AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)
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«Sempre se tu mi avessi promesso di non lasciarmi mai più. Ma tu l’hai promesso,<br />
Christine?»<br />
«Mamma, tutte queste cose non possono interessare monsieur de Chagny.»<br />
«<strong>Al</strong> contrario, mademoiselle» disse il giovane, sforzandosi di parlare con voce<br />
ferma e sicura, ma che in realtà era tremante. «Tutto ciò che vi riguarda mi interessa<br />
in una misura che forse un giorno riuscirete a comprendere. Non nego che la sorpresa<br />
eguaglia il piacere nel trovarvi qui con vostra madre e che, dopo ciò che è avvenuto<br />
tra noi ieri, non mi aspettavo di rivedervi tanto presto. Vi sono amico da troppo<br />
tempo per non essere allarmato, come madame Valerius, a causa della disastrosa<br />
avventura che rimarrà pericolosa finché non ne avremo dipanato le trame, e che finirà<br />
certamente col farvi sua vittima, Christine.»<br />
«Che cosa significa?» esclamò madame Valerius. «Christine è forse in pericolo?»<br />
«Sì, madame» rispose Raoul. «C’è un terribile mistero attorno a noi, che riguarda<br />
voi e Christine.»<br />
«Non credetegli, mamma, non credetegli!» implorò Christine.<br />
«E allora dimmi che non mi lascerai mai più» la pregò l’anziana donna.<br />
Christine rimase in silenzio e Raoul disse: «Questo è ciò che dovete promettere,<br />
Christine».<br />
«È una promessa che rifiuto di fare!» disse la giovane altezzosamente. «Sono<br />
padrona delle mie azioni, monsieur de Chagny, e voi non avete il diritto di<br />
controllarle; vi prego anzi di desistere dal farlo d’ora in avanti. Quanto a ciò che ho<br />
fatto durante gli ultimi quindici giorni, c’è un solo uomo al mondo che avrebbe il<br />
diritto di chiedermene conto... mio marito! Ebbene, non ho marito, e ho intenzione di<br />
non sposarmi mai!»<br />
La ragazza agitò le mani per enfatizzare le proprie parole e Raoul impallidì, non<br />
solo per la frase che aveva udito ma anche perché aveva scorto un anello d’oro al dito<br />
di Christine.<br />
«Non avete marito, eppure portate un anello nuziale!»<br />
Tentò anche di afferrarle la mano, ma lei fu svelta a ritirarla.<br />
«È un regalo!» disse la ragazza, arrossendo ancora una volta e lottando per<br />
nascondere il proprio imbarazzo. «Christine, se non avete marito, quell’anello può<br />
esservi stato dato solo da chi spera di farvi sua moglie! Perché ingannarci<br />
ulteriormente? Quell’anello è una promessa e quella promessa è stata accettata!».<br />
«È quello che le ho detto anch’io!» esclamò la vecchia dama.<br />
«E che cosa vi ha risposto, madame?»<br />
«Quello che ho voluto!» sbottò Christine esasperata. «Non pensate, monsieur, che<br />
questo interrogatorio sia durato abbastanza? Per quanto mi riguarda...»<br />
Raoul ebbe paura di lasciarla finire di parlare. La interruppe.<br />
«Vi chiedo perdono per aver parlato a quel modo, mademoiselle. Ma permettetemi<br />
di dirvi ciò che ho visto, o che ho creduto di vedere, perché a dire il vero a volte sono<br />
portato a dubitare dell’evidenza dei miei occhi.»<br />
«Ebbene, che cosa avete visto, signore, o creduto di vedere?»<br />
«Ho visto la vostra estasi al suono di quella voce, Christine. La voce che ha<br />
attraversato la parete e che mi rende così timoroso per voi. Credo che siate sotto<br />
l’influenza di un incantesimo molto pericoloso.»