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AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

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la quale provavo gran pena a causa di quella sua aria tanto confusa e impacciata. Ora<br />

se ne stava ritta in un angolo accanto al camino e continuava, senza sosta e al<br />

massimo della voce, a esibire il suo «Chic-chi-i-i-i-richì».<br />

E poi si giunse al culmine... alla catastrofe di quel dramma. L’unica difesa che si<br />

andava ora frapponendo all’assalto sferrato dall’esterno era soltanto un guazzabuglio<br />

di strilli, di urla e di chicchirichì: e ben presto le dieci finestre cedettero ai colpi e<br />

vennero simultaneamente sfondate. Non potrò mai dimenticare quelle sensazioni di<br />

stupore e di orrore che s’impossessarono di me quando vidi balzare dalle finestre e<br />

abbattersi su di noi pêle-mêle, urlando e aggredendoci a calci e a graffi, un autentico<br />

esercito di creature che sembravano degli scimpanzé, degli oranghi o dei grossi<br />

babbuini neri del Capo di Buona Speranza.<br />

Fui colpito da una terribile botta, dopo di che scivolai sotto un sofà, dove rimasi<br />

immobile per un buon quarto d’ora, tenendo le orecchie ben aperte a quanto avveniva<br />

nella stanza e ricavandone così un soddisfacente dénouemens di quella tragedia.<br />

Monsieur Maillard, a quanto sembrava, raccontandomi di quel pazzo che aveva<br />

scatenato i suoi compagni nella ribellione, non aveva fatto altro che descrivere le sue<br />

proprie gesta. Quel signore, infatti, era stato fino a due o tre anni prima<br />

effettivamente il direttore di quella casa di cura, ma poi era impazzito ed era divenuto<br />

egli stesso un ricoverato. Tale fatto non era a conoscenza del compagno di viaggio<br />

che mi aveva presentato. I sorveglianti, che erano una decina, erano stati sopraffatti di<br />

sorpresa: si era poi provveduto a incatramarli ben bene; per cospargerli infine di<br />

piume e rinchiuderli nelle celle del sotterraneo. Erano rimasti prigionieri per più di un<br />

mese, e per tutto quel periodo monsieur Maillard aveva generosamente provveduto a<br />

che fossero sempre ben forniti di catrame e di piume (proprio in questo consisteva il<br />

suo metodo), fornendo loro anche un po’ di pane e acqua in quantità. Quest’ultima,<br />

infatti, veniva gettata loro contro ogni giorno per mezzo di pompe. <strong>Al</strong>la fine, uno dei<br />

prigionieri era riuscito a fuggire lungo le fogne, rendendo poi la libertà anche agli.<br />

altri.<br />

<strong>Il</strong> “sistema della dolcezza”, pur con qualche importante variante, è stato ora<br />

ripristinato in quel château; eppure non posso esimermi dal convenire con monsieur<br />

Maillard che il suo trattamento, nel suo genere, era davvero eccellente. Come lui<br />

stesso volle farmi notare, era “semplice, pulito, senza inconvenienti di sorta, in una<br />

parola”.<br />

Devo ancora aggiungere che, nonostante abbia compiuto accurate ricerche in ogni<br />

biblioteca d’Europa in merito alle opere del dottor Catrame e del professor Piuma,<br />

fino ad oggi non sono riuscito, nonostante ogni mio sforzo, a rintracciarne neppure<br />

un’edizione.

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