28.05.2013 Views

AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Raoul parlò con tanto amore e disperazione nella voce che Christine non riuscì a<br />

trattenere un singhiozzo. Gli prese la mano e lo guardò con tutto l’affetto sincero di<br />

cui era capace.<br />

«Raoul», lo implorò «dimenticate quella voce. Non dovrete mai tentare di<br />

approfondirne il mistero.»<br />

«È forse così terribile?»<br />

«Non esistono misteri più orrendi al mondo. Giuratemi che non cercherete più di<br />

indagare» insistette. «Giuratemi che non tornerete mai più nel mio camerino, a meno<br />

che non vi mandi a chiamare io stessa.»<br />

«<strong>Al</strong>lora promettete di chiamarmi qualche volta, Christine?»<br />

«Lo prometto.»<br />

«Quando?»<br />

«Domani.»<br />

«<strong>Al</strong>lora giuro di fare ciò che mi chiedete.»<br />

Le baciò la mano e se ne andò, maledicendo Erik e decidendo di essere paziente.<br />

<strong>Il</strong> giorno seguente la vide all’Opera. Portava ancora l’anello d’oro al dito. Fu<br />

gentile e dolce, gli chiese dei progetti che lui aveva in animo di intraprendere, del suo<br />

futuro e della sua carriera.<br />

Lui le disse che la data del suo prossimo viaggio era stata anticipata e che avrebbe<br />

lasciato la Francia entro tre settimane, un mese al massimo. Lei gli suggerì, quasi con<br />

gioia, di guardare a quel viaggio con piacere, come uno stadio verso la sua fama<br />

imminente. E quando lui le rispose che la fama senza amore non era di alcun<br />

interesse ai suoi occhi, lei lo trattò come un bambino dalle tristezze passeggere.<br />

Non lo derise, né lo schernì più. Sembrava che pensasse a qualche nuova cosa che<br />

le era entrata per la prima volta nella mente. I suoi occhi ne erano completamente<br />

illuminati.<br />

«A cosa pensate, Christine?»<br />

«Sto pensando che non ci rivedremo mai più.»<br />

«E la cosa vi rende così radiosa?»<br />

«E che, tra un mese, dovremo dirci addio per sempre.»<br />

«A meno che, Christine, ci facessimo dono della fede reciproca e ci attendessimo<br />

per sempre.»<br />

Lei gli mise la mano sulla bocca.<br />

«Zitto, Raoul! Sapete che non è possibile... E non saremo mai sposati, senza<br />

dubbio. Ma se non possiamo sposarci, possiamo almeno fidanzarci! Nessuno lo saprà<br />

tranne noi, Raoul. Possiamo essere fidanzati, mio caro, per un mese. Tra un mese ve<br />

ne andrete e io potrò essere felice al pensiero di quel mese per il resto della mia vita!»<br />

Christine si rallegrò della sua ispirazione e Raoul esultò al pensiero. Si chinò verso<br />

Christine e disse:<br />

«Mademoiselle, ho l’onore di chiedere la vostra mano.»<br />

«Eh, le avete già tutte e due, mio caro fidanzato! Oh, Raoul, come saremo felici!<br />

Dovremo giocare ad essere fidanzati dal mattino alla sera.»<br />

Era il gioco più bello del mondo, ed essi lo gustarono come i bambini che erano.<br />

Giocavano con i cuori come gli altri bambini potevano giocare con la palla; solo che,

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!