28.05.2013 Views

AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

era stato portato da uno sconosciuto che aveva suonato il campanello prima di<br />

andarsene.<br />

Non appena Daroga recuperò le forze e la ragione mandò qualcuno alla casa del<br />

conte Philippe per informarsi della salute del visconte. La risposta fu che il giovane<br />

non era stato visto e che il conte Philippe era morto. <strong>Il</strong> suo corpo era stato rinvenuto<br />

sulla sponda del lago dell’Opera, sul lato di rue Scribe. <strong>Il</strong> persiano ricordò la messa<br />

da requiem che aveva udito da dietro le pareti della camera della tortura e non ebbe<br />

dubbi a proposito del crimine e di chi l’avesse commesso. <strong>Con</strong>oscendo Erik come lo<br />

conosceva lui, ricostruì facilmente la tragedia. Pensando che il fratello fosse fuggito<br />

con Christine Daae, Philippe doveva essersi messo al suo inseguimento lungo la<br />

strada per Bruxelles, dove sapeva che ogni cosa era pronta per la fuga. Non riuscendo<br />

a trovare la coppia, era tornato in fretta all’Opera. Ricordava l’insolita fiducia di<br />

Raoul nei confronti del suo spaventoso rivale, ed era venuto a sapere che il visconte<br />

aveva fatto ogni sforzo per penetrare nei sotterranei del teatro e che era scomparso<br />

lasciando il proprio cappello nel camerino della primadonna accanto a una custodia<br />

per pistole vuota. E il conte, che non aveva più dubbi sulla pazzia del fratello, si era<br />

addentrato a sua volta in quell’infernale labirinto sotterraneo. Ce n’era abbastanza<br />

agli occhi del persiano per spiegare la scoperta del cadavere del conte di Chagny sulla<br />

sponda del lago, dove la sirena – la sirena di Erik – faceva la guardia.<br />

<strong>Il</strong> persiano non esitò e decise di informare la polizia. Ma il caso fu affidato alle<br />

mani di un magistrato inquirente privo di fantasia di nome Faure, che demolì la<br />

testimonianza di Daroga e lo trattò come un pazzo.<br />

Disperando di riuscire mai a ottenere udienza, il persiano si mise a scrivere. Dal<br />

momento che alla polizia non interessava il suo racconto, pensò che forse la stampa<br />

sarebbe stata contenta di conoscerlo. Aveva appena terminato di scrivere l’ultima riga<br />

della storia che ho riportato nelle pagine precedenti, quando il suo servitore gli<br />

annunciò la visita di uno sconosciuto che si era rifiutato di dichiarare il proprio nome,<br />

che non voleva mostrare il viso e che aveva detto semplicemente che non se ne<br />

sarebbe andato finché non avesse parlato con il Daroga.<br />

<strong>Il</strong> persiano immaginò immediatamente chi fosse quello strano visitatore e ordinò<br />

che venisse fatto entrare. Era Erik.<br />

Sembrava estremamente debole e si appoggiò alla parete, come se temesse di<br />

cadere. Si tolse il cappello e scoprì una fronte bianca come la cera. <strong>Il</strong> resto del viso<br />

era nascosto dalla maschera.<br />

<strong>Il</strong> persiano si era alzato in piedi quando Erik era entrato.<br />

«Assassino del conte Philippe, che ne hai fatto di monsieur de Chagny e Christine<br />

Daae?»<br />

Erik barcollò sotto quell’attacco diretto, si trascinò fino a una sedia ed emise un<br />

profondo sospiro. Poi, parlando con frasi brevi e respirando a fatica tra una parola e<br />

l’altra, disse: «Daroga, non parlarmi... del conte Philippe. Era già... morto... quando<br />

uscii dalla mia casa... era morto quando... la sirena aveva cantato. È stato un<br />

incidente, un tristissimo incidente. <strong>Il</strong> conte cadde rovinosamente... nel lago!».<br />

«Menti!» gridò il persiano.<br />

Erik chinò il capo e disse:

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!