Viaggio al termine della notte - L. F. Celine - Beneinst.it
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Louis Ferdinand Celine “Viaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Giudicanti e semplice pubblico in piedi, mescolati nella stessa cerchia, tutti puzzolenti di aglio, sàndalo, burro rancido, sudore color zafferano. Come i miliziani di Alcide, sembrava che tutti quegli esseri tenessero più di ogni altra cosa ad agitarsi nella frenesia di una finzione; facevano scoppiettare intorno a loro un idioma da nàcchere brandendo sopra le loro teste delle mani contratte in un vento d'argomentazioni. Il tenente Grappa sprofondato nella sua poltrona di giunco, scricchiolante e gemebonda, sorrideva di fronte a tutte quelle incoerenze radunate. Si affidava per sua norma e regola a un interprete del luogo che gli farfugliava di rimando, a suo modo e a gran voce, richieste incredibili. Si trattava forse d'un montone mezzo cieco che certi genitori si rifiutavano di restituire mentre la figlia, regolarmente venduta, non era mai stata consegnata al marito per via di un delitto che il fratello di lei nel frattempo aveva trovato il modo di commettere sulla persona della sorella di quello che custodiva il montone. E molte altre più complesse doglianze. Alla nostra altezza, cento facce appassionate a questi problemi di interesse e di costume scoprivano i denti a colpettini secchi o a grossi glu-glu in parole negre. Il calore saliva al culmine. Cercavi il cielo con gli occhi dall'angolo del tetto per chiederti se non stava per arrivare una catastrofe. O almeno un uragano. «Te li metto tutti d'accordo sùbito io!» decise finalmente Grappa, che la temperatura e le confabulazioni spingevano alle decisioni. Dov'è il padre di quella da maritare?... Portatemelo qui! - E'là! risposero venti compari, spingendo davanti a loro un vecchio negro parecchio floscio avvolto in un affare giallo che lo abbigliava con gran dignità, come un romano antico. Scandiva, il vecchio, tutto quel che raccontavano intorno, col pugno chiuso. Non aveva per niente l'aria d'esser venuto lì per sporgere denuncia lui, ma piuttosto per concedersi un po' di distrazione in occasione di un processo da cui già da molto tempo non s'aspettava alcun esito positivo. «Alè! ordinò Grappa. Venti colpi! e finiamola lì! Venti bastonate a sto vecchio magnaccia!... Così impara a venirmi a rompere i coglioni qui tutti i giovedì da due mesi con le sue storie di montoni andati a male!» Il vecchio vide piombare su di lui quattro muscolosi miliziani. Non capiva all'inizio quel che volevano da lui e poi si mise a roteare gli occhi, iniettati di sangue come quelli di un vecchio animale inorridito che prima non le ha mai prese. Non cercava di resistere in verità, ma non sapeva più come mettersi per prendersi col minor dolore possibile le legnate della giustizia. I miliziani lo strattonavano per la stoffa. Due di loro volevano assolutamente che si inginocchiasse, gli altri gli ordinavano al contrario di mettersi a pancia sotto. Alla fine, ci si mise d'accordo per lasciarlo semplicemente per terra,tirandogli su lo straccio e di botto si prese sulla schiena e le chiappe flosce una di quelle scariche di legno dolce da far ragliare un somaro robusto per otto giorni. ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 102
Louis Ferdinand Celine “Viaggio al termine della notte.” ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Torcendosi, la sabbia fine gli schizzava tutt'intorno al ventre, con del sangue, lui sputava sabbia urlando, lo si sarebbe detto una bassota incinta, enorme, che torturavano per divertimento. Quelli che assistevano si zittirono finché la cosa durò. Si sentivano solo i rumori della punizione. Sistemata la faccenda, il vecchio suonato a dovere cercava di rialzarsi e di sistemarsi addosso il suo straccio alla romana. Sanguinava abbondantemente dalla bocca, dal naso e soprattutto lungo la schiena. La folla s'allontanò rimorchiandolo e rozzando di mille pettegolezzi e commenti, in un tono da funerale. Il tenente Grappa riaccese il sigaro. Davanti a me, ci teneva a prendere una distanza da 'ste cose. Non che fosse, penso io, più neroniano di un altro, soltanto non gli piaceva per niente che lo obbligassero a pensare. Questo lo infastidiva. Quel che lo rendeva irritabile nelle sue funzioni giudiziarie, erano le domande che gli facevano. Assistemmo ancora quello stesso giorno a due altre punizioni memorabili, dovute ad altre storie sconcertanti, una dote ripresa, veleni promessi... promesse equivoche...bambini incerti... « Ah! sapessero tutti come me ne frego dei loro litigi non la lascerebbero la loro foresta per venirmi a raccontare le loro stronzate e rompermi i coglioni qui!... Li tengo forse al corrente dei miei affaretti io? concludeva Grappa. Però, riprese lui, finirò per credere che ci prendono gusto alla mia giustizia quei farabutti lì!... Da due anni che cerco di stancarli, ed ecco che ti tornano ogni giovedì... Mi creda se le pare, giovanotto, sono quasi sempre gli stessi che ritornano! . . Dei depravati, insomma! . . .» Poi la conversazione scivolò su Tolosa dove lui passava regolarmente i suoi permessi e dove pensava di ritirarsi, Grappa, fra sei anni, con la pensione. Così bisognava fare! Eravamo amabilmente al calvados quando fummo di nuovo disturbati da un negro passibile di non so quale pena, e in ritardo per scontarla. Veniva spontaneamente due ore dopo gli altri a offrirsi di prendere le legnate. Dopo aver effettuato un tragitto di due giorni e due notti dal suo villaggio attraverso la foresta per quello scopo non intendeva tornarsene indietro a mani vuote. Ma era in ritardo e Grappa era intransigente in tema della puntualità penale. « Tanto peggio per lui! Doveva solo non andarsene l'ultima volta! E'giovedì della scorsa settimana che l'ho condannato a cinquanta randellate 'sto schifoso! » Il cliente protestava lo stesso perché aveva una buona scusa: aveva dovuto tornare al villaggio in fretta per andare a seppellire la madre. Aveva tre o quattro madri solo per lui. Contestazioni... « Sarà per la prossima udienza! » Ma aveva appena il tempo 'sto cliente di andare al villaggio e ritornare qui giovedì prossimo. Protestava Si intestardiva. C'è stato bisogno di buttarlo fuori 'sto masochista a grandi calci nel sedere. La cosa gli ha fatto certo piacere ma non abbastanza... Alla fine, è andato ad approdare da Alcide che ne approfittò per vendergli tutto un assortimento di tabacco a foglie al masochista, in pacchetti e in polvere da presa. Tutto divertito da questi incidenti multipli, mi congedai da Grappa che si ritirava appunto per la ________________________________________________________________________________________________________________________ Beneinst.it 103
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Louis Ferdinand <strong>Celine</strong> “<strong>Viaggio</strong> <strong>al</strong> <strong>termine</strong> <strong>della</strong> <strong>notte</strong>.”<br />
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Torcendosi, la sabbia fine gli schizzava tutt'intorno <strong>al</strong> ventre, con del sangue, lui sputava sabbia<br />
urlando, lo si sarebbe detto una bassota incinta, enorme, che torturavano per divertimento.<br />
Quelli che assistevano si z<strong>it</strong>tirono finché la cosa durò.<br />
Si sentivano solo i rumori <strong>della</strong> punizione.<br />
Sistemata la faccenda, il vecchio suonato a dovere cercava di ri<strong>al</strong>zarsi e di sistemarsi addosso il suo<br />
straccio <strong>al</strong>la romana.<br />
Sanguinava abbondantemente d<strong>al</strong>la bocca, d<strong>al</strong> naso e soprattutto lungo la schiena.<br />
La folla s'<strong>al</strong>lontanò rimorchiandolo e rozzando di mille pettegolezzi e commenti, in un tono da<br />
funer<strong>al</strong>e.<br />
Il tenente Grappa riaccese il sigaro.<br />
Davanti a me, ci teneva a prendere una distanza da 'ste cose.<br />
Non che fosse, penso io, più neroniano di un <strong>al</strong>tro, soltanto non gli piaceva per niente che lo<br />
obbligassero a pensare.<br />
Questo lo infastidiva.<br />
Quel che lo rendeva irr<strong>it</strong>abile nelle sue funzioni giudiziarie, erano le domande che gli facevano.<br />
Assistemmo ancora quello stesso giorno a due <strong>al</strong>tre punizioni memorabili, dovute ad <strong>al</strong>tre storie<br />
sconcertanti, una dote ripresa, veleni promessi... promesse equivoche...bambini incerti...<br />
« Ah! sapessero tutti come me ne frego dei loro l<strong>it</strong>igi non la lascerebbero la loro foresta per<br />
venirmi a raccontare le loro stronzate e rompermi i coglioni qui!...<br />
Li tengo forse <strong>al</strong> corrente dei miei affaretti io? concludeva Grappa.<br />
Però, riprese lui, finirò per credere che ci prendono gusto <strong>al</strong>la mia giustizia quei farabutti lì!...<br />
Da due anni che cerco di stancarli, ed ecco che ti tornano ogni giovedì...<br />
Mi creda se le pare, giovanotto, sono quasi sempre gli stessi che r<strong>it</strong>ornano! . .<br />
Dei depravati, insomma! . . .» Poi la conversazione scivolò su Tolosa dove lui passava<br />
regolarmente i suoi permessi e dove pensava di r<strong>it</strong>irarsi, Grappa, fra sei anni, con la pensione.<br />
Così bisognava fare! Eravamo amabilmente <strong>al</strong> c<strong>al</strong>vados quando fummo di nuovo disturbati da un<br />
negro passibile di non so qu<strong>al</strong>e pena, e in r<strong>it</strong>ardo per scontarla.<br />
Veniva spontaneamente due ore dopo gli <strong>al</strong>tri a offrirsi di prendere le legnate.<br />
Dopo aver effettuato un trag<strong>it</strong>to di due giorni e due notti d<strong>al</strong> suo villaggio attraverso la foresta per<br />
quello scopo non intendeva tornarsene indietro a mani vuote.<br />
Ma era in r<strong>it</strong>ardo e Grappa era intransigente in tema <strong>della</strong> puntu<strong>al</strong><strong>it</strong>à pen<strong>al</strong>e.<br />
« Tanto peggio per lui! Doveva solo non andarsene l'ultima volta! E'giovedì <strong>della</strong> scorsa settimana<br />
che l'ho condannato a cinquanta ran<strong>della</strong>te 'sto schifoso! » Il cliente protestava lo stesso perché<br />
aveva una buona scusa: aveva dovuto tornare <strong>al</strong> villaggio in fretta per andare a seppellire la madre.<br />
Aveva tre o quattro madri solo per lui.<br />
Contestazioni...<br />
« Sarà per la prossima udienza! » Ma aveva appena il tempo 'sto cliente di andare <strong>al</strong> villaggio e<br />
r<strong>it</strong>ornare qui giovedì prossimo.<br />
Protestava Si intestardiva.<br />
C'è stato bisogno di buttarlo fuori 'sto masochista a grandi c<strong>al</strong>ci nel sedere.<br />
La cosa gli ha fatto certo piacere ma non abbastanza...<br />
Alla fine, è andato ad approdare da Alcide che ne approf<strong>it</strong>tò per vendergli tutto un assortimento<br />
di tabacco a foglie <strong>al</strong> masochista, in pacchetti e in polvere da presa.<br />
Tutto divert<strong>it</strong>o da questi incidenti multipli, mi congedai da Grappa che si r<strong>it</strong>irava appunto per la<br />
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