AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

semplice menzione, ma devo aggiungere che ho avuto la grande fortuna di conoscere
proprio di recente la nipote e il bisnipote di Stoker mentre registravo su disco La
figlia di Dracula. Per inciso, questa storia faceva in origine parte del romanzo
Dracula, ma la moglie di Stoker lo convinse a pubblicarla separatamente perché il
libro era già troppo lungo per l’editore.
Ma ora sto divagando. Il vero scopo della mia presenza qui consiste nel ricordare
gli attori dietro le maschere dei “mostri” e fornire un rapido giudizio. Lasciatemi dire
subito che considero Lon Chaney il più grande di tutti, un autentico genio, con Boris
Karloff secondo ma per un brevissimo distacco.
Lon Chaney fu un uomo veramente notevole. Nacque da genitori sordomuti e,
nonostante la sua vita fosse carica di grandi dolori, riuscì a superare con successo
ogni difficoltà dinanzi alle cineprese. Fu anche un maestro del trucco, e rimase
giustamente famoso come “L’Uomo dai Mille Volti”. Si sottopose a sofferenze
incredibili pur di riuscire a deformare il suo corpo in vista di un ruolo particolare, ed
era incontentabile verso se stesso quando si trattava di migliorare il realismo e la
capacità di convinzione di un personaggio. Non deve quindi stupire il fatto che sia
morto a poco più di quarant’anni, logorato nel corpo e con un aspetto molto più
vecchio dei suoi anni.
Boris Karloff, con il quale ho avuto il piacere di lavorare in diverse occasioni
(incluso uno dei suoi ultimi film, Black Horror), era a sua volta un brillante attore
incredibilmente sottovalutato. Il suo Frankenstein è il più celebre di tutti i film
dell’orrore e la sua interpretazione è probabilmente il più raffinato esempio di
recitazione individuale che si sia mai visto sullo schermo. Non ne vedremo più uno
simile.
Nonostante questi due nomi svettino abbondantemente sopra tutti gli altri, il genere
orrorifico ha purtuttavia ricevuto le attenzioni di così tanti e grandi attori da
spingermi a menzionarne alcuni altri: Basil Rathbone, Bela Lugosi, Peter Lorre, e due
miei contemporanei, Vincent Price e Peter Cushing. La loro abilità ha portato lustro e
distinzione – per non parlare di popolarità – a un genere cinematografico troppo
spesso ingiustamente deriso per alcuni eccessi di torture e violenza, crudeltà e
sangue.
Potrei continuare, ma gli attori preferiscono che sia la loro recitazione a parlare per
essi e la maggior parte dei lettori avrà già le proprie idee e preferenze per quanto
riguarda i film dell’orrore. Lasciatemi concludere, quindi, dicendo che a mio modesto
avviso “I Mostri” hanno un loro posto tutto speciale nel mondo del cinema... e che io
sono fiero di essere uno di loro.
Londra, 1970
C. L.