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AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

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Postfazione<br />

di Christopher Lee<br />

Se qualcuno decidesse di compiere un’indagine sui diversi settori del pubblico<br />

cinematografico e sui generi di film che essi preferiscono, ritengo che il film<br />

dell’orrore si troverebbe al primo posto per quanto concerne la popolarità. Non credo<br />

che possa essere messo in dubbio il fatto che molte persone vanno a vedere queste<br />

pellicole non tanto perché eccessivamente attratte dal morboso o dal desiderio di<br />

essere spaventate a morte, ma semplicemente per “godersele”. A tutti noi, infatti,<br />

piace fuggire di tanto in tanto alla solita routine di ogni giorno e scaricare un po’ di<br />

pressione emotiva, e i film dell’orrore forniscono una valvola di scarico valida come<br />

tante altre.<br />

Può sembrare un pensiero strano, lo so, ma con l’orrore esiste una specie di<br />

illusione-realtà. È una contraddizione in termini: non può succedere... ma lassù, sullo<br />

schermo, ci sono persone che lo fanno succedere. Ciò vale anche per gli scrittori di<br />

storie macabre. Riescono a farci credere alle loro storie mentre le leggiamo, e se sono<br />

davvero in gamba ci indurranno a guardare sotto il letto o dietro la porta, in seguito,<br />

per convincerci con i nostri occhi che in fondo non c’è nulla di vero!<br />

Naturalmente, a proposito dei film dell’orrore, parlo per esperienza personale, e so,<br />

per avere conosciuto persone di tutto il mondo, che il pubblico di ogni paese reagisce<br />

in modo dissimile ai vari tipi di terrore che noi sappiamo possono essere generati. I<br />

francesi e i tedeschi, per esempio, amano essere spaventati in modi molto diversi... i<br />

francesi concentrandosi sui terrori del cinismo e i tedeschi – gli stessi che hanno<br />

portato l’orrore nel cinema con <strong>Il</strong> gabinetto del dottor Caligari – su quelli della<br />

mente. Nel lontano Oriente, dove i livelli di istruzione sono più bassi e i poteri della<br />

superstizione più forti, si può trovare un pubblico capace di apprezzare un tipo di<br />

terrore completamente diverso. Genericamente parlando, comunque, tutti sono in<br />

grado di apprezzare i piaceri macabri di quelle storie di “orrore sepolcrale” che il<br />

sottoscritto, come pure l’illustre collega che ha firmato l’Introduzione, Vincent Price,<br />

ha spesso e volentieri interpretato sullo schermo.<br />

Durante tutti gli anni che mi hanno visto impegnato in questo genere di film ho<br />

avuto occasione di conoscere molti scrittori di storie orrorifiche, e ciò aumenta il mio<br />

interesse per una raccolta come questa... poiché nel mondo del cinema il materiale di<br />

partenza è fornito appunto da storie come quelle che avete appena terminato di<br />

leggere. Sono da anni, per esempio, un fervido ammiratore di Ray Russell, autore di<br />

numerose sceneggiature per film dell’orrore, e Ray Bradbury, a cui dobbiamo il<br />

racconto ispiratore di <strong>Il</strong> risveglio del dinosauro, è diventato un mio buon amico,<br />

insieme all’impareggiabile Robert Bloch, creatore di Psycho e di <strong>Il</strong> teschio maledetto<br />

quest’ultimo raccolto in queste pagine. I miei collegamenti con Bram Stoker e il suo<br />

romanzo Dracula sono ovviamente anche troppo noti per meritare più di una

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