proprio norm<strong>al</strong>e.<br />

Però non sarebbe poi tanto m<strong>al</strong>e se ci fosse qu<strong>al</strong>cosa per distinguere i buoni dai cattivi.<br />

Ce la si può cavare in due modi per penetrare nella foresta, ossia r<strong>it</strong>agliarsi un tunnel <strong>al</strong>la maniera<br />

dei topi nei covoni di fieno.<br />

E'il modo soffocante.<br />

Tentennai.<br />

O invece adattarsi a ris<strong>al</strong>ire il fiume, bello pigiato in fondo a un tronco d'<strong>al</strong>bero, sospinto con le<br />

pagaie da un'ansa a una p<strong>al</strong>ude e spiando così il susseguirsi dei giorni offrirsi in pieno a tutta la<br />

luce, senza scampo.<br />

E poi stord<strong>it</strong>o da quei caciaroni di negri, arrivare dove si deve nello stato che si può.<br />

Ogni volta, <strong>al</strong>la partenza, per mettersi in cadenza, gli ci vuole un po' di tempo ai canottieri.<br />

La l<strong>it</strong>igata.<br />

Prima la punta <strong>della</strong> p<strong>al</strong>a in acqua e poi due o tre urli cadenzati e la foresta che risponde,<br />

ondeggiamenti, quella scivola, due rami, poi tre, ci si cerca ancora, onde, farfugliamenti, uno<br />

sguardo <strong>al</strong>l'indietro ti riporta <strong>al</strong> mare che s'appiattisce laggiù, s'<strong>al</strong>lontana e davanti la lunga distesa<br />

levigata contro la qu<strong>al</strong>e si va faticando, e poi Alcide ancora un po' sul suo imbarcadero che<br />

intravedo lontano, già quasi inghiott<strong>it</strong>o dai vapori del fiume, sotto il suo casco enorme, a<br />

campana, solo un pezzo di testa, un formaggino di faccia e il resto di Alcide sotto a flottare nella<br />

tunica come già perso in un buffo ricordo in pant<strong>al</strong>oni bianchi.<br />

E'tutto quel che mi resta di quel posto, di quella Topo.<br />

L'avranno potuto difendere ancora a lungo quel gruppo di case che brucia contro la f<strong>al</strong>sa<br />

sornioneria del fiume d<strong>al</strong>le acque nocciola? E le sue tre capanne pulciose riescono ancora a stare<br />

in piedi? E dei nuovi Grappa e degli Alcide sconosciuti stanno ancora ad addestrare nuovi fucilieri<br />

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