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AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

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Gli spalmarono la schiena di unguenti, lo tirarono in piedi per portarlo fuori dalla<br />

prigione sotterranea. Nel grande corridoio esterno, Maitland vide uno specchio. Lo<br />

condussero verso quello.<br />

Forse la tortura l’aveva cambiato? Per un attimo Maitland temette di guardare nel<br />

cristallo.<br />

Ma loro lo trattennero di fronte allo specchio, e Maitland fissò la propria immagine<br />

riflessa... fissò il suo corpo tremante, sopra il quale appariva il torvo e arcigno teschio<br />

del Marchese de Sade!<br />

Maitland non raccontò a nessuno il suo sogno, ma non perse tempo a parlare della<br />

visita e dell’offerta di Marco. Suo confidente fu un vecchio amico e compagno<br />

collezionista, Sir Fitzhugh Kissroy. <strong>Il</strong> giorno seguente, seduto nel confortevole studio<br />

di Sir Fitzhugh, si liberò in gran fretta di tutti i particolari pertinenti all’argomento.<br />

L’astuto Kissroy, un uomo dalla barba rossa, lo ascoltò in silenzio.<br />

«Certo che voglio quel teschio» concluse Maitland. «Ma non riesco a comprendere<br />

perché Marco è ansioso di liberarsene tanto in fretta. E sono anche piuttosto dubbioso<br />

sulla sua autenticità. E così mi chiedevo se... tu sei molto esperto, Fitzhugh. Verresti<br />

con me da Marco per esaminare il teschio?»<br />

Sir Fitzhugh ridacchiò, scuotendo il capo.<br />

«Non c’è bisogno di esaminarlo» dichiarò. «Sono assolutamente certo che quel<br />

teschio, da come lo descrivi, sia quello del Marchese de Sade. È davvero autentico.»<br />

Maitland lo fissò a bocca aperta.<br />

«Come puoi esserne tanto certo?» chiese.<br />

Sir Fitzhugh si illuminò. «Perché, mio caro amico... quel teschio è stato rubato a<br />

me!<br />

«Cosa?»<br />

«Proprio così. Circa dieci giorni fa, un ladro entrò in biblioteca dalla porta a vetri<br />

che dà sul giardino. Nessuno dei domestici si svegliò e lui si portò via il teschio nel<br />

cuore della notte.»<br />

Maitland si alzò. «Incredibile» mormorò. «,Ma ora verrai con me, naturalmente.<br />

Identificheremo la tua proprietà, metteremo Marco di fronte all’evidenza e<br />

recupereremo il tuo teschio senza perdere altro tempo.»<br />

«Niente di tutto questo» ribatté Fitzhugh. «Sono assolutamente contento che quel<br />

teschio mi sia stato rubato. E ti consiglierei di lasciarlo perdere anche tu.<br />

«Non ho denunciato il furto alla polizia, e non ho la minima intenzione di farlo.<br />

Perché quel teschio... porta sfortuna.»<br />

«Sfortuna?» Maitland scrutò il suo ospite. «Tu, con la tua raccolta di mummie<br />

egiziane maledette, mi dici questo? Non hai mai dato importanza a certe stupide<br />

superstizioni.»<br />

«Esattamente. Perciò, se ti dico che penso sinceramente che quel teschio sia<br />

pericoloso, devi aver fiducia nelle mie parole.»<br />

Maitland meditò. Si chiese se Fitzhugh avesse subito gli stessi incubi che avevano<br />

tormentato il suo sonno dopo aver visto il teschio. C’era forse un’emanazione<br />

comune attorno a quel cimelio? Se era così, questo non faceva che aumentare il<br />

fascino particolare esercitato su di lui dall’arcigno teschio del Marchese de Sade.

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