AA.VV. - Al Cinema Con Il Mostro (Ita Libro)

proprio lo stesso, come i fiori e le piante... devono essercene altri... semi... semi... e
sono cresciuti... l’ho visto per la prima volta questa settimana... deve aver usato molta
forza con Zenas... era un ragazzo grande e grosso, pieno di vita... ti indebolisce la
mente e poi ti afferra... ti consuma dentro... nell’acqua del pozzo... avevi ragione tu...
acqua maledetta... Zenas non è più tornato dal pozzo... non si può scappare... ti
attira... sai che qualcosa sta per succedere ma non puoi farci nulla... l’ho visto così
spesso da quando Zenas è andato... e Nabby dov’è, Ammi?... la mia testa non
funziona più... non so da quando non le porto più da mangiare... prenderà anche lei se
non l’aiutiamo... è solo un colore... anche il suo volto di notte comincia talvolta ad
avere questo colore... e brucia e succhia... viene da qualche posto dove le cose non
sono come qui da noi... uno di quei professori l’aveva detto... aveva ragione... stai
attento, Ammi, non ha finito... succhia via la vita...»
E fu tutto. Ciò che aveva parlato non poteva continuare più a farlo perché era
ormai ridotto a una massa informe. Ammi gettò una tovaglia a quadretti rossi su ciò
che ancora restava e barcollando uscì dalla porta sul retro che si apriva verso i campi.
Arrancò su per la pendenza che portava ai dieci acri di pascolo dei Gardner e con
passo malfermo si avviò verso casa seguendo il ramo settentrionale della strada e
attraversando i boschi. Non avrebbe mai osato passare davanti a quel pozzo da cui era
fuggito al gran galoppo il suo cavallo. Prima di andarsene aveva infatti guardato dalla
finestra, e aveva visto che non mancava nessuna pietra dal bordo. Perciò il calesse
non aveva divelto pietre col suo violento e improvviso scarto: perciò quel tonfo
doveva aver avuto un’altra causa... qualcosa che era saltata nel pozzo dopo aver
concluso con il povero Nahum...
Quando Ammi giunse finalmente a casa si accorse che cavallo e calesse l’avevano
preceduto nel ritorno, provocando grande ansietà in sua moglie. La rassicurò senza
tuttavia fornirle alcuna spiegazione e subito si allontanò di nuovo per recarsi ad
Arkham a informare le autorità che la famiglia Gardner non esisteva più. Non dette
molti particolari, ma si limitò a dichiarare che Nahum e Nabby erario morti, come già
era avvenuto per Thaddeus, e suggerì che la probabile causa di quelle morti fosse la
stessa strana infezione che già aveva decimato,tutto il bestiame della fattoria.
Aggiunse anche che Zenas e Merwin erano scomparsi da casa. Ammi fu sottoposto a
un. lungo interrogatorio presso la stazione di polizia, e poi venne costretto ad
accompagnare alla fattoria dei Gardner tre agenti cui poi si aggiunsero il coroner, il
medico legale e anche il veterinario che già aveva esaminato gli animali infetti.
Ammi lo fece molto controvoglia, anche perché ormai il pomeriggio era piuttosto
inoltrato e temeva che il sopraggiungere della notte lo cogliesse in quel luogo
maledetto: lo confortava un poco soltanto la presenza di un gruppo così nutrito di
persone accanto a sé.
I sei uomini presero posto in una vettura a due cavalli che si pose al seguito del
calesse di Ammi, e giunsero alla fattoria impestata verso le quattro. Sebbene avvezzi,
data la loro professione, a spettacoli macabri, restarono tutti sconvolti alla vista di ciò
che trovarono in soffitta e sotto la tovaglia a quadretti rossi sul pavimento del piano
terra. Già di per sé era sconvolgente l’immagine della fattoria immersa in quel
deserto grigio, ma quelle due masse informi che andavano sempre più sgretolandosi
erano un incubo che oltrepassava ogni limite. Nessuno riuscì a sopportarne a lungo la