AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

dall’esterno. Poi lei socchiuse la porta, guardò nel corridoio e a voce bassa disse:
«Dev’essere salito di sopra».
Poi, all’improvvisa, esclamò: «Sta scendendo di nuovo!».
Christine tentò di richiudere la porta, ma Raoul la prevenne, perché aveva visto
sull’ultimo gradino della scala che conduceva al piano di sopra un piede rosso,
seguito da un altro... e, lentamente, maestosamente, l’intero costume scarlatto della
Morte Rossa incontrò il suo sguardo. E ancora una volta egli riconobbe il teschio di
Perros-Guirec:
«È lui!» esclamò. «Questa volta non mi sfuggirà!»
Ma Christine aveva chiuso la porta con forza nel momento in cui Raoul si
accingeva a precipitarsi fuori. Lui tentò di farla spostare.
«Che volete dire?» chiese lei, con un tono di voce alterato. «Chi non vi sfuggirà?»
Raoul cercò di vincere con la forza la resistenza della ragazza, ma ne fu respinto
con un vigore che mai avrebbe sospettato in lei. Comprese, o credette di
comprendere, e perse all’improvviso la pazienza.
«Chi?» ripeté furioso. «Diamine, lui, l’uomo che si nasconde dietro quell’odiosa
maschera di morte! Il genio malvagio del sagrato della chiesa di Perros! La Morte
Rossa! In una parola, madame, il vostro amico... il vostro Angelo della Musica! Ma
io gli strapperò la maschera e mi toglierò la mia, e questa volta ci guarderemo l’un
l’altro in viso senza veli o menzogne tra noi; e conoscerò finalmente chi amate e chi
vi ama!»
Poi scoppiò in una risata folle, mentre Christine levava un lamento sconsolato da
dietro la maschera di velluto. Con un gesto teatrale la ragazza si lanciò contro la
porta: «Nel nome del nostro amore, Raoul, non passerete!».
Lui si fermò. Che cosa aveva detto?... Nel nome del loro amore? Mai prima di
allora lei aveva confessato di amarlo. Eppure ne aveva avute svariate opportunità! In
realtà voleva dare alla Morte Rossa il tempo di fuggire. In un impeto d’ira infantile
Raoul gridò: «Voi mentite, madame, perché non mi amate e non mi avete mai amato.
Che povero infelice devo essere a lasciarmi .ingannare e disprezzare come avete
fatto. Perché mi avete dato ogni ragione di sperare a Perros?... di sperare
onestamente, madame, poiché io sono un uomo onesto e pensavo che voi foste una
donna onesta, mentre invece le uniche vostre intenzioni erano di ingannarmi. Vi siete
approfittata vergognosamente dell’affetto sincero della vostra bene. l’attrice, che
continua a credere alla vostra buona fede, mentre ve ne andate al ballo dell’Opera con
la Morte Rossa!... Vi disprezzo!».
E scoppiò in lacrime. Christine lasciò che la insultasse a quel modo. L’unico suo
pensiero era impedirgli di uscire dal palco.
«Un giorno implorerete il mio perdono per queste orrende parole, Raoul, e io vi
perdonerò!»
Lui scosse il capo.
«No, no. Mi avete fatto impazzire! Se penso che avevo un solo scopo nella mia
vita... dare il mio nome a una sgualdrina dell’Opera!»
«Raoul!... Come potete?»
«Morirò di vergogna!»