28.05.2013 Views

AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

di abbandonare la regione, e soltanto gli stranieri hanno poi cercato di tornare a<br />

vivere in quelle vecchie e ormai decrepite fattorie. Ma neppure loro hanno saputo<br />

resistere, e se ne sono andati: dopo quello che è accaduto non c’è da stupirsi che<br />

bisbigliassero di oscuri e tenebrosi racconti su eventi magici di cui era meglio non<br />

parlare a voce troppo alta. Dicevano inoltre che i loro sogni si popolavano la notte di<br />

orribili forme da quando vivevano in quelle terre così strane, e certamente il<br />

paesaggio offerto da quel regno di tenebre era più che sufficiente a stimolare anche la<br />

più blanda fantasia. Nessun viaggiatore ha mai potuto attraversare quelle profonde<br />

gole senza provare un senso di cupo disagio, e nessun artista è mai più riuscito a<br />

dipingere quei folti boschi senza provare un brivido per il mistero che racchiudono e<br />

che scivola cupamente nell’animo di chi li guarda. Io stesso non posso poi che<br />

stupirmi ripensando alle bizzarre sensazioni provate durante la mia solitaria<br />

passeggiata, prima che Ammi mi narrasse la sua storia. Mentre calava il crepuscolo<br />

ricordo infatti di aver desiderato senza un preciso motivo che le nubi si stendessero<br />

sopra il mio capo, perché sentivo uno strano timore per quelle voci che mi si erano<br />

insinuate nell’anima e che sembravano cadere dal profondo dei cieli.<br />

Non chiedetemi la mia opinione, non saprei cosa rispondervi. Non ho soluzioni in<br />

merito. E non c’è nessun altro a cui chiedere, se non Ammi: la gente di Arkham<br />

infatti si rifiuta di parlare di quegli strani giorni, e i tre professori che videro l’aerolito<br />

e il suo globulo colorato sono ormai morti. C’erano altri globuli, su questo non c’é<br />

dubbio. Uno di questi dev’essere riuscito a trovare un modo per nutrirsi e poi se n’è<br />

andato, e probabilmente un altro cercò di seguire la stessa via, ma ormai era troppo<br />

tardi. Certamente si trova ancora nel pozzo... non ho dubbi che ci fosse qualcosa che<br />

non andava nella luce del sole che vidi battere contro l’orlo nefasto di quel pozzo. La<br />

gente del luogo dice che quella peste si va espandendo di pochi centimetri ogni<br />

giorno, e forse si tratta di una qualche forma di crescita o di nutrimento. Ma<br />

qualunque sia il demone che sta ora acquattato in quei luoghi, certamente è<br />

prigioniero di qualcosa, altrimenti sarebbe già dilagato all’intorno con tutto il suo<br />

orrore. È forse soffocato dalle radici di quegli alberi che artigliano il cielo? Ad<br />

Arkham si mormora che le grandi querce di laggiù la notte risplendano e si agitano<br />

come non potrebbero certo fare.<br />

Che cosa sia, Dio solo lo sa. Per quanto riguarda la sua composizione fisica,<br />

suppongo che quanto visto da Ammi possa ben definirsi un gas, anche se questa<br />

sostanza gassosa non ubbidisce alle leggi del nostro universo. Non era qualcosa che<br />

provenendo da quei mondi e da quei soli potesse stagliarsi nei telescopi e sulle lastre<br />

fotografiche dei nostri osservatori. Non era una massa dai cieli di cui i nostri<br />

astronomi potessero misurare le dimensioni e il moto, o constatarne la gigantesca<br />

conformazione che sfuggiva ad ogni misura. Era soltanto un colore che veniva dallo<br />

spazio, lo spaventoso messaggero di informi regni dell’infinito che si estendono oltre<br />

la Natura così come noi la concepiamo. <strong>Al</strong>tri regni, la cui semplice esistenza fa<br />

vacillare le nostre menti e piegare le nostre ginocchia davanti all’oscura forra di<br />

quello spazio extracosmico che si spalanca nei nostri occhi terrorizzati.<br />

Sono quasi certo che Ammi non mi abbia consapevolmente mentito col suo<br />

racconto, e non credo, neppure che le sue parole fossero solo frutto della pazzia,<br />

come invece voleva darmi a intendere la gente con cui avevo parlato in città.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!