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AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

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verso il padre, anziché essere completamente assorbita dal brillante ospite, avrebbe<br />

potuto trarre avvertimento di qualche pericolo incombente. <strong>Il</strong> vecchio era nervoso,<br />

agitato, e molto pallido. Abbozzando un sorriso di cortesia aveva deformato il viso in<br />

una sorta di smorfia che, mentre Pennacchio aveva le spalle girate, aveva trasformato<br />

in un’occhiata torva, agitando contemporaneamente il pugno chiuso e battendo a terra<br />

con forza il piede gottoso... un’indegnità che portò con sé l’immediata e dolorosa<br />

punizione.<br />

La verità sembra essere che la parola di presentazione di Mamma Rigby,<br />

qualunque essa fosse, avesse fatto leva molto più sulla paura del mercante che sulla<br />

sua buona volontà. Per di più, essendo egli un uomo dallo spirito di osservazione<br />

eccezionalmente acuto, si era accorto che le figure dipinte sul fornello della pipa di<br />

Pennacchio erano in movimento. Guardando più da vicino si era reso conto che<br />

quelle figure rappresentavano un convegno di minuscoli diavoli, ognuno debitamente<br />

provvisto di corna e coda, che danzavano mano nella mano con gesti di diabolica<br />

soddisfazione attorno alla circonferenza del fornello della pipa. Come per confermare<br />

i suoi sospetti, mentre Gookin accompagnava il suo ospite lungo un tetro corridoio<br />

dalla sua stanza privata alla sala dei ricevimenti, la stella sul petto di Pennacchio<br />

aveva brillato di vere fiamme, proiettando un bagliore guizzante sulle pareti, il<br />

soffitto e il pavimento.<br />

<strong>Con</strong> tali sinistri presentimenti che si manifestavano da ogni parte, non c’era da<br />

meravigliarsi se il mercante si sentiva come se stesse costringendo la figlia a una<br />

conoscenza molto discutibile. Malediceva in cuor suo l’eleganza insincera dei modi<br />

di Pennacchio mentre il brillante personaggio si inchinava, sorrideva, portava la mano<br />

al cuore, aspirava lunghe boccate dalla sua pipa e arricchiva l’atmosfera con i vapori<br />

fumosi di un sospiro fragrante e visibile. Volentieri il povero Gookin avrebbe<br />

cacciato nella strada il suo pericoloso ospite, ma su di lui gravava la costrizione del<br />

terrore. Questo rispettabile vecchio gentiluomo, ne abbiamo il timore, durante un<br />

precedente periodo della sua vita doveva aver dato qualche pegno alla causa del male,<br />

ed ora forse era il momento di riscattarlo mediante il sacrificio della figlia.<br />

Si dava il caso che la porta della sala dei ricevimenti fosse in parte di vetro,<br />

schermata da una tenda di seta le cui pieghe pendevano in modo obliquo. Tanta era la<br />

curiosità del mercante di osservare ciò che sarebbe intercorso tra la bella Polly e il<br />

galante Pennacchio che, dopo aver lasciato la sala, non riuscì assolutamente a<br />

trattenersi dallo sbirciare attraverso la fessura della tenda.<br />

Ma non c’era nulla di tanto miracoloso da vedere – tranne i particolari<br />

insignificanti che aveva precedentemente notato – nulla che potesse confermare<br />

l’idea di un pericolo soprannaturale che circuisse la bella Polly. Lo straniero, in<br />

verità, era decisamente un uomo di mondo, abile ed esperto, metodico e sicuro di sé,<br />

e quindi proprio il tipo di persona alla quale un genitore non dovrebbe affidare<br />

un’ingenua fanciulla senza la dovuta vigilanza per evitare eventuali conseguenze.<br />

<strong>Il</strong> rispettabile magistrato, che aveva dimestichezza con ogni tipo e genere di<br />

umanità, non poteva non accorgersi che tutti i movimenti, tutti i gesti del distinto<br />

Pennacchio erano appropriati. In lui non c’era nulla di maleducato o rozzo; un<br />

conformismo perfettamente collaudato si era incorporato nel profondo della sua<br />

essenza, trasformandolo in un’opera d’arte. Forse era proprio quella peculiarità che

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