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AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

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Passioni puritane<br />

di Nathaniel Hawthorne<br />

Titolo italiano: Testa di piuma. Leggenda con morale<br />

Titolo originale: Feathertop (1852)<br />

da cui il film: PURITAN PASSIONS (USA, 1923), Guild-Hodkinson<br />

Regia: Frank Tuttle<br />

Interpreti: Glenn Hunter, Mary Astor, Osgood Perkins<br />

I registi su entrambe le rive dell’Atlantico avevano ormai scoperto l’importanza<br />

della letteratura come fonte d’ispirazione, e in America anche i palcoscenici di<br />

Broadway seppero fornire validi contributi al film dell’orrore soprattutto negli anni<br />

Venti e Trenta (The Bat e <strong>Il</strong> castello degli spettri sono due ottimi esempi).<br />

Uno dei grandi successi degli anni Venti fu il dramma The Scarecrow di Percy<br />

MacKay, una storia di stregoneria ambientata a Salem e ricavata da un racconto<br />

quasi sconosciuto di Nathaniel Hawthorne intitolato Pennacchio. Nel racconto una<br />

vecchia porta in vita uno spaventapasseri e lo manda a corteggiare la figlia di un<br />

pezzo grosso del luogo... con risultati inaspettati e davvero sorprendenti.<br />

<strong>Il</strong> film, basato sia sul racconto originale che sul dramma teatrale, fu diretto<br />

dall’abile Frank Tuttle e satireggiò il fanatismo che aveva circondato la stregoneria<br />

nel diciassettesimo secolo. Possedeva inoltre un’aura bizzarra, quasi da altro mondo<br />

– accentuata dalla mancanza di sonoro e musica – e ancor oggi conserva il potere di<br />

provocare un brivido lungo la schiena perfino degli appassionati più incalliti.<br />

«Dickon!» gridò Mamma Rigby. «Un tizzone per la mia pipa.»<br />

La pipa si trovava in bocca della vecchia quando pronunciò quelle parole. Ve<br />

l’aveva cacciata dopo averla riempita di tabacco, senza però chinarsi per appicciarla<br />

al focolare, dove in effetti quella mattina non c’era la minima parvenza di fuoco.<br />

Tuttavia, immediatamente dopo che quell’ordine fu impartito, nel fornello della pipa<br />

vi fu un’intensa incandescenza rossastra e dalle labbra di Mamma Rigby uscì uno<br />

sbuffo di fumo. Da dove fosse scaturito il tizzone e come fosse stato portato fin là da<br />

una mano invisibile, non riuscii mai a scoprirlo.<br />

«Bene» disse Mamma Rigby con un cenno del capo. «Grazie, Dickon! E ora<br />

passiamo a fare questo spaventapasseri. Rimani a portata di mano, Dickon, nel caso<br />

avessi ancora bisogno di te.»<br />

La brava donna si era alzata così presto (perché era appena l’alba) allo scopo di<br />

accingersi alla preparazione di uno spaventapasseri che intendeva mettere al centro<br />

del suo campicello di granoturco. Era ormai l’ultima settimana di maggio e corvi e<br />

merli avevano già scoperto le foglioline verdi arrotolate che spuntavano facendo

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